Casarano
“Portami al sicuro”, il romanzo di Emma Margari
La storia, ambientata in Salento, di una giovane donna. Un racconto in grado di destabilizzare le visioni di ognuno
“Portami al sicuro” di Emma Margari, scrittrice di Casarano, è la proposta letteraria della casa editrice “i libri di Icaro“ che capita proprio all’inizio di un’estate particolare nella vita di ognuno di noi; un libro che comincia con “c’era una volta“, come se fosse una fiaba leggera e scontata ma che, nel corso delle pagine e nell’immedesimazione con le protagoniste, si rivela essere un romanzo tutt’altro che semplice, con una capacità di effondere concetti in grado anche di destabilizzare le visioni di ognuno di noi.
Il romanzo, tutto al femminile ed ambientato nel Salento, racconta la storia di Irene, giovane donna di 35 anni, fuggita in città dal suo paese, da una madre remissiva ed un padre padrone. Lì spera di rifarsi una vita, ma finisce per perdersi dietro a storie sbagliate ed amori tossici. Inaspettato arriva all’incontro con Bianca, un’anziana vicina di casa che vive sulla sedia rotelle e che saprà prendersi cura di lei aiutandola ad uscire dai circoli improduttivi dell’infelicità, che troppo spesso segnano la vita delle donne.
Emma Margari, originaria di Casarano e già alla sua seconda pubblicazione, abbiamo avuto una lunga e piacevole conversazione, con l’ambizione di capire come nasce e cosa c’è dentro a questo suo ultimo lavoro. “L’esigenza di scrivere delle storie è quasi una necessità per me“- ci dice nel momento in cui le chiediamo cosa l’abbia spinta a realizzare questo romanzo – “nel mio lavoro e nella mia quotidianità, fatta di tanto ascolto, faccio mie tante storie di vita vissuta, ognuna delle quali lascia una traccia, un pensiero; scrivere è quindi un modo per mettere ordine a questi pensieri e a farli rivivere attraverso le protagoniste”.
Ad Emma poi chiediamo quanto possa aver influito la sua filosofia di vita buddhista in questi suoi racconti di vita: “In realtà non credo vi sia molto se non un elemento essenziale che poi è fondamentale comune nella mia vita a prescindere dal credo religioso o dalla filosofia di vita scelta: la bellezza della trasformazione. Noi donne siamo inevitabilmente frutto delle nostre mamme e delle nostre nonne“- ci spiega – “e trasformarsi diviene un affascinante ed entusiasmante conquista per tutte coloro che questa trasformazione riescono a viverla“.
Il romanzo è ambientato ai giorni nostri è quindi non meraviglia l’ambientazione in un call center… “Questo ambiente professionale è un po’ il simbolo della nostra modernità: indica la provvisorietà del lavoro ma soprattutto è un luogo dove si concentrano tantissimi talenti, spesso i più disparati, in attesa di un qualcosa di più stabile e gratificante ma soprattutto è un luogo dove nascono le più intime complicità e quindi ben si prestava alla narrazione del racconto“.
Pur rischiando la banalità, non possiamo non chiedere quindi in quale delle donne raccontate c’è più Emma: “come detto, ogni personaggio è quasi terapeutico per ogni scrittore e quindi c’è molto di Emma nelle storie narrate ma tutto è ben distribuito in ogni personaggio; personaggi che vanno incontro la loro trasformazione solo grazie alle interazioni interpersonali che, inevitabilmente, influenzano e trasformano chiunque, determinandone i comportamenti“.
È un concetto questo che troviamo in Jung, che paragona proprio l’interazione interpersonale a ciò che accade tra due elementi chimici che, una volta venuti a contatto, si trasformano per sempre. Ed allora non possiamo non chiedere se, attraverso tutte queste trasformazioni, dobbiamo aspettarci un lieto fine. “La filosofia buddista mi ha aperto al cambiamento e all’accettazione.
E il romanzo ha una fiaba all’interno solo apparentemente slegata, piena di simboli. Il lieto fine dipende solo dal coraggio di riscrivere la propria favola indipendentemente dal lieto fine“.
Un periodo in cui si parla superficialmente di cose superficiali, in cui spesso delle donne si guarda solo l’altezza o la loro larghezza, è bello notare di Emma la sua profondità.
Antonio Memmi

Attualità
“Maratona della Salute”, protagonisti i medici con 50 anni di laurea
La cerimonia in programma domani, 15 dicembre, alle 20.30, al Teatro Apollo di Lecce…
Gli eventi 2025 legati alla “Maratona della Salute” giungono al culmine con la cerimonia in programma domani, 15 dicembre, alle 20.30, al Teatro Apollo di Lecce, che vedrà protagonisti i medici che hanno raggiunto i 50 anni dalla laurea, i nuovi iscritti all’Ordine, le scuole e le istituzioni che hanno condiviso un percorso di sensibilizzazione collettiva sui temi della prevenzione, della salute e dei corretti stili di vita.
L’iniziativa è promossa dall’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Lecce, che attraverso la “Maratona della Salute” ha costruito una rete territoriale capace di coinvolgere enti, università, istituzioni sanitarie, associazioni di volontariato e realtà culturali. Tra i partner del progetto figurano UniSalento, Asl Lecce, OPI Lecce, Comune e Provincia di Lecce, Accademia di Belle Arti di Lecce, Croce Rossa Italiana – Comitato di Lecce, Cittadinanzattiva Gallipoli e Casarano.
Nel corso della serata saranno premiati i licei Banzi e Palmieri di Lecce, che hanno realizzato video dedicati agli eventi e ai messaggi della Maratona della Salute, contribuendo a diffondere tra i giovani la cultura della prevenzione. Un riconoscimento speciale sarà inoltre conferito all’Unione Sportiva Lecce per la sensibilità dimostrata nell’aderire alla campagna dell’Ordine contro la violenza nei confronti dei medici e degli operatori sanitari.
La cerimonia sarà arricchita da momenti di spettacolo con Andrea Baccassino, I Cantori di Ippocrate e il Jab Quartet, e sarà condotta dalla giornalista Daniela Panzera.
«Questo appuntamento – dichiara il presidente dell’Ordine dei Medici di Lecce, Antonio Giovanni De Maria – rappresenta un momento di grande valore simbolico e umano. Celebriamo i colleghi che hanno dedicato una vita intera alla professione medica, accogliamo i giovani che oggi scelgono di intraprendere questo percorso e ribadiamo il ruolo sociale del medico come presidio di fiducia e prossimità. La “Maratona della Salute”, che si concluderà a ottobre 2026 ha dimostrato che la tutela della salute deve diventare un obiettivo condiviso, costruito insieme alle istituzioni, al mondo della scuola, dello sport e del volontariato».
Il presidente conclude: «In un momento storico complesso, in cui i medici sono sempre più esposti a tensioni e aggressioni, riaffermiamo il valore della relazione medico-paziente e del rispetto reciproco come fondamento del sistema sanitario. La risposta del territorio ci incoraggia a proseguire su questa strada, investendo nella prevenzione, nella cultura della salute e nella partecipazione attiva dei cittadini».
La cerimonia conclusiva della “Maratona della Salute” vuole essere anche un momento di restituzione alla comunità di quanto realizzato nel corso dei mesi, attraverso incontri pubblici, attività divulgative, iniziative sportive e culturali. Un percorso che ha rafforzato il dialogo tra professionisti sanitari e cittadini, promuovendo consapevolezza, responsabilità e partecipazione, con l’obiettivo di rendere la prevenzione un valore quotidiano e condiviso.
L’evento al Teatro Apollo intende così celebrare non solo l’eccellenza professionale, ma anche il senso di comunità e la collaborazione tra istituzioni, scuola e società civile, elementi indispensabili per una sanità più vicina alle persone e attenta ai bisogni emergenti del territorio salentino. Oggi e domani. Sempre.
Casarano
Serpi con il veleno in coda
Casarano raggiunto all’ultimo minuto di recupero dal Latina. Dopo il goal del “solito” Chiricó padroni di casa non chiudono la gara e subiscono la beffa finale
CASARANO-LATINA 1-1
Reti: 6′ Chiricò (C), 96′ Gagliano (L)
di Giuseppe Lagna
Accade al Casarano quello che è da temere, allorquando il risultato a favore rimane di corto muso fin quasi al termine: e si parla giustamente di “beffa”.
Viene definito anche “episodio“, a meno che non si ripeta spesso e quindi si tratta di prendere provvedimenti.
Di certo c’è che da qualche tempo a gonfiare la rete avversaria ci sta pensando fortunatamente Mino Chiricò, altrimenti con quella difesa colabrodo (30 reti in 17 incontri) per il Casarano sarebbero alla maniera di Lino Banfi
“volatili per diabetici“.
Ordunque, quando mancano ormai soltanto due giornate al termine del girone di andata (a Crotone e l’Altamura in casa) e in vista del ritorno notoriamente più impegnativo, sicuramente la Società potrà e saprà porre rimedio alla situazione sconveniente sopra descritta.
La posizione in classifica dei Rossoazzurri è ancora buona, in piena zona playoff e a nove punti dai temibili playout,
ma occorre guardarsi bene dalla brama di risalita delle squadre in difficoltà, alcune delle quali dimostrano di non stare certo a guardare.

Alessano
Utilitaria si ribalta, feriti due giovani
Il sinistro intorno alle 16 del pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica. Mentre per il ragazzo sono state sufficenti le cure sul posto, per la ragzza è stato necessario il ricovero all’ospedale di Tricase, ma non corre pericolo di vita
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Sinistro stradale nel pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica.
Una Lancia Ypsilon 10, con a bordo un ragazzo e una ragazza, si è ribaltata lungo la Porvinciale 79 e gli occupanti sono rimasti feriti.
Per cause ancora in corso di accertamento, l’autista dell’utilitaria ne ha perso il controllo e l’auto si è ribaltata.
I primi soccorsi sono arrivati dagli automobilisti di passaggio che hanno anche chiamato il 112.
Così sul posto sono intervenute due ambulanze provenienti dal Punto di primo intervento del presidio territoriale di Gagliano del Capo e dall’ospedale “Ferrari” di Casarano.
Il ragazzo è stato medicato sul posto, mentre per la giovane donna, vittima di fratture e contusioni, sono stati necessari il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase e il successivo ricovero.
Secondo quanto si apprende, le sue condizioni non sarebbero gravi ma i medici non hanno sciolto la prognosi e continuerebbero a tenerla sotto osservazione.
Dopo quando avvenuto, erano circa le 16 di questo pomeriggio, la strada è rimasta chiusa la traffico per un’ora.
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