Si conclude con una assoluzione per tutti gli imputati il processo per i reati di falso, concussione e corruzione tenutosi a carico dell’ex sindaco di Corsano, Biagio Martella, e di una serie di altri professionisti del luogo, in merito alla procedura di riqualificazione di una scuola pubblica.

La sentenza, firmata dal presidente della seconda sezione penale del Tribunale di Lecce, il giudice Pietro Baffa, fa seguito all’udienza tenutasi nella giornata odierna. Le motivazioni verranno pubblicate entro 60 giorni.

La vicenda si aprì nel 2020 con l’esposto di alcuni attivisti pentastellati ed alcuni consiglieri comunali. Oggetto delle indagini, che furono avviate dai carabinieri della Compagnia di Tricase, fu la procedura di assegnazione di lavori pubblici per la riqualificazione di una scuola, inerenti un bando della Regione Puglia dal valore complessivo di 1 milione di euro. In ballo, una presunta tangente di 20mila euro che, tra il 2015 ed il 2017, avrebbe pilotato l’assegnazione dei lavori.

A margine delle indagini coordinate dalla Procura, si è aperto il processo, con la prima udienza tenutasi nell’ottobre del 2021.

Oggi arriva l’assoluzione per tutti e sette gli imputati. Con l’ex sindaco Biagio Martella, 54 anni, anche: il fratello Giorgio Martella, 49 anni, ingegnere; Sebastiano Chiarello, 43 anni di Tricase e Chiara Chiarello, 34 anni di Corsano; Antonio Bisanti, 61 anni di Corsano; Fernando Zocco, 62 anni di Tricase e l’ingegnere Emiliano Zampironi, 48 anni di Gagliano del Capo.

Erano assistiti dagli avvocati Luciano De Francesco, Francesco Nutricati, Riccardo Giannuzzi, Fernando Amoroso, Luigi Covella, Antonio Frisullo, Mario Simonetti, Fabio Ruberto e Simone Viva.