Lecce
Parte la stagione lirica della Provincia
Presentato il cartellone 2013

“Una Stagione che riesce a contemperare le esigenze finanziarie e la qualità dell’offerta culturale”. Con queste parole il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone ha aperto oggi la conferenza stampa di presentazione della 44^ Stagione Lirica Tradizionale della Provincia di Lecce, ospitata nella Pinacoteca del Museo provinciale “Sigismondo Castromediano” a Lecce.
Tutti i particolari dell’edizione 2013 sono stati quindi illustrati dalla vice presidente e assessore provinciale alla Cultura Simona Manca e dal direttore artistico Sergio Rendine. L’incontro con i giornalisti è stato coordinato dal direttore di produzione della Stagione Antonio De Lucia ed era presente Daniela Angelini della Fondazione Teatro Verdi di Brindisi.
Il nuovo cartellone, di scena dal 27 gennaio all’11 marzo 2013, sarà nel segno di due importanti celebrazioni: i 200 e i 150 anni della nascita di due grandi della musica classica Giuseppe Verdi e Pietro Mascagni.
Tra le novità di questa 44esima edizione, la direzione artistica del maestro Sergio Rendine, per la prima volta a Lecce, e la doppia rappresentazione di tutte le opere sul palcoscenico del Teatro Politeama Greco di Lecce e su quello del Teatro Verdi di Brindisi.
“Va evidenziata la collaborazione con la città di Brindisi, che si realizza con tre appuntamenti importanti al Teatro Verdi”, ha sottolineato il presidente Gabellone. “Il progetto del Grande Salento, in termini di obiettivi, resta un progetto a cui teniamo moltissimo e che, al di là dei confini geografici, si può realizzare anche collaborando in campo culturale. Siamo certi che sarà un programma gradito e che avrà un pubblico numeroso. Gli ingredienti per una bella Stagione ci sono tutti”.
Soddisfatta l’assessore alla Cultura Simona Manca: “La Lirica è diventata una sorta di piccola azienda, un sistema che funziona, non solo perché la Provincia ha sempre puntato sulla cultura, ma anche per un altro aspetto non meno importante e che è un’altra priorità di questa amministrazione: l’occupazione. Basti pensare che in due mesi per la Stagione lavorano oltre 200 persone”, ha detto, evidenziando la collaborazione con il Teatro Verdi di Brindisi e annunciando per il prossimo futuro “trattative con il teatro di Foggia e con altre strutture che verranno inaugurate a breve. Il nostro sistema culturale si sta aprendo e sta invadendo la Puglia”.
Ad illustrare i dettagli delle serate in programma ci ha pensato il maestro Sergio Rendine, compositore di fama internazionale, direttore artistico della 44^ edizione. “Abbiamo lavorato cercando di portare, nonostante i tagli e le economie, il massimo delle possibilità artistiche”, ha esordito, dicendosi orgoglioso di essere approdato nel Salento, definendo Lecce “una città speciale, dove la cultura è un bene primario” e sottolineando il suo impegno per portare” il nome di questa città e la tradizione di questa Stagione sempre più a livello nazionale ed internazionale”. Da qui l’accenno a “coproduzioni mondiali per il prossimo anno”.
La Stagione parte domenica 27 gennaio con un’anteprima unica nel suggestivo scenario del Duomo di Lecce: la “Messa di requiem” di Verdi, diretta dal celebre John Neshling, direttore nei più importanti teatri del mondo. “Fare Verdi nell’anno verdiano non è un obbligo, ma un onore”, ha precisato il maestro Rendine. “La data prescelta non è un caso, poiché il 27 gennaio è il giorno della morte di Verdi, che scrisse quest’opera per la morte del Manzoni e che noi invece abbiamo immaginato come un omaggio al suo autore nell’occasione della sua scomparsa. Il 27 gennaio, per coincidenza, è anche il giorno della nascita di Mozart, auspicio per un’idea mozartiana che, fondi permettendo, proporremo in estate”.
L’ingresso al Duomo, “che apre straordinariamente a un evento culturale, sarà in parte per invito e in parte libero”, ha specificato la vice presidente Simona Manca. Il ricavato della vendita dei libretti di sala sarà devoluto alla Casa della Carità di Lecce.
Il sipario si alzerà, poi, per la prima assoluta della Stagione, l’8 febbraio, nel Teatro Politeama Greco a Lecce, (con replica il 10 febbraio), e l’11 febbraio nel Teatro Verdi a Brindisi, con i“Cavalleria Rusticana” e il melodramma in un atto “Zanetto” di Pietro Mascagni.
Seguiranno due opere verdiane: “Un Ballo in maschera”, il 22 e il 24 febbraio a Lecce e il 25 a Brindisi, e “La Traviata”, l’8, il 9 e il 10 marzo a Lecce e l’11 a Brindisi.
“Nel 150° della nascita di Mascagni proponiamo “Zanetto”, un’opera rarissima, con sapori rinascimentali, mai rappresentata né a Lecce né in Puglia, e “Cavalleria Rusticana”, con la regia di Michele Mirabella e un altro direttore di fama mondiale, Paolo Olmi”, ha spiegato Rendine.
“Ho fatto audizioni per conoscere la realtà artistica del territorio e ho trovato giovani validissimi che ho scelto per vari ruoli, in particolare per “Un ballo in maschera” di Verdi, che sarà diretto dal mio predecessore Filippo Zigante con l’autorevole regia di Antonio De Lucia”.
“Infine, presentiamo “La Traviata”, dove il direttore sarà il giovane e affermatissimo Min Chung, reduce da successi strepitosi in tutto il mondo e che a Lecce arriva per debuttare in Europa. La regia sarà del fuoriclasse mondiale Lindsay Kemp, mentre Violetta e Alfredo saranno Cinzia Forte e Massimiliano Pisapia, i più accreditati al momento sul mercato nazionale e internazionale per questi ruoli”.
Anche quest’anno verranno proposti i due cicli di conferenze di introduzione alle opere, che si terranno presso il Museo “Castromediano” a Lecce: “Anteprima”, promosso dall’associazione Nireo e “Ouverture”, promossa dall’associazione “Amici della lirica”. Ad alternarsi per illustrare al pubblico la struttura delle opere e la storia interpretativa saranno diversi critici musicali, tra i quali, Lorenzo Arruga, Angelo Foletto e Cesare Orselli, uno dei massimi biografi di Mascagni.
Una nota relativa agli abbonamenti: dal 14 al 20 gennaio è prevista la prelazione per i vecchi abbonati; successivamente, e fino al 27 gennaio, si potranno sottoscrivere i nuovi abbonamenti, mentre dal 28 gennaio partirà la biglietteria ordinaria.
Appuntamenti
Il “popolo degli invisibili”, corsi gratuiti per caregiver
A Lecce un ciclo di sette incontri, tenuti da un team di esperti, tra cui psicologi, medici e infermieri ANT, durante i quali saranno affrontati temi fondamentali legati alla gestione della malattia cronica invalidante

Sono in partenza le attività previste dal Progetto Interregionale per la lotta al tumore, un’iniziativa co-finanziata da Fondazione con il SUD che coinvolge quattro regioni del Mezzogiorno: Basilicata, Campania, Puglia e Sardegna.
Tra le prime attività programmate, si segnala l’avvio di corsi di formazione dedicati ai caregiver nelle diverse province interessate. In Puglia, i corsi si terranno a Lecce e Bari.
In Italia i caregiver sono circa 7,3 milioni, c’è chi li definisce il popolo degli invisibili. Ogni giorno si prendono cura di un familiare, di un amico, di una persona cara non autosufficiente.
Circa 3 milioni assistono un malato di tumore.
Sono i caregiver, coloro che accompagnano nel percorso di cura.
Mediamente un caregiver dedica 8 ore, della sua giornata, all’assistenza del malato.
Per tale motivo è alto il rischio che trascuri sé stesso, ponendosi in secondo piano con ripercussioni per il proprio benessere psico-fisico, tanto che quando il peso dei propri compiti diviene troppo gravoso da affrontare, può essere egli stesso ad ammalarsi.
Questo provoca una destabilizzazione della rete di assistenza che tutela il paziente, poiché rimanere al domicilio è possibile, solo quando la famiglia è in grado di farsi carico di questa complicata gestione.
Generalmente, chi si prende cura di un proprio caro ammalato, pur essendo consapevole delle difficoltà che deve fronteggiare e capace di riconoscere i propri bisogni, tende a dare priorità a quelli del paziente mettendo le proprie esigenze in secondo piano.
Inoltre, spesso si ritrovano a destreggiarsi in un ruolo nuovo senza esperienza e competenza.
Per questo una parte del progetto è dedicata a loro con corsi di formazione, affiancamento domiciliare e laboratori di comunità.
Si partirà a Lecce con il primo corso che inizierà giovedì 20 febbraio e prevede un ciclo di sette incontri, durante i quali saranno affrontati temi fondamentali legati alla gestione della malattia cronica invalidante.
Tra gli argomenti trattati: gli aspetti pratici e psicologici dell’assistenza; i vissuti emotivi del caregiver; la tutela dei diritti del paziente e della sua famiglia.
Gli incontri saranno tenuti da un team di esperti, tra cui psicologi, medici e infermieri ANT, oltre a figure come l’assistente sociale e il nutrizionista, offrendo un supporto completo e qualificato ai partecipanti.
I corsi sono gratuiti e rivolti a tutti i caregiver di pazienti oncologici o affetti da patologia cronico-degenerativa interessati a ricevere strumenti concreti e supporto emotivo per affrontare il loro delicato ruolo.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni: delegazione.lecce@ant.it; 0832 303048 – 342 7683500
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Attualità
Incendi d’estate, sindaci avvisati
Il Prefetto Nicolino Manno raccomanda ad ogni amministrazione, organismo ed ente coinvolto nell’Attività di pianificazione, prevenzione e lotta agli incendi boschivi e di interfaccia di mettere in atto le misure previste

Dopo l’incontro in Prefettura, il Prefetto Nicolino Manno “avvisa” gli amministratori e si raccomanda affinché vengano prese tutte le misure necessarie previste nell’Attività di pianificazione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia.
«In attesa dell’individuazione del periodo di grave pericolosità da parte della Regione», premette il Prefetto, «si richiamano i compiti, le responsabilità e le iniziative che ogni amministrazione, organismo ed ente, coinvolti a vario titolo nelle attività di pianificazione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia, devono assumere al fine di una più efficace attività di mitigazione del rischio incendi.
Al riguardo, si rinnovano le raccomandazioni di seguito riportate, oggetto dell’incontro operativo che ha visto il coinvolgimento delle amministrazioni comunali, di enti e organismi scientifici, tra i quali il Dipartimento di Ingegneria delI’Università del Salento e la Fondazione CMCC di Lecce, dei Rappresentanti della Protezione Civile Regionale e dei vertici delle Forze di Polizia e Forze Armate presenti sul territorio».
In particolare, è emersa la «necessità di una maggiore attenzione da parte delle amministrazioni comunali per tutte le attività preventive e di pianificazione che devono essere attuate entro il prossimo mese di maggio e comunque prima dell’inizio della stagione estiva e delle alte temperature».
Si fa riferimento a «tutte le attività di pulizia dei fondi rurali, dei terreni incolti e/o abbandonati e, conseguentemente, alle attività di controllo ed eventuale sanzionamento con ordinanza “in danno”, rivalendosi sui proprietari privati inadempienti».
Inoltre, come raccomandato da FS Security, «si sollecitano le amministrazioni comunali ad emettere le ordinanze sindacali contingibili e urgenti, con obbligo a carico dei privati cittadini proprietari di terreni confinanti con la sede ferroviaria, affinché provvedano a tutte le attività di pulizia e sfalcio dei relativi terreni evitando, in tal modo, criticità al sistema dei trasporti su rotaia e pericolo per la pubblica e privata incolumità».
È, altresì, «necessaria ogni altra attività post-incendio riguardante l’aggiornamento del catasto incendi e dei Piani Urbanistici Generali, anche al fine di evitare l’elusione della prescrizione normativa di divieto assoluto di edificabilità sui terreni percorsi dal fuoco per i successivi dieci anni».
È anche fondamentale che ogni amministrazione provveda con cadenza periodica all’aggiornamento dei “Piani comunali o intercomunali di Protezione civile”, «con l’elaborazione di specifici “Piani di emergenza” per gli insediamenti, le infrastrutture e gli impianti turistici, anche temporanei, prossimi ad aree boschive o di vegetazione suscettibile di innesco e propagazione dell’incendio».
Anche «le iniziative di informazione e formazione rivolte alla cittadinanza, al fine di garantire la conoscenza dei comportamenti da seguire e delle aree di raccolta della popolazione in caso di evacuazione, risultano avere un ruolo chiave nella gestione delle emergenze da incendi».
Il Prefetto richiama, inoltre, l’attenzione sulla «necessità della preventiva comunicazione, da parte delle amministrazioni comunali al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, riguardante l’esatta collocazione dei punti di rifornimento idrico, da garantire sempre in efficienza mediante una continua attività manutentiva».
Le fonti idriche possono individuarsi in vasche, piscine, riserve idriche a cielo aperto oppure in tratti di acquedotto allestiti con attacchi di prelievo di adeguate caratteristiche e prestazioni idrauliche, così come raccomandato dal Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Lecce.
Non meno importante risulta essere la continua azione di prevenzione e contrasto con le squadre di Volontari di Protezione Civile, che nei territori comunali devono essere «immediatamente operative e debitamente formate al rischio per una efficace azione di controllo e pronto intervento».
Allo stesso modo, una particolare attenzione è da riservare alle aree boscate adibite a parcheggio pungo i litorali e le località turistico-balneari le quali «devono essere presidiate da operatori di protezione civile formati e dotati di strumenti e mezzi utili a garantire un immediato intervento».
Il Prefetto Manno rinnova l’invito a sindaci e commissari, nella loro qualità di autorità territoriali di protezione civile, ad «eseguire ogni opportuna attività volta alla mitigazione del rischio incendi nonché a vigilare, nell’ambito dei rispettivi territori, su ogni potenziale situazione di rischio» ed a «disporre, per il tramite della Polizia Locale e dei competenti Uffici comunali, ogni adempimento necessario a far sì che anche i privati proprietari di terreni insistenti sul territorio comunale di rispettiva competenza effettuino le opere di bonifica necessarie a mitigare il rischio».
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Cronaca
Continuavano a spacciare ai domiciliari, mamma e figlio in carcere
Lei 62 anni, lui 20. Spacciavano nel centro storico leccese dalla loro abitazione trtasformata in vero vero e proprio minimarket della droga

Attività preventiva e repressiva finalizzata al contrasto delle cosiddette piazze di spaccio, servizi di controllo dei soggetti sottoposti a misure restrittive presso il proprio domicilio, quali possono essere la detenzione domiciliare o gli arresti domiciliari nonché la lotta ai reati predatori.
Sono servizi che quotidianamente vengono svolti dai carabinieri del Comando Provinciale di Lecce ed è proprio in tale ambito che rientra l’operazione portata a termine nell’operazione dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lecce che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di madre e figlio, responsabili di attività di spaccio nel quartiere Giravolte del centro storico leccese.
Si tratta di una donna 62enne e del figlio 20enne, già sottoposti alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari dopo essere stati arrestati, in flagranza di reato, per spaccio di sostanze stupefacenti, lo scorso 20 dicembre. In quella circostanza, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, erano stati trovati in possesso di un congruo e variegato quantitativo di sostanze stupefacenti, un bilancino di precisione, materiale vario per il confezionamento e denaro contante probabile provento dell’attività di spaccio.
A seguito di tale episodio, madre e figlio erano stati, quindi, sottoposti agli arresti domiciliari.
Tuttavia, le indagini proseguite da parte dei militari dell’Arma, hanno rivelato che, nonostante la misura restrittiva, i due continuavano a gestire l’attività, sebbene sottoposti al vincolo presso la propria abitazione.
L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce, ha permesso di raccogliere elementi determinanti grazie anche all’attività info-investigativa condotta dai carabinieri e caratterizzata, tra l’altro, da osservazioni e pedinamenti di soggetti, noti quali probabili assuntori di stupefacenti, nonché da sviluppi investigativi in seguito alle tante segnalazioni da parte di numerosi cittadini.
I servizi posti in essere dai militari che hanno monitorato l’abitazione degli arrestati adibita a vero e proprio minimarket della droga, ha permesso di individuare, bloccare e controllare i vari acquirenti che quotidianamente, in particolare nei fine settimana e in orario notturno, dopo essersi appena riforniti dai due, venivano trovati in possesso di hashish, marjuana e cocaina.
I riscontri investigativi hanno portato il Tribunale di Lecce – Sezione del G.I.P. – presso cui i militari dell’Arma hanno avanzato richiesta, a decidere per l’aggravamento della misura cautelare, disponendo la revoca degli arresti domiciliari e la contestuale detenzione in carcere per entrambi.
Conclusi gli adempimenti previsti, in ottemperanza al provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, i due sono stati arrestati e condotti presso la Casa Circondariale di Borgo San Nicola di Lecce.
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