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Attualità

Il 300mila di Lecce è (di nuovo) il migliore bar di Puglia

A Milano ieri la presentazione della nuova Guida Bar d’Italia 2025 del Gambero Rosso. 300mila miglior bar pugliese per il 14° anno consecutivo. Confermato a pieno punteggio con 3 chicchi e 3 tazzine e da 5 anni ha anche l’ambita stella

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Dal 2012 il 300mila di Lecce, hub gastronomico con emporio e laboratorio, è il miglior bar della Puglia e ha raggiunto il punteggio pieno di 3 chicchi e 3 tazzine anche nella Guida Bar d’Italia 2025 del Gambero Rosso, ottenendo l’ambita stella che viene consegnata a chi consegue il massimo dei voti per almeno dieci anni consecutivi e nel caso del 300mila esattamente da 14 anni.


Il locale di Davide De Matteis è infatti un’istituzione a Lecce, un affermato punto di ritrovo, dove godere di un’offerta di altissimo livello, è dotato di ampi spazi caratterizzati da finiture di pregio e tocchi di design, con opere d’arte realizzate dallo stesso patron. Caffetteria, ristorante, cocktail bar, shop enogastronomico: è un luogo a cui qualsiasi etichetta calza stretta.


Così è stato annunciato, durante la presentazione della nuova Guida Bar d’Italia 2025, avvenuta ieri a Milano presso il Teatro Manzoni.


Per ben tre volte migliore bar d’Italia (nel 2013, 2015 e 2018), nel 2023 come ristorante italiano con la miglior carta dei distillati, grazie a migliaia di etichette provenienti da tutto il mondo, frutto di passione e anni di ricerca e l’anno scorso tra i finalisti dei bar più sostenibili d’Italia, il 300mila, fin dall’apertura nel 2006,  ha puntato su filiera cortaingredienti per lo più di origine bio, stagionali e del territorio pugliese, su una cucina senza sprechi, sostenibile, inclusiva, innovativa e visionaria.


La sostenibilità, intesa come rispetto delle risorse naturali, della salute delle persone e della qualità della vita; l’innovazione, l’inclusione e la gentilezza sono gli ingredienti che hanno fatto crescere il 300mila di Lecce nei suoi 18 anni di vita e ne hanno fatto oggi una vera eccellenza: uno spazio di mille metri quadrati, un luogo con tante anime.


Nel 2019 nell’ottica di sviluppare una cucina circolare e centralizzare le preparazioni è nato un Laboratorio con diverse linee produttive dolci e salate e apparecchiature di ultima generazione, che seguono l’intero processo, per soddisfare i più alti standard qualitativi, a basso consumo energetico.


Nel laboratorio si fa ricerca, si calibrano le ricette, si fa lo studio di fattibilità di servizio, per ottenere prodotti di qualità affidabile e costante, una vasta gamma a servizio del bar, del ristorante e dell’emporio, in continua evoluzione.


Ma non solo, dietro c’è anche un bel progetto di inclusione, perché il laboratorio ha sede nell’ex carcere minorile, dove in accordo con il Ministero della Giustizia lavorano alcuni detenuti della Casa Circondariale di Borgo San Nicola di Lecce a fine pena, coordinato dallo chef director Marco Silvestro, responsabile del laboratorio e braccio destro di De Matteis.


Nel 2023 è stata aperta Casa 300mila per completare l’offerta con l’ospitalità e servizi di eccellenza; mentre tra le novità del 2024 la nascita del Gin 300mila che va ad arricchire una collezione di distillati spettacolare, con oltre 500 gin.


Questo London Dry, distillato in Puglia e realizzato in alambicco in rame in corrente di vapore, cattura l’essenza della regione con il ginepro comune che ricorda le pinete salentine, la radice di angelica che aggiunge dolcezza terrosa e il coriandolo pugliese che riflette il carattere solare della Puglia.


Due le etichette: un London Dry da litro che arricchisce queste botaniche con la citronella, il fiore di sambuco e l’arancia dolce, perfetto liscio o miscelato, da gustare presso il 300mila a Lecce e il Gin Premium Mediterraneo da mezzo litro, che alla base aggiunge mandorle Dop Filippo Cea di Toritto, mandorle amare pugliesi, carrubo e scorze di agrumi, da acquistare anche online.


Davide De Matteis, cresciuto da ragazzo ne  La Cotognata Leccese, pasticceria della sua famiglia e insegna storica della città, dopo tanta gavetta in Italia e all’estero, è rientrato nel Salento nel 2006 e ha aperto un bar innovativo, proiettando Lecce nell’olimpo delle Capitali europee.


Ha avuto il coraggio di tradurre le sue “visioni” in realtà, andando sempre avanti, con progetti credibili e tante novità che bollono in pentola, tra cui un progetto di “Buona Educazione” con menu che raccontano perché il cibo è un nostro alleato.






 


Attualità

Minervino di Lecce: ecco i semafori

Sulla S.P. 62 Minervino – Giuggianello, incrocio via Lecce svincolo per Specchia Gallone e sulla S.P. 59 Minervino – Palmariggi. Il consigliere Fredy Cursano: «Finalmente!»

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Finalmente il semaforo installato circa un anno fa, sulla S.P. 62 Minervino – Giuggianello, incrocio via Lecce svincolo per Specchia Gallone, frazione di Minervino di Lecce, funziona.

Attivato, infatti il progetto, che ha terminato tutta la trafila burocratica, dopo circa un anno dalla sua istallazione, da parte della Provincia di Lecce.

L’incrocio, molto pericoloso per la circolazione, finalmente è stato messo in sicurezza.

Fredy Cursano, consigliere comunale di Minervino (lista il “Pumo”) ringrazia, «in primis, per il grande impegno a favore del territorio, il presidente della Provincia Stefano Minerva, che ha accolto la richiesta del Comune di Minervino di Lecce, avvenuta con la passata amministrazione, quando il sottoscritto era assessore. Allo stesso modo ringrazio il Dirigente del settore ed i suoi collaboratori per aver dato la disponibilità per poter di installare i due semafori, su due incroci differenti, del nostro territorio, pericolosi per la circolazione».

Uno, come dicevamo, sulla S.P. 62 Minervino – Giuggianello e l’altro sulla S.P. 59 Minervino – Palmariggi.

Quest’ultimo in fase di allaccio contatore da parte dell’Enel.

Su questi due incroci, non si possono realizzare rotatorie, in quanto su sulla S.P. 62 Minervino-Giuggianello, proprio sull’incrocio per Specchia Gallone, insiste una vasca dell’acquedotto pugliese. Invece sulla S.P. 59 Minervino – Palmariggi, l’incrocio si trova a ridosso di un ponte, dove passa il canale delle acque bianche.

Cursano ne approfitta per lanciare un appello a tutti gli automobilistici: «Prestate attenzione al semaforo è regolarmente in funzione. Dico questo perché molti, forse non abituati alla presenza del semaforo acceso, passano con il rosso».

Cursano si congeda rivolgendo anche un pensiero «ai nuovi amministratori e a tutti coloro che dietro alle quinte hanno collaborato per l’istallazione del contatore e per l’accensione del semaforo. Vi posso garantire, che non è stato facile districarsi in quella matassa burocratica che abbiamo iniziato a sbrogliare con la passata amministrazione».

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Il 9^ raduno nazionale estivo di Protezione Civile e Rotary

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Giovedì 26 settembre, presso la Struttura Operativa Territoriale di Campi Salentina, si è svolto il 9° Raduno Nazionale Estivo della Protezione Civile. 

È stato un Service congiunto Rotary Club Distretto 2120 e Rotary Club Tricase – Capo di Leuca in collaborazione con la Sottocommissione Disastri del Distretto 2120 a sostegno della Protezione Civile Nazionale. 

Dopo i saluti istituzionali del Dott. Vito Augusto Capurso, Responsabile della Protezione Civile Puglia e del Dott. Alberto Barsanti, Presidente della Sottocommissione Disastri Distretto 2120 del Rotary International è intervenuta la Dott.ssa Luigia Morciano del Rotary Club Tricase–Capo di Leuca, dirigente medico presso l’A.O.”Card.G.Panico”, che ha approfondito i temi del primo soccorso sanitario.

A tale scopo ha trattato gli argomenti fondamentali quali gli interventi autorizzati, le tecniche di trasporto, la gestione dell’emorragia, dell’ipertermia e delle ustioni.

Erano presenti più di cinquanta volontari della Protezione Civile che hanno partecipato attivamente all’evento. L’obiettivo è stato quello di rafforzare le competenze tecniche dei volontari già operanti da anni nel settore e la formazione delle nuove leve che potrebbero trovarsi in contesti operativi che richiedono il superamento degli stessi per il bene della collettività. Sono stati sottolineati i passaggi chiave che, in una condizione di elevato stress, potrebbero essere disattesi a discapito dell’infortunato.

A seguire sono intervenuti Gianluca Corvaglia, infermiere specialista in Emergenza-Urgenza operante presso il Servizio118 e  PS dell’A.O.”Card. G.Panico” e Giulio Cazzato,  autista soccorritore in servizio presso 118 di Lecce postazione Tricase e docente formatore BLSD-Accademy.

Nella sua relazione il Dott.Corvaglia ha fornito non solo i dati epidemiologici riguardo  l’incidenza e la frequenza di condizioni di emergenza/urgenza, ma ha anche spiegato le tecniche di rianimazione cardio-polmonare. Ampio spazio è stato lasciato al dialogo con i volontari che hanno avuto l’opportunità di mettere in pratica quanto appreso con simulazioni su manichino adulto/bambino organizzate e guidate da Gianluca e Giulio.

I relatori e gli organizzatori del Raduno hanno sottolineato l’importanza di creare una cultura di prevenzione e di formazione per una corretta gestione laica dell’arresto cardio- respiratorio. Si tratta infatti di una condizione patologica tempo-dipendente che ogni cittadino e ogni volontario dovrebbe essere in grado di gestire e di affrontare al meglio. Questo potrebbe evitare le complicanze ipossico-celebrali e ridurre la mortalità che, in assenza di un adeguata rianimazione, aumenterebbe il rischio del 10% per ogni minuto trascorso. 

 Al termine il Dott. Capurso ha preso la parola sottolineando la valenza della collaborazione tra il mondo del volontariato e le istituzioni e, in questo caso del Rotary, a favore della comunità.

La sessione si è conclusa con il messaggio lanciato ai volontari e che è stato il filo conduttore della giornata: “…..la vita ci sta a cuore “.

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Attualità

Otranto: oltre 25mila firme per l’accesso alla Baia delle Orte

Petizione online dopo l’interdizione del passaggio allo stradone privato ora riservato ai soli clienti del bar ristorante o dello stabilimento

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«L’Orte di Otranto è di tutti!».

Ha raggiunto oltre 25 mila firme la petizione lanciata sulla piattaforma Change.org per chiedere l’accesso pubblico alla baia.

A lanciare l’appello un cittadino, Ippazio Coluccia, che scrive: «Ad Otranto esiste una baia incantevole, all’interno del parco regionale Otranto – Santa Maria di Leuca e all’interno della zps (zona protezione speciale), limitrofa al famoso “lago rosso” ex cava di bauxite. Sino a qualche anno fa, la baia era accessibile da uno stradone da percorrere a piedi ed il comune, nei mesi estivi, metteva a disposizione una navetta che arrivava alla costa, costeggiando la pineta».

Fino a quando, continua l’appello, i nuovi proprietari hanno interdetto il passaggio allo stradone privato «riservandolo ai soli clienti del bar ristorante o dello stabilimento».

Da qui nasce la necessità della mobilitazione sul web per chiedere «all’amministrazione comunale un’azione per il riconoscimento dell’uso pubblico del sentiero e poter rendere possibile a tutti (comprese persone con disabilità e soggetti fragili) la libera fruizione di un tratto di costa così bello».

 

 

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