Attualità
Taviano, la città dei fiori e della frutta
Il sindaco Giuseppe Tanisi, ospite in redazione, fa un bilancio dei suoi 8 anni di amministrazione e svela i progetti per il futuro della città e di Mancaversa. La mezza ammissione: «15 anni sono tanti, ma Taviano viene prima di tutto. Un sindaco ha il dovere morale di sottoporsi al giudizio degli elettori. Se decide di non farlo, però, deve essere per sua scelta»

di Giuseppe Cerfeda
Il sindaco Giuseppe Tanisi in redazione per parlarci della “sua” città (come ama ripetere): una lunga intervista con al centro i progetti in ballo per il futuro di Taviano e Mancaversa.
«In questo momento», esordisce il primo cittadino, «Taviano vive un momento di grande serenità ed armonia cittadina: la condizione per riuscire a fare bene le cose».
Superate quindi le fratture con l’ex vice sindaco, ora all’opposizione?
«Sono passati un po’ di anni… L’amico Carlo Portaccio svolge la sua funzione di consigliere di minoranza e ci confrontiamo serenamente in consiglio in un clima di rispetto di assoluto».
È al secondo mandato consecutivo ed ha indossato la fascia tricolore già per cinque anni ad inizio millennio. Per cosa è orgoglioso di questi suoi anni da primo cittadino?
«Innanzitutto, per una serie di opere che abbiamo realizzato o che stiamo portando a termine. Partirei da una serie di interventi per oltre 5 milioni di euro per il recupero di tutte le scuole della “mia” città. Mediante l’efficientamento energetico abbiamo rimesso a nuovo le scuole materne “Don Milani”, e “Carlo Mauro”, la scuola dell’infanzia di Via Bernini; per la “Aldo Moro” abbiamo saputo utilizzare le risorse ministeriali per il rifacimento del tetto dell’ edificio, risalente agli anni ’60 e ’70, mettendolo in sicurezza per la tranquillità dei nostri figli. Stiamo continuando in questa direzione con il recupero della scuola media, altro edificio risalente agli anni ’70, che rimetteremo a nuovo, palestra compresa; in questo caso con fondi del PNRR per 2milioni e 830mila euro.
Il mio cruccio era, ed è, quello di fornire di acquedotto e fognatura la Marina di Mancaversa.
Al nostro insediamento l’area destinata all’impianto di sollevamento era sotto sequestro. Per superare questa fase di emergenza, abbiamo modificato e rimodellato il vecchio progetto, riuscendo ad ottenere 9 milioni di euro.
Con quei soldi abbiamo portato i servizi in quartieri di periferia che ne erano privi. La ritengo un’opera fondamentale se vogliamo continuare a parlare di turismo. Non possiamo permetterci di presentarci ancora con le autobotti che girano per le marine, senza parlare del rischio concreto di “perdite” in mare dei pozzi neri».
LA MARINA
Mancaversa intanto continua a recitare un ruolo importante nella ricettività turistica.
«L’attrattività di Gallipoli, Leuca, Otranto e Lecce produce benefici per tutto il Salento. Nella “mia” marina, Mancaversa, vi è un patrimonio immobiliare che consente ai tavianesi di avere un reddito dall’affitto della seconda abitazione di cui sono proprietari. Il Salento è unico, anche se ogni comune ha una specificità. Se costituiamo una rete di collaborazione virtuosa, rendiamo unico un territorio, un’area vasta che abbiamo bisogno di valorizzare in tutti i modi, per creare le condizioni affinché i giovani non vadano via. Il calo demografico riguarda tutte le comunità: anche nella “mia” Taviano, dove molte famiglie si sono insediate negli anni ’90 , grazie al lavoro nelle serre, ed hanno finito poi per stabilizzarsi. Oggi, però, il dato è in controtendenza ed è un aspetto su cui dobbiamo riflettere».
Sempre in tema di acquedotto e fognatura siete in dirittura di arrivo anche per la cosiddetta Lottizzazione Longo.
«In quella lottizzazione degli anni ’70 mancano quei servizi che noi porteremo. Abbiamo fatto un grande lavoro per poter chiarire che si tratta di un’area completamente urbanizzata. Autorità idrica, Acquedotto e Regione mi hanno sostenuto in questa battaglia. I lavori inizieranno nelle prossime settimane».
MERCATO FLORICOLO E ORTOFRUTTICOLO
Taviano è famosa ovunque per i suoi fiori. In che stato di salute è il comparto?
«La piccola proprietà contadina ha permesso a tante famiglie, spesso grazie alla produzione di garofani, di vivere della ricchezza della floricoltura. Oggi stiamo vivendo un periodo di transizione. Anche per i costi del gasolio oltre che per quelli necessari al funzionamento di una serra. Le aziende consolidate continuano a lavorare grazie ad un prodotto di qualità e alla commercializzazione anche al di fuori del nostro mercato floricolo. Molte delle serre che erano destinate all’agricoltura sono oggi, invece, orientate alla produzione di primizie. Per questo si contano due mercati: quello floricolo e quello ortofrutticolo. Il mercato ortofrutticolo è un punto sicuro di riferimento per i produttori locali e luogo di smistamento delle produzioni orticole, non soltanto intorno a Taviano, ma per tutto il Salento. È situato in una grande struttura, un’ex fabbrica che il comune ha acquistato e ristrutturato. Insistono 18 concessionari venditori all’ingrosso. L’unicità del mercato ortofrutticolo, però, è lo spazio creato per i produttori: intorno alla parte del mercato destinata ai concessionari all’ingrosso, vi è uno spazio («per il quale abbiamo recuperato la tettoia e smaltito l’amianto»), a disposizione dei contadini per la vendita diretta che praticano ogni giorno, dal lunedì al venerdì, più la domenica mattina. Dopo la battaglia vinta, per amministrare le due strutture senza il vincolo di società miste, oggi deteniamo la gestione diretta sia del mercato ortofrutticolo che di quello floricolo producendo anche benessere per il bilancio comunale».
Quante persone lavorano al mercato floricolo ed ortofrutticolo?
«Facendo riferimento ai tesserini degli operatori, fra produttori, commercianti all’ingrosso, commercianti diretti, ambulanti, ecc., si stimano circa mille operatori».
Abbiamo assistito alla grande corsa per i finanziamenti del PNRR. Voi cosa siete riusciti a fare?
«Io lo chiamo tesoretto dei progetti. Se un ente non partecipa ai bandi disponibili, PON, POR o PNRR che siano, rischia di avere l’unica facoltà di pagare stipendi e mutui. Gli enti locali si reggono su mezzi propri di bilancio: se hai la forza di osare oltre, con gestione in economia del mercato, la farmacia comunale, ecc., e procurare utili, il benessere ricade sulla città. Il PNRR è un’occasione, e noi la cogliamo. Abbiamo presentato un progetto ambizioso da 10 milioni di euro collegato alla risistemazione dei due mercati, floricolo ed ortofrutticolo, da trasformare in un unico grande plesso. Siamo stati ammessi a finanziamento ma sapremo se le risorse saranno sufficienti per finanziare tutti solo a graduatoria definitiva. Al momento stiamo avviando i lavori per la scuola media con 2milioni e 830mila euro; abbiamo anche ottenuto un milione di euro per il Parco Ricchiello per il rifacimento degli impianti sportivi. È andato a buon fine anche il progetto da un milione di euro per Mancaversa dove sistemeremo una struttura comunale allo stato rustico, sulla litoranea. Diventerà luogo di accoglienza e vi confluiranno protezione civile, pronto soccorso, delegazione della Marina e Vigili urbani, più un luogo per l’accoglienza dei migranti».
A proposito di tesoretto: «Abbiamo partecipato ad un bando da 567mila euro per realizzare un centro di raccolta dei rifiuti nella zona Industriale. Così come abbiamo partecipato a tutti i bandi di innovazione tecnologica, per mettere in rete città e cittadini. Si tratta di 5 o 6 progetti finanziati per oltre un milione di euro già nel bilancio di previsione del 2023, definitivamente approvato in consiglio comunale. Siamo nella fase esecutiva, prima della messa in cantiere».
Molti comuni hanno avuto difficoltà a presentare i progetti per il PNRR perché con organigramma deficitario. Voi come siete messi?
«È questo il tema: non possiamo andare oltre con la spesa per il personale. Noi abbiamo operato con un investimento nel settore dei lavori pubblici che ci ha consentito la dotazione di personale adatto alla bisogna. Sono fortunato, perché la struttura amministrativa del mio comune è un valore aggiunto della città anche per la capacità di tutti di lavorare in squadra. Grazie agli uffici ed agli esperti che abbiamo di volta in volta utilizzato, abbiamo cercato di cogliere tutte le occasioni senza perdere nessuna opportunità. Vale per il PNRR come per i POR e tutte quelle misure collegate a cassa depositi e prestiti, con i mutui ordinari che fanno riferimento a mezzi propri di bilancio».
Il numero dei dipendenti in pianta organica è sufficiente?
«Possiamo contare su 50 unità lavorative, l’ideale sarebbe averne a disposizione poco meno di 70».
Qualche ufficio in particolare sofferenza?
«In tutti i settori avremmo la necessità di attingere a nuovo personale. Mi ritengo comunque fortunato perché i dirigenti non si limitano al loro compitino e, se c’è da protocollare o fare una fotocopia, non si tirano certo indietro. Devo ammettere che fanno ben più di quello che gli toccherebbe e sono il valore aggiunto della comunità».
Qual è la situazione economica del comune di Taviano?
«Il nostro bilancio è virtuoso, il comune è in equilibrio finanziario. Abbiamo un livello di indebitamento normale ed un livello di tassazione che abbiamo cercato in tutti i modi di contenere. Godiamo di un avanzo d’amministrazione del 2022 che, anziché portare sulla spesa corrente, abbiamo accantonato in un fondo, per ovviare le spese in aumento esponenziale per il consumo dell’energia elettrica. Presto le nostre comunità dovranno fare i conti anche con il costo dei rifiuti. Le nostre famiglie si sporcano le mani con la differenziata, raggiungiamo il 70%, ma il ciclo dei rifiuti non si chiude, mettendo tutto in discussione. Il Consiglio di Stato ha obbligato i comuni a rivedere 2021, 2022 e 2023, con conseguente salasso per i cittadini. In questo modo ci riducono ad un odioso ruolo di esattori in nome e per conto di altri».
Pare di capire, però, che il comune abbia capacità di indebitamento. Avete in mente di acquistare qualche bene dai privati per donarlo alla città?
«Sono in campo iniziative rivolte alla valorizzazione del patrimonio comunale ma ne parlerò al momento opportuno».
LA ZONA INDUSTRIALE
«Non ci sono soltanto lotti assegnati, ma opifici in corso di realizzazione. Non abbiamo più lotti disponibili e per questo stiamo rilasciando i permessi a costruire. C’è una laboriosità che mi rende felice».
Qual è la misura minima per un lotto nella zona industriale?
«La pianificazione e l’ampliamento della zona industriale prevede 45 lotti, tra cui ve ne sono anche di 3mila e 2mila e 700 metri quadri. Non solo grandi insediamenti; anche un meccanico, ad esempio, può scegliere di trasferirsi, decongestionando così il centro. Allo stesso modo se si vuole procedere ad un grande insediamento si possono acquistare più lotti insieme».
LA CASA DI COMUNITÀ
«Il 28 dicembre scorso abbiamo approvato e formalizzato, in consiglio comunale, il diritto di superficie per i 99 anni a beneficio dell’Asl di un terreno di proprietà comunale. Ci finanzieranno un milione e 771mila euro per realizzare un luogo fisico per l’assistenza di prossimità, al quale i cittadini potranno accedere per bisogni di assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale. Siamo già in grado di cantierizzare e i lavori che dovranno essere completati entro il 2026».
SI CANDIDERÀ ANCORA?
Sindaco dal 2001 al 2006, poi di nuovo primo cittadino dal 2016. Adesso potrebbe concorrere per il terzo mandato, ne ha voglia?
«Intanto, il secondo mandato mi ha permesso di dare continuità: realizzazione di subcomparti urbanistici, approvazione di comparti urbanistici, Piano delle Coste vanno nella direzione di valorizzare il patrimonio. Sinceramente vivo con serenità l’esperienza di pubblico amministratore, anche grazie ad un gruppo di maggioranza collaborativo ed operoso. A proposito del terzo mandato: ritengo che il metodo più democratico per verificare l’azione di governo sia quello del voto popolare. I primi a riconoscere se ci sono incrostazioni nell’azione di governo di un sindaco sono proprio i cittadini, soprattutto nei piccoli comuni. Anzi, un sindaco ha il dovere morale di sottoporsi al giudizio degli elettori. Se decide di non farlo, però, dovrebbe essere una sua scelta e non per dei limiti al numero dei mandati. Per quanto mi riguarda, 15 anni sono tanti, ma Taviano viene prima di tutto».
Quindi si ricandiderà?
«Questo lo avete detto voi (e sorride sornione, NdR)».
Per cosa, tra 100 anni, le piacerebbe essere ricordato?
«Per aver realizzato la rete di acquedotto e fognatura per tutta la città, per il campo sportivo San Giuseppe rimesso a nuovo, per la risoluzione del contenzioso per la pista di atletica, per l’acquisizione del patrimonio comunale. Soprattutto per aver operato sempre ed esclusivamente per il bene della città»
CAMPO SPORTIVO E PISTA DI ATLETICA
«Per la pista in località Serrazzite, («raggiungibile solo in elicottero! Abbiamo lavorato ad un progetto di rigenerazione urbana per realizzare le strade di accesso») vi era un contenzioso assurdo. Al mio arrivo il comune rischiava il dissesto per un decreto ingiuntivo della Provincia che chiedeva il pagamento di 2 milioni di euro. Abbiamo risolto la questione ed acquisito la pista di atletica. Il campo sportivo San Giuseppe, invece, era abbandonato ed in totale stato di degrado: nelle prossime settimane vi inviterò all’inaugurazione del nuovo impianto con l’erbetta sintetica».
TRENO DELLA MEMORIA E VIAGGIO A ROMA
Prima di congedarsi il sindaco Tanisi ci tiene ad evidenziare due esperienze importanti per i ragazzi di Taviano: «Il Treno della Memoria è un appuntamento fisso al quale partecipiamo con un gruppo di giovani tavianesi che si recano ad Auschwitz – Birkenau per vedere con i loro occhi quegli orrori che mai più dovranno tornare. Il 14 marzo prossimo, infine, il consiglio comunale dei ragazzi sarà a Roma per una visita in Parlamento».
Attualità
In cerca di lavoro
17° Report Arpal Puglia: oltre 800 posizioni aperte nel Leccese e recruiting day settore telecomunicazioni a Maglie e a Casarano

Mille candidati, cento aziende presenti e oltre duemila colloqui svolti in tre giorni: sono i numeri di Puglia Jobs, il Recruiting day organizzato dalla Regione Puglia attraverso la sua agenzia Arpal Puglia nell’ambito della prima edizione pugliese di Job&Orienta, evento che dal 14 al 16 maggio ha affollato i padiglioni della Fiera del Levante.
Si aprirà adesso la seconda fase della selezione, con oltre 100 colloqui da remoto prenotati da altre regioni d’Italia e dall’estero, grazie alla strategia Mare a Sinistra della Regione Puglia.
Nei prossimi giorni, invece, sono in programma altri due recruiting rivolti ad operatori call center nella provincia di Lecce.
Martedì 20 maggio, dalle 14 alle 17, il Centro per l’Impiego di Maglie ospiterà un recruiting dayorganizzato da Gi Group, dedicato alla selezione di 25 operatori call center inbound. L’appuntamento è negli uffici di via Gallipoli 57.
Chi è interessato può candidarsi entro il 19 maggio 2025, rispondendo all’offerta 7080/2025 disponibile sul portale lavoroperte.regione.puglia.it.
Per maggiori informazioni è possibile contattare il CPI di Maglie al numero 0836/1909044 o scrivere a ido.maglie@arpal.regione.puglia.it.
Giovedì 29 maggio, dalle ore 14,30 alle 16,30, presso il Centro per l’Impiego di Casarano (in Via San Giuseppe n.14), avrà luogo un Recruiting Day organizzato da Covisian Credit Management S.p.A., azienda alla ricerca di 50 impiegati telefonici per attività di recupero crediti.
Per candidarsi ufficialmente, è necessario rispondere all’offerta 6759/2025 sul portale lavoroperte.regione.puglia.it entro il 29 maggio.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il CPI di Casarano al numero 0833/1699001 o scrivere a ido.casarano@arpal.regione.puglia.it.
Numerose altre offerte sono contenute nel 17° Report settimanale di ARPAL Puglia che conta 204 annunci e 802 posizioni lavorative attualmente disponibili nell’Ambito di Lecce.
Il panorama occupazionale si conferma dinamico e articolato, con offerte che attraversano numerosi comparti produttivi del territorio. A guidare la domanda di lavoro è ancora una volta il settore turistico con 189 opportunità attive, confermandosi motore strategico dell’economia locale.
Al secondo posto si colloca il comparto delle pulizie con 145 posizioni aperte, seguito dal settore delle costruzioni, in forte crescita, che registra 117 posti disponibili.
Mostra un andamento positivo anche il settore delle telecomunicazioni che conta 95 offerte di lavoro, mentre il comparto della sanità e dei servizi alla persona mette a disposizione 67 opportunità.
Nel commercio sono presenti 60 posizioni vacanti, mentre il settore dei trasporti e della riparazione di veicoli ne offre 32.
Il settore agroalimentare conta 21 posti aperti, seguito dal Tessile, Abbigliamento e Calzature (TAC) con 13 opportunità, dal comparto amministrativo e informatico con undici e da quello della bellezza e benessere con nove.
Infine, il settore metalmeccanico registra otto posizioni attive, mentre i comparti dello spettacolo e organizzazione eventi e pedagogico/istruzione contano tre opportunità ciascuno.
A completare il panorama occupazionale vi sono 22 posizioni riservate agli iscritti alle categorie protette secondo la legge 68/99 e altre nove destinate a persone con disabilità. Il report segnala inoltre sei tirocini formativi attivi e una serie di proposte di lavoro e formazione all’estero, promosse attraverso la rete EURES, che sostiene la mobilità professionale a livello europeo.
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.
Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego.
Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
PER CONSULTARE IL 17° REPORT ARPAL CLICCA QUI
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
Attualità
Corsano, l’appello al voto
«Cari elettori…»: le ragioni dei candidati sindaci Francesco Caracciolo (Corsano Futura), Luigi Russo (Alternativa Proletaria) e Pierluigi Ciardo (Corsano Insieme)

Poco meno di una settimana e poi… les jeux sont faits!
Lo sforzo dei tre candidati sindaco di Corsano sarà quello di portare dalle loro parte gli elettori, soprattutto quelli indecisi.
Così dalle nostre colonne rivolgono un appello diretto ai cittadini chiamati al voto.
FRANCESCO CARACCIOLO – Lista n° 1 – Corsano Futura
«Continueremo il lavoro iniziato con il compianto sindaco Raona»
«Tra qualche giorno i corsanesi saranno chiamati alle urne per decidere se rinnovare o meno la fiducia accordata in maniera dilagante appena un anno fa all’amministrazione uscente, guidata dal compianto sindaco Biagio Raona.
La lista che mi onoro di rappresentare è composta da tutti i componenti della maggioranza che hanno deciso di continuare il lavoro iniziato, affiancati da uomini e donne che con la loro indiscussa professionalità hanno dato un apporto al programma elettorale.
Negli ultimi anni siamo riusciti ad intercettare cospicui finanziamenti che hanno trasformato il volto del centro storico, riqualificandolo con basoli, arredo urbano e illuminazione led.
Abbiamo restituito a Corsano un centro vivo e accogliente incentrando la nostra azione sull’acquisizione del Palazzo Baronale, che dovrà essere il cuore pulsante della Corsano Futura.
Con ulteriori fondi abbiamo adeguato la condotta fognaria per evitare il rischio idrogeologico ed al contempo abbiamo effettuato l’efficientamento energetico su diversi immobili comunali.
Abbiamo immaginato una costa attrattiva che potesse valorizzare le nostre marine ed abbiamo ottenuto il finanziamento del progetto CIS facendo fronte comune con i territori limitrofi; l’avvio tra qualche settimana dei lavori del progetto “Baronessa Nature” consentirà la riqualificazione del boschetto della Baronessa così da renderlo inclusivo.
Strade più sicure, nuovi spazi verdi e strutture sportive sono solo alcune delle realizzazioni che hanno migliorato la qualità della vita dei corsanesi.
Ma non è solo di opere pubbliche che ci siamo occupati.
Ci siamo presi cura dei parchi e delle piazze frequentate da famiglie e bambini, dimostrando un forte impegno anche nel sociale, offrendo supporto concreto a chi ne aveva bisogno.
Sostegno alle famiglie in difficoltà, iniziative culturali, momenti di aggregazione e di scambio intergenerazionale hanno rafforzato il tessuto sociale della comunità, creando un senso di appartenenza e solidarietà, come hanno dimostrato “Le vie del Presepe” ed il progetto “Filo alla Luna” alla loro prima edizione e “Corsano in fiore”, giunto alla sua quarta edizione.
Ripartiamo con determinazione da ciò che è stato fatto, avendo come orizzonte i tanti progetti ambiziosi e innovativi che abbiamo in mente per Corsano».
Francesco Caracciolo
LUIGI RUSSO – Lista n° 2 – Alternativa Proletaria
«Un Comitato di cittadini che indichi linee politiche e comportamenti sociali»
«Alternativa Proletaria, lista n.2, annuncia che i suoi assessori, se titolari di stipendio e di entrate bastanti al vivere quotidiano, non percepiranno nessuna indennità assessorile: le somme accumulate saranno a disposizione destinate alle persone o famiglie veramente disagiate o per altre urgentissime necessità.
Tutta l’attività amministrativa dovrà essere messa immediatamente a conoscenza di tutti per questo incontreremo la cittadinanza quando sarà necessario.
Incentiveremo la realizzazione di Consigli di Quartiere o Rioni, in forma assembleare e operativa, d’appresso l’Assemblea dei Rioni.
Tutto questo per costituire un Comitato perenne di cittadini per indicare linee politiche e comportamenti sociali. Sappiamo benissimo di esautorare l’idea propria del Comune, ma noi preferiamo partire dal basso per ritornare al basso arricchito in intelligenza e in operosità.
Il Comune svolgerebbe altre funzioni.
Di seguito la nostra linea alcuni punti cardine.
Il Castello: non avremmo mai iniziato nessuna opera di acquisto. Troppe spese.
Persone diversamente abili: alle nostre marine non è dato modo di accedere o stare almeno nelle vicinanze; il passamano in località «Guardiola» è marcito e catuto per terra; la discesa andrebbe dotata di sedie mobili. Il tutto removibile durante l’inverno per la presenza delle forti mareggiate.
Andrebbe realizzata, se possibile, in zona «funnuvojere» una piscina naturale di una conca grande sugli scogli. Promuoveremo una visione collettiva, dialettica tipica del buon senso, di tradizione comunista marxista-leninista e nient’affatto in stile cattolico: il nostro metodo sarà tecnico e pratico, veloce e comprensivo sempre degli interessi proletari e del collettivo. Avvieremo una ferrea vigilanza amministrativa per superare gli intoppi burocratici e la lotta, nella società civile, all’individualismo, punto cardine, oggi, della non benefica e disastrosa comunicazione sociale.
Invitiamo per questo, a votare per Alternativa Proletaria, lista n. 2 con candidato a Sindaco Luigi Russo».
Luigi Russo
PIERLUIGI CIARDO – Lista n° 3 – Corsano Insieme
«Disponibilità, conoscenza, vitalità e capacità di ascolto»
tra pochi giorni saremo chiamati al voto e nessuno di noi avrebbe mai immaginato di farlo per la scomparsa improvvisa del compianto Sindaco dr. Biagio Raona
Di lui ho un personale ricordo improntato sulla collaborazione e la stima reciproche e, per questo, non posso dimenticare la sua prassi politica.
Con la sua scomparsa, la legge italiana ci obbliga ad indire nuove elezioni, non essendo, questo passaggio istituzionale, un’azione discrezionale posta in capo a chicchessia.
Noi della lista n° 3 Corsano Insieme, della quale sono onorato di fare il Candidato Sindaco, abbiamo deciso di metterci a disposizione della comunità perché forte è il nostro intento ed il nostro impegno per operare un cambiamento nel nostro paese.
Siamo fortemente e determinati a farlo: dalla nostra, sentiamo di avere disponibilità, conoscenza, vitalità e capacità di ascolto.
Io sono pronto a fare il Sindaco di questo paese, conosco come si fa, perché in passato sono stato amministratore e ho lavorato a fianco a sindaci che hanno fatto la storia di questo paese, fino all’ultimo giorno.
In passato, qualcuno lo ricorderà, ho fatto politica, ma posso assicurarvi che di politica non ho mai mangiato.
Per questo, in un determinato periodo della mia vita, ho preferito concentrarmi sul lavoro per costruirmi un futuro e una famiglia, ma, ciononostante, non ho mai smesso di seguire la politica e le attività amministrative a Corsano.
Sarò sempre, e sottolineo sempre, presente a Corsano e non verrò mai meno ai doveri di un eventuale mandato affidatomi dal popolo.
Non ho dubbi, abbiamo costruito una squadra competitiva per cambiare davvero le cose nel paese.
Vogliamo una Corsano invidiata da tutti i paesi del Salento e lavoreremo per restituirle il posto che si merita all’interno del consesso dei comuni».
Pierluigi Ciardo
ERRATA CORRIGE
Sull’edizione cartacea de “il Gallo” abbiamo erroneamente invertito i numeri di lista di “Corsano Futura” e “Alternativa Proletaria” che, invece, come scritto in questo articolo sono rispettivamente Numero 1 e Numero 2.
Ce ne scusiamo con i lettori e i diretti interessati.
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
Attualità
Una nuova DOP per la nuova olivicoltura salentina
Il consorzio di tutela Olio DOP Terra d’Otranto ottiene l’approvazione del nuovo disciplinare di produzione da parte del Ministero dell’Agricoltura. Camera di Commercio di Lecce e Consorzio olio DOP Terra d’Otranto alleati per il rilancio dell’olio extra vergine di oliva DOP “Terra d’Otranto”

Il Consorzio di tutela olio DOP Terra d’Otranto ottiene l’approvazione del nuovo disciplinare di produzione da parte del Ministero dell’Agricoltura.
Camera di Commercio di Lecce e Consorzio olio DOP Terra d’Otranto alleati per il rilancio dell’olio extra vergine di oliva DOP ‘Terra d’Otranto’
A tutela degli investimenti effettuati ed in corso viene salutato con particolare favore il recente decreto del Ministero dell’Agricoltura che aggiunge, in via definitiva e non più temporanea, nuove cultivar al disciplinare che regola la produzione dell’olio extra vergine di oliva della DOP “Terra d’Otranto”, che si caratterizza per elevati standard qualitativi dell’olio extra vergine prodotto nelle campagne del Salento (intera provincia di Lecce e parte delle province di Brindisi e Taranto).
Il nuovo disciplinare definitivamente approvato dal Ministero al termine dell’iter procedurale avviato ad iniziativa del Consorzio di tutela dell’olio DOP “Terra d’Otranto” è stato illustrato questa mattina dal suo Presidente, Giovanni Melcarne, unitamente al Presidente della Camera di Commercio di Lecce, Mario Vadrucci, con l’ausilio tecnico del Segretario Generale della Camera di Commercio, Francesco De Giorgio.
Particolarmente importanti le novità contenute nel Decreto ministeriale che riguardano le cultivar con le quali può essere prodotto l’olio con la denominazione protetta “Terra d’Otranto”.
Il prodotto dovrà contenere per il 60%, oltre alle cultivar tradizionali Cellina di Nardò e Ogliarola, anche le nuove cultivar resistenti/tolleranti alla xylella; Leccino, FS17 (denominata Favolosa), Lecciana e Leccio del Corno.
La zona di produzione degli oliveti è rappresentata dall’intera provincia di Lecce e da parte delle province di Brindisi e Taranto.
Il nuovo disciplinare contiene poi una semplificazione di tutte le norme da seguire nella presentazione e nelle caratteristiche chimico fisiche ed organolettiche del prodotto DOP che sono state positivamente commentate dai produttori e dai rappresentanti delle Associazioni agricole che sono intervenute alla presentazione presso la Camera di Commercio.
In particolare, le nuove norme abbassano gli indici di acidità ed il numero dei perossidi, a tutela della qualità del prodotto; si potranno utilizzare olive raccolte massimo entro il 15 novembre (prima il limite era entro il 31 gennaio).
All’Organismo affidatario del controllo verrà richiesto di verificare ed effettuare una stima pre-raccolta delle olive, al fine di rafforzare la tracciabilità del prodotto.
«Si punta insomma ad un livello qualitativo ancora più elevato che si presti oltre al consumo a km.0 anche ad una commercializzazione più moderna ed estesa in campo nazionale e internazionale per chi vuole continuare ad assaporare il Salento», ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio, Mario Vadrucci, nel suo intervento.
«Ritengo che stiamo supportando il Consorzio di tutela e le Associazioni di categoria affinché, loro tramite, i produttori salentini si dirigano verso un’agricoltura più moderna, che punta sulla qualità, ma anche sulle iniziative commerciali e di marketing capaci di far apprezzare il nostro olio», ha ribadito Vadrucci, «la Camera di Commercio di Lecce sarà a disposizione con la sua struttura per affiancare gli sforzi di un settore fondamentale per l’economia del nostro territorio».
«Un risultato unico nel suo genere», afferma il presidente del Consorzio di tutela olio DOP “Terra d’Otranto” Giovanni Melcarne, «le novità contenute nel decreto del 30 aprile scorso costituiscono lo strumento perfetto per far ripartire le tante aziende salentine della filiera olivicola. Il nuovo disciplinare prevede, infatti, 3 pilastri fondamentali: garanzia dell’origine, altissima qualità dell’olio e libertà d’impresa. Oggi più che mai, possiamo dire che avremo un olio extravergine certificato unico, made in Salento. Desidero ringraziare i componenti del Consiglio di Amministrazione del Consorzio che, con lungimiranza e professionalità, hanno lavorato intensamente per ottenere questo importante risultato a favore dell’intera economia salentina. Un ringraziamento particolare va rivolto ad Unaprol – area Coldiretti che, tramite il suo Direttore Dott. Nicola Di Noia, ha affiancato il Consorzio durante l’iter di approvazione del nuovo disciplinare».
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
-
Cronaca4 settimane fa
Dramma a Depressa: medico ritrovato senza vita
-
Cronaca1 settimana fa
Volano gli schiaffi alla consegna delle lauree a Tricase
-
Cronaca3 settimane fa
Scippatori alla fiera di San Marco: razzia di portafogli
-
Attualità3 settimane fa
Le scarpe con cui il Papa è stato sepolto vengono da Miggiano
-
Castrignano del Capo2 settimane fa
Stringe la gola all’arbitro, inibito dirigente del Capo di Leuca
-
Cronaca4 settimane fa
Pasquetta col botto a Ruffano: auto si ribalta in paese
-
Cronaca4 settimane fa
Addio a Donato Metallo: giovedì le esequie
-
Cronaca3 settimane fa
Finanzieri pizzicano tre attività sconosciute al fisco nel Basso Salento