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Cronaca

Otranto: in barca con oltre un quintale di Pesce Serra

Quantitativo di pescato ben oltre i limiti consentiti dalla normativa vigente. Pesci sequestrati dalle Fiamme Gialle e devoluti in beneficenza a varie associazioni ed istituzioni locali

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I Finanzieri della Sezione Operativa Navale di Otranto hanno intensificato i controlli finalizzati al contrasto delle frodi nel settore ittico.


In particolare, all’interno dell’area portuale di Otranto, i militari hanno scoperto, a bordo di un natante da diporto, circa un quintale di Pesce Serra, quantitativo di pescato ben oltre i limiti consentiti dalla normativa vigente.


Il prodotto ittico, di alto pregio, sarebbe stato verosimilmente introdotto nella filiera ittica privo della prescritta documentazione di tracciabilità ed avrebbe fruttato ingenti profitti a seguito della vendita nel mercato illegale.


Nei confronti del trasgressore, al quale è stata confiscata l’attrezzatura utilizzata per la battuta di pesca illegale, saranno esperiti i pertinenti approfondimenti di natura fiscale.

Il pescato sequestrato, a seguito dell’ispezione a cura del medico veterinario dell’A.S.L. di Lecce, è stato devoluto in beneficenza a varie Associazioni ed Istituzioni locali.


La Componente Aeronavale del Corpo costituisce un fondamentale presidio delle acque territoriali e contigue a tutela dell’economia legale e per contrastare le attività illecite, attraverso il mantenimento dell’operatività nell’arco delle 24 ore.


Cronaca

10eLotto, colpo da cinquantamila euro

L’ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per 29,9 milioni di euro…

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10eLotto: a Taviano colpo da 50mila euro

Puglia a segno con il 10eLotto.

Nell’estrazione di martedì 18 marzo, colpo da 50mila euro andata a Taviano, grazie ad un 9 Oro messo a segno in una tabaccheria di via Corsica.

L’ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per 29,9 milioni di euro, per un totale di 890,2 milioni di euro da inizio 2025.

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Cronaca

Dramma a Depressa: 61enne perde la vita in campagna

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Drammatico ritrovamento nel pomeriggio di oggi a Depressa: un uomo di 61 anni, Rocco Esposito, ex militare in pensione, ha perso la vita mentre era impegnato in dei lavori in campagna.

L’uomo si era allontanato da casa nella mattinata di oggi attorno alle ore 10, per raggiungere un proprio appezzamento di terreno nell’agro della frazione tricasina.

Nel pomeriggio, non vedendolo rientrare, i familiari hanno fatto scattare l’allarme.

All’arrivo dei soccorsi sul posto, purtroppo, non c’era più nulla da fare. Il 62enne avrebbe perso la vita mentre conduceva un trattore.

Hanno raggiunto della tragedia i carabinieri della Compagnia di Tricase, i vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase, ed un’auto medica del 118, il cui personale non ha potuto che constatare il decesso.

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Cronaca

Lavoratori in nero al ristorante, sanzioni salate

Ispezione in due ristoranti della provincia, sospensioni dalle attività imprenditoriali e sanzioni amministrative

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I Finanzieri della Sezione Operativa Navale di Otranto hanno avviato una serie di controlli finalizzati al contrasto del lavoro sommerso e alla verifica del rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza dei lavoratori.

Un’ispezione durante la giornata dedicata alla Festa delle Donne delle Fiamme Gialle a due ristoranti nella provincia di Lecce ha consentito di identificare venti lavoratori alle dipendenze della società ispezionata, accertando che dieci di loro erano di fatto assunti in nero.

A seguito delle irregolarità riscontrate, è stata avanzata la proposta di sospensione dell’attività imprenditoriale in quanto il personale irregolare superava il 10% della forza lavoro regolarmente assunta.

Il datore di lavoro, inoltre, risulta responsabile di violazioni amministrative che oscillano tra un minimo di 19.500 euro e un massimo di 117.000 euro.

Analoga attività di controllo era stata condotta nella ricorrenza di San Valentino nei confronti di un ristoratore.

Anche in tale occasione, i Finanzieri hanno accertato l’impiego di quattro lavoratori assunti in nero che di fatto costituivano la totalità della forza lavoro presente.

Oltre alla proposta di sospensione dall’attività imprenditoriale, sono state contestate all’imprenditore sanzioni amministrative che oscillano tra un minimo di 7.800 euro e un massimo di 46.800 euro.

L’operazione rientra in un più ampio piano di controlli avviato dalla Guardia di Finanza in quanto il sommerso pregiudica gli equilibri economici e finanziari del Paese, essendo orientato alla riduzione illegale dei costi di “struttura” (fiscali, organizzativi e del lavoro) per massimizzare i profitti e ottenere vantaggi competitivi impropri.

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