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Maglie

CoperSalento: operai minacciano incendio

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(13 ottobre) – Questa mattina 10 dei 35 dipendenti senza cassintegrazione hanno minacciato di dare fuoco a quattro serbatoi interrati di esano, ognuno di 200 quintali! Ricordiamo che la fabbrica magliese è chiusa dallo scorso 28 maggio in seguito all’ordinanza del sindaco Antonio Fitto in base ai rilievi effettuati dall’Asl e dall’Arpa. Gli operai si ritrovano senza lavoro ed anche senza cassintegrazione: gli è stata sospesa per la presunta responsabilità dell’azienda nel provvedimento che ha portato alla chiusura. La situazione è peggiorata ieri, quando il Tavolo convocato in Provincia non ha portato a sviluppi positivi e gli operai continuano a chiedere di poter tornare a lavorare per capire se l’impianto può rimanere entro i limiti imposti dalla legge.


Flai Cgil chiede chiarezza


La situazione della Copersalento sta ormai sfiorando il paradossale. Anche ieri l’ennesima incertezza, le risposte dagli enti preposti alla valutazione dal punto di vista dell’impatto ambientale continuano a essere insufficienti e inadeguate per trarre delle indicazioni operative sul futuro dell’Azienda. “Sia la Prefettura che la Provincia di Lecce hanno dimostrato particolare sensibilità per la situazione delle 35 famiglie dei lavoratori”, dichiarano dalla FLAI CGIL, “ma questo purtroppo non è sufficiente per tranquillizzare gli animi dei lavoratori che, da ormai sette mesi, attendono una risposta sul loro destino. La situazione di incertezza si sta riversando infatti in primis sugli operai che dal prossimo mese non riceveranno più la cassa integrazione ordinaria, anticipata fino ad ora dall’azienda. Uno stato di disagio che rischia in ogni momento di trasformarsi in esasperazione e di sfociare in atti drammatici che il Sindacato sta cercando di scongiurare”.


“Ad oggi non abbiamo contezza di come andrà a finire questa vertenza”, lamenta Salvatore Arnesano, Segretario Generale Provinciale CGIL, “una vicenda che, peraltro, poco ha a che vedere con le vertenze conseguenti alla crisi economica. Questa Azienda infatti non soffre dell’assenza di commesse e può continuare a lavorare. Per questo è necessario che la volontà politica sia chiara, per tutelare l’interesse dei lavoratori e delle loro famiglie. Si dica una volta per tutte se lo stabilimento può riprendere l’attività, in caso contrario occorre occuparsi dei lavoratori e di una loro collocazione occupazionale”. La CGIL chiede pertanto un incontro urgente e risolutivo a Sua eccellenza il Prefetto.


E la “Biblioteca di Sarajevo” sostiene i lavoratori

L’Associazione politico-culturale “Biblioteca di Sarajevo”, nella giornata del 12 ottobre, ha espresso la sua piena solidarietà agli operai della Copersalento che manifestavano in Piazza Aldo Moro a Maglie per la tutela del loro posto di lavoro. Agli stessi operai è stato spiegato che le responsabilità della situazione in cui si trovano in questi giorni non sono da ricercare tra chi si è sempre battuto per un giusto equilibrio tra sviluppo del territorio, difesa dei livelli occupazionali e salvaguardia dell’ambiente in cui vivono le popolazioni salentine.


Le responsabilità sono altrove e vanno ricercate anche tra chi, avendo ricoperto incarichi amministrativi e politici, ha di fatto permesso di arrivare ad un punto di non ritorno. La Biblioteca di Sarajevo da sempre si è battuta affinché a Maglie le amministrazioni che si sono succedute negli anni valutassero ipotesi alternative alla combustione di rifiuti, come già pubblicamente dichiarato più volte. Invece queste hanno preferito garantire coperture politiche a chi gestiva comunque l’impianto. Cogliamo l’occasione per ribadire, ancora una volta, che può esserci una seria alternativa a questa situazione, come anche indicato dalla Confederazione Cobas della provincia di Lecce. Per questo rilanciamo, come soluzione rispettosa dell’ambiente e dei posti di lavoro, la proposta di realizzare, dopo le necessarie e non più rinviabili operazioni di bonifica del territorio, al posto dell’ormai inquinante ed obsoleta Copersalento un impianto di compostaggio.


Questo permetterebbe di chiudere il ciclo della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani anche per la parte umida, che verrebbe così tolta dal conferimento in discarica rivalutandola nella sua successiva trasformazione in compost, con notevoli benefici consistenti in una riduzione dei costi di smaltimento dei rifiuti, una diminuzione della TARSU che oggi pagano i cittadini, un miglioramento delle condizioni ambientali generali e non ultimo la difesa degli attuali livelli occupazionali. E’ ora di smetterla con i balletti delle responsabilità: chi è chiamato a decidere decida per il bene del territorio, dei suoi cittadini e dei lavoratori.


Approfondimenti

Ferrovie chiuse, cantieri attivi per ammodernare le Sud Est

L’investimento complessivo dei lavori ammonta a oltre 600 milioni di euro, di cui 400 milioni finanziati con fondi PNRR…

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In molti si saranno chiesto, attraversando alcuni passaggi a livello, cosa sono quelle barriere di plastica rossa che delimitano l’ingresso ai binari, con affisso sulla rete: “Lavori in corso”.

Ne abbiamo parlato più volte dei lavori di ammodernamento delle rete ferroviaria e delle stazioni di Ferrovie Sud Est, ora, nonostante l’estate e i turisti bramosi di movimento, sembra siano in atto i cantieri.

L’investimento complessivo dei lavori ammonta a oltre 600 milioni di euro, di cui 400 milioni finanziati con fondi PNRR.

Venti hub intermodali

Sono partiti i lavori per trasformare venti stazioni della rete Ferrovie Sud Est in hub intermodali. 

Quello che si cerca di fare e migliorare l’accessibilità delle stazioni attraverso l’innalzamento dei marciapiedi, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la realizzazione di sottopassi di stazione ciclopedonali, l’adeguamento dei percorsi per ipovedenti, la segnaletica, la sistemazione a verde, l’arredo urbano, l’illuminazione e la videosorveglianza. 

Saranno tutti interventi volti a potenziare i servizi di interscambio attraverso la riqualificazione dei piazzali antistanti e la realizzazione di parcheggi per i bus, parcheggi per auto private e velostazioni di interscambio, corsie «kiss and ride» e percorsi pedonali.

Le stazioni che verranno riqualificate, in Salento, sono quelle di Otranto, Casarano, Gallipoli, Maglie, Novoli, Tricase, Zollino.

A Tricase ruspe già in azione e stazione chiusa come altrove. Attivo il servizio sostitutivo in pulman per raggiungere i diversi centri.

ERTMS ed elettrificazione nel Salento

Avviati anche i cantieri nel Salento per l’installazione del sistema ERTMS sulla tratta Novoli – Zollino – Galatina. 

Proseguono i lavori di elettrificazione della linea Zollino – Gagliano del Capo.

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Attualità

Lavoro, domande e offerte

Arpal Puglia: 690 posizioni aperte nel leccese, risultati dei Recruiting Day a Galatina e a Boncuri e nuove tappe per il Camper del Lavoro

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RISULTATI RECRUITING DAY CON MCDONALD’S A GALATINA E AZIENDE AGRICOLE A BONCURI

Ben 159 candidature112 colloqui in presenza e – nell’ambito della strategia regionale #mareAsinistra – anche due colloqui a distanza con candidati residenti a Palermo e Cagliari: l’apertura del nuovo ristorante McDonald’s Galatina ha convinto tanti a presentarsi al recruiting day organizzato da ARPAL Puglia.

Le selezioni riservate a giovani under 35, si sono tenute mercoledì scorso e hanno visto impegnati istruttori e specialisti del mercato del lavoro del Centro per l’ impiego di Galatina insieme ai recruiter di RistoSì Srl. Quaranta, in totale, le figure ricercate, tra addetti alla sala e alla cucina.

Il 26 giugno, invece, è stata la volta di Nardò: durante “Boncuri, un’altra storia”, l’iniziativa di presentazione dei servizi anticaporalato, all’interno della foresteria sono state raccolte 83 candidature, si sono tenuti 38 colloqui in presenza con sei aziende agricole e si è proceduto a 17 iscrizioni alle liste agricole.

IL CAMPER DEL LAVORO, SPORTELLO MOBILE DEI CENTRI PER L’IMPIEGO

Il Camper del Lavoro di ARPAL Puglia prosegue il suo viaggio nei comuni del sud della provincia, facendo tappa dal 30 giugno al 4 luglio a Gagliano del Capo, Melpignano, Morciano di Leuca, Nardò, Santa Maria di Leuca, Presicce – Acquarica, Castrignano dè Greci, Castrignano del Capo.

L’obiettivo è portare i servizi dei Centri per l’Impiego direttamente nei territori, avvicinando le politiche attive del lavoro anche alle comunità più periferiche. L’iniziativa realizzata in collaborazione con Cefas, Consorzio Mestieri Puglia e Sale della Terra, prevede un supporto concreto e personalizzato per cittadini e imprese: orientamento professionale, aiuto nella stesura e aggiornamento del CV, consulenza su offerte di lavoro e percorsi formativi, accesso ai servizi digitali e informazioni utili anche per chi assume.

Il progetto si inserisce anche nel quadro delle azioni contro il caporalato, promuovendo legalità e inclusione.

I DATI DEL 22° REPORT

Il 22° Report settimanale di ARPAL Puglia restituisce un’immagine dinamica del mercato del lavoro nell’Ambito di Lecce, con 690 posizioni aperte suddivise in 223 annunci.

Il settore turistico si conferma trainante con 154 posizioni disponibili che testimoniano la centralità del comparto in questa fase dell’anno.

Segue il settore delle costruzioni, in espansione, con 123 posizioni disponibili. Al terzo posto si colloca il comparto agroalimentare che raccoglie 78 opportunità, mentre il comparto sanitario offre 62 inserimenti.

Il settore industriale e metalmeccanico segue con 47 inserimenti, poco sopra quello dei trasporti e riparazione veicoli che ne conta 37.

Il tessile, abbigliamento e calzature (TAC) registra 25 opportunità al pari del settore delle telecomunicazioni, mentre il settore bellezza e benessere ne propone undici.

Anche se con numeri più contenuti, il settore delle pulizie offre comunque dodici opportunità.

Chiudono il quadro i comparti amministrativo-informatico con dieci inserimenti e il settore pedagogico con quello dello spettacolo e organizzazione eventi con due offerte disponibili.

A completare il panorama occupazionale vi sono 16 posizioni riservate agli iscritti alle categorie protette secondo la legge 68/99 e altre nove destinate a persone con disabilità.

l report segnala inoltre sei tirocini formativi attivi e una serie di proposte di lavoro e formazione all’estero, promosse attraverso la rete EURES che sostiene la mobilità professionale a livello europeo.

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.itdal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.

Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego.

Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

PER LEGGERE IL 22° REPORT ARPAL CLICCA QUI

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Cronaca

Revocati i domiciliari a sindaco e vicesindaco di Maglie

La misura era stata comminata lo scorso marzo nell’ambito dell’inchiesta su presunti favoritismi in merito ad appalti pubblici. Per Toma obbligo di firma

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Il Tribunale del Riesame ha revocato oggi, giovedì 19 giugno, la misura degli arresti domiciliari nei confronti del sindaco di Maglie, Ernesto Toma (per il quale resta l’obbligo di firma), e del vicesindaco Marco Sticchi.

Non sussistano più “esigenze cautelari”, cioè la necessità di garantire l’incolumità degli indagati, impedire la reiterazione del reato o influenzare le indagini. 

Ora, con la revoca della custodia domiciliare, si attende l’evoluzione delle indagini e le eventuali determinazioni dell’autorità giudiziaria, ma anche la pronuncia della Prefettura che, alla luce della misura cautelare, aveva sospeso i due amministratori dalle rispettive cariche.

L’interrogazione parlamentare

Proprio questa settimana il deputato salentino del Movimento 5 Stelle Leonardo Donno ha presentato una nuova interrogazione parlamentare al Governo, denunciando una “situazione amministrativa gravissima”, derivante dallo stallo occorso, e chiedendo “una risposta immediata” per garantire chiarezza nei confronti dei cittadini.

Dall’opposizione

Il gruppo Maje Noscia ha preso parola in merito con una nota:

“Apprendiamo della revoca delle misure cautelari a carico del Sindaco e del Vicesindaco di Maglie. Non possiamo che registrare con rispetto questa decisione dell’autorità giudiziaria, auspicando che i diretti interessati possano ora affrontare con maggiore serenità il percorso giudiziario ancora in corso.

 

Sul piano personale, esprimiamo solidarietà al Sindaco e al Vicesindaco per la difficile prova che hanno vissuto in questi mesi, riconoscendo la dimensione umana che accompagna ogni vicenda giudiziaria e l’impatto che essa ha anche sulle persone e sulle loro famiglie. Ribadiamo, con fermezza, il principio costituzionale della presunzione di innocenza, che va garantito fino all’eventuale accertamento definitivo delle responsabilità.

 

Al tempo stesso, resta intatto – e anzi si aggrava – il problema politico che abbiamo sollevato sin dall’inizio di questa vicenda: per tre lunghi mesi la città è stata governata da una Giunta privata dei suoi vertici democraticamente eletti, con un “facente funzioni” privo di legittimazione popolare e con una direzione politica svuotata. Una guida non legittimata dal voto che, lungi dall’essere una soluzione transitoria, si è protratta in maniera strutturale, alimentando un quadro istituzionale confuso, incerto, discontinuo e segnato da logiche propagandistiche.

 

Alla luce di tutto ciò, riteniamo che sia giunto il momento di  atti di responsabilità politica. Sindaco e vicesindaco potranno guidare con serenità  l’amministrazione comunale al di là dei condizionamenti giudiziari? L’istituzione Comune deve far sentire  di operare  nel rispetto della volontà popolare e della trasparenza della vita pubblica

L’inchiesta

La misura degli arresti domiciliari nei confronti del primo cittadino di Maglie e del suo vice era stata emessa il 13 marzo scorso dal gip Stefano Sala, nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Lecce e della Guardia di Finanza su un presunto “sistema” di appalti pilotati nei Comuni di Maglie, Ruffano e Sanarica. Toma, Sticchi e altri soggetti, tra cui imprenditori e funzionari, sono accusati di reati come corruzione, turbata libertà degli incanti, frode in pubbliche forniture e falso in atti pubblici.

Nell’ambito di questo filone era stato arrestato anche l’allora sindaco di Ruffano, Antonio Rocco Cavallo, tradotto inizialmente in carcere e poi rimesso in libertà  il 28 marzo, a seguito delle dimissioni dalla sua carica presentate il 17 marzo.  

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