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Attualità

Rachele Andreoli, “Fimmana de mare” prima di “Leuca”

Il nuovo singolo e videoclip anticipano l’uscita del primo lavoro discografico solista della cantante, autrice e polistrumentista di Salve

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Su Youtube è disponibile il videoclip di “Fimmana de mare“, singolo che anticipa “Leuca“, primo lavoro discografico da solista della cantante, autrice e polistrumentista di SalveRachele Andrioli. In uscita giovedì 24 giugno per FinisTerre, all’interno della linea di produzione dedicata alle nuove proposte della world music internazionale, il cd rientra nella programmazione Puglia Sounds Records 2022 della Regione Puglia (POC Puglia 2007-2013 – Azione Sviluppo di Attività Culturali e dello Spettacolo).

Fimmana de mare” è un brano che sin dal titolo mette in evidenza il concetto di genere e la relazione con il mare, un mare che simboleggia lo scambio, le culture che si veicolano attraverso la musica e, in questo caso, con sole voci e mani: quelle di Rachele Andrioli (anche alle percussioni) e di Adele BenlahouarGiovanna Paola ArianoGiulia Piccinni e Giada Chiara Magagnino, quattro componenti del laboratorio polivocale femminile “Coro a Coro”, un ensemble di circa 40 voci di donne fondato e diretto dalla stessa Andrioli.

Le immagini del videoclip, diretto e montato da Giuseppe Rutigliano e Cosimo Pastore, con la regia di Rachele Andrioli Marcelo Bulgarelli, mostrano facce corrispondenti alle tante realtà, alla nostra responsabilità e a quella dei modelli da cui prendiamo ispirazione, in cui ci identifichiamo a volte, le nostre piccole e grandi azioni che si compiono nel quotidiano, nella vita, nella Storia. Azioni che ci hanno toccato e da cui prendiamo riferimenti, maschere di noi stessi che lasciano spazio a riflessione. “Fimmana de mare” è anche una necessità di leggerezza, di lasciar fluire, di lasciare il giusto spazio all’espressione senza imposizioni o forzature. La parola “Jeu”, ovvero “Io” nel dialetto del Capo di Leuca, risuona nel brano quasi a sottolineare il senso di appartenenza al proprio luogo di nascita, e la continua trasformazione di noi, di questa nostra terra.

Leuca” è stato presentato dal vivo alla stampa ieri al Teatro Villa Pamphilj di Roma nell’ambito del Festival Popolare Italiano . il bis giovedì 14 luglio (alle 17) al Medimex di Bari.

Il tour di presentazione – sostenuto nella programmazione Puglia Sounds Tour Italia 2022 – partito da Rieti (22 giugno) approderà a Venezia (9 luglio), Formia (10 luglio), Poggio Torreggiana (26 luglio) e Gombola (28 luglio).

Cantautrice e polistrumentista, Rachele Andrioli ha acquisito un ruolo importante nell’ambito delle nuove proposte artistiche pugliesi testimoniato da una intensa attività concertistica in Italia e all’estero. Vanta la partecipazione a prestigiosi festival, in solo e con varie formazioni musicali di world music, jazz e classica collaborando con importanti artisti internazionali quali Arto Lindsay, Piers Faccini, Baba Sissoko, Roopa Mahadevan. Nel suo lavoro di ricerca per uno sviluppo della voce secondo stilemi della tradizione utilizzando tecniche innovative, Rachele Andrioli parte dal repertorio popolare pugliese per fonderlo abilmente con altri mondi musicali. Nel live, accompagna la sua voce con tamburi a cornice, flauti armonici, scacciapensieri, strumenti a corde, facendo un uso sapiente dell’elettronica. Realizza laboratori di canto polifonico in Italia e nel mondo e ha fondato il laboratorio corale femminile “Coro a Coro”, che accoglie tante donne da tutto il Salento.



Attualità

Poste ancora chiuse a Corsano: convocata manifestazione

“Cittadini esasperati, offesi e umiliati”: il PD cittadino invita il paese a scendere in piazza, mentre il Comune chiede “incontro urgente alla direzione provinciale”

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Tiene banco a Corsano il tema Poste Italiane, per via della chiusura dell’unico Ufficio Postale del paese da ormai alcuni mesi.

In queste ore un nutrito gruppo di iscritti al PD corsanese ha raccolto in una note le preoccupazioni ed il malcontento del paese per come segue: “Preoccupati delle tensioni sociali che si stanno manifestando in relazione alla chiusura dello sportello di Poste Italiane di Corsano, con la presente raccolta di firme, ritengono di dover sottoporre alle autorità in indirizzo le seguenti considerazioni.

E’ noto che con provvedimento del 6 dicembre scorso la sede di Poste Italiane corrente in Corsano alla via Don Minzoni è stata chiusa promettendo la sua riapertura per il 14 gennaio 2025.

Sta di fatto che Poste Italiane non ha ritenuto necessario adottare misure alternative alla chiusura della sua sede come ad esempio poteva essere la collocazione di un container o di un camper da situare di fronte alla sede di postale, nel piazzale antistante.

Corsano è un comune di circa 5.100 abitanti e la funzione degli sportelli di Poste Italiane è indispensabile sotto numerosi aspetti da quello sociale a quello economico, da quello professionale a quello finanziario.

Pur tuttavia i correntisti ed avventizi corsanesi sono stati costretti (nel senso vero del termine) a rivolgersi allo sportello di Poste Italiane di Alessano, comune posto a 3 chilometri di distanza dove sono stati trasferiti tutti i rapporti intrattenuti dai cittadini con Poste Italiane.

Non risulta fruibile ai cittadini corsanesi nemmeno lo sportello POSTAMAT per le operazioni da effettuare all’esterno di Poste Italiane.

Inoltre, tale sportello, dedicato solo all’utenza corsanese, è aperto solo dalle 12.30 alle 13.30.

Tenuto conto delle difficoltà dell’utenza della fascia più debole di poter continuare a doversi recare in altro comune per il disbrigo di propri rapporti, ci si chiede come mai Poste Italiane non abbia ritenuto opportuno cercare e trovare soluzioni per il mantenimento dello sportello di Corsano nella stessa cittadina anche se in forma provvisoria e precaria in attesa della fine dei lavori “infrastrutturali”.

Va segnalato che Poste Italiane nel dispetto di quanto annunciato (riapertura per il 14 gennaio 2025) ha prorogato la chiusura al 31 gennaio 2025 servendosi di un semplice avviso collocato sulla porta della sede corsanese e proprio in queste ore ha ulteriormente comunicato nello stesso modo la proroga al 26 febbraio 2025.

I cittadini di Corsano esasperati, offesi, umiliati e trascurati nella loro dignità, chiedono, per quanto detto che poste italiane voglia immediatamente provvedere all’apertura di uno sportello provvisorio a Corsano preferibilmente di fronte alla sede di Poste Italiane con l’installazione di un container o di un camper che possano supplire alle incombenti necessità dell’utenza.

Chiedono che sua Eccellenza il Prefetto, il Procuratore della Repubblica di Lecce e le altre Autorità in indirizzo vogliano vigilare affinché l’interruzione di pubblico servizio venga rimossa immediatamente e ripristinata finalmente una razionale risposta ai bisogni della cittadinanza.

Siamo certi che la situazione troverà soluzione con l’adozione di un minimo di buon senso e con il rispetto dei cittadini di Corsano.
E chiedono che i cittadini di Corsano vogliano condividere questo documento con la convinta sottoscrizione dei principi contenuti.

Vi diamo appuntamento per una pacifica manifestazione di dissenso per sabato 15 febbraio 2025 dalle ore 10.00 alle ore 12.00
nei pressi deli uffici di Poste Italiane in Via don Minzoni a Corsano per la formazione di un comitato che si occupi di affrontare le opportune azioni politiche e legali per la soluzione del gravoso problema“.

Il Comune di Corsano intanto, sui suoi canali ufficiali, fa sapere di aver “richiesto un incontro urgente con la direzione provinciale al fine di ottenere chiarimenti puntuali anche in ragione dei notevoli disagi che la cittadinanza sta subendo“.

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Attualità

Viminale boccia norma regionale su candidatura sindaci

Il Ministero dell’Interno conferma l’incostituzionalità della norma: violato il diritto all’elettorato passivo dei sindaci. Anci Puglia: «Si corregga subito questa ingiustizia».

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Non si può impedire ai sindaci di portare a termine il mandato amministrativo senza alcuna certezza di essere effettivamente candidati alle elezioni regionali: la norma è stata definita incostituzionale e irragionevole dal Ministero dell’Interno, che ha espresso perplessità sull’introduzione di una limitazione del diritto di elettorato passivo dei primi cittadini.

Con una nota inviata al Governo nell’ambito del controllo sulla legge di bilancio 2025, il Viminale ha evidenziato le criticità dell’articolo 219, ritenendolo non in linea con le norme generali stabilite dalla legge 165/2014.

«Avevamo espresso sin da subito tutte le nostre perplessità e il nostro rammarico per l’approvazione, notte tempo e a votazione segreta, di un emendamento palesemente discriminatorio ed ingiustificato nei confronti dei Sindaci pugliesi, con cui il Consiglio Regionale della Puglia aveva imposto ai primi cittadini intenzionati a candidarsi a quell’assise, di dimettersi sei mesi prima delle elezioni regionali», si legge in una nota di Anci Puglia, «una norma che comprime ingiustificatamente il diritto all’elettorato passivo di un’intera categoria, quella dei Sindaci, peraltro già oggetto di apposita previsione normativa del TUEL».

Secondo l’Associazione Nazionale Comuni Italiani della Puglia, «Questo articolo introduce un ostacolo significativo alla partecipazione democratica dei sindaci, impedendo loro di portare a termine il mandato amministrativo senza alcuna certezza di essere effettivamente candidati alle elezioni regionali».

E i sindaci, nelle ultime settimane, hanno fatto pervenire all’Anci Puglia il loro pieno dissenso e le proprie istanze per annullare quell’emendamento. Sindaci di tutti gli schieramenti politici e di comuni di ogni dimensione demografica, dal più grande al più piccolo.

«Oggi», concludono da Anci Puglia, «apprendiamo che anche il Viminale ci dà ragione. Ora la decisione spetta al Consiglio regionale della Puglia: tornare sui propri passi e cancellare una brutta pagina di legiferazione antidemocratica o attendere che sia il Governo a impugnare».

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Il “popolo degli invisibili”, corsi gratuiti per caregiver

A Lecce un ciclo di sette incontri, tenuti da un team di esperti, tra cui psicologi, medici e infermieri ANT, durante i quali saranno affrontati temi fondamentali legati alla gestione della malattia cronica invalidante

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Sono in partenza le attività previste dal Progetto Interregionale per la lotta al tumore, un’iniziativa co-finanziata da Fondazione con il SUD che coinvolge quattro regioni del Mezzogiorno: Basilicata, Campania, Puglia e Sardegna.

Tra le prime attività programmate, si segnala l’avvio di corsi di formazione dedicati ai caregiver nelle diverse province interessate. In Puglia, i corsi si terranno a Lecce e Bari.

In Italia i caregiver sono circa 7,3 milioni, c’è chi li definisce il popolo degli invisibili. Ogni giorno si prendono cura di un familiare, di un amico, di una persona cara non autosufficiente.

Circa 3 milioni assistono un malato di tumore.

Sono i caregiver, coloro che accompagnano nel percorso di cura.

Mediamente un caregiver dedica 8 ore, della sua giornata, all’assistenza del malato.

Per tale motivo è alto il rischio che trascuri sé stesso, ponendosi in secondo piano con ripercussioni per il proprio benessere psico-fisico, tanto che quando il peso dei propri compiti diviene troppo gravoso da affrontare, può essere egli stesso ad ammalarsi.

Questo provoca una destabilizzazione della rete di assistenza che tutela il paziente, poiché rimanere al domicilio è possibile, solo quando la famiglia è in grado di farsi carico di questa complicata gestione.

Generalmente, chi si prende cura di un proprio caro ammalato, pur essendo consapevole delle difficoltà che deve fronteggiare e capace di riconoscere i propri bisogni, tende a dare priorità a quelli del paziente mettendo le proprie esigenze in secondo piano.

Inoltre, spesso si ritrovano a destreggiarsi in un ruolo nuovo senza esperienza e competenza.

Per questo una parte del progetto è dedicata a loro con corsi di formazione, affiancamento domiciliare e laboratori di comunità.

Si partirà a Lecce con il primo corso che inizierà giovedì 20 febbraio e prevede un ciclo di sette incontri, durante i quali saranno affrontati temi fondamentali legati alla gestione della malattia cronica invalidante.

Tra gli argomenti trattati: gli aspetti pratici e psicologici dell’assistenza; i vissuti emotivi del caregiver; la tutela dei diritti del paziente e della sua famiglia.

Gli incontri saranno tenuti da un team di esperti, tra cui psicologi, medici e infermieri ANT, oltre a figure come l’assistente sociale e il nutrizionista, offrendo un supporto completo e qualificato ai partecipanti.

I corsi sono gratuiti e rivolti a tutti i caregiver di pazienti oncologici o affetti da patologia cronico-degenerativa interessati a ricevere strumenti concreti e supporto emotivo per affrontare il loro delicato ruolo.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni: delegazione.lecce@ant.it; 0832 303048 – 342 7683500

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