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Cronaca

Stupra donna senza fissa dimora, arrestato

Gli agenti della polizia di stato in servizio di volante a lecce soccorrono una vittima di violenza sessuale e arrestano il responsabile

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Nella serata di ieri gli agenti in servizio di Volante della Questura di Lecce hanno tratto in arresto in flagranza di reato D.M.A., cittadino guineano senza fissa dimora di 37 anni per violenza sessuale ai danni di una 54enne senza fissa dimora.


Gli agenti, intorno alla mezzanotte, su disposizione della centrale operativa si sono recati nella via adiacente il vecchio stabile dell’Ospedale Vito Fazzi per una segnalazione di violenza sessuale.


Giunti sul posto hanno assunto informazioni dalla guardia giurata in servizio per Forgolpol che aveva allertato il 113 allorché pochi minuti prima, una donna in lacrime, aveva chiesto aiuto, asserendo di aver subito violenza sessuale.


La vittima, seduta nelle vicinanze ancora in lacrime, lamentava fortissimi dolori al basso ventre e, all’arrivo dei poliziotti, ha indicato un uomo, che a sua volta vedendoli arrivare, ostentando indifferenza, si era seduto sui gradini di uno stabile disabitato poco distante.


Immediatamente è intervenuto sul posto il 118 e la vittima è stata trasportata in ospedale presso il Pronto Soccorso dove è stato attivato il “Percorso rosa” ed il personale medico ha appurato l’avvenuta violenza.


La donna, una 54enne senza fissa dimora ha sporto denuncia raccontando agli agenti di essere giunta a Lecce da pochi giorni e di aver passato il proprio tempo in compagnia di altri senza fissa dimora e di aver conosciuto l’aggressore proprio nelle vicinanze della stazione ferroviaria.

L’uomo, D.M.A., un 37enne nativo della Guinea nel pomeriggio, intorno alle ore 19, aveva già tentato un approccio, a cui lei aveva opposto un inequivocabile rifiuto, ma dopo qualche ora, con uno stratagemma si era fatto accompagnare nel piazzale antistante il vecchio nosocomio V. Fazzi, ubicato in una zona poco trafficata nelle ore serali, dove ha abusato di lei ignorando le resistenze della donna che cercava di difendersi, estraendo dalla tasca un coltellino, strappatole dalle mani dall’aggressore.


Nella concitazione la malcapitata è riuscita a scappare e chiedere aiuto alle guardie giurate della Forgolpol di passaggio in quel momento.


L’uomo sottoposto a perquisizione è stato trovato in possesso del coltellino sottratto alla vittima- Accompagnato negli uffici della Questura di Lecce per il prosieguo degli accertamenti è risultato essere destinatario di un Ordine del Questore di Lecce a lasciare il territorio nazionale, emesso il 19marzao 2021, provvedimento avverso cui lo straniero ha proposto ricorso presso il Giudice di Pace.


Per quanto sopra il 37enne D.M.A. è stato tratto in arresto per il reato di violenza sessuale e porto abusivo di oggetti atti a offendere e tradotto presso la locale casa circondariale.


Attualità

Ugento, i bacini sono sporchi, ostruiti e in alcuni tratti sfondati

Pagliaro: “Se ripuliti e dragati opportunamente, sarebbero navigabili in canoa perché già collegati alle tre marine di Torre San Giovanni, Torre Mozza e Lido Marini dove vanno a sfociare. Un potenziale immenso da mettere a frutto, anche a disposizione dei turisti…

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Sporchi, ostruiti e, in alcuni tratti, sfondati“, inizia così la filippica del consigliere regionale Paolo Pagliaro. “Così sono tenuti i canali e i bacini dell’agro di Ugento: dal mio sopralluogo di oggi emerge una situazione di abbandono e perfino di pericolo, dovuta alle mancate manutenzioni di anni. La situazione è peggiorata drasticamente nell’ultimo anno, da quando il consorzio di bonifica Ugento e Li Foggi è stato soppresso e assorbito nel consorzio unico Centro Sud Puglia, che non ha né gli uomini né i mezzi per provvedere alle necessarie opere di bonifica.

Una situazione di grave criticità gestionale che, insieme ai colleghi di Fratelli d’Italia, ho denunciato in Consiglio regionale attraverso due audizioni, una conferenza stampa e la richiesta di una seduta monotematica. Il nodo è quello dei mancati o carenti interventi di manutenzione dei canali irrigui, a causa di cattiva programmazione, spese fuori controllo e una grave situazione debitoria”.

E rincara la dove il consigliere: “Il mio sopralluogo di oggi in agro di Ugento conferma un quadro preoccupante, che metterò subito nero su bianco in una interrogazione urgente all’assessore all’agricoltura Pentassuglia, per chiedere di provvedere urgentemente alle opere di bonifica e al risanamento del territorio agricolo di Ugento solcato dai canali, che in caso di piogge intense, esondano mettendo a rischio non solo le coltivazioni ma la stessa sicurezza degli agricoltori. L’acqua stagnante per il mancato deflusso, dovuto all’intralcio di cumuli di residui, causa vere e proprie paludi che emanano cattivi odori e sono infestate di zanzare e altri insetti, con il rischio di infezioni.

Ma c’è un altro aspetto importante: quello naturalistico. Questo grandioso reticolo di canali e bacini – vero gioiello di ingegneria idraulica creato per bonificare la zona a partire dal lontano 1934 – offre panorami di assoluta bellezza e una ricchissima biodiversità, e dunque potrebbe essere sfruttato a fini turistici.

Inoltre, se ripuliti e dragati opportunamente, canali e bacini sarebbero navigabili in canoa e, per giunta, sono collegati alle tre marine di Torre San Giovanni, Torre Mozza e Lido Marini dove vanno a sfociare. Quindi”, conclude Pagliaro, “un potenziale immenso da mettere a frutto, anche a disposizione dei turisti che affollano la zona e che arrivano da tutto il mondo, trattandosi di località di caratura internazionale.

Mi auguro che dall’assessore giungano risposte rapide e concrete, e si possa procedere con un piano di risanamento e messa in sicurezza di questo grande patrimonio, a beneficio dell’agricoltura e del turismo nell’area di Ugento”.

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Cronaca

Dopo la Redazione, cartucce e minacce recapitate a casa dell’imprenditore

“BUON Anno nuovo dottore.. Anno nuovo… ma stessi rompimenti de sempre! Ancora dai solu fastidiu.. non hai ascoltato i nostri gentili consigli… non sei sparito… anzi… ‘nzurti… sfotti pure… perciò… ultima chiamata!!!

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Anno nuovo minacce nuove. Ricordate l’altro anno, era il 5 giugno 2024, quando ci venne recapitata in Redazione, la cartuccia esplosa di un fucile da caccia? Dopo formale denuncia titolammo: Pulp Fiction in Redazione, oggi,  7 febbraio 2025, dopo 8 mesi, si replica.

Questa volta la minaccia è arrivata direttamente all’interessato (che ci ha inviato copia, completa di denuncia ai CC), al quale, sempre con termini fra il serio ed il faceto, fra cazzeggio  e intimidazioni, vergato ancora col normografo, scrivono: “BUON Anno nuovo dottore.. Anno nuovo… ma stessi rompimenti de sempre! Ancora dai solu fastidiu.. non hai ascoltato i nostri gentili consigli… non sei sparito… anzi… ‘nzurti… sfotti pure… perciò… ultima chiamata!!! Smettila in italiano sia nu capisci oppure le prossime saranno cariche e dentro puntato su dite… datte all’ippica così armeno diventi cav. vero col cavallo!!!!”.

Gli improperi e le minacce sono dirette a Luigi Botrugno, titolare della azienda Antica Saponeria produttore dell’olio contro la Xylella, dal nome Nuovolivo.

Lo stesso ci conferma di aver “consegnato tutto ai Carabinieri di Spongano. Ieri mi è stata recapitata una busta di colore giallo, contenente una lettera minatoria e tre bossoli da caccia”. 

Alla domanda se ha un’idea di chi possa aver inviato tali minacce, lo stesso Botrugno replica: “Le minacce sono riconducibili alla mia attività e, pertanto, presumo che il mio impegno verso la risoluzione della problematica della Xylella possa probabilmente infastidire qualcuno. Sicuramente non mi farò intimorire da tali gesti e continuerò, convinto più che mai, nella mia attività sia pubblica che privata”. E precisa ancora: “Per quanto sopra ho sporto formale denuncia querela contro ignoti, nella speranza che almeno possano essere identificati e puniti a norma di legge”.

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Castrignano dei Greci

Castrignano dei Greci: minacciava la mamma e picchiava il fratello, arrestato 34enne

L’uomo dovrà rispondere di violenza in famiglia estorsione e minacce. Le indagini sono partite dopo che le vittime  hanno trovato la forza di denunciare le violenze subite

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I carabinieri della Stazione di Martano hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo di 34 anni.

Il provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce, è il risultato di un’indagine condotta dai militari dell’Arma, che ha permesso di raccogliere significativi elementi probatori a carico dell’indagato.

Le accuse comprendono i reati di estorsione, sia consumata che tentata, perpetrata nei confronti della madre convivente, nonché minacce e lesioni personali ai danni del proprio fratello.

Le condotte illecite si sarebbero verificate in diverse occasioni tra il 4 dicembre 2024 e il 31 gennaio 2025, creando un clima di paura e insicurezza all’interno del contesto familiare.

L’intervento dei carabinieri è scaturito dalla necessità di tutelare le vittime coinvolte, che hanno trovato la forza di denunciare le violenze subite.

Grazie alla solerzia e alla professionalità degli investigatori, è stato possibile raccogliere prove sufficienti per giustificare l’emissione della misura cautelare.

Al termine delle formalità di rito, in ottemperanza al provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, il 34enne è stato condotto presso la Casa Circondariale “Borgo San Nicola” di Lecce.

I Carabinieri rinnovano il proprio invito «a chiunque si trovi in situazioni simili a rivolgersi senza paura alle Forze dell’Ordine, che sono pronte ad ascoltare e a intervenire per garantire la tutela dei diritti e della dignità di ogni individuo».

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