Andrano
Il Capo di Leuca si tinge di blu
Una nuova struttura residenziale, laboratori urbani, percorsi turistici inclusivi, educazione sociale: il Capo di Leuca si attrezza per abbracciare l’autismo tutto l’anno

Anche ma non solo una settimana dedicata alla consapevolezza sull’autismo. Nel Capo di Leuca si stanno gettando le basi per rendere il territorio a misura di autismo tutto l’anno: cinque realtà sono a lavoro per creare una più ampia infrastruttura di inclusione sociale, attraverso l’apertura di un centro residenziale, laboratori urbani, percorsi turistici accessibili, educazione sociale capillare.
Dopo una fase di confronto e ideazione un calendario di attività che rientrano nella rassegna “Tingiamoci di Blu”, fino al prossimo 8 aprile. Il percorso, però, è articolato nel tempo e sfocerà, nei prossimi mesi, nella creazione di comunità inclusive più allargate. Uno sforzo rivolto agli adulti ma dedicato anche e soprattutto ai più piccoli: sono ben 1.500 i minori con sindrome dello spettro autistico seguiti dalla Asl di Lecce (fonte Regione Puglia).
I promotori
La cooperativa sociale L’Adelfia, con sede ad Alessano, ha quarant’anni di esperienza che ha deciso di mettere a disposizione del Capo di Leuca. Ha precorso i tempi nell’assistenza a persone con altra abilità mentale, già all’indomani dell’entrata in vigore della Legge Basaglia, vera svolta nella cura del disagio mentale in Italia. Dal suo impegno sono sbocciate altre due realtà, coinvolte in questo processo territoriale: Harka, cooperativa di tipo B per l’inserimento lavorativo (gestisce già un biscottificio a Montesano e una pizzeria ad Alessano), e Asd L’Adelfia, squadra sportiva dilettante che usa il calcio come strumento di inclusione. Swim Liberi di Nuotare, invece, ad Andrano si occupa da tre anni di accessibilità al mare e non solo per diversamente abili. Casa delle Agriculture Tullia e Gino è l’associazione che, a Castiglione d’Otranto e dintorni, pratica agricoltura sociale e nuova economia di comunità.
La struttura residenziale, unica sul territorio
E’ la linea d’azione a medio termine: L’Adelfia ha ottenuto il parere di compatibilità regionale per realizzare una struttura residenziale a Grottaglie (Taranto) e una a Castiglione d’Otranto, l’unica nel sud Salento. Denominata “Zigulì”, amplierà un modulo abitativo già esistente di sei posti portandolo a 16 e destinandolo ad un percorso dedicato per giovani e adulti autistici: “Servirà a dare risposta ai bisogni di quelle persone che fuoriescono dai percorsi riabilitativi intensivi e che fino ad oggi non usufruivano di setting ed interventi appropriati dopo la maggiore età”, spiega Fiorella Di Lollo, presidente de L’Adelfia. Nei prossimi mesi saranno avviati i lavori.
I laboratori urbani
Un luogo in cui socializzare e creare, per migliorare la qualità della vita delle persone, indipendentemente dalla loro età e dal livello di funzionamento.
I laboratori urbani AdelfiaLab, inaugurati lo scorso 30 marzo, hanno sede in via Michelangelo, presso il municipio di Andrano.
L’obiettivo per cui nascono è contribuire alla realizzazione di pari opportunità e di modelli educativi d’intervento finalizzati alla massima inclusione sociale.
Destinatari e beneficiari del progetto non sono solo persone con disabilità fisica e psicologica ma anche le categorie sociali particolarmente esposte al rischio di marginalizzazione: figli di famiglie a basso reddito; giovani con vulnerabilità fisiche e psicologiche; figli di migranti presenti sul territorio; anziani non autosufficienti.
In sede si svolgeranno percorsi psicomotori funzionali, laboratori di arte, mosaico, incisione, digitali, teatrali, yoga, ciclo officina, doposcuola. AdelfiaLab fungerà anche da punto ascolto, luogo culturale e ricreativo, mercatino sociale, coworking e caffè letterario.
Il turismo inclusivo
Castiglione d’Otranto, Andrano e Marina di Andrano faranno lo sforzo di diventare comunità ospitanti, adeguandosi alle esigenze di un turismo inclusivo rivolto a persone con disabilità e alle loro famiglie.
Non una singola struttura ricettiva, dunque, ma un’intera comunità accessibile, in cui poter trascorrere le vacanze a cuor leggero, senza ostacoli. Lunedì 8 aprile, alle 17, presso i laboratori urbani ad Andrano, Casa delle Agriculture, Swim e L’Adelfia avvieranno il primo tavolo di lavoro con cittadini, amministratori, operatori turistici, esercizi commerciali. Si punta a elevare gli standard di accessibilità sul territorio, renderlo aperto e pronto ad accogliere le diverse esigenze di persone con disagio mentale, disabilità motoria, ipovedenti e così via, perché da tutta Italia e oltre si possa scegliere di giungere qui per godere del mare, delle bellezze rurali e dei borghi di Andrano e Castiglione: saranno creati percorsi a loro dedicati; laboratori di agricoltura anche a contatto con asini e piccoli animali domestici; verranno certificate le strutture che conformeranno la loro offerta ai bisogni emergenti e formeranno il personale per un nuovo approccio; verrà stilata una campagna di comunicazione sociale apposita.
Educazione sociale
Si coglie la concomitanza della settimana della consapevolezza sull’autismo per rilanciare la necessità di una coscienza diffusa attraverso un più capillare impegno nella diffusione delle informazioni sul tema e nell’educazione ad approcci non escludenti. Si comincia sabato 30 marzo, presso AdelfiaLab di Andrano, con la mostra fotografica “Il quotidiano attraverso uno scatto speciale”; domenica 31 marzo, alle 9.30, dalla sede del centro ScarpeNuove de L’Adelfia a Castiglione d’Otranto partirà la “Camminata in blu” per le vie del paese nell’ambito dell’inaugurazione del Mulino di Comunità di Casa delle Agriculture, proseguendo fino al pomeriggio con la Festa della Terra in zona Trice. Martedì 2 aprile, alle 10, presso il liceo Comi di Tricase è previsto “Informiamoci”, incontro con gli adolescenti, con i quali dialogheranno le dottoresse Chiara Pellegrino e Chiara Saracino e il dott. Antonio Rigliaco; nello stesso giorno, alle 17, presso i laboratori urbani di Andrano, insieme al gruppo #civediamoinbiblioteca, è organizzata la proiezione del film “Pulce non c’è”, per la regia di Giuseppe Bonito. Il 6 aprile, alle 10, invece, a Tiggiano, appuntamento con “Facciamo Rete”, la partita di calcetto tra ragazzi e genitori.
Alessano
Area Marina Protetta Otranto-Leuca: iter e novità
Le novità sulla futura quarta Area Marina Protetta in Puglia, l’AMP denominata “Capo d’Otranto – Grotte Zinzulusa e Romanelli – Capo di Leuca”, alla cui istituzione si lavora da anni. Sarà tra le più grandi d’Europa con 100 km di costa e 11 comuni coinvolti (Alessano, Andrano, Castrignano del Capo, Castro, Corsano, Diso, Gagliano del Capo, Otranto, Santa Cesarea Terme, Tiggiano e Tricase), per oltre 59mila residenti, una superficie totale superiore a 260 Kmq e circa 100 km di costa. Se ne parlerà sabato 30 settembre presso il CIHEAM Bari sede di Tricase Porto

Respirare, curarci, illuminarci, spostarci: ogni nostra attività dipende dal mare e tutti dovremmo preoccuparci della sua salute. È una risorsa preziosa di cibo, energia, economia, ma in grave pericolo, perché troppo sfruttato e inquinato.
Bastano pochi dati per capire: oceani e mari contengono il 97% di acqua presente sul Pianeta, forniscono il 50% dell’ossigeno che respiriamo e assorbono il 25% di anidride carbonica. Proteggendo almeno il 30% degli oceani entro il 2030, daremmo loro la possibilità di riprendersi (secondo l’obiettivo 30×30 dell’ONU), ma a oggi solo il 7,68% della superficie marina mondiale è coperta da aree marine protette.
E nel Mar Mediterraneo, il più importante hotspot di biodiversità con 17mila specie marine presenti, ma anche il più impoverito al mondo con il 73% degli stock ittici sovrasfruttati, poco più dell’8% delle acque sono tutelate come aree protette e solo lo 0,04% gode di protezione totale.
L’Adriatico poi, che rappresenta la zona più produttiva per la pesca di tutto il Mediterraneo, nonché un tempo custode di straordinaria ricchezza con 2300 specie di macro-invertebrati, habitat endemici di Posidonia oceanica e coralligeno, banchi di ostriche, grandi cetacei, è ormai seriamente malato a causa di cambiamenti climatici, temperature elevate delle acque, inquinamento (soprattutto plastica), aumento delle specie aliene e metodi di pesca aggressivi.
Le Aree Marine Protette (AMP) rappresentano il miglior strumento per salvare la biodiversità e promuovere lo sviluppo sostenibile degli ecosistemi con benefici ecologici, economici e sociali per le comunità locali.
L’AMP “CAPO D’OTRANTO – GROTTE ZINZULUSA E ROMANELLI – CAPO DI LEUCA”
In Puglia, oltre alle tre esistenti (Isole Tremiti, Torre Guaceto e Porto Cesareo), da anni si lavora all’istituzione di un’area marina protetta lungo lo specchio d’acqua prospiciente l’area del Parco Naturale Regionale Costa Otranto – S. Maria di Leuca e Bosco di Tricase.
Sono 11 i comuni interessati: Alessano, Andrano, Castrignano del Capo, Castro, Corsano, Diso, Gagliano del Capo, Otranto, Santa Cesarea Terme, Tiggiano e Tricase; si parla di oltre 59mila residenti, una superficie totale superiore a 260 Km2 e circa 100 km di costa.
L’iter è stato lungo, complesso, con varie battute d’arresto.
È iniziato anni fa con l’individuazione di un’area marina di reperimento, denominata “Capo d’Otranto – Grotte Zinzulusa e Romanelli – Capo di Leuca”.
Numerosi studi scientifici hanno evidenziato che si tratta di uno dei litorali a più alta naturalità dell’intera costa italiana, differente rispetto al resto della Puglia per abbondanza di specie bentoniche e habitat chiave, come le praterie di Posidonia e il Coralligeno, aree elettive di riproduzione, sviluppo e accrescimento per molte specie ittiche.
La legge di bilancio 2018 aveva previsto l’istituzione dell’Area Marina Protetta Capo d’Otranto – Grotte Zinzulusa e Romanelli -Capo di Leuca, ma per poter procedere i Comuni interessati hanno richiesto al Ministero dell’Ambiente e Ispra, suo braccio tecnico, di individuare le varie zone a tutela crescente in cui suddividerla, per sapere cosa fosse possibile fare e cosa no nella futura AMP, in cui ci sono interessi e usi diversi, compresi porti, canali, stabilimenti, luoghi dediti alla pesca.
IL PROGETTO CORISMA
Un importante contributo è stato dato dalla Regione Puglia a partire dal 2021, grazie al Progetto Corisma
(finanziato dal FEAMP-PO 2014-2020 – Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca 2014-2020), acronimo di una progettualità immaginata per ipotizzare, tra quelli possibili, i migliori scenari di conservazione e gestione delle risorse biologiche marine necessari per impattare positivamente sulla sostenibilità della pesca e delle altre attività connesse all’uso del mare nell’area Marino-Costiera Otranto – S. Maria di Leuca.
PENTASSUGLIA: «IL 30 SETTEMBRE I RISULTATI PRELIMINARI»
«Fermo restante la titolarità dei poteri e del processo di istituzione in capo al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica tramite il supporto di ISPRA», sostiene Donato Pentassuglia, assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, «l’iniziativa messa in piedi dalla Regione insieme ai suoi partner di progetto, il CIHEAM Bari, l’Università del Salento e ARPA Puglia ha il merito e la finalità di supportare il processo istitutivo con un percorso di accompagnamento che possa facilitare tale iter e include una serie di attività a partire dall’animazione territoriale, dalla raccolta e analisi dei dati rilevati anche con indagini sul campo. Coerentemente con le tempistiche della programmazione comunitaria che finanzia il progetto in parola e ne impone la conclusione entro fine anno, la presentazione dei risultati preliminari il 30 settembre testimonia pertanto l’impegno che tutti i partner hanno profuso per la riuscita del progetto».
«GIUSTO EQUILIBRIO FRA LA TUTELA DELL’AMBIENTE E SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO DEL TERRITORIO»
Gli habitat della costituenda AMP Otranto-Leuca, estremamente sensibili ai cambiamenti climatici e alle crescenti pressioni antropiche, necessitano di urgenti misure di protezione e gestione sostenibile.
«Con il progetto Corisma abbiamo svolto una dettagliata indagine sul campo, intervistando 600 operatori, tra cui pescatori professionali e ricreativi, gestori di stabilimenti balneari, rappresentanti di associazioni, centri diving, operatori della ristorazione e accoglienza turistica, referenti delle 11 municipalità», racconta Massimo Zuccaro, amministratore scientifico del CIHEAM Bari (iamb.it) e coordinatore del progetto CORISMA, «che ci ha restituito un’immagine chiara dei bisogni, delle aspettative e delle priorità espresse dalle comunità costiere tra Otranto e Leuca. L’AMP dovrà fare sintesi delle diverse esigenze e trovare il giusto equilibrio fra la tutela dell’ambiente e sviluppo socio-economico del territorio».
ZONE SPECIALI DI CONSERVAZIONE
All’interno dell’area ricadono inoltre due ZSC (zone speciali di conservazione): il Posidonieto Capo San Gregorio – Punta Ristola e quello Costa Otranto – Santa Maria di Leuca, con un’estesa falesia ricca di cavità, incisioni, insenature e grotte (oltre 70 tra sommerse ed emerse).
«L’Adriatico è un mare dentro al mare», afferma Stefano Piraino, Prof. di Zoologia dell’Università del Salento, «se il Mediterraneo è uno degli ambienti più fragili e peculiari del nostro pianeta oceano, l’Adriatico lo è ancora di più. Il profilo costiero del bacino, la geomorfologia dei suoi fondali e l’ingente e costante afflusso di acque dolci ricche di nutrienti determinano un continuo apporto di elementi nutritivi, che promuovono elevata produttività. Il Canale di Otranto, dove sarà istituita la futura AMP, è un crocevia biogeografico con una biodiversità tra le più alte in assoluto, sia per numero di specie che per complessità e resilienza delle reti trofiche, raccogliendo elementi faunistici e floristici tipici dei mari Adriatico, Ionio ed Egeo. Queste specie trovano rifugio in habitat marini di grandissimo pregio naturalistico, come il Coralligeno, le grotte sommerse e le praterie di fanerogame marine. La salvaguardia di questi ambienti è fondamentale per garantire la gestione sostenibile delle risorse marine e lo sviluppo socio-economico delle comunità costiere”.
Nicola Ungaro, direttore del Centro Regionale Mare di Arpa Puglia (Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell’Ambiente, www.arpa.puglia.it) sottolinea la necessità di promuovere una convivenza armoniosa con questi preziosi ecosistemi, poiché la loro salute incide direttamente sulla nostra sopravvivenza: «Politiche di conservazione e attività antropiche, come la pesca e il turismo balneare, devono trovare un equilibrio virtuoso, al fine di consentire la tutela degli ecosistemi marini sensibili, nonché lo sfruttamento sostenibile delle risorse ittiche, che sono attualmente soggette a una forte pressione di pesca. La qualità dell’ambiente marino incide sulla salubrità delle sue risorse, e dunque, nel concetto di “one health” anche sulla salute dell’uomo. In questa ottica è fondamentale il ruolo dell’ARPA, con specifici monitoraggi che realizza ordinariamente. Per esempio, per garantire la salute dei bagnanti ogni anno le acque di balneazione sono sottoposte a controlli periodici e siamo contenti che per il terzo anno la Puglia è prima in Italia per la qualità delle acque balneabili. Cinque anni fa abbiamo fortemente voluto realizzare il Centro Regionale Mare, perché il mare fosse al centro delle strategie ambientali, sia attraverso monitoraggi in campo, sia esprimendo pareri e formulando prescrizioni, così da “spingere” imprese e operatori a fare sempre meglio, a presentare progetti e realizzare impianti realmente sostenibili».
UNA GRANDE OPPORTUNITÀ
L’Area Marina Protetta costituisce una grande opportunità non solo per la conservazione degli habitat naturali, ma anche per la sperimentazione di forme green e blue di fruizione del territorio, per la diffusione di conoscenze e tutela di antichi mestieri e tradizioni. Inoltre, in sinergia con le comunità locali, porta negli anni allo sviluppo di nuove attività economiche sostenibili (turismo subacqueo, enogastronomico, pescaturismo), alla valorizzazione della piccola pesca costiera, allo sviluppo dell’intera fascia costiera (mobilità sostenibile, creazione di opportunità in rete con i parchi terrestri).
come accaduto nelle altre tre AMP pugliesi che ne daranno testimonianza sabato 30 settembre, dalle ore 19, presso la sede di Tricase Porto del CIHEAM Bari, in occasione del BlueLandDay 2023, che ha come tema “L’Area Marina Protetta: un’occasione di crescita e tutela del territorio tra Otranto e Leuca”.
IL CIHEAM BARI
È nato nel 1962, è la struttura operativa italiana del CIHEAM, organizzazione intergovernativa che lavora per migliorare l’agricoltura e la pesca sostenibili, garantire la sicurezza alimentare e nutrizionale e lo sviluppo dei territori rurali e costieri. È un centro di formazione postuniversitaria, ricerca scientifica applicata e progettazione di interventi in partenariato sul territorio nell’ambito dei programmi di ricerca e cooperazione sui temi della sicurezza alimentare, gestione integrata delle aree costiere, sostenibilità delle attività di pesca, acquacoltura sostenibile, valorizzazione del patrimonio delle comunità costiere. Dal 2015 ha istituito la sede di Tricase, dove si realizzano iniziative di cooperazione, ricerca e formazione nel settore dello sviluppo costiero mediterraneo sostenibile e del monitoraggio e tutela della biodiversità.
Andrano
Castiglione presenta il Parco intitolato a Renata Fonte
Il sindaco Salvatore Musarò: «Il Parco fornirà uno spazio per le famiglie, per i bambini, e per tutta la comunità»

Il Parco urbano intitolato alla memoria di Renata Fonte, ubicato in via Filippo Turati a Castiglione verrà consegnato alla comunità con una manifestazione pubblica domani, sabato 9 settembre, alle ore 19.
La riqualificazione e il restyling del Parco cittadino è stato condotto in modo sostenibile e rispettoso dell’ambiente, consentendo una completa trasformazione di un’area che da tempo necessitava di miglioramenti.
Il nuovo Parco
Area Ludica: è stata allestita un’area dedicata al divertimento dei più giovani, pensata per promuovere l’attività fisica e lo sviluppo sociale dei bambini.
Spazi di Socializzazione: nuove aree sono state create per facilitare la socializzazione tra i cittadini, promuovendo un senso di comunità e di appartenenza.
Area giochi: l’area è stata attrezzata con nuovi giochi e con l’installazione di pavimentazione antitrauma per garantire un ambiente sicuro per i bambini.
Durante il corso dei lavori, è stata posta particolare attenzione alla preservazione delle alberature esistenti, mantenendo quelle in salute e aggiungendo ulteriori nuove alberature, insieme ad arbusti autoctoni, per arricchire la biodiversità del Parco.
Ulteriori miglioramenti comprendono la sistemazione degli spazi a verde con impianto di irrigazione, l’installazione di un moderno impianto di illuminazione, per garantire un utilizzo sicuro e confortevole del Parco anche nelle ore serali e attrezzando in maniera adeguata l’area giochi.
Il vice sindaco
«La consegna alla comunità di questa aerea pubblica rappresenta il compimento di un percorso di attenzione e di valorizzazione degli spazi urbani», ha commentato Rocco Surano, «il Parco Renata Fonte è stato completamente riorganizzato, scandendo in maniera ordinata gli spazi ludico sociali e a verde. L’eliminazione del percorso a gradoni e la completa sostituzione della pavimentazione lo hanno reso accessibile ai tutti i fruitori. Oggi, possiamo affermare che il parco sarà ancora di più un luogo di benessere e coesione sociale, offrendo opportunità di incontro e socializzazione per tutti i cittadini che lo frequenteranno».
Il sindaco
«Consegniamo simbolicamente questo nuovo Parco a Castiglione», ha aggiunto Salvatore Musarò, «l‘attenzione al nostro territorio si traduce in infrastrutture sociali necessarie per migliorare la qualità della vita nei nostri centri urbani. Il Parco fornirà uno spazio per le famiglie, per i bambini, e per tutta la comunità, contribuendo a rendere Castiglione un luogo ancora più vivibile, verde e ricco di luoghi di aggregazione. Vorrei ringraziare sinceramente tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato straordinario».
Andrano
A giugno si vota per Europa, Comuni e (forse) Provincia
Appuntamento fissato tra il 6 ed il 9 giugno 2024. Nel Salento oltre a Lecce chiamati al voto anche gli elettori di 28 comuni della provincia. Ecco quali

Elezioni europee tra il 6 e il 9 giugno 2024 in tutti i 27 Paesi dell’Unione Europea.
In realtà sarà un vero e proprio concentrato di elezioni nelle stesse date con anche elezioni regionali (Abruzzo, Basilicata, Piemonte, Sardegna e Umbria e elezioni comunali.
Nel Salento oltre a Lecce rinnoveranno sindaco e consiglio comunale bel 27 comuni: Andrano, Bagnolo del Salento, Botrugno, Campi Salentina, Carpignano Salentino, Castrì di Lecce, Copertino, Corsano, Cursi, Giuggianello, Lequile, Martignano, Miggiano, Minervino di Lecce, Morciano di Leuca, Muro Leccese, Novoli, Palmariggi, Parabita, Seclì, Soleto, Sternatia, Supersano, Surano, Tiggiano, Tuglie e Zollino.
E se dovesse passare la riforma delle Autonomie potrebbero esserci anche le elezioni per il rinnovo delle Province, qualora diventassero di nuovo ente elettivo di primo livello.
La data delle elezioni europee è stata fissata dalla riunione dei rappresentanti permanenti dei Paesi membri (Coreper) e che dovrà solo essere finalizzata dal Consiglio Ue. La scelta ha conseguenza anche per le regionali del Piemonte. La norma nazionale infatti prevede che le elezioni si debbano tenere in contemporanea a quelle dell’europarlamento. Con le regionali anche le elezioni comunali.
La concomitanza tra elezioni regionali ed europee è già avvenuta il 25 maggio del 2014 e il 26 maggio del 2019.
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