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Andrano

Una domenica tra i culti al femminile delle comunità rurali del basso Salento

Appuntamento itinerante tra Andrano, Castiglione, Diso, Marittima e Spongano

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Ci sono le sante patrone e ci sono quelle che raccolgono devozione minore ma comunque antica, sedimentata nel tempo sulle pietre, negli altari, in alcuni scorci di campagna.





“Femminile plurale: la devozione alle donne nelle comunità rurali” è il tema della giornata che l’Unione dei Comuni Andrano Spongano Diso ha voluto dedicare ai luoghi della devozione alla Madonna e alle Sante venerate sul territorio.





Domenica 14 novembre si alterneranno 5 visite guidate che danno vita ad un percorso inedito e bellissimo, sotto la guida delle Pro Loco Andrano, Acquaviva di Marittima e Spongano. L’evento rientra nelle domeniche “Intorno a un filo d’erba” organizzate nell’ambito della rassegna culturale autunnale “Noi abitiamo in una rosa rossa”.





Si comincia alle 9, a Castiglione d’Otranto, esplorando il culto di Santa Maria Maddalena con la visita alla cappella dedicata alla Santa in zona Trice e la riscoperta delle effigi conservate nella Chiesa di San Michele Arcangelo. Un culto di epoca medievale, successivamente legato al “privilegio della fiera” concesso alla comunità locale nel 1792 da Carlo III di Borbone per ogni 22 luglio, data in cui si fissava il prezzo dei cereali per tutto il circondario.





Alle 10.15, è la volta di una chiesetta di campagna poco conosciuta, Santa Maria ad Nives, a Diso: risalente al XVI secolo, è legata al culto della Madonna della Neve ed è nascosta tra i viali di un antico bosco-giardino prospiciente villa Bottazzi, una contrada impreziosita anche dal menhir delle Vardare, simbolo della presenza di culti nell’area sin dalle epoche più remote.





Alle 11.30, ci si sposta a Spongano, per conoscere il culto della santa protettrice del paese, Santa Vittoria, con la visita all’altare dedicato all’interno della Chiesa madre di San Giorgio. Assieme al parroco e alla Pro Loco, si visiteranno anche le vicine cappelle dell’Immacolata e della Madonna di Lourdes, quest’ultima tra le più antiche d’Italia legate a questo culto.





Nel pomeriggio si prosegue con la visita a due autentici gioielli del territorio: alle 15.30, si apre la Chiesa dell’ex convento dei Domenicani ad Andrano, intitolata alla Madonna delle Grazie: lì è conservata anche la tomba del feudatario Giovanni Antonio Saraceno, ucciso dai Turchi nell’assedio di Otranto.




Alle 17, si terrà la visita alla chiesa della Madonna di Costantinopoli di Marittima, risalente al 1610, un tripudio di stucchi settecenteschi all’interno. La visita si estenderà anche all’annesso chiostro dell’ex convento dei padri conventuali.





Si può scegliere di partecipare a tutte o solo ad alcune delle visite guidate, prenotandosi al numero Whatsapp 348/5649772 oppure telefonando al 351/9292105 dal lunedì al sabato h 8.30-12.30, escluso il giovedì.


















Andrano

Andrano e il tifo per il Lecce: una sede giallorossa intitolata alla first lady

Taglio del nastro… rosa, domani alle 19 in piazza Maria S.S. delle Grazie, alla presenza di Marina D’Arpe e del Presidente Saverio Sticchi Damiani

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Il direttivo di Andrano Giallorossa 1908 inaugurerà domani una sede ufficiale intitolata a Marina D’Arpe, moglie del Presidente dell’U.S. Lecce, Saverio Sticchi Damiani.

L’appuntamento è alle 19, in piazza Maria S.S. delle Grazie.

Al taglio del nastro… rosa, saranno presenti la first lady, Marina D’Arpe e il presidente del Lecce, come sempre presente sul territorio quando si tratta di ribadire i valori dello sport, rinsaldando il legame tra squadra, territorio e comunità.

Seguirà il taglio del nastro “rosa”.

Coordineranno la serata

 Pino GRECO (Nuovo Quotidiano di Puglia)

 Valentina Martella presidente di Andrano Giallorossa 1908 e Pino Greco di Nuovo Quotidiano di Puglia.

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Andrano

Castiglione d’Otranto: il mistero di Era e Argo

Labrador Scomparsi: l’appello dell’associazione “Noi come loro” e della famiglia adottante: “Aiutateci a ritrovarli!”

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Il 20 giugno, in una calda mattina a Castiglione, frazione di Andrano, Era e Argo, due Labrador, affettuosi e vivaci, escono accidentalmente dal loro giardino, senza più fare ritorno.

Era, femmina dal mantello cioccolato, e Argo, maschio color miele chiaro, sono inseparabili.

Ma da quel giorno sono spariti nel nulla.

UNA CORSA SENZA RITORNO

I loro padroni, componenti di una famiglia del posto, non si danno pace da quel 20 giugno.

I due cani, regolarmente microchippati e iscritti all’anagrafe canina, non hanno lasciato traccia.

Era indossava un collare nero, Argo uno azzurro – dettagli che possono aiutare chi dovesse avvistarli a riconoscerli.

Eppure, nonostante i volantini affissi, i post sui social e le ricerche con drone e termocamere, nessun indizio concreto è emerso.

Dove Sono Finiti?

C’è chi sospetta che qualcuno li abbia presi con sé, ignaro del fatto che abbiano una famiglia che li cerca disperatamente.

Oppure, forse, si sono allontanati troppo e non riescono a tornare.

Come è possibile che nessuno li abbia visti?

Due Labrador di taglia media, socievoli e abituati alla presenza umana, sono difficili da non notare.

L’associazione Noi Come Loro si unisce all’appello: «Se li avvistate, anche solo per un attimo, contattateci immediatamente».

Anche una foto sfocata o un video da lontano potrebbero essere fondamentali per restringere il campo delle ricerche.

Il numero da chiamare per eventuali segnalazioni è 3288317664

SPERANZA SEMPRE VIVA

La famiglia non smette di cercarli, passando in rassegna campagne, strade secondarie e persino i boschi vicini.

Ogni suono, ogni movimento fa sobbalzare il cuore: «Era e Argo devono tornare a casa. Se li avete visti, se sapete qualcosa, non esitate. La loro storia potrebbe finire bene, ma serve l’aiuto di tutti».

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Un abbraccio al mare

L’associazione A-Mare guida una giornata di bellezza e speranza a Marina di Andrano. Esperienza collettiva di amore per il mare, di rispetto per la natura, di vera inclusione umana. L’immagine più potente: sub non vedenti si immergono per recuperare plastica e rifiuti sommersi

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Ci sono gesti che non fanno rumore, ma che sanno farsi sentire nel profondo.

Gesti che parlano il linguaggio del cuore, della cura, dell’impegno autentico.

Quella vissuta oggi a Marina di Andrano è stata molto più di una semplice pulizia dei fondali: è stata un’esperienza collettiva di amore per il mare, di rispetto per la natura, di vera inclusione umana.

A guidare questa intensa giornata è stata l’associazione A-Mare, punto di riferimento per chi crede che l’ambiente marino non sia solo un paesaggio da ammirare, ma un bene prezioso da proteggere.

Con passione, competenza e uno spirito contagioso, l associazione A-Mare ha saputo coinvolgere un’intera comunità, trasformando un’iniziativa ecologica in un momento di rinascita condivisa.

Accanto a loro, con entusiasmo e dedizione, gli studenti dell’IISS Don Tonino Bello di Tricase – indirizzo Nautico: ragazzi che hanno scelto di sporcarsi le mani per ripulire il mare, ma che in realtà lo hanno fatto per seminare qualcosa di molto più grande – responsabilità, consapevolezza, futuro.

In acqua, tra la luce filtrata dalle onde, una scena che resterà impressa in chiunque l’abbia vista: sub non vedenti, guidati da istruttori ASBI Albatros, si immergono per recuperare plastica e rifiuti sommersi.

Un gesto di straordinaria potenza simbolica, che ha emozionato e fatto riflettere.

Perché quando l’inclusione si unisce all’impegno, si crea bellezza. Autentica.

Fondamentale il supporto di tante realtà locali: la Pro Loco, il Comitato Porto, il Comune di Andrano e anche la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza, presenti per garantire sicurezza e sorveglianza durante tutta l’operazione.

Un lavoro di squadra, un’unione di forze che ha mostrato cosa può nascere quando si collabora per il bene comune.

Quella di oggi non è stata soltanto una giornata ecologica. È stata una storia da raccontare.

Un abbraccio collettivo a un mare ferito, ma ancora capace di accogliere e restituire emozioni.

È stata una promessa: che la bellezza può tornare, se scegliamo di costruirla insieme.

A Marina di Andrano, il mare ha sorriso.

E con lui, chi ha creduto che anche il più piccolo gesto, fatto con il cuore, possa cambiare il mondo.

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