Cronaca
Ossa nel pozzo: enigma risolto
Non sono umane le ossa ritrovate lo scorso pomeriggio nel pozzo di una masseria abbandonata vicino Lecce. Inizialmente si era supposto potessero appartenere ad un uomo

Tanto orrore per il ritrovamento ieri pomeriggio di resti presumibilmente umani all’interno di un pozzo situato in una masseria abbandonata, nelle vicinanze della strada statale 613, allo svincolo per Trepuzzi.
Il ritrovamento è avvenuto casualmente da parte dei militari della stazione locale, che stavano effettuando un sopralluogo.
A prima vista, si è supposto si trattasse di ossa umane.
I resti sono stati, quindi, prelevati ed analizzati dal nucleo investigativo dei carabinieri di Lecce, che hanno però appurato si tratti non di ossa di tipo umano bensì di tipo animale, molto probabilmente si pensa possano essere appartenute ad un cane.
Le indagini proseguono.
Cronaca
Furti e rapine a Tricase: convocato consiglio comunale monotematico
Il consiglio comunale richiesto da tutte le forze di opposizione è in programma lunedì 11 dicembre alle 16

Tricase continua a convivere con l’ondata di microcriminalità che negli ultimi mesi ha messo in croce i commercianti del posto.
Poche ore dopo l’ultimo furto, consumatosi in piazza Cappuccini ai danni dell’Overline, arriva l’ufficialità di una seduta monotematica del consiglio comunale.
Su richiesta di convocazione urgente da parte di tutti i rappresentanti dell’opposizione in consiglio comunale, la presidente dell’Assise, Rosanna Zocco, ha convocato la seduta con all’ordine del giorno “Emergenza microcriminalità a Tricase. Valutazione del fenomeno: interventi e misure indirizzate alla soluzione del problema”.
La seduta si terrà lunedì 11 dicembre a partire dalle 16.
Cronaca
Disagi all’Impianto di biostabilizzazione: il sindaco di Poggiardo scrive al Prefetto
Chiesto un incontro urgente per «trovare soluzioni di medio-lungo termine per consentire a tutta la comunità di Poggiardo e Vaste di vivere in sicurezza, cosa che non accade in questi giorni perché la presenza e lo stazionamento dei numerosi compattatori sta causando problemi di ordine pubblico e di sicurezza stradale»

Resta critica la situazione presso l’impianto di biostabilizzazione di Poggiardo, in località Pastorizze.
Per questo il sindaco Antonio Ciriolo ha scritto al Prefetto di Lecce Luca Rotondi, richiedendo la convocazione di un urgente tavolo tecnico.
Il sindaco di Poggiardo ha chiesto «un incontro urgente per rappresentare la situazione di grave criticità che interessa il territorio del mio Comune. Da anni le comunità di Poggiardo e Vaste subiscono gravi disagi provocati dai miasmi legati alla lavorazione dei rifiuti presso l’impianto di biostabilizzazione; l’impatto odorigeno che si protrae per tutto il periodo estivo e non solo è fonte di problemi per l’ambiente, il benessere e la salute dei cittadini e per le attività ricettive del nostro territorio, costretti tutti a subire una situazione che si trascina ormai da molto tempo».
Riferendosi all’attualità il primo cittadino ga aggiunto: «A tali disagi si aggiungono oltretutto quelli legati, anche in questi giorni, ai conferimenti a Poggiardo, su disposizioni di AGER Puglia, di numerosi compattatori provenienti dal tarantino, dal bacino di Ugento e dal barese, a causa della chiusura degli impianti di Ugento, Bari e Manduria».
Ciriolo ha evidenziato al Prefetto come «l’elevato numero di autocompattatori all’esterno dell’impianto, parcheggiati a bordo carreggiata su una strada provinciale a due corsie in attesa di conferire all’interno dell’impianto, provoca quotidianamente grave pregiudizio alla sicurezza stradale, dei cittadini che transitano sulla S.P. per Giuggianello, degli operatori economici dell’area, dei residenti e degli agricoltori che raggiungono i propri appezzamenti di terra presenti nella zona. Inoltre, succede che, nel momento in cui l’impianto raggiunge la capienza massima consentita, gli autisti dei compattatori rimasti fuori dall’impianto per ore non sono in grado di poter espletare il servizio e sono costretti a ritornare nei Comuni di provenienza, dopo essere rimasti invano ad attendere con gravi conseguenze per l’ambiente, a causa del tempo infinito di stazionamento dei rifiuti all’interno dei compattatori, generando perdite di percolato».
Il sindaco dopo aver ricordato che tali problematiche sono state ripetutamente evidenziate ai soggetti interessati (Regione Puglia, AGER Puglia, ARPA Puglia, Provincia di Lecce, Carabinieri del Comando di Poggiardo, Polizia Locale, Polizia Provinciale, N.O.E., Nucleo Vigilanza Ambientale della Regione Puglia, ecc.) e che «ognuno, per quanto di competenza, ha fornito il proprio supporto a questo Ente», sottolineato come oggi occorra «trovare soluzioni di medio-lungo termine per consentire a tutta la comunità di Poggiardo e Vaste di vivere in sicurezza, cosa che non accade in questi giorni perché la presenza e lo stazionamento dei numerosi compattatori sta causando problemi di ordine pubblico e di sicurezza stradale».
Aspetti per i quali Antonio Ciriolo ha manifestato al Prefetto tutta la sua preoccupazione, chiedendo «un incontro urgente per convenire e concordare un piano che consenta di affrontare le problematicheal fine di scongiurare pericoli per i cittadini».
Cronaca
Arriva la polizia, Natale senza botto
Ingenti quantità di materiale esplosivo illegale sono state sequestrate a Gallipoli e nei comuni vicini

In occasione delle prossime festività natalizie e in precauzione della solita vendita illegale di fuochi d’artificio e materiale pirotecnico in generale, come da disposizioni del Questore della provincia di Lecce, il Commissariato di P.S. di Gallipoli ha intensificato i controlli amministrativi nella città di Gallipoli e dintorni, al fine di sequestrare materiale pericoloso e non conforme a legge.
Ed è proprio questa intensificazione che ha portato, nei giorni scorsi, al sequestro di un ingente quantitativo di materiale pirotecnico detenuto illegalmente e pronto alla vendita, da parte degli agenti, con l’ausilio del Nucleo Artificieri della Polizia di Stato, in servizio presso l’Ufficio di Frontiera di Brindisi, per un peso complessivo di oltre 56 chilogrammi.
Questi ultimi, data la mancanza di tracciabilità, sono da considerare altamente pericolosi, in quanto particolarmente sensibili agli urti, sfregamenti e/o al calore e che, nelle “giuste” condizioni, avrebbero potuto causare ingenti danni e feriti.
Di particolare rilevanza un caso in cui i poliziotti si sono ritrovati davanti agli occhi una vera e propria “Santa Barbara”: centinaia di manufatti artigianali di tipo “bomba carta o cipolla con track”, una batteria denominata comunemente “sanseverese”, anch’essa non omologata e non classificata, vari artifizi, pirotecnici tipo “Bengala” e tutto il necessario per il confezionamento, come tappi e bicchieri da pirotecnico in plastica, cilindretti in cartine pressato e fogli di carta tipo “tedesco”, micce pirotecniche in spirale completa e a spezzoni.
Oltre ai due sequestri, sono scattate due denunce a carico di due uomini, un 30enne ed un 46enne, entrambi residenti in un comune limitrofo, con l’accusa di detenzione di materiale esplodente illegale, confezionato e da fabbricare ed omissione di denuncia all’Autorità di P.S.
Ad uno dei denunciati, inoltre, è stato ritirato il titolo autorizzativo del porto d’armi e le relative armi regolarmente detenute.
I controlli amministrativi proseguiranno per tutto il periodo delle festività a tutela della incolumità di tutti i cittadini.
Al riguardo, la Polizia di Stato invita i cittadini ad essere accorti nell’utilizzo di materiale pirotecnico legale.
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