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Approfondimenti

Gagliano-Leuca: la litoranea riapre solo per caso

Si attendono i lavori sul costone roccioso, ma nessuno ha idea di quando inizieranno. Rischio concreto di un’altra estate “a porte chiuse”

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Percorrendo la litoranea di Gagliano in direzione sud, giunti a qualche centinaio di metri dal ponte Ciolo, non ci si imbatte più nei segnali di divieto che dallo scorso inverno (e per tutta l’estate) hanno interdetto il traffico ad uno dei tratti di costa più belli del nostro Salento.


La chiusura preventiva di 7 km della Provinciale 358 però resta, in attesa di lavori di messa in sicurezza del costone roccioso. La scomparsa dei divieti nei pressi del ponte Ciolo non è infatti segno di una novità: sin da settembre, a poche settimane dal nostro approfondimento sulla vicenda, il passaggio è stato liberato da ignoti che, senza autorizzazione, hanno rimosso tutte le transenne.


Carlo Nesca

Carlo Nesca


Il colmo è che da sud, dal punto più “profondo” della litoranea, a ridosso del Santuario di Santa Maria di Leuca, l’accesso è ancora bloccato. “L’interdizione infatti rimane: non c’è stato alcun provvedimento per riabilitare la circolazione”, ci dà conferma il sindaco di Gagliano Carlo Nesca.Alla Provincia è noto che i segnali sono stati rimossi e, da quanto mi è dato sapere, prenderà provvedimenti a breve”.


Quel che a noi preoccupa, in realtà, è la concezione di “breve”. Perché quella della litoranea chiusa è una storia triste che va avanti da troppo tempo e che si sta portando dietro l’agonia del commercio locale. La scorsa estate avevamo raccolto l’esasperazione di alcuni dei ristoratori della zona, precipitata in questi mesi nello sconforto. La rabbia estiva di Nino Peragine, titolare del ristorante “La Passeggiata”, ha iniziato a ceder terreno allo scoramento: “Il nostro fatturato è dimezzato: di questo passo rischiamo di chiudere”.


Tutto per un intervento sul costone roccioso che nessuno ha idea di quando possa esser realizzato. Un progetto che ha fatto seguito ad un altro da un milione di euro. Ma se il primo dopo esser partito era stato bloccato dalla Procura, questo non ha mai preso vita e si è materializzato in un unico letale effetto: la chiusura della strada ad opera della Provincia dopo la segnalazione, da parte della Protezione Civile, del rischio di smottamento della falesia. Dicevamo dunque di quella percezione di “breve terime” che preoccupa perché, al di là di tempismo e tempestività relativi (e del tutto assenti) attorno a questa vicenda, ciò che sembra avvicinarsi con più immediatezza è il nuovo periodo di tutela della nidificazione che proibirebbe qualsiasi intervento sul costone roccioso dal 1 marzo al 31 luglio. Restano meno di due mesi, insomma, per scongiurare un copione già visto l’anno scorso e per restituire a salentini e turisti il tratto di costa in tempo per la nuova estate.

Il sindaco di Gagliano a luglio aveva affermato di avere qualche perplessità sul progetto promosso dall’amministrazione precedente ed aveva spiegato di volerne vagliare ogni aspetto prima di procedere verso i lavori. “Non escludo”, spiega oggi, “che possano emergere nuove esigenze, diverse da quelle individuate in precedenza. Noi intanto abbiamo inviato il progetto alla Sovrintendenza e siamo in attesa di un suo parere. Confermo ancora una volta di non avere preclusioni nei confronti di nessuna soluzione. Il mio unico interesse resta quello di risolvere il problema, tutelando tanto l’ambiente quanto turismo ed economia locale”.


Un obiettivo che il primo cittadino si è prefissato promettendo di organizzare “quanto prima un tavolo istituzionale che permetta di metter a confronto tutti i responsabili, dai tecnici del Comune a quelli della Provincia, per sbloccare definitivamente la situazione”.


Non ci resta che sperare (ancora una volta) che quel concetto di breve sia lo stesso per come lo intendiamo noi.


Lorenzo Zito


Approfondimenti

Dopo 15 anni torna Santa Fumìa

La Chiesa di Santa Eufemia, o Santa Fumìa come gli specchiesi la chiamano, è un piccolo luogo sacro, di origine bizantina, di circa 150 metri quadrati, situata nelle campagne tra Specchia e Miggiano….

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Sono trascorsi più di 15 anni, da quando il rione specchiese di Santa Eufemia si è vestito a festa l’ultima volta per onorare la martire cristiana.

Nella serata di sabato 12 luglio ritorna La Festa di Santa Fumìa, evento organizzato, con il patrocinio del Comune, dall’associazione Santa Eufemia che ha ritenuto necessario ritornare alle radici della storia del luogo sacro simbolico con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico, artistico, culturale e spirituale del territorio.

La Chiesa di Santa Eufemia, o Santa Fumìa come gli specchiesi la chiamano, è un piccolo luogo sacro, di origine bizantina, di circa 150 metri quadrati, situata nelle campagne tra Specchia e Miggiano.

Come il culto della santa sia arrivato in Occidente e perché a Specchia, i libri di storia locale non lo riportano.

Nell’anno in corso del Giubileo, questo luogo sacro assume un significato storico, in quanto è poco distante dall’antica Via dei Pellegrini, l’itinerario che i fedeli dei secoli scorsi percorrevano per raggiungere il Santuario di S. Maria di Leuca, oppure in senso contrario, la città santa di Roma, eleggendo la chiesetta a luogo di riposo spirituale e fisico, come testimoniato dagli oggetti antichi ritrovati intorno.

Il programma della serata prevede, alle 19, la celebrazione della santa messa, presieduta da don Antonio Riva, parroco di Specchia. Alle 20, il “Kids Diy!” Creative workshop, a cura di Cicciopasticcio, laboratorio artistico-espressivo per i più piccoli.

Dalle bancarelle collocate nel parchetto della Chiesa di Santa Eufemia, sarà possibile acquistare dei manufatti artigianali e gustare dei prodotti tipici agroalimen-tari dallo stand gastronomico.

Alle 21,30, il concerto di Io te e Puccia, gruppo musicale coordinato dal cuore e dalla mente di Puccia (voce e fisarmonica degli Après La Classe), con Manu Pagliara e Mike Minerva (chitarra e basso dei Bundamove), Gabriele Blandini (tromba di Manu Chao e Bundamove), Gianmarco Serra (batterista degli Après La Classe) ed Edo Zimba (tamburellista degli Zimbaria, e figlio del grande Pino).
L’evento si svolgerà in un clima di rispetto, sobrietà e attenzione al valore del luogo,con l’obiettivo di trasmettere «senso di comunità, radicamento e bellezza» e il rispetto dell’ambiente.
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A Tricase “PROXIMA”: il cibo racconta il territorio

Domani, presso l’ex Mattatoio comunale di Tricase, oggi sede del Laboratorio di Comunità

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Sabato 5 luglio, l’ex Mattatoio comunale di Tricase – oggi sede del Laboratorio di Comunità (in foto durante un precedente Open day) – apre le sue porte per ospitare “PROXIMA – Diffondiamo produzioni di prossimità”, un evento dedicato al cibo sano, locale e accessibile, organizzato nell’ambito del progetto europeo FOOD4HEALTH.

Promosso dal Laboratorio di Comunità di Tricase, in collaborazione con il Comune di Tricase e il CIHEAM Bari, PROXIMA non sarà un semplice open day, ma un’occasione concreta per riflettere – e assaporare – il legame profondo tra alimentazione, territorio, sostenibilità e comunità.

Il programma si apre alle 18:30 con un talk pubblico dedicato alle politiche del cibo, che vedrà la partecipazione di esperti, amministratori locali, rappresentanti di reti e associazioni del territorio. Un confronto aperto su salute, produzione etica, scelte alimentari consapevoli e promozione delle economie locali.

Dalle 19:00, spazio al gusto e alla scoperta:
Mercato agricolo e artigianale con i produttori locali
Mostra pomologica dedicata alla biodiversità
Visite guidate ai laboratori del centro rigenerato

A seguire, dalle 20:00, si terranno laboratori tematici e show cooking, pensati per adulti e bambini, con momenti esperienziali e didattici.

La serata si concluderà alle 21:00 con le degustazioni a base di prodotti locali e a km zero, seguite dall’esibizione del cantautore P40, per chiudere in musica un evento che unisce cultura, cibo e partecipazione.

“Un momento di festa, ma anche di consapevolezza – spiegano gli organizzatori – per far conoscere un luogo rinato e un modello di sviluppo possibile, che parte dalle persone, dalle reti e dai territori”.

L’iniziativa è aperta a tutti: cittadini, famiglie, produttori, curiosi e appassionati di buon cibo. Un invito a scoprire, attraverso il gusto e il dialogo, le potenzialità di una comunità che crede nell’innovazione sociale e nella prossimità come valore.

📍 Info utili
🗓️ Sabato 5 luglio, dalle ore 18:30
📌 Laboratorio di Comunità – Ex Mattatoio, via Marina Serra 53, Tricase
🎟️ Ingresso libero

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Nchiana scindi a Tuglie

Domenica gara podistica 250 atleti correre lungo un percorso cittadino di 9 km. Si svolgerà anche una passeggiata solidale di 4km, a cura dell’associazione donatori di sangue Fidas con il ricavato devoluto in beneficenza

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Terza edizione della ’nchiana scindi, la gara podistica organizzata dall’associazione sportiva dilettantistica podistica Tuglie, che vedrà oltre 250 atleti correre lungo un percorso cittadino di 9 km.

Appuntamento domenica 6 luglio, a partire dalle 19,30.

Insieme alla gara competitiva si svolgerà anche una passeggiata solidale di 4km, a cura dell’associazione donatori di sangue Fidas.

«L’intero ricavato di questa camminata sarà devoluto in beneficenza», dichiara il presidente dell’ asd podistica, Francesco Caputo, «crediamo che lo sport debba anche essere uno strumento di solidarietà e vicinanza concreta. La nostra associazione è anche amicizia, divertimento, armonia: questo è lo spirito che ci unisce e guida in tutte le manifestazioni che organizziamo, a cui partecipiamo con entusiasmo e dedizione».

Ritrovo per la partenza in piazza Garibaldi; il percorso di 9 km si snoderà tra le strade principali di Tuglie e comprenderà alcune arterie che collegano la collina di Montegrappa, particolarmente suggestive all’ora del tramonto per il panorama di cui si potrà godere.

«La nchiana scindi non è solo una gara, è anche la celebrazione della forza, della resilienza e dell’amore per lo sport», afferma Chiara Boellis, assessora allo sport di Tuglie, «ogni passo fatto sarà una testimonianza dell’impegno, della preparazione e della capacità di superare i propri limiti».

Al termine del percorso saranno premiati: il primo atleta giunto al traguardo maschile e femminile, i primi cinque atleti di tutte le categorie FIDAL previste M/F) per le categorie allievi, juniores e promesse: unico gruppo), gli atleti che raggiungeranno il traguardo nelle posizioni: 50ª, 100ª, 150ª, e così via, fino alla fine della classifica e le prime tre società con il maggior numero di arrivati, sia maschili che femminili.

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