Connect with us

Attualità

Casa di Betania, un luogo dove si può morire in un abbraccio

La lettera di un medico: “Ti senti abbracciato, coccolato, come in una famiglia serena. Tricase ed il Salento devono esserne orgogliosi”

Pubblicato

il

Ho sempre pensato che il peggior modo di morire sia “morire soli” ed ho identificato questa condizione con ambiente ospedaliero: si muore dietro una tenda tirata, in una camera con più letti, con medici ed infermieri che si affaccendano intorno, mentre le persone care vengono tenute fuori.


Ne ho visti tanti di miei assistiti morire così in 40 anni di professione medica. Per questo, quando i miei fratelli, ero in Umbria in quei giorni, hanno portato mamma in una struttura di lunga degenza, hospice, ho immediatamente focalizzato quella situazione e ho provato un profondo disagio.


Mi dicevo: mamma morirà a Diso, a casa sua, circondata da tutti i suoi colori, i suoi profumi, i suoi amori.


Ho esercitato la professione di Medico di Medicina Generale per 40 anni, da quattro sono in pensione, si fa per dire, e frequento da molto tempo un’Accademia Internazionale di Ricerca, Open Academy of Medicine, a Venezia, che tra l’altro studia tutti i meccanismi alla base delle patologie croniche, autoimmuni, metaboliche ed anche neoplastiche.


Per quindici anni, dal 1999 al 2015 ho ricoperto il ruolo di Responsabile di un Centro di Salute, dirigendo tutti i Servizi di Medicina del Territorio, dall’ADI, alle Cure Palliative, agli Ambulatori di Vaccinazioni e Medicina Legale.


Con questo bagaglio di conoscenze e con questa preoccupazione il 19 febbraio scorso ho attraversato per la prima volta la porta girevole di Casa di Betania dove mamma era stata trasferita da un giorno.


Mamma nel marzo 2018, quando sembrava che fosse sempiterna, date le eccellenti condizioni fisiche e psichiche all’età di 88 anni, ha deciso di farci la sorpresa di un Carcinoma del Pancreas al III stadio con interessamento del corpo e del Wirsung, il canale che porta i succhi pancreatici nel duodeno, per cui il tutto è stato complicato da una pancreatite.


Date le condizioni e l’età nulla si poteva fare se non incanalare con uno stent il Wirsung ed il coledoco, cosa effettuata brillantemente, non senza grandi difficoltà, presso la Chirurgia dell’Ospedale “Card. Panico” di Tricase.


Rimandata a casa con una prognosi di qualche mese, per sua resistenza e nostra attenzione, ha vissuto una vita normale per circa 11 mesi, quando una polmonite ha complicato tutto per cui è stato necessario trasferirla a Casa di Betania.

Mi è bastato un giorno presso la struttura per apprezzarne l’eccellenza e per riconoscere che mai in vita mia avevo minimamente sfiorato tale efficienza organizzativa.


Attraversando quella porta girevole ti sembra di essere in una dimensione nuova, dove tutto è armonico, senza i conflitti e le problematiche di tutti i giorni, ma soprattutto ti senti abbracciato, coccolato, affiancato, come in una famiglia serena.


È stato bello e commuovente vedere l’attenzione e la professionalità con cui ogni figura, dall’inserviente al Medico, si è avvicinata a mamma; è stato sorprendente sentirla chiamare per nome, Peppina, come se la conoscessero da una vita; è stato incredibile non dover chiedere nulla e vedere che ogni tuo desiderato diventava realtà.


Dieci per attenzione, dieci per il sorriso, dieci per pulizia, dieci per discrezione e rispetto, dieci per professionalità, dieci per organizzazione, dieci per armonia, dieci per l’ambiente, dieci per la struttura: una pagella virtuale che non rende tutto quello che provo per questa esperienza vissuta.


Altro che “morire da soli”, si muore, se si muore, in un caldo abbraccio.


Tricase ed il Salento devono essere orgogliosi di questa struttura ed è giusto che si sappia.


Grazie da parte mia, dei miei fratelli e soprattutto da parte di mamma a tutti voi angeli che operate nella struttura e che ho avuto il piacere di conoscere e che non dimenticherò mai.


Filippo Giacomo Surano


Attualità

Passaggio del collare all’Inner Wheel Club di Tricase S.M. di Leuca

Anna Rita Musio è la nuova Presidente: «Continueremo a essere un faro di speranza e di aiuto concreto, promuovendo iniziative di solidarietà, inclusione e sostegno

Pubblicato

il

Il nuovo anno I.W.2025-2026 per Inner Wheel Club di Tricase S.M. di Leuca è iniziato ufficialmente lo scorso 11 luglio.

La simbolica cerimonia di rinnovo delle cariche che accomuna tutti gli Inner Wheel Club del mondo è avvenuta con il rito del Passaggio del collare nella Masseria Aia Nova in Tricase.

Il clou della serata ha visto la consegna del collare da parte della Presidente uscente Mariangela Martella alla Presidente incoming Anna Rita Musio.

La cerimonia si è onorata della presenza della Presidente del Consiglio Nazionale Inner Wheel Italia, Amelia Vella Sales (alla sua prima uscita pubblica), della Vice Governatrice del Distretto 210 Italia, Enza Calciani Loiudice, della Chairman Internazionale Inner Wheel Distretto 210 Italia, Anna Maria Piceci D’Agnano, di numerose altre autorità dell’Inner Wheel, del Rotary International e dei Lions Club, nonché di diverse cariche civili che continuano ad attestare con la loro presenza il legame con il Club.

Ai saluti istituzionali, espressi a nome di tutte le socie dalla Segretaria uscente Anna Baglivo, è seguito il discorso di commiato della uscente Mariangela Martella durante il quale ha ricordato ai presenti, con entusiasmo, le tappe salienti del suo anno di servizio alla guida del Club ed in particolare ha brevemente illustrato gli esiti positivi del monitoraggio dei percorsi educativi effettuati in collaborazione con le esperte di Animenta per il service “NutriMenti’’, ringraziando i sei istituti scolastici coinvolti. Non meno importanti gli altri service intrapresi, alcuni dei quali avranno continuità nel nuovo anno appena iniziato.

La Presidente di nuova nomina, Anna Rita Musio, nel suo discorso di insediamento ha esposto a grandi linee la sua visione progettuale, in continuità con la uscente, ispirata dagli orientamenti internazionali di Kay Morland, da quelli nazionali di Amelia Vella Sales e da quelli distrettuali della Governatrice Trofimena Forte.

La neo Presidente ha evidenziato come l’obiettivo principale delle azioni del Club rimanga quello di essere un faro di speranza e di aiuto concreto, promuovendo iniziative di solidarietà, inclusione e sostegno.

Permarrà l’impegno a rafforzare le collaborazioni con enti, associazioni e istituzioni locali e sarà ancora data particolare attenzione ai giovani, come ha suggerito la Presidente del Consiglio Nazionale Amelia Vella Sales, «nella convinzione che il seme del cambiamento deve essere piantato fin dalla tenera età, perché è in questa fase che si costruiscono le basi per un futuro fatto di rispetto e valori etici».

Inoltre facendo proprio il motto della Presidente Internazionale Kay Morland “Step up and lead by example“, farsi avanti e dare il buon esempio, ha espresso l’invito, rivolgendosi alle socie del club, a non aspettare che siano gli altri a prendere l’iniziativa, ma a essere loro le prime a fare un passo avanti, a mostrare con il loro esempio la strada da seguire.

Esprimendo «gratitudine e consapevolezza della notevole responsabilità nel ruolo di guida del Club», Anna Rita Musio, ha presentato agli ospiti la sua squadra di socie investite di nuovi incarichi.

«La forza del nostro club», ha sottolineato, «risiede nella partecipazione attiva di tutte noi, nella collaborazione, nel sostegno reciproco e nell’unione di tutte le nostre energie».

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere

Attualità

Fotovoltaico: «Fermiamo l’invasione delle campagne» 

La CIA Puglia a Emiliano: «Tavolo tecnico urgente. Campagne pugliesi sempre più invase da mega impianti e pannelli neri che tolgono suolo all’agricoltura. Dal 2006 al 2023, in Italia gli impianti fotovoltaici a terra hanno occupato 16.147 ettari di terreni». Nella provincia di Lecce il maggior consumo di quantità di suolo, ben 39.739 ettari

Pubblicato

il

CIA Agricoltori Italiani di Puglia, attraverso una lettera ufficiale firmata dal presidente Gennaro Sicolo indirizzata al presidente della Regione Puglia, ha inoltrato formale richiesta a Michele Emiliano per la convocazione urgente di una riunione con i responsabili di tutti gli uffici regionali competenti sulla questione fotovoltaico.

«L’obiettivo», spiega Sicolo, «è modificare la legge regionale inerente alle autorizzazioni per la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici sui terreni agricoli. Bisogna fermare l’invasione indiscriminata dei pannelli a danno delle produzioni agricole».

LA BATTAGLIA CIA

Lo scorso 9 maggio destò scalpore l’indignata e vibrante denuncia proprio di Gennaro Sicolo su quanto stava avvenendo ed è poi realmente successo a Bitonto, dove 2mila olivi di pregio, in piena salute e assolutamente produttivi, sono stati espiantati per far posto a un mega impianto fotovoltaico che si estende su 15 ettari.

Nella sede Finoliva proprio a Bitonto, il 21 maggio CIA Puglia si è fatta promotrice di un incontro con Michele Emiliano a cui è stata consegnata una proposta per la modifica delle legge regionale sugli impianti fotovoltaici.

La proposta, elaborata da Massimo Fragassi, responsabile dell’Ufficio Legislativo di Cia Puglia, s’incardina soprattutto su tre punti: considerare il suolo agricolo produttivo come bene comune da preservare e utilizzare per le colture; riservare la realizzazione di nuovi impianti in zone industriali, cave dismesse e su edifici pubblici; limitare l’utilizzo di suoli agricoli ai terreni incolti da almeno cinque anni.

Inoltre, secondo CIA Puglia, occorre che le amministrazioni locali possano finalmente avere voce in capitolo nel processo autorizzativo, facendo valere le caratteristiche e la tutela del territorio, in modo che non vengano concesse autorizzazioni che presentino profili di inidoneità.

CONSUMO DI SUOLO

Il 9 giugno, a Bari, CIA Puglia, con un incontro al quale sono intervenuti l’assessore regionale Donato Pentassuglia e il presidente della Commissione agricoltura Francesco Paolicelli, ha denunciato l’insostenibile situazione inerente al crescente consumo di suolo in tutte le province pugliesi.

La Puglia è la prima regione del Sud e la terza in Italia per potenza fotovoltaica installata con 3.768 MW (dati aggiornati al 31 dicembre 2024); la prima in assoluto per numero di pale eoliche e per quantità di energia del vento generata nel 2024 con 6.392,50 GW/h in un solo anno.

Il Tacco d’Italia è al quinto posto tra le regioni del Bel Paese per suolo consumato con l’8,27% (rapporto ISPRA 2024). Per quanto riguarda le province, secondi i dati più recenti, in Puglia nel 2023 è stata la provincia di Lecce a consumare la maggiore quantità di suolo, ben 39.739 ettari; a seguire Bari (37.275), Foggia (28.149), Taranto (23.747), Brindisi (19.989) e BAT (11.105).

Al livello comunale, però, le tre città pugliesi che nel 2023 hanno consumato più suolo sono: Lucera (24,59 ettari), Cerignola (22,67 ha), Ostuni (19,39 ha).

Dal 2006 a tutto il 2023, in Italia gli impianti fotovoltaici a terra hanno occupato 16.147 ettari di terreni, rappresentando il 12,5% del consumo di suolo complessivo.

«L’agricoltura in Puglia è la prima industria a cielo aperto della regione: è la nostra storia, il nostro futuro, è la nostra identità e dobbiamo preservarla», conclude Sicolo, «Per questo motivo abbiamo chiesto al presidente Emiliano la convocazione urgente di una riunione operativa che affronti concretamente la questione».

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Gennaro Sicolo

Continua a Leggere

Attualità

Siate accorti!

Prevenzione e contrasto delle truffe agli anziani. Presentazione dello spot pubblicitario realizzato nell’ambito del progetto “TuteliAMOCI”

Pubblicato

il

Continuano le sinergie interistituzionali e le partnesrship pubblico private volte a contrastare e ad arginare il così triste quanto dilagante fenomeno delle truffe perpetrate in danno delle persone più anziane, categoria vulnerabile e sempre più esposta al rischio di raggiri criminali.

Presentati, presso la Sala Conferenza Stampa del Museo MUST di Lecce, i contenuti informativi afferenti al progetto “TuteliAMOCI”, realizzato dal settore della Polizia Locale e Protezione Civile e del settore Welfare del Comune di Lecce, grazie anche ai finanziamenti stanziati dal Ministero dell’Interno e che ammontano, per la corrente annualità, a 28 mila euro.

L’incontro, aperto alla cittadinanza e  svoltosi alla presenza dei vertici delle Forze di Polizia, dei rappresentanti degli Ambiti Territoriali Sociali della provincia e dei direttori delle Caritas diocesane, ha visto la partecipazione del Prefetto di Lecce Natalino Manno, della sindaca di Lecce Andiana Poli Bortone, dell’assessore alla Polizia Locale Giancarlo Capoccia, del Comandante della Polizia Locale Donato Zacheo, dell’Ispettrice della Polizia Locale Luisella Gallucci, nonché del noto regista locale Alessandro Valenti, autore dello spot pubblicitario proiettato in anteprima assoluta.

Quest’ultimo, realizzato e prodotto da Scirocco Films e con musiche di Alessandra Contini, rappresenta, in chiave empatica, il dramma che si consuma a seguito di una telefonata truffaldina, con un accento posto sulla sensazione di impotenza e umiliazione chiaramente leggibile negli occhi della signora, magistralmente interpretata dall’attrice Caterina Quarta.

Lo spot, destinato ad essere ampiamente diffuso dalle emittenti televisive Rai3, Telenorba, Telerama e Antenna Sud, quali media partners dell’iniziativa, nonché proiettato in apertura degli spettacoli che si svolgeranno presso il Cinema Multisala Massimo e il Teatini Cinema – DB D’Essai di Lecce, rimarca, altresì, l’importanza del “denunciare”.

A tal proposito, il Commissario Straordinario del NUE Gen. Refolo ha rammentato come risulti già attivo in Puglia il Numero Unico Emergenza 112, quale strumento di riferimento da contattare immediatamente in caso di tentativi di truffa, per segnalazioni o denunce, nonché  la correlata AppWere are you”, scaricabile gratuitamente sugli smartphone e che consente di effettuare chiamate silenziose in grado di geolocalizzare il dispositivo e, dunque, identificare immediatamente il luogo i ncui ssi ta consumando il reato.

Il Prefetto di Lecce si è dichiarato «molto soddisfatto delle azioni sin ora poste in essere, frutto anche della rete creata tra Prefettura, Amministrazione Comunale, Polizia Locale, Forze dell’Ordine e Rotary Club, Caritas Diocesane ed Ambiti Sociali di Zona», il cui obiettivo primario e comune è quello di «raggiungere, per mezzo delle massive campagne informative, il maggior numero di persone anziane che, vittime di questo triste fenomeno, subiscono, oltre a più o meno ingenti danni economici, anche delle evidenti ripercussioni di carattere psicologico».

È dunque essenziale essere accorti, denunciare e ristabilire la fiducia verso le istituzioni.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti