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Attualità

Covid-19 e rischio cardiovascolare: non sottovalutare i sintomi

L’appello dei medici a non rimandare visite, controlli, screening. Uno studio multicentrico ha messo in evidenza il maggiore rischio di mortalità da infarto per i cardiopatici a causa dell’emergenza sanitaria. Nella seconda ondata riscontrato un aumento della gravità delle condizioni per chi soffre di cuore

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A maggio 2020 la SIC (Società Italiana di Cardiologia) ha condotto uno studio sulle conseguenze dell’emergenza sanitaria sulle patologie cardiache: la mortalità da infarto durante la fase più acuta della pandemia risultava triplicata. Con l’arrivo della seconda ondata, si rinnova l’appello dei medici di Città di Lecce Hospital, Ospedale di Alta Specialità accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale, che invita a non sottovalutare sintomi e fattori di rischio cardiovascolari e a non avere timore di proseguire con visite e check up fondamentali per il monitoraggio della salute del cuore.


IL Dottor Kia Vaziri Farahani


“Lo studio multicentrico della SIC ha raccolto dati (relativi ai primi tre mesi della pandemia) provenienti da 54 ospedali italiani, mettendo in evidenza l’aumento del tasso di mortalità per infarto (il 3,7% nel 2019 vs il 14% del 2020 per lo stesso periodo). Inoltre, a fine maggio, i ricoveri per infarto risultavano diminuiti del 60% – commenta il Dott. Kia Vaziri Farahani, responsabile dell’Unità Funzionale di Cardiologia di Città di Lecce Hospital –. Dopo un periodo di quasi rientro alla normalità, registrato nei mesi estivi, oggi si riscontra in maniera diffusa sul territorio nazionale un nuovo calo dei ricoveri e delle visite ambulatoriali. I pazienti preferiscono rimandare, ma può non essere la scelta giusta”.


I cardiologi infatti stimano per l’Italia un volume di circa 3 milioni di visite cardiologiche non effettuate, da marzo ad oggi, su un totale previsto di 18 mln. Il ritardo nel rivolgersi al pronto intervento o nel recarsi in ospedale, panche per il timore generato dalla pandemia di entrare in ambienti ospedalieri, ha portato all’aumento di complicanze collegate ad eventi cardiovascolari; tra cui peggioramenti nella prognosi di patologie cardiache e aritmie maligne preesistenti.


“Un esempio tra tutti, qualche giorno fa abbiamo eseguito una angioplastica ad una signora di 82 anni – racconta il dott. Vaziri –. La paziente aveva dolore al petto già da due giorni ma non voleva recarsi in ospedale. Aumentando però il dolore e l’affanno si è decisa a chiamare il 118. Due giorni di ritardo nella presa in carico del paziente però possono essere troppi: infatti, la coronaria è stata riaperta però il recupero del muscolo cardiaco è stato minore”.

Inoltre, chi soffre di patologie cardiovascolari (anche quando non sono conclamate come può accadere con pazienti obesi, con diabete o ipertesi) è più a rischio di sviluppare complicanze da Covid-19. Per questo è ancora più importante, per questi soggetti, intervenire tempestivamente al presentarsi di sintomi come dolori improvvisi al petto, affanno mai avuto prima, pressione alta e battiti accelerati.


Il professor Giuseppe Speziale


“Le patologie cardiache e cardiovascolari non vanno mai trascurate – spiega il Prof. Giuseppe Speziale, Coordinatore delle Cardiochirurgie di GVM Care & Research –. Ci tengo a sottolineare l’importanza di controlli periodici, del monitoraggio dei pazienti in terapia e dell’aderenza ai protocolli di cura anche attraverso un contatto telefonico che può venire a distanza con il Cardiologo di riferimento. Tuttavia, oggi le strutture sono sicure, non bisogna avere timore di recarsi in ospedale, dove sono state adottate procedure di sicurezza elevate”.


A Città di Lecce Hospital le attività ambulatoriali e di ricovero proseguono regolarmente e in completa sicurezza, come tutta l’attività chirurgica sia in elezione che in emergenza-urgenza. Inoltre, il personale utilizza i dispositivi di protezione individuale previsti dalle normative ed è sottoposto a regolari tamponi. L’ingresso in struttura per le attività ambulatoriali e di ricovero è preceduto da uno specifico triage, mentre all’interno dell’Ospedale è necessario indossare la mascherina e mantenere almeno 1,5 m di distanza dalle altre persone.


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«Mi vien da ridere». Rimpasto in Regione, Maraschio amara

L’ex assessora: «Non accetterò l’incarico all’interno dello staff del presidente Emiliano, ipotesi che mi è stata prospettata e per la cui offerta ringrazio.  Tra galleggiare e navigare ho sempre scelto la seconda opzione nella mia vita, con il vento in poppa e libera da condizionamenti»

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«Quindi l’operazione moralità e legalità della giunta regionale pugliese si esaurisce, in sostanza, con la fuoriuscita della sottoscritta. Questo è il segnale di discontinuità che si vuole far passare. Rispondo con un sorriso».

Lo afferma l’ex assessora Anna Grazia Maraschio, riguardo il rimpasto della giunta regionale annunciato ieri sera.

«Ringrazio le centinaia di persone, di amministratori, di cittadini che mi stanno scrivendo attestati di solidarietà, messaggi di indignazione e puro sconcerto», prosegue Maraschio, «non accetterò l’incarico all’interno dello staff del presidente Emiliano, ipotesi che mi è stata prospettata e per la cui offerta ringrazio.  Tra galleggiare e navigare ho sempre scelto la seconda opzione nella mia vita, con il vento in poppa e libera da condizionamenti. Tutto quello che ho ottenuto è stato grazie alla cultura del lavoro, l’unica che mi permea e alla quale rispondo. La stessa cultura che ho portato all’interno dell’assessorato che mi sono onorata di guidare, formato da professioniste e professionisti che sento di ringraziare, insieme al mio staff tecnico sempre al mio fianco e ai dirigenti, ai funzionari che hanno seguito la mia visione politica. Non rinnego nulla e non nascondo che sono stati anni belli, intensi, ricchi di soddisfazioni ma anche duri. Spesso ho dovuto lottare in solitudine, sentendomi come una mosca bianca».

«In tutta questa vicenda, c’è solo un aspetto che mi lascia l’amaro in bocca», aggiunge, «la brusca interruzione di un percorso di programmazione e pianificazione dell’assessorato, che andava dalle misure di tutela dell’ambiente e del clima fino all’impostazione di una nuova politica abitativa che non considerasse solo le case ma anche le persone e il loro benessere. Una mole impressionante di provvedimenti, di politiche rivoluzionarie, che non basterebbero queste righe per essere elencate. Quando si interrompe un percorso così, il rischio è che il beneficio possa essere per pochissimi e il danno per molti, moltissimi cittadini pugliesi».

«Avverto anche un’altra convinzione», conclude Anna Grazia Maraschio, «chi semina bene raccoglie il giusto e i germogli non tarderanno ad arrivare».

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Una salentina tra i giovani leader che scriveranno proposte per il G7

È Margherita Zappatore, 27 anni, di Gallipoli, dottoranda di ricerca in Scienze Giuridiche per la sostenibilità, l’innovazione e la transizione ecologica

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C’è anche una salentina tra i giovani selezionati per partecipare al Global Youth Leaders Program, l’iniziativa della Young Ambassador Society che unisce giovani fino ai 35 anni per contribuire allo sviluppo di proposte politiche che saranno presentate alla presidenza del G7.

Margherita Zappatore, 27 anni, originaria di Gallipoli, è dottoranda di ricerca in Scienze Giuridiche per la sostenibilità, l’innovazione e la transizione ecologica ed è fondatrice e amministratrice di una società di consulenza nel settore della comunicazione politica, del legislativo e della progettazione.

Grazie alle sue esperienze formative e professionali, contribuirà a formulare proposte sul tema dell’innovazione e, in particolare, dell’intelligenza artificiale.

Assieme agli altri giovani provenienti da tutto il mondo, inoltre, prenderà parte ad incontri con esperti di organismi internazionali come l’ILO, l’UNDP, l’OECD, l’UNICEF, la FAO e Microsoft.

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Cooking Quiz, l’alberghiero di Santa Cesarea finalista

 “Polo Tecnico del Mediterraneo”, il 22 maggio a Roma 4 classi in corsa per la vittoria alle finali nazionali

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Cooking Quiz, è il progetto didattico che coniuga formazione e divertimento negli Istituti Alberghieri italiani ed è giunto all’ottava edizione.

Un’avventura coinvolge i futuri professionisti del settore alberghiero su temi di fondamentale importanza come sana e corretta alimentazione, valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche del territorio e lotta allo spreco alimentare trattati dal formatore Alvin Crescini, oltre alle lezioni strettamente legate al piano studi condotte dagli chef/docenti di di F.I.C. Federazione Italiana Cuochi, di ALMA, La  Scuola Internazionale di Cucina  Italiana, e di A.I.S. Associazione Italiana Sommelier che fanno parte del Comitato Scientifico del Cooking Quiz.

Uno spazio di fondamentale importanza è riservato al corretto riciclo degli imballaggi principalmente utilizzati in cucina grazie alla collaborazione dei Consorzi Nazionali per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi Biorepack, Cial, Comieco, Corepla, Coreve e Ricrea.

I Consorzi Nazionali partecipanti al Cooking Quiz garantiscono l’avvio al riciclo degli imballaggi, promuovendo un notevole risparmio di materia ed energia e posizionando il nostro Paese come un esempio virtuoso a livello globale.

I veri protagonisti del format sono gli studenti e le studentesse delle classi quarte degli indirizzi enogastronomia, sala-vendita e pasticceria/arte-bianca.

Attraverso la gamification, il concorso trasferirà nozioni e informazioni importanti, per poi valutarne il grado di apprendimento.

Saranno proposte sfide individuali per ottenere il punteggio più alto nella propria classe, nonché competizioni tra classi per determinare il gruppo che accederà alla fase successiva, ovvero la Finalissima Nazionale in programma il 22 maggio al Teatro Olimpico di Roma.

Il tour in presenza ha fatto tappa all’IIS “Polo Tecnico del Mediterraneo” di Santa Cesarea Terme.

Gli studenti e le studentesse sono scesi in campo dimostrando grande preparazione.

La formatrice e componente del Comitato Scientifico Daniela Rinaldi ha tenuto una lezione su “Lo spreco alimentare“.

Per le classi di sala, Jlenia Gigante, diplomata e ALMA Ambassador di ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, ha invece tenuto la lezione su ”Il sommelier in sala”.

Hanno ottenuto il pass per la finalissima nazionale le classi 4A e 4B ad indirizzo Enogastronomia e 4E e 4D ad indirizzo Sala-vendita.

Cooking Quiz è realizzato da Plan Edizioni, leader nel mercato dell’editoria per gli Istituti Alberghieri e sarà diretto e coordinato da Peaktime, società che da anni sviluppa format didattici per le Scuole finalizzati al trasferimento di valori e nozioni agli studenti di ogni ordine e grado.

La sezione didattica sarà sviluppata dal Comitato Scientifico composto da: Federazione Italiana Cuochi F.I.C. punto di riferimento nel panorama culinario italiano ed eccellenza nel settore gastronomico nazionale; le competenze e l’esperienza dei suoi Chef sono riconosciute a livello internazionale, e ora, attraverso Cooking Quiz, gli studenti avranno l’opportunità di accedere a questo straordinario patrimonio di conoscenze culinarie; ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana riconosciuta come il più autorevole centro di formazione a livello internazionale per l’ospitalità italiana e da A.I.S. Associazione Italiana Sommelier il più grande sodalizio di professionisti e appassionati di vino.

Anche questa edizione sarà affiancata e sostenuta da Re.Na.I.A. la Rete Nazionale degli Istituti Alberghieri e da AEHT organizzazione internazionale che promuove una prospettiva europea tra le scuole alberghiere e il turismo.

Partner importanti hanno deciso di affiancare eticamente Cooking Quiz, mettendo a disposizione delle scuole prodotti o attrezzature per i laboratori e soprattutto condividendo la loro expertise al fine di ampliare le conoscenze e la formazione dei ragazzi: Assogi, Cancelloni Food Service, Coal, Confartigianato Imprese – Alimentazione, Consorzio Di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop, Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano IGP, Consorzio Tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, PPAS Consorzio produttori patate associati, Consorzio di Tutela Patata della Sila I.G.P., Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, Consorzio del Prosciutto  di Parma, Consorzio di Tutela del Pomodoro San Marzano, Food Brand Marche, GestCooper,  Igor Gorgonzola, I.M.T. Istituto Marchigiano di Tutela Vini, Italia Zuccheri,  Oleificio Zucchi, Royal Greenland, SIGI Azienda Agricola, Trevalli Cooperlat.

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