Attualità
Una giovane ruffanese premiata alla Camera dei Deputati
Oltre alla pergamena di premiazione i giovani hanno ricevuto una borsa di studio a copertura totale, per fruire gratuitamente del master online esclusivo della Fondazione Italia USA in “Leadership per le relazioni internazionali e il made in Italy”…
Il 18 settembre scorso, presso la Camera dei Deputati di Roma, alcuni giovani ragazzi salentini hanno ricevuto il riconoscimento Premio America Giovani, fra i tanti spicca anche il nome di una ragazza di Ruffano Elena Maraschio.
La Fondazione Italia USA promuove il Premio America Giovani al talento universitario, un riconoscimento per le neolaureate e i neolaureati meritevoli delle università italiane.
Affiancato al Premio America, lo storico riconoscimento destinato alle più prestigiose personalità di chiara fama internazionale, il Premio America Giovani vuole valorizzare ogni anno 1000 talenti del nostro Paese con percorso universitario di eccellenza in discipline di interesse della Fondazione, per sostenerli concretamente nel loro ingresso nel mondo del lavoro globale e delle sfide internazionali.
Oltre alla pergamena di premiazione, che è stata consegnata in una cerimonia ufficiale a Roma presso la Camera dei Deputati, i giovani hanno ricevuto una borsa di studio a copertura totale, per fruire gratuitamente del master online esclusivo della Fondazione Italia USA in “Leadership per le relazioni internazionali e il made in Italy”.
Le vincitrici e i vincitori del Premio America Giovani, che hanno partecipato alla cerimonia di premiazione nel Parlamento italiano, sono selezionati dalla Fondazione Italia USA, tramite la banca dati delle università italiane, tra le neolaureate e i neolaureati con un piano di studi afferente gli interessi della Fondazione e sulla base di diversi parametri indicativi del loro talento accademico come, tra l’altro, il punteggio di laurea, l’età di conseguimento del titolo, la media degli esami, la data della sessione di laurea, il curriculum studiorum e altre valutazioni comparative. Non sono possibili autocandidature.
Attualità
Minervino di Lecce: ecco i semafori
Sulla S.P. 62 Minervino – Giuggianello, incrocio via Lecce svincolo per Specchia Gallone e sulla S.P. 59 Minervino – Palmariggi. Il consigliere Fredy Cursano: «Finalmente!»
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Finalmente il semaforo installato circa un anno fa, sulla S.P. 62 Minervino – Giuggianello, incrocio via Lecce svincolo per Specchia Gallone, frazione di Minervino di Lecce, funziona.
Attivato, infatti il progetto, che ha terminato tutta la trafila burocratica, dopo circa un anno dalla sua istallazione, da parte della Provincia di Lecce.
L’incrocio, molto pericoloso per la circolazione, finalmente è stato messo in sicurezza.
Fredy Cursano, consigliere comunale di Minervino (lista il “Pumo”) ringrazia, «in primis, per il grande impegno a favore del territorio, il presidente della Provincia Stefano Minerva, che ha accolto la richiesta del Comune di Minervino di Lecce, avvenuta con la passata amministrazione, quando il sottoscritto era assessore. Allo stesso modo ringrazio il Dirigente del settore ed i suoi collaboratori per aver dato la disponibilità per poter di installare i due semafori, su due incroci differenti, del nostro territorio, pericolosi per la circolazione».
Uno, come dicevamo, sulla S.P. 62 Minervino – Giuggianello e l’altro sulla S.P. 59 Minervino – Palmariggi.
Quest’ultimo in fase di allaccio contatore da parte dell’Enel.
Su questi due incroci, non si possono realizzare rotatorie, in quanto su sulla S.P. 62 Minervino-Giuggianello, proprio sull’incrocio per Specchia Gallone, insiste una vasca dell’acquedotto pugliese. Invece sulla S.P. 59 Minervino – Palmariggi, l’incrocio si trova a ridosso di un ponte, dove passa il canale delle acque bianche.
Cursano ne approfitta per lanciare un appello a tutti gli automobilistici: «Prestate attenzione al semaforo è regolarmente in funzione. Dico questo perché molti, forse non abituati alla presenza del semaforo acceso, passano con il rosso».
Cursano si congeda rivolgendo anche un pensiero «ai nuovi amministratori e a tutti coloro che dietro alle quinte hanno collaborato per l’istallazione del contatore e per l’accensione del semaforo. Vi posso garantire, che non è stato facile districarsi in quella matassa burocratica che abbiamo iniziato a sbrogliare con la passata amministrazione».
Attualità
Il 9^ raduno nazionale estivo di Protezione Civile e Rotary
Giovedì 26 settembre, presso la Struttura Operativa Territoriale di Campi Salentina, si è svolto il 9° Raduno Nazionale Estivo della Protezione Civile.
È stato un Service congiunto Rotary Club Distretto 2120 e Rotary Club Tricase – Capo di Leuca in collaborazione con la Sottocommissione Disastri del Distretto 2120 a sostegno della Protezione Civile Nazionale.
Dopo i saluti istituzionali del Dott. Vito Augusto Capurso, Responsabile della Protezione Civile Puglia e del Dott. Alberto Barsanti, Presidente della Sottocommissione Disastri Distretto 2120 del Rotary International è intervenuta la Dott.ssa Luigia Morciano del Rotary Club Tricase–Capo di Leuca, dirigente medico presso l’A.O.”Card.G.Panico”, che ha approfondito i temi del primo soccorso sanitario.
A tale scopo ha trattato gli argomenti fondamentali quali gli interventi autorizzati, le tecniche di trasporto, la gestione dell’emorragia, dell’ipertermia e delle ustioni.
Erano presenti più di cinquanta volontari della Protezione Civile che hanno partecipato attivamente all’evento. L’obiettivo è stato quello di rafforzare le competenze tecniche dei volontari già operanti da anni nel settore e la formazione delle nuove leve che potrebbero trovarsi in contesti operativi che richiedono il superamento degli stessi per il bene della collettività. Sono stati sottolineati i passaggi chiave che, in una condizione di elevato stress, potrebbero essere disattesi a discapito dell’infortunato.
A seguire sono intervenuti Gianluca Corvaglia, infermiere specialista in Emergenza-Urgenza operante presso il Servizio118 e PS dell’A.O.”Card. G.Panico” e Giulio Cazzato, autista soccorritore in servizio presso 118 di Lecce postazione Tricase e docente formatore BLSD-Accademy.
Nella sua relazione il Dott.Corvaglia ha fornito non solo i dati epidemiologici riguardo l’incidenza e la frequenza di condizioni di emergenza/urgenza, ma ha anche spiegato le tecniche di rianimazione cardio-polmonare. Ampio spazio è stato lasciato al dialogo con i volontari che hanno avuto l’opportunità di mettere in pratica quanto appreso con simulazioni su manichino adulto/bambino organizzate e guidate da Gianluca e Giulio.
I relatori e gli organizzatori del Raduno hanno sottolineato l’importanza di creare una cultura di prevenzione e di formazione per una corretta gestione laica dell’arresto cardio- respiratorio. Si tratta infatti di una condizione patologica tempo-dipendente che ogni cittadino e ogni volontario dovrebbe essere in grado di gestire e di affrontare al meglio. Questo potrebbe evitare le complicanze ipossico-celebrali e ridurre la mortalità che, in assenza di un adeguata rianimazione, aumenterebbe il rischio del 10% per ogni minuto trascorso.
Al termine il Dott. Capurso ha preso la parola sottolineando la valenza della collaborazione tra il mondo del volontariato e le istituzioni e, in questo caso del Rotary, a favore della comunità.
La sessione si è conclusa con il messaggio lanciato ai volontari e che è stato il filo conduttore della giornata: “…..la vita ci sta a cuore “.
Attualità
Otranto: oltre 25mila firme per l’accesso alla Baia delle Orte
Petizione online dopo l’interdizione del passaggio allo stradone privato ora riservato ai soli clienti del bar ristorante o dello stabilimento
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«L’Orte di Otranto è di tutti!».
Ha raggiunto oltre 25 mila firme la petizione lanciata sulla piattaforma Change.org per chiedere l’accesso pubblico alla baia.
A lanciare l’appello un cittadino, Ippazio Coluccia, che scrive: «Ad Otranto esiste una baia incantevole, all’interno del parco regionale Otranto – Santa Maria di Leuca e all’interno della zps (zona protezione speciale), limitrofa al famoso “lago rosso” ex cava di bauxite. Sino a qualche anno fa, la baia era accessibile da uno stradone da percorrere a piedi ed il comune, nei mesi estivi, metteva a disposizione una navetta che arrivava alla costa, costeggiando la pineta».
Fino a quando, continua l’appello, i nuovi proprietari hanno interdetto il passaggio allo stradone privato «riservandolo ai soli clienti del bar ristorante o dello stabilimento».
Da qui nasce la necessità della mobilitazione sul web per chiedere «all’amministrazione comunale un’azione per il riconoscimento dell’uso pubblico del sentiero e poter rendere possibile a tutti (comprese persone con disabilità e soggetti fragili) la libera fruizione di un tratto di costa così bello».
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