Cronaca
Ugento “estende” la fibra ottica
Lavori in partenza a Torre San Giovanni e nella zona industriale grazie al progetto Open Fiber

Ugento scalda i motori della svolta digitale: oltre 500 unità immobiliari concentrate tra Torre San Giovanni e la zona industriale saranno presto raggiunte dalla fibra ottica ultraveloce.
Una decisiva innovazione infrastrutturale sancita in Municipio unitamente all’ingegnere Gabriele Moncullo, field manager di Open Fiber e referente dei lavori di cablaggio. Il piano prevede la copertura delle aree di Ugento finora prive di connettività a banda ultralarga. Open Fiber è del resto chiamata a realizzare la rete pubblica che consentirà a cittadini e imprese di beneficiare di velocità di connessione al web finora inedite.
Le risorse stanziate non graveranno sul bilancio del Comune: la nuova rete di telecomunicazioni è infatti finanziata con fondi regionali e statali e resterà di proprietà pubblica. Le attività verranno coordinate da Infratel Italia, società “in house” del Ministero dello Sviluppo Economico, con l’attenta supervisione della Regione Puglia.
“Siamo davanti a una decisiva innovazione tecnologica che consente al nostro territorio, e in particolar modo al comparto turistico, di essere al passo della nuova era digitale e di guardare con maggiore fiducia al futuro”, spiega il sindaco Massimo Lecci. “La presenza della fibra ottica può del resto permettere alle attività economico-produttive di Ugento di essere innovative, rafforzando competenze e possibilità di successo nel mercato non solo turistico. La pandemia ha dimostrato l’importanza di cambiare i nostri stili di vita, in una ottica di sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Sostenibilità che Ugento è in grado di offrire anche grazie a infrastrutture come quella in arrivo sul nostro territorio attraverso il Piano BUL, al quale abbiamo fin da subito aderito consapevoli dei suoi decisivi risvolti e benefici”.
“Una rete a banda ultralarga”, continua il sindaco, “permette infatti di abilitare servizi che vanno a beneficio dell’intera collettività: smart working, telemedicina, telelavoro, educazione a distanza, Industria 4.0, videosorveglianza, domotica e tanto altro ancora da inventare. È opportuno ricordare che Open Fiber non si rivolge direttamente agli utenti finali: una volta aperta la commercializzazione dei servizi di connettività, i cittadini e gli operatori economici di Ugento potranno verificare la copertura del proprio indirizzo sul sito openfiber.it, contattare uno dei diversi operatori partner di Open Fiber per scegliere il piano tariffario preferito e iniziare a navigare ad alta velocità”.
Cronaca
Omicidio di Galatone, la ricostruzione di quei tragici momenti
Confermato il fermo di Cosimo Lojola fortemente indiziato di aver assassinato al culmine di un litigio Sebastiano Danieli

Dopo gli spifferi e le nostre anticipazioni, arriva la conferma: nella nottata, i carabinieri della Stazione di Galatone, in collaborazione con personale della N.O.R.M. di Gallipoli, hanno eseguito un provvedimento di fermo per omicidio, emesso dalla Procura della Repubblica del capoluogo salentino nei confronti di Cosimo Lojola, 45 anni, del posto.
Il fermo è il risultato di una complessa attività investigativa scaturita dall’intervento avvenuto alle ore 14 di ieri in un terreno agricolo situato in strada comunale Spineto di Galatone.
I carabinieri erano stati allertati dalla segnalazione di un passante che ha portato al rinvenimento del corpo senza vita di Sebastiano Danieli, 66 anni, pensionato.
La vittima è stata trovata riversa a terra, con evidenti tracce ematiche sul capo e sul braccio sinistro.
Indossava un cappuccio di tuta da lavoro.
Un esame cadaverico esterno, immediatamente disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce e condotto sul luogo dal medico legale, ha rivelato la presenza di fori sulla nuca della vittima, verosimilmente compatibili con un attrezzo agricolo.
Le indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Gallipoli con il supporto dei colleghi del Nucleo Investigativo di Lecce hanno permesso di ricostruire gli eventi che hanno preceduto il tragico episodio.
Secondo le informazioni raccolte, intorno alle ore 11, Lojola si sarebbe recato nel terreno agricolo di Sebastiano Danieli, dove (per cause ancora in fase di accertamento, verosimilmente riconducibili a futili motivi legati a questioni di vicinato) è scoppiato un breve diverbio.
Durante la lite, l’uomo avrebbe colpito Danieli con un’ascia in ferro alla testa, con l’ultimo colpo mortale alla nuca.
La perquisizione domiciliare presso l’abitazione del fermato ha consentito il rinvenimento e il sequestro dell’arma del delitto.
La salma è stata trasportata presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce per l’esame autoptico, come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini.
Attualmente, Cosimo Lojola è stato sottoposto a fermo del Pubblico Ministero e condotto presso la Casa Circondariale di Lecce, a disposizione della Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini.
Ulteriori accertamenti proseguiranno per fare piena luce sull’accaduto e per raccogliere ulteriori elementi utili a chiarire la dinamica dei fatti.
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Castrignano del Capo
Incidente e soccorsi a Castrignano del Capo

Incidente stradale in pieno centro abitato questa mattina a Castrignano del Capo.
Due auto si sono violentemente scontrate all’incrocio tra via Rossini e via Pirandello.

All’origine del sinistro, una mancata precedenza all’altezza dell’intersezione citata.
Per una delle persone coinvolte, una donna, si è reso necessario l’intervento dei soccorsi.
La signora è stata presa in carico dal personale sanitario di un’ambulanza accorso sul posto.
Le sue condizioni, comunque, non destano preoccupazioni.

Le due vetture sono rimaste considerevolmente danneggiate dall’impatto.per la loro rimozione è stato necessario l’intervento di un carro attrezzi.
La Polizia Locale ha effettuato i rilievi del caso per risalire alle responsabilità dell’accaduto.
Cronaca
Omicidio di Galatone, in stato di fermo proprietario del terreno vicino a quello della vittima
Si tratta di un uomo di 45 anni, anche lui di Galatone. Avrebbe ammazzato il 66enne pensionato colpendolo con un’ascia, al culmine di una violenta lite

Per tutta la notte è stato trattenuto e interrogato un uomo di 45 anni, proprietario del terreno vicino a quello di Sebastiano Danieli, il 66enne pensionato ammazzato ieri nei pressi del Convento della Madonna della Grazia a Galatone.
Cosimo Lojola, anche lui di Galatone, è fortemente sospettato di essere l’assassino di Danieli ed ora è in carcere, in stato di fermo. La furia omicida sarebbe esplosa al termine di una violenta lite scoppiata tra i due.
Altro punto importante: l’ex dipendente di un mobilificio del posto, in pensione da pochi mesi, sarebbe stato ammazzato non con una pietra come si pensava in un primo momento ma con un colpo d’ascia sferrato dietro la nuca.
L’arma del delitto è stata ritrovata nell’abitazione dove è stato rintracciato l’indiziato.
Secondo le testimonianze raccolte Lojola avrebbe in più occasioni minacciato Danieli.
I carabinieri che indagano per ricostruire nel dettaglio quanto avvenuto hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza delle abitazioni private vicine alla zona dove si è consumato il delitto.
Al momento Lojola non avrebbe rilasciato nessuna versione sull’accaduto.
Nella foto in alto la campagna dove si è consumato l’omicidio di Sebastiano Danieli
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