Approfondimenti
«Meglio la Svizzera che la fame»
Emigranti, il forum. Martino Greguccio di Patù: «Non avevo ancora 18 anni, quando un mio parente mi prese a carico e mi portò in Svizzera con lui, procurandomi un permesso di soggiorno»

Martino Grecuccio, è nato il 9 luglio 1946 a Patù.
Proprio dal paese natio nasce il suo racconto: «Erano gli anni Cinquanta, avevo 9 anni e, finita la terza elementare, insieme ai miei coetanei mi mandavano tra le strade di campagna a raccogliere il letame lasciato dai cavalli, le mucche e le pecore, che poi avremmo rivenduto come concime. Lavoraccio che eravamo costretti a fare fino all’età di 11-12 anni. Dopodiché ogni ragazzo prendeva una strada diversa, molti andavano “allu mesciu” per imparare un’arte. Io rimasi contadino e già a 13-14 anni mi diedero una zappetta e mi portarono in campagna. D’estate, alle 2 di mattina, ci facevano arare la terra con i “macisi” (una sorta di vanga a mano), mica col trattore! Non avevo ancora 18 anni quando un mio parente mi prese a carico e mi portò in Svizzera con lui, procurandomi un permesso di soggiorno».
«L’8 giugno 1963», prosegue nel suo racconto, «partii dalla piazza di Patù con un “noleggiatore” che in auto, una millequattro dalla forma allungata, portò me e gli altri fino a Lecce. Non mi ero mai allontanato dal mio paese e già arrivato alle porte de “lu ponte” tra Patù e Giuliano, preso dallo sconforto, fui distratto solo dal passaggio della littorina che procedeva in direzione Barbarano – Gagliano: era la prima volta che vedevo un treno. Così mi dissi: se riesco ad arrivare in Svizzera a Patù non ci torno».
Arrivato a Lecce, lui gracile e minuto si caricò in spalla l’enorme valigia di cartone: «Misi tutto in un unico bagaglio per non dovermene mai separare e non rischiare di perderlo. Arrivati sul binario 2, dov’era in partenza il treno per Milano, pieno come un uovo. Come fare a far salire sul treno le valigie? Dal finestrino, con l’aiuto degli altri partenti».
Così iniziò l’avventura Oltralpe di Martino che, arrivato a Neuchâtel, iniziò la sua storia di emigrante in una fabbrica dove si lavorava il ferro.
«Ogni volta per raggiungere il cantiere dal mio alloggio e tornare, mi facevo 3 chilometri a piedi all’andata ed altri tre al ritorno, dopo 10 ore di lavoro».
Tornò per la prima volta a Patù ad inizio dicembre: «In sei mesi di lavoro avevo del tutto consumato le scarpe».
Dopo 4 anni di Neuchâtel, Martino si è sposato ed ha continuato a lavorare a Zugo, capitale dell’omonimo Cantone, dove ha fatto diversi lavori per quasi nove anni.
In Svizzera ha fatto 13 stagioni, l’ultima nel 1975: «Ero stanco. Non vedevo più un futuro, restare lì era solo sopravvivenza. Così mi dissi: se riesco a partire e arrivare in Salento, in Svizzera non torno più!».
E così è stato. Tornato a casa Martino ha lavorato alla FilaInto e fatto altri lavori fino alla pensione.
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
Approfondimenti
Dopo 15 anni torna Santa Fumìa
La Chiesa di Santa Eufemia, o Santa Fumìa come gli specchiesi la chiamano, è un piccolo luogo sacro, di origine bizantina, di circa 150 metri quadrati, situata nelle campagne tra Specchia e Miggiano….

Sono trascorsi più di 15 anni, da quando il rione specchiese di Santa Eufemia si è vestito a festa l’ultima volta per onorare la martire cristiana.
Nella serata di sabato 12 luglio ritorna La Festa di Santa Fumìa, evento organizzato, con il patrocinio del Comune, dall’associazione Santa Eufemia che ha ritenuto necessario ritornare alle radici della storia del luogo sacro simbolico con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico, artistico, culturale e spirituale del territorio.
La Chiesa di Santa Eufemia, o Santa Fumìa come gli specchiesi la chiamano, è un piccolo luogo sacro, di origine bizantina, di circa 150 metri quadrati, situata nelle campagne tra Specchia e Miggiano.
Come il culto della santa sia arrivato in Occidente e perché a Specchia, i libri di storia locale non lo riportano.
Nell’anno in corso del Giubileo, questo luogo sacro assume un significato storico, in quanto è poco distante dall’antica Via dei Pellegrini, l’itinerario che i fedeli dei secoli scorsi percorrevano per raggiungere il Santuario di S. Maria di Leuca, oppure in senso contrario, la città santa di Roma, eleggendo la chiesetta a luogo di riposo spirituale e fisico, come testimoniato dagli oggetti antichi ritrovati intorno.
Il programma della serata prevede, alle 19, la celebrazione della santa messa, presieduta da don Antonio Riva, parroco di Specchia. Alle 20, il “Kids Diy!” Creative workshop, a cura di Cicciopasticcio, laboratorio artistico-espressivo per i più piccoli.
Dalle bancarelle collocate nel parchetto della Chiesa di Santa Eufemia, sarà possibile acquistare dei manufatti artigianali e gustare dei prodotti tipici agroalimen-tari dallo stand gastronomico.
Approfondimenti
A Tricase “PROXIMA”: il cibo racconta il territorio
Domani, presso l’ex Mattatoio comunale di Tricase, oggi sede del Laboratorio di Comunità

Sabato 5 luglio, l’ex Mattatoio comunale di Tricase – oggi sede del Laboratorio di Comunità (in foto durante un precedente Open day) – apre le sue porte per ospitare “PROXIMA – Diffondiamo produzioni di prossimità”, un evento dedicato al cibo sano, locale e accessibile, organizzato nell’ambito del progetto europeo FOOD4HEALTH.
Promosso dal Laboratorio di Comunità di Tricase, in collaborazione con il Comune di Tricase e il CIHEAM Bari, PROXIMA non sarà un semplice open day, ma un’occasione concreta per riflettere – e assaporare – il legame profondo tra alimentazione, territorio, sostenibilità e comunità.
Il programma si apre alle 18:30 con un talk pubblico dedicato alle politiche del cibo, che vedrà la partecipazione di esperti, amministratori locali, rappresentanti di reti e associazioni del territorio. Un confronto aperto su salute, produzione etica, scelte alimentari consapevoli e promozione delle economie locali.
Dalle 19:00, spazio al gusto e alla scoperta:
– Mercato agricolo e artigianale con i produttori locali
– Mostra pomologica dedicata alla biodiversità
– Visite guidate ai laboratori del centro rigenerato
A seguire, dalle 20:00, si terranno laboratori tematici e show cooking, pensati per adulti e bambini, con momenti esperienziali e didattici.
La serata si concluderà alle 21:00 con le degustazioni a base di prodotti locali e a km zero, seguite dall’esibizione del cantautore P40, per chiudere in musica un evento che unisce cultura, cibo e partecipazione.
“Un momento di festa, ma anche di consapevolezza – spiegano gli organizzatori – per far conoscere un luogo rinato e un modello di sviluppo possibile, che parte dalle persone, dalle reti e dai territori”.
L’iniziativa è aperta a tutti: cittadini, famiglie, produttori, curiosi e appassionati di buon cibo. Un invito a scoprire, attraverso il gusto e il dialogo, le potenzialità di una comunità che crede nell’innovazione sociale e nella prossimità come valore.
📍 Info utili
🗓️ Sabato 5 luglio, dalle ore 18:30
📌 Laboratorio di Comunità – Ex Mattatoio, via Marina Serra 53, Tricase
🎟️ Ingresso libero
Approfondimenti
Nchiana scindi a Tuglie
Domenica gara podistica 250 atleti correre lungo un percorso cittadino di 9 km. Si svolgerà anche una passeggiata solidale di 4km, a cura dell’associazione donatori di sangue Fidas con il ricavato devoluto in beneficenza

Terza edizione della ’nchiana scindi, la gara podistica organizzata dall’associazione sportiva dilettantistica podistica Tuglie, che vedrà oltre 250 atleti correre lungo un percorso cittadino di 9 km.
Appuntamento domenica 6 luglio, a partire dalle 19,30.
Insieme alla gara competitiva si svolgerà anche una passeggiata solidale di 4km, a cura dell’associazione donatori di sangue Fidas.
«L’intero ricavato di questa camminata sarà devoluto in beneficenza», dichiara il presidente dell’ asd podistica, Francesco Caputo, «crediamo che lo sport debba anche essere uno strumento di solidarietà e vicinanza concreta. La nostra associazione è anche amicizia, divertimento, armonia: questo è lo spirito che ci unisce e guida in tutte le manifestazioni che organizziamo, a cui partecipiamo con entusiasmo e dedizione».
Ritrovo per la partenza in piazza Garibaldi; il percorso di 9 km si snoderà tra le strade principali di Tuglie e comprenderà alcune arterie che collegano la collina di Montegrappa, particolarmente suggestive all’ora del tramonto per il panorama di cui si potrà godere.
«La nchiana scindi non è solo una gara, è anche la celebrazione della forza, della resilienza e dell’amore per lo sport», afferma Chiara Boellis, assessora allo sport di Tuglie, «ogni passo fatto sarà una testimonianza dell’impegno, della preparazione e della capacità di superare i propri limiti».
Al termine del percorso saranno premiati: il primo atleta giunto al traguardo maschile e femminile, i primi cinque atleti di tutte le categorie FIDAL previste M/F) per le categorie allievi, juniores e promesse: unico gruppo), gli atleti che raggiungeranno il traguardo nelle posizioni: 50ª, 100ª, 150ª, e così via, fino alla fine della classifica e le prime tre società con il maggior numero di arrivati, sia maschili che femminili.
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
-
Castrignano del Capo3 settimane fa
Tragedia a Leuca: muore soffocato da una fetta di prosciutto
-
Attualità2 settimane fa
Grave incidente tra Pescoluse e Torre Pali
-
Cronaca2 settimane fa
Intascava ricavi Lotto: condannato ex titolare ricevitoria a Tricase
-
Alessano4 settimane fa
Ventiseienne leccese fermato per spaccio. A Tricase e Alessano controllati ristoranti, pizzerie e bar
-
Cronaca4 settimane fa
Donna uccisa a Racale: fermato il figlio alla periferia del paese
-
Attualità4 settimane fa
«Tiggiano non è il paradiso terrestre»
-
Attualità2 settimane fa
Salute in piazza: la Cittadella della Prevenzione a Tiggiano
-
Cronaca3 settimane fa
Salento in fiamme e Canadair in azione