Cronaca
Tricase, Don Flavio: «Basta furti in chiesa!”
Il parroco però esorta a non scadere in commenti poco civili e atteggiamenti di giustizialismo, «decisamente inappropriati, tanto più in un contesto simile»

Non può più definirsi un caso quello che ha stravolto la quiete spirituale nella Chiesa di San Domenico di Tricase, appartenente alla parrocchia della Chiesa Madre.
Lo spiacevole episodio ripreso dalle telecamere interne si ascrive infatti ad una lunga serie di furti (consumati o tentati) che vessano ormai da anni le parrocchie della nostra diocesi.
«Dovrò presenziare ad un processo a settembre per un furto di due anni fa», dichiara Don Flavio Ferraro fresco di nuova denuncia contro ignoti.
Il parroco chiarisce le dinamiche dell’accaduto del 25 luglio scorso (erano circa le 13): «Ce ne siamo accorti grazie ad una disattenzione fatale dell’uomo che, introdottosi in Chiesa, ha staccato il catenaccio e lo ha sostituito con un altro, impedendone l’apertura all’addetto nel momento in cui lo stesso doveva provvedere alla raccolta delle offerte; solo dopo averlo forzato ci si è imbattuti nel misfatto».
Dalle immagini della videocamera di sorveglianza, è possibile notare come l’uomo si intrufoli nell’edificio guardandosi furtivamente attorno, per poi attraversare la navata centrale per verificare se potesse agire indisturbato, e tornare a svuotare una cassetta delle offerte, dopo averne forzato l’apertura.
Don Flavio ci tiene anche a motivare la scelta di pubblicare il video e lanciare un appello sui social oltre alla speranza di risalire all’identità dell’energumeno di turno: «Mi auguro che possa avere un’efficacia deterrente al ripetersi di questi episodi e che il responsabile sappia che per un simile gesto è giusto che paghi».
Il parroco esorta al tempo stesso a non scadere in commenti poco civili e atteggiamenti di giustizialismo «decisamente inappropriati, tanto più in un contesto simile».
Contesto, lo ribadiamo, non nuovo a questi episodi, come testimoniato da un video in circolazione su Youtube, risalente al 2016 e che ritrae un giovane intento in un furto (con atti di vandalismo inclusi) nella Chiesa di Sant’Andrea a Presicce, salvo poi essere arrestato dai carabinieri di Tricase.
Gioele Zito
Attualità
Ufficio postale a Tricase: dopo 15 mesi di inerzia la risposta di Poste Italiane
Abbiamo più volte abbiamo sollecitato Poste Italiane a ragguagliarci sui tempi e modi per il recupero dell’immobile sito in Piazza Cappuccini, a Tricase.

A distanza distanza di 15 mesi dalla tremenda esplosione avvenuta presso l’ufficio postale di Tricase, abbiamo più volte sollecitato Poste Italiane a ragguagliarci sui tempi e modi per il recupero dell’immobile sito in Piazza Cappuccini, a Tricase.
Per questo abbiamo inviato loro alcune semplici domande:
“Ci piacerebbe far sapere, a quanti ns lettori ci interrogano dopo una striminzita nota arrivata per bocca del sindaco vecchia di mesi, a che punto sono i lavori dell’ufficio postale di Tricase?
Non sarebbero già dovuti partire da tempo?
L’immobile verrà abbattuto, rimesso a nuovo o recuperato?
C’è chi parla di un trasferimento dell’ufficio perché inutilizzabile, cosa c’è di vero?
Riuscite a darci una tempistica degli interventi, una tabella di marcia dei lavori, che indichi anche quando verranno rimossi gli scomodi container “appoggiati” alle spalle dell’edificio?”
Questa è la risposta inviataci per mezzo del loro addetto stampa:
“Poste Italiane precisa che presso l’ufficio postale di Tricase Centro sono attualmente in corso i necessari lavori di ripristino e messa in sicurezza dei locali.
La sede, come è noto, è stata oggetto di un assalto criminoso che ne ha imposto la chiusura. L’operatività è stata trasferita all’interno di una sede provvisoria, collocata nelle immediate vicinanze dell’ufficio postale, presso il quale sono in corso i citati interventi.
L’entità dei danni riportati dalla sede richiede interventi strutturali complessi che dovranno consentire il ripristino e l’erogazione dei servizi postali e finanziari in condizioni di piena sicurezza.
Si assicura che i lavori stanno procedendo con regolarità e che entro pochi mesi la sede di Piazza Cappuccini tornerà operativa”.
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Cronaca
Ladro d’auto inseguito e arrestato
Tenta di rubare un’auto in una via del centro di Porto Cesareo e fugge con un complice: i carabinieri lo arrestano dopo un inseguimento. Rinvenuti strumenti da scasso e centraline elettroniche

I carabinieri della Stazione di Porto Cesareo hanno tratto in arresto uomo responsabile, in concorso con un complice, di tentato furto aggravato.
I militari dell’Arma, impegnati in un mirato servizio di controllo del territorio, lo hanno sorpreso in via dei Bacini dove era giunto a bordo di uno scooter insieme a un compare, poi datosi alla fuga, e aveva tentato di portare via un’autovettura di proprietà di un cittadino residente nella provincia di Rieti.
Alla vista dei carabinieri, l’uomo ha tentato la fuga a piedi, a è stato prontamente inseguito, raggiunto e bloccato. Sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di chiavini (chiavi alterate) e centraline elettroniche, strumenti comunemente utilizzati per l’avviamento forzato di veicoli.
Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro.
L’arrestato, un uomo di 23 anni originario di Oria (BR), è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Lecce che coordina le indagini, tutt’ora in corso al fine di identificare il complice e accertare eventuali collegamenti con altri furti nella zona.
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Cronaca
Lutto nel mondo del giornalismo salentino
Carmelo Dimitri, Lino per gli amici, stroncato da una malattia a 40 anni, aveva iniziato a lavorare in una redazione collaborando con la testata online Leccenews24

Lutto nel mondo del giornalismo salentino per la prematura scomparsa del giornalista Carmelo Dimitri, Lino per gli amici, stroncato da una malattia a 40 anni, aveva iniziato a lavorare in una redazione collaborando con la testata online Leccenews24.
Per dieci anni ha lavorato con la redazione del sito.
Altruista, disponibile, generoso, sognava di poter diventare una penna affermata nel mondo del giornalismo.
Come redattore della testata online aveva conseguito il tesserino di giornalista pubblicista.
Ha lavorato fino alla fine, o almeno fino a quando le forze glielo hanno consentito, cercando di condurre una vita normale facendo quello che più amava.
Struggenti i messaggi affidati ai social: “Noi tutti te ne vogliamo e te ne vorremo sempre, perché i ragazzi speciali e meravigliosi come te non muoiono mai. Restano con noi sempre, nei nostri cuori, nei nostri gesti, nei nostri sorrisi e nelle nostre lacrime”.
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