Gallipoli
Nuova sede per l’Istituto Nautico a Gallipoli
La Giunta Provinciale ha approvato il progetto definitivo dei lavori di costruzione della nuova sede dell’Istituto Tecnico Nautico “A. Vespucci” di Gallipoli. Il progetto, redatto dagli ingegneri Vincenzo Calò, Mario Stefanizzi, Luigi Palese e dall’architetto Clodiano Piccino, prevede una spesa di 7.500.000 euro per il 1° lotto. Il nuovo edificio, situato sulla strada provincia Gallipoli-Sannicola, si estenderà su un’area complessiva di 22.800 mq., su 3 piani. La superficie coperta sarà di 7460 mq., mentre saranno destinati a verde 10.525 mq. e a parcheggio 1.400 mq.
Il progetto prevede la costruzione di n. 17 aule didattiche, n. 13 aule specialistiche, gli uffici amministrativi (dirigente scolastico, dirigente amministrativo, sala professori, n. 2 locali archivio), atri e corridoi, i locali tecnici, una palestra, l’auditorium, il ricovero barche, un osservatorio astronomico e un planetario (sala dotata di volta celeste artificiale destinata alle esercitazioni di orientamento svolte dagli allievi della scuola). Con il primo lotto di lavori saranno realizzate tutte le aule didattiche e quelle specialistiche, uffici, servizi, archivio. Con il secondo lotto la scuola sarà completata con palestra, auditorium, planetario e ricovero barche. Con l’approvazione del progetto definitivo si conclude la fase amministrativa e inizia quella esecutiva.
Entro il primo semestre del 2010 si dovrebbe espletare la gara di appalto dei lavori. “La realizzazione del nuovo edifico che ospiterà l’Istituto Tecnico Nautico era attesa da molti anni da Gallipoli e dalla comunità salentina”, ha spiegato l’assessore provinciale all’Edilizia scolastica, Massimo Como. “La nuova scuola eviterà molti disagi alla popolazione scolastica attualmente distribuita in tre differenti sedi. Con la nuova struttura il patrimonio scolastico della Provincia si arricchirà di un complesso moderno, dotato di ambienti e sistemi all’avanguardia che permetteranno una formazione di alto livello professionale”.
Attualità
Maria Antonietta I di Puglia
È in primo luogo necessario elaborare una strategia di massima che riguarda, per così dire, una più profonda capacità di comprendere, anticipare e soddisfare le attese e le potenzialità del territorio e un aumento del numero dei corsi di laurea e dei dipartimenti, ossia di quelle che una volta (sino al 2010) si chiamavano facoltà….

Unisalento, ecco la prima rettrice
Maria Antonietta Aiello: «Per me motivo di orgoglio diventare la prima rettrice: non ho dubbi che altre ce ne saranno, perché non c’è alternativa a un futuro di reali pari opportunità»
La professoressa sarà rettrice per il sessennio 2025-2031.
Al primo turno il voto pesato per ciascuno dei tre candidati ammessi alla procedura elettorale era stato: Maria Antonietta Aiello, 338,269; Luigi Melica, 278,944; Salvatore Rizzello, 138,239.
Dopo il ritiro degli altri due candidati, ovvero il direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche Luigi Melica e il direttore della Scuola superiore ISUFI Salvatore Rizzello, i voti della comunità accademica si sono indirizzati in blocco, infatti, sull’attuale prorettrice vicaria e ordinaria di Tecnica delle Costruzioni al Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione. Di Marzi (Cosenza), sarà dal prossimo 1° novembre, a prendere il testimone dal rettore Fabio Pollice.
La vera sfida del futuro
di Hervé Cavallera
Il 2025 è un anno importante per l’Università del Salento. Da non molto sono trascorsi i festeggiamenti per il suo 70° anno di vita ed è stato appena eletto, nella persona della prof.ssa Maria Antonietta Aiello, il suo 11° rettore, anzi la prima Rettrice di Unisalento.
Il primo rettore, e inoltre fondatore dell’Università, fu Giuseppe-Codacci-Pisanelli (nel 1955 rettore del Consorzio Universitario Salentino, dal 1956 al 1976 rettore dell’Università di Lecce), quindi Saverio Mongelli (1976-1979), Mario Marti (1979-1981), Alberto Sobrero (1981-1983), Donato Valli (1983-1992), Angelo Rizzo (1992-2001), Oronzo Limone (2001-2007) che mutò (2007) il nome da Università di Lecce in Università del Salento, Domenico Laforgia (2007-2013), Vincenzo Zara (2013-2019), Fabio Pollice (2019-2025).
In 70 anni, ovviamente, non solo è cresciuta l’offerta formativa dell’Università salentina (sorta con la Facoltà di Magistero a cui seguì quella di Lettere e Filosofia), ma è cambiato l’intero panorama nazionale.
L’Università di Lecce fu la terza ad esistere, dopo Napoli e Bari, nell’Italia meridionale continentale.
Oggi numerose sono le università statali nelle diverse regioni del Sud, a cui devono aggiungersi quelle non statali legalmente riconosciute e quelle telematiche. Il che, si capisce, comporta una serie di problemi di natura economica, che crescono ulteriormente pensando al numero consistente di studenti del Sud che preferiscono recarsi in università del Centro-Nord e, non ultimo, alla denatalità che riduce il numero dei giovani.
Mantenere al meglio l’esistente è ciò che diventa immediatamente evidente per chi assurge alla carica rettorale.
Ma “mantenere”, in una realtà sempre più complessa, concorrenziale e globalizzata, non è invero sufficiente. Nel mondo della flessibilità, non si mantiene: si sviluppa. Occorre crescere ulteriormente e divenire sempre più concorrenziali.
Sotto tale profilo il compito che attende la Rettrice, non è affatto facile.
È in primo luogo necessario elaborare una strategia di massima che riguarda, per così dire, una più profonda capacità di comprendere, anticipare e soddisfare le attese e le potenzialità del territorio e un aumento del numero dei corsi di laurea e dei dipartimenti, ossia di quelle che una volta (sino al 2010) si chiamavano facoltà.
Al tempo stesso è opportuno migliorare la qualità dell’assistenza studentesca, dei servizi che si offrono.
Basti pensare agli alloggi, ai collegamenti, alla viabilità, alle mense universitarie.
Si tratta di una serie di obiettivi che – una volta raggiunti – farebbero risaltare l’immagine di una università dinamica, accorta ai bisogni del presente e del territorio, volta all’innovazione.
E’ opportuno che per raggiungere tutto questo la Rettrice sia coadiuvata da uno staff efficiente e coeso.
Certo, quello che si è indicato pare necessario e tuttavia non facile da conseguire in quanto comporta in primo luogo una serie di interazioni con il mondo politico ed economico abbastanza complesse. Soprattutto non sono trascurabili, ad avviso di chi scrive, i dati già rilevati connessi alla denatalità e alla volontà giovanile di spostarsi altrove, anche fuori d’Italia, in vista di una più proficua occupazione dopo aver conseguito la laurea.
Alla luce di quanto sopra il problema diventa allora quello di rendere appetibile – mi si passi il termine – Unisalento.
Affinché questo sia, bisogna tornare ad essere quello che l’università ha voluto essere nel suo significato pieno, come del resto è attestato dalla storia.
Certo, è il luogo ove studiare le discipline che consentono di acquisire le conoscenze e le competenze di base della propria professione per il bene personale e del prossimo, ma in primo luogo è un centro di ricerca di alta cultura.
Solo puntando alla realizzazione di uno stimolante centro di ricerca è possibile dare veramente vita ad una università.
Si tratta, insomma, di mettere totalmente da parte sia l’idea di un mero titolificio sia quella di un’azienda che offre pure velleitarie illusioni.
Un centro di ricerca, con docenti scientificamente qualificati, sarebbe certamente in grado di diventare punto di riferimento dell’utenza studentesca e quindi motore di crescita territoriale proprio perché in sé garante della serietà e della qualità degli studi.
In un momento storico in cui prevale l’innovazione è evidente che solo un serio approfondimento nei diversi campi dello scibile umano può diventare forza attrattiva e positivamente propulsiva.
Come scrive Dante nel Canto VI del Paradiso, grande merito dell’imperatore Giustiniano fu quello di aver tolto dalle leggi, nel suo Corpus iuris, «il troppo e ‘l vano».
Ecco: il compito della Rettrice Maria Antonietta Aiello (e ciò in realtà vale per ogni università) è di snellire le lungaggini burocratiche e di puntare sull’essenziale, ossia sull’apporto di docenti veramente all’altezza del presente, che siano in grado di contribuire, ognuno per il proprio settore scientifico-disciplinare, allo sviluppo della ricerca nazionale e internazionale. Infatti, solamente rendendo ancor di più l’Università del Salento un polo di eccellenza scientifica non soltanto i giovani sarebbero indotti ad iscriversi, ma essa diventerebbe un notevole centro di promozione dell’intero territorio.
Tutto questo, si comprende bene, non si realizza in un batter d’ali e richiede lungimiranza e capacità di costituire un corpo docente di rilievo. È ciò che si augura alla Rettrice neoeletta in un momento storico in cui l’Occidente sembra scivolare nei vaniloqui e nell’asservimento alla tecnologia.
Cronaca
Violazioni urbanistiche, armi improprie e guida sotto effetto di alcol e droghe
Controlli straordinari dei Carabinieri a Lecce ed in provincia…

Controlli straordinari dei Carabinieri: violazioni urbanistiche, armi improprie e guida sotto effetto di alcol e droghe.
I Carabinieri di Lecce, con il supporto dell’11° Reggimento “Puglia”, hanno dato avvio ad un’operazione straordinaria di controllo del territorio.
Un’azione coordinata che ha visto impegnate numerose pattuglie dell’Arma nei comuni di Porto Cesareo e Lecce, con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza, prevenire reati e verificare il rispetto delle normative vigenti.
A Porto Cesareo, i Carabinieri di Campi Salentina, affiancati dai colleghi della locale Stazione, hanno scoperto che su un terreno agricolo di circa cinque ettari, già sequestrato nei mesi scorsi, erano tornate a comparire le stesse casette prefabbricate oggetto dell’inchiesta.
In quell’area, autorizzata originariamente per un agriturismo, era stato realizzato abusivamente un vero e proprio campeggio: 73 casette prefabbricate e una piscina, pienamente funzionante.
Al momento del blitz, 42 alloggi erano già stati affittati a turisti ignari della situazione. I Carabinieri hanno proceduto al ripristino dei sigilli sulle strutture ancora libere, mentre per le restanti si attenderà il termine dei soggiorni per completare lo sgombero, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Sempre nella zona, il servizio ha portato a segnalare due episodi legati alla sicurezza stradale: due persone sono state denunciate per guida sotto l’effetto di alcol e droghe.
In un caso, il conducente ha rifiutato di sottoporsi ai test dopo un sinistro stradale; nell’altro, l’interessato è risultato positivo alla cocaina.
Complessivamente, nella sola area di Porto Cesareo sono stati controllati 90 individui e 44 veicoli, 4 patenti ritirate e altrettanti veicoli sottoposti a sequestro amministrativo.
Sono state, inoltre, verificate 29 persone sottoposte a misure restrittive.
A LECCE
L’attività dei Carabinieri di Lecce, con il supporto del personale dell’11° Reggimento “Puglia”, ha consentito di deferire in stato di libertà due soggetti per porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere: uno trovato in possesso di una katana di 96 cm e una mazza da baseball, l’altro di una pistola scacciacani alterata.
Le armi sono state sottoposte a sequestro.
Nel corso del medesimo servizio sono stati effettuati controlli su 46 soggetti sottoposti al regime di detenzione domiciliare, tre dei quali sono stati sorpresi fuori dalla propria abitazione in violazione delle misure imposte, e pertanto denunciati per evasione.
L’azione di controllo presso gli esercizi pubblici ha portato alla denuncia di una persona sottoposta a misure di prevenzione personali, sorpresa all’interno di un locale pubblico in violazione delle prescrizioni a cui era soggetta.
Nel complesso, nel territorio di Lecce sono state identificate 185 persone e controllati 121 veicoli, con 18 sanzioni al Codice della Strada, tre deferimenti per guida senza patente, due per guida in stato di ebbrezza e tre patenti ritirate.
La costante presenza delle pattuglie, unita al rigoroso monitoraggio delle situazioni più sensibili, conferma l’impegno quotidiano dell’Arma nel tutelare i cittadini e nel preservare la legalità, anche attraverso interventi mirati e tempestivi in contesti urbani e turistici
particolarmente esposti a fenomeni di abusivismo e degrado.
Attualità
Il Mare di Tutti
A San Foca, Gallipoli e Mancaversa fino al 30 settembre le attività di fisioterapia in mare per persone con patologie neurodegenerative

Il mare è di tutti! Quante volte lo avete sentito dire? Tante, sicuramente ma l’accezione questa volta è riferita all’accessibilità alla possibilità che davvero tutti possano goderne.
«Torna il progetto che nasce dall’amore per chi ogni giorno combatte battaglie invisibili, dalla sclerosi multipla ad altre patologie neurodegenerative. È un’isola che c’è, nel mondo che non c’è, dove l’acqua diventa abbraccio, il mare diventa casa, e la riabilitazione si trasforma in un’esperienza di dignità, autonomia, speranza e rinascita».
Queste sono queste le parole con cui Maria De Giovanni, presidente dell’associazione Sunrise, sottolinea l’avvio dell’iniziativa “Il mare di tutti. Fisioterapia a mare”, giunta all’ottava edizione.
Il progetto di fisioterapia a mare e talassoterapia è promosso e finanziato dall’Associazione Sclerosi Multipla – Associazione Italiana Sunrise Onlus (Smaiso), con il patrocinio della Provincia di Lecce.
Il presidente Stefano Minerva dichiara: «Il Mare di tutti, grazie all’associazione promotrice, ai volontari e ai professionisti che ci lavorano, è una realtà di condivisione e sostegno che continua a dare frutti significativi, come l’impatto straordinario sulla vita e sul benessere delle centinaia di persone che ne usufruiscono. Come Provincia siamo orgogliosi di essere al fianco di questa ‘lezione’ di dignità e di pari diritti».
L’iniziativa si avvale del contributo della Asl di Lecce, della Banca Popolare Pugliese, dei Comuni di Gallipoli, Taviano, Melendugno, Parabita, dell’Associazione Alessia Pallara, e gode dei patrocini dell’Associazione Nazionale Donne Medico e del presidio Costruiamo Gentilezza, nonché del supporto dell’azienda Natural is Better, che offre i prodotti naturali per la cura della pelle al sole.
Le attività riabilitative si svolgeranno fino al 30 settembre, nelle acque di San Foca (al Lido Coiba), di Gallipoli (Lido Sottovento), Mancaversa (Spiaggia dei Cavalli) e, ogni sabato, in altre tappe itineranti lungo la costa salentina, dall’Adriatico allo Ionio, «luoghi in cui il sole si riflette sull’acqua creando un cammino luminoso che guida verso il sollievo», sottolinea l’ideatrice.
L’iniziativa si avvale anche della collaborazione del Centro Cardiomed di Maglie e coinvolge un’équipe multidisciplinare composta da cardiologi, medici, fisioterapisti, infermieri, operatori socio-sanitari, psicologi, logopedisti, volontari e parroci, per garantire un’assistenza completa e integrata.
«Il mare di tutti, infatti, è un progetto che non si limita al corpo», aggiunge De Giovanni, «ma accoglie la persona nella sua interezza, nell’anima e nella mente. La fisioterapia in mare permette di alleviare il dolore fisico, ma soprattutto quello dell’anima». Inoltre, è attivo un Protocollo d’intesa con le donne medico e paramedico della FIDAPA- sezione di Gallipoli e con il Lions Club Casaranello.
Ogni anno questa iniziativa raccoglie persone che arrivano da ogni parte d’Italia, perché il mare diventa davvero di tutti, senza barriere, senza distanze, senza differenze.
«Il progetto nasce dall’amore per chi non ha voce, per chi vive la malattia come un’isola di solitudine. È la dimostrazione che la cura non ha confini, proprio come il mare, e che ogni persona ha diritto al proprio spazio di salute e di benessere. Per molti è l’unica occasione per sentire la leggerezza dell’acqua sul corpo e ritrovare la forza di continuare a lottare» conclude la presidente Maria De Giovanni.
Per accedere al servizio si può inviare una mail a sunriseonlus@hotmail o chiamare il numero 3272003395.
«Non è solo un numero, ma la porta verso un’isola di gentilezza, cura, bellezza e spiritualità, dove nessuno resta indietro», conclude Maria De Giovanni.
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