Attualità
Galatina, niente profughi in Fiera
Tensione in paese per un mormorato piano d’accoglienza profughi che interesserebbe il quartiere fieristico. Il commissario Guido Aprea getta acqua sul fuoco

È già vicina, a Galatina, la campagna elettorale in vista delle amministrative della prossima primavera. Ne si respira l’aria nella crescente attenzione alle più varie vicissitudini che riguardano il paese, anche quando queste abbiano poco di concreto.
È il caso, per prendere un eclatante esempio, dei profughi in Fiera. Nei giorni scorsi, con insistenza crescente, da Noha a piazza San Pietro si è diffuso il timore di veder trasformato il paese in un centro d’accoglienza per migranti. Con la suggestiva ipotesi di riutilizzo dell’ampio parcheggio del quartiere fieristico per metterlo in mano ai profughi.
Nato al tramonto dell’uscente amministrazione, questo sentore è sfuggito di mano dopo l’arrivo del commissario Guido Aprea, trasformando l’individuazione di alcuni luoghi idonei alle prima fasi d’emergenza post-sbarco, nell’eclatante rischio di vedersi strappato il quartiere fieristico per trasformarlo in centro d’accoglienza permanente. Se è vero, come è vero, che la Fiera a Galatina vive ormai di rimpianti e di gloria passata, va pur sempre tenuto conto che l’unico elemento che ha avvalorato l’ipotesi di una sua nuova veste è il ponte diretto che, come è ovvio che sia, si crea tra la Prefettura, nelle cui mani è riposta la gestione dei migranti, e Galatina, essendo il commissario anche vice prefetto.
“Solo accoglienza temporanea”
Sorride Aprea alla nostra domanda sulla Fiera, come a ripercorrere in mente quanto suddetto: le voci, i clamori, i timori tipici della corsa alle urne.
“L’unico tipo di accoglienza per cui ci stiamo muovendo è quella emergenziale. Ossia quella che viene attuata quando, in seguito agli sbarchi, i centri preposti come il “Don Tonino Bello” di Otranto sono pieni. Si tratta delle primissime procedure precedenti lo smistamento dei profughi operato dalla Prefettura. Quindi, fasi che prevedono un’accoglienza temporanea, che va dalle 24 alle 36 ore.
Per questo tipo di operazioni Galatina si era già resa disponibile con l’amministrazione guidata dal sindaco Montagna, che ha partecipato ad una riunione presieduta dal prefetto dando una serie di disponibilità per alcuni immobili o strutture pubbliche”.
È su questi luoghi che si sta lavorando?
“Li stiamo sottoponendo ad una serie di valutazioni, perché quasi tutti appaiono inidonei. Quello che stiamo svolgendo è comunque un lavoro che presto interesserà tutti i Comuni d’Italia: il Viminale sta preparando un piano che dividerà l’onere dell’accoglienza tra tutte le municipalità”.
La Fiera quindi è al sicuro.
“Anche a volerlo, non è nemmeno nelle nostre disponibilità…”
Lorenzo Zito
Attualità
No Women No Panel
Mai più convegni, conferenze, seminari di soli uomini. Firmato il protocollo d’intesa tra Rai, Provincia, Comune e Università del Salento. La presidente della Rai Marinella Soldi: « l’adesione di Città, Provincia e Ateneo di Lecce ricopre un significato particolarmente forte: ci dà conferma della validità dell’iniziativa e della necessità di agire per una società più inclusiva e rappresentativa»

Mai più convegni, conferenze, seminari di soli uomini.
È l’impegno che Provincia, Comune di Lecce e Università del Salento, hanno assunto oggi con la sottoscrizione del protocollo d’intesa “No women no panel – Senza donne non se ne parla”, proposto da Rai – Radio televisione italiana.
L’accordo, che punta a favorire l’equilibrio dei sessi nella comunicazione pubblica, è stato presentato e firmato questa mattina, nell’ambito di una cerimonia svoltasi all’aperto nell’atrio cinquecentesco di Palazzo Adorno, da Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce, Carlo Salvemini, sindaco della Città di Lecce, Maria Antonietta Aiello, prorettrice vicaria dell’Università del Salento e Marinella Soldi, presidente del Consiglio di amministrazione della Rai. A moderare gli interventi Giancarlo Fiume, caporedattore Tgr Puglia.
L’evento è stato trasmesso in diretta streaming sul sito Rai Ufficio Stampa.
«Una firma storica», secondo il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva che evidenzia: «Per affermare un’effettiva parità di genere è necessario un cambiamento culturale che porti a superare consuetudini e stereotipi errati su cui fanno leva troppe disparità ancora diffuse nel nostro Paese. “No Women No Panel” è un progetto concreto che va in questa direzione. Ringraziamo, pertanto, la Rai per averlo fatto proprio e averlo voluto estendere alle istituzioni nazionali, creando un’unione di intenti che proseguirà con questa nuova ‘azione positiva’ (già inserita nel Piano delle azioni positive della Provincia di Lecce 2023-2025), ispirata dalla Commissaria europea Mariya Gabriel non solo per assicurare un’equa rappresentanza di genere negli eventi pubblici, ma anche e soprattutto per affermare la piena realizzazione delle donne ai processi di costruzione del nostro futuro».
La presidente della Rai Marinella Soldi sottolinea: «Azioni concrete, impegno costante, misurazione dei risultati: queste le direttrici del progetto ‘Nwnp’ che la Rai sta promuovendo nei territori italiani. Chi aderisce a ‘Nwnp’ sa che la parità di genere è il traguardo di un percorso sfidante e che per operare più efficacemente bisogna fare rete. Proprio in Puglia, oltre un anno fa, è stato firmato il primo dei protocolli territoriali ‘No Women No Panel’. Per questo oggi l’adesione da parte di Città, Provincia e Ateneo di Lecce ricopre un significato particolarmente forte: ci dà conferma della validità dell’iniziativa e della necessità di agire per una società più inclusiva e rappresentativa».
Il sindaco di Lecce Carlo Salvemini spiega: «Abbiamo aderito con grande convinzione al protocollo “No Women No Panel”, promosso da Rai. Sin dall’insediamento della mia amministrazione, nella quale l’equilibrio di genere è rispettato con la metà della giunta composta da assessore, abbiamo sempre posto la massima attenzione al rispetto dell’equilibrio di genere nelle manifestazioni da noi promosse, ospitando a Lecce anche due edizioni del festival ’Women’s Equality’ per ragionare e approfondire queste tematiche. Personalmente, ritengo che la riduzione dei divari di genere sia una delle sfide più ambiziose che, come Paese, dobbiamo porci, imprescindibile per garantire pieni diritti a tutti. Una battaglia culturale prima che politica, il cui esito influenzerà, e non poco, il futuro delle prossime generazioni».
L’educazione e l’istruzione sono centrali in questo processo di cambiamento, come sottolinea la Prorettrice vicaria dell’Università del Salento Maria Antonietta Aiello: «Il nostro Ateneo è impegnato nella progettazione, programmazione e attuazione di politiche di genere che contribuiscano a rimuovere gli ostacoli verso la parità e valorizzino le differenze tra le persone. In questo contesto, la questione della rappresentazione è un elemento fondamentale. Da qui l’importanza della nostra adesione a ‘No Women No Panel’, allineato alle misure – già intraprese dal nostro Ateneo – per un’equa rappresentazione di genere nelle iniziative e nelle manifestazioni. Firmare ci impegna ulteriormente in questa direzione, inserendoci in un sistema di relazioni virtuose e consentendoci di monitorare l’effettiva applicazione e i risultati di queste misure».
Ideata nel 2018 dall’allora Commissaria europea per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù Mariya Gabriel, la campagna “No Women No Panel – Senza donne non se ne parla” è stata introdotta e promossa in Italia dalla Rai, società concessionaria del servizio pubblico radiofonico, televisivo, in particolare tramite Rai Radio1.
Il progetto della Rai è stato abbracciato in Italia per la prima volta dalla Regione Puglia, che è stata, quindi, regione pilota nell’adesione al Protocollo d’Intesa, sottoscritto nel luglio 2022, seguita da Comune di Bari e Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
Con le firme odierne, “No Women No Panel” si arricchisce di nuove adesioni, facendo salire a 24 gli enti territoriali e le Università che hanno deciso di affiancare la Rai nel progetto, accanto alle istituzioni nazionali, a partire dalla Presidenza del Consiglio, che il 18 gennaio 2022 hanno siglato il Memorandum of Understanding (MoU), per tradurre in pratica il principio della parità.
La Provincia di Lecce ha aderito prontamente alla proposta di adesione della Rai, approvando il Protocollo e prevedendone l’attuazione nel Piano triennale di Azioni positive 2023-2025.
L’Ente provinciale, infatti, è impegnato da tempo in iniziative di promozione della parità di genere anche attraverso l’attività del Comitato unico di garanzia (Cug) e della Commissione provinciale Pari opportunità (Cpo).
In pratica, con la firma del Protocollo di intesa si avvia un percorso collaborativo finalizzato all’attuazione della campagna “No Women No Panel – Senza donne non se ne parla” e al conseguimento dei seguenti obiettivi specifici: promuovere negli eventi di comunicazione, la partecipazione equilibrata e plurale di donne e uomini, garantendo l’allestimento di panel in cui entrambi i generi, maschile e femminile, siano rappresentati in misura quanto più possibile paritaria; diffondere modelli e messaggi comunicativi che promuovano il principio di uguale rappresentanza tra generi garantendo parità di accesso e intervento negli spazi informativi o di comunicazione; siano rispettosi della dignità personale, culturale e professionale della donna, e della sua specificità, competenza e identità; valorizzino una rappresentazione reale e non stereotipata della molteplicità di ruoli assunti dalle donne nella società; utilizzino, nell’elaborazione di testi e nella scelta di immagini, un linguaggio non sessista e non stereotipato, ovvero inclusivo.
La Provincia di Lecce, in particolare, si impegna ad adottare e attuare policy coerenti con il contenuto e gli obiettivi del MoU, anche attraverso lo svolgimento di attività di sensibilizzazione, informazione e formazione sui principi di parità, non discriminazione, pari opportunità e valorizzazione delle differenze; promuovere l’equilibrio tra uomini e donne negli eventi di comunicazione, nei casi in cui la relativa partecipazione non sia riconducibile esclusivamente al ruolo istituzionale ricoperto; diffondere buone pratiche concernenti la parità di genere, anche sottoscrivendo ulteriori accordi con i Comuni della Provincia nei modi, nei termini e nelle finalità previste dal Protocollo stesso e dal MoU; valorizzare l’accordo, anche nel contesto del nuovo Piano triennale di azioni positive 2023-2025, approvato con provvedimento del presidente n° 104 del 10 agosto 2023; monitorare gli eventi direttamente organizzati e/o patrocinati e raccogliere i dati relativi alla partecipazione di uomini e donne e trasmetterli a Rai sulla piattaforma Rai-Cnr di NWNP.
Attualità
Modifiche temporanee al traffico a Tricase causa lavori
Un intervento sulla rete idrica rende necessaria l’inversione del senso di marcia di via Domenico Caputo dall’intersezione di via Stella d’Italia sino all’intersezione con via Cadorna/Roma

Lavori sulla rete idrica a Tricase rendono necessario un senso di marcia nel centro abitato.
Ecco la comunicazione diffusa in queste ore dal sindaco De Donno: “Per consentire i lavori di sostituzione della rete idrica urbana in un tratto di via R.Caputo (compreso tra Piazza del Popolo e via Diaz), e che avrà inizio domani 4 Ottobre, sono necessarie alcune modifiche alla viabilità urbana per il periodo di esecuzione degli stessi.
In particolare, considerando che gli Istituti Scolastici situati in via Roberto Caputo e via Umberto I non saranno accessibili da via San Demetrio, causa la chiusura della stessa al traffico veicolare, per limitare i disagi agli utenti, si rende necessario:
- Invertire il senso di circolazione di via Domenico Caputo dall’intersezione di via Stella d’Italia sino all’intersezione con via Cadorna/Roma.
I veicoli diretti in via Roberto Caputo ed in via Umberto I, pertanto, potranno percorrere via Domenico Caputo (in direzione dell’intersezione di via Cadorna con via Roma), via Cadorna, via Diaz e via Roberto Caputo, via Umberto I;
Piazza Pisanelli e via Marina Porto continueranno ad essere accessibili da via Toma sino alle ore 21:30 (orario di attivazione della Z.T.L.)”.
Attualità
Tricasino Eccellenza Universitaria
A Riccardo Nesca il premio “America Giovani per il talento universitario”. Godrà di una borsa di studio a copertura totale per il master esclusivo della Fondazione Italia USA in “Leadership per le relazioni internazionali e il Made in Italy”

Gli studi vanno onorati, soprattutto se sono portatori di grande successo.
È il caso del giovane tricasino Riccardo Nesca, 26 anni, insignito del premio “America Giovani per il talento universitario“, istituito dalla Fondazione Italia USA, riconoscimento nazionale per i neolaureati di eccellenza delle università italiane.
La premiazione si è svolta presso la Camera dei Deputati con la consegna al vincitore di una pergamena e di una borsa di studio a copertura totale per poter fruire gratuitamente del master esclusivo della fondazione in “Leadership per le relazioni internazionali e il Made in Italy”.
Diplomato presso l’istituto “G. Comi” di Tricase, Riccardo ha conseguito la Laurea triennale in “Scienze Giuridiche dell’impresa e della pubblica amministrazione”, presso l’Università degli studi di Modena, e la Laurea magistrale in “Sviluppo economico e relazioni internazionali” presso l’Università degli studi di Pavia (il 26 aprile scorso); traguardi che gli hanno consentito di ottenere il prestigioso riconoscimento.
Dal sito della Fondazione si evidenzia come «il Premio America Giovani vuole valorizzare ogni anno 1000 talenti del nostro Paese con percorso universitario di eccellenza, in discipline di interesse della Fondazione, per sostenerli concretamente nel loro ingresso nel mondo del lavoro globale e delle sfide internazionali».
E ancora, «i vincitori del Premio America Giovani sono selezionati dalla Fondazione Italia USA, tramite la banca dati delle università italiane, tra i neolaureati con un piano di studi afferente gli interessi della Fondazione e sulla base di diversi parametri indicativi del loro talento accademico come, tra l’altro, il punteggio di laurea, l’età di conseguimento del titolo, la media degli esami, la data della sessione di laurea, il curriculum studiorum e altre valutazioni comparative».
Chiara Panico
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