Approfondimenti
Coccio Pesto e Cementine
Lavori tradizionali: La Russo & Manco, di Tricase, specializzata in coccio pesto, intonaci e rivestimenti di calce e pavimenti di cementine

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Nel nostro approfondimento sulla tradizione edilizia salentina il Coccio Pesto e le Cementine (seguiranno quelli su Muretti a Secco e Pajare e Volte a Stella) Antonio Manco, impegnato in questo lavoro da oltre 20 anni insieme a Vito Russo, con l’azienda Russo & Manco, oggi riscontra un «aumento delle richieste di questo tipo di lavorazione, utilizzando le tecniche tradizionali».
Partiamo dal coccio pesto. Che vantaggi dà?
«Innanzitutto, è più bello il risultato finale. Non si vedranno le fughe, come accade con le piastrelle a cui siamo abituati qui da noi. Al nord, invece, utilizzano i pavimenti continui di microcemento o di calce. Io li faccio di coccio pesto che è a base calce con un fondo tutto continuo, a colore. Lo chiedono molto nelle masserie e nelle costruzioni antiche».
Quanto costa in media un pavimento di coccio pesto?
«Il costo medio è di 85-90 euro a metro quadro».
Se dovessimo dire i pro e i contro?
«A differenza del cemento il coccio pesto non si consuma. A Pompei, ad esempio, era tutto di coccio pesto ed ora stanno restaurando con gli stessi prodotti che utilizziamo noi. In pratica, più tempo passa, più la calce si consolida. Il contro, se proprio vogliamo, è che sono pavimenti delicati. Devi prestare maggiore attenzione. Se ti dovesse cadere un martello per terra potresti rovinarlo».
Molto gettonate sono anche le cementine…
«Sì, sono molto richieste e noi ci occupiamo del montaggio. Anche in questo caso, più che altro, le richiedono per antiche abitazioni da restaurare».
Per le cementine qual è il costo a metro quadro?
«La lavorazione costa in media 35–40 euro a metro quadro. Se le devi comprare, però, il prezzo oscilla tra i 150 e i 200 euro».
Le tecniche utilizzate sono quelle tradizionali? Le stesse che si utilizzavano un tempo?
«Proprio come si facevano prima, si mettono gli stampi con i colori e poi vengono messe sotto la pressa per realizzare il disegno richiesto».
Cosa vi chiedono di più oggi?
«Ultimamente il coccio pesto»
L’azienda Manco & Russo ha anche realizzato dei lavori al Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia (ospita una prestigiosa collezione archeologica composta da più di duemila reperti appartenuti per circa due secoli alla famiglia Jatta e quasi tutti ritrovati nel territorio di Ruvo): «Hanno scoperto che c’era un pavimento in coccio pesto che avevano ricoperto con della guaina nera. Hanno ripulito il tutto e ci hanno chiesto di riprodurre il pavimento come era una volta».
Da restauratori della Calchera San Giorgio (di Grigno Valsugana, Trento. Azienda specializzata in produzione di materiali specifici per il restauro storico, archeologico, monumentale e per l’edilizia sostenibile) infine si sono adoperati per il restauro degli interni in coccio pesto dell’antica Torre di Torre Vado (Morciano di Leuca) risalente al 1569.
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Approfondimenti
Dopo 15 anni torna Santa Fumìa
La Chiesa di Santa Eufemia, o Santa Fumìa come gli specchiesi la chiamano, è un piccolo luogo sacro, di origine bizantina, di circa 150 metri quadrati, situata nelle campagne tra Specchia e Miggiano….

Sono trascorsi più di 15 anni, da quando il rione specchiese di Santa Eufemia si è vestito a festa l’ultima volta per onorare la martire cristiana.
Nella serata di sabato 12 luglio ritorna La Festa di Santa Fumìa, evento organizzato, con il patrocinio del Comune, dall’associazione Santa Eufemia che ha ritenuto necessario ritornare alle radici della storia del luogo sacro simbolico con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico, artistico, culturale e spirituale del territorio.
La Chiesa di Santa Eufemia, o Santa Fumìa come gli specchiesi la chiamano, è un piccolo luogo sacro, di origine bizantina, di circa 150 metri quadrati, situata nelle campagne tra Specchia e Miggiano.
Come il culto della santa sia arrivato in Occidente e perché a Specchia, i libri di storia locale non lo riportano.
Nell’anno in corso del Giubileo, questo luogo sacro assume un significato storico, in quanto è poco distante dall’antica Via dei Pellegrini, l’itinerario che i fedeli dei secoli scorsi percorrevano per raggiungere il Santuario di S. Maria di Leuca, oppure in senso contrario, la città santa di Roma, eleggendo la chiesetta a luogo di riposo spirituale e fisico, come testimoniato dagli oggetti antichi ritrovati intorno.
Il programma della serata prevede, alle 19, la celebrazione della santa messa, presieduta da don Antonio Riva, parroco di Specchia. Alle 20, il “Kids Diy!” Creative workshop, a cura di Cicciopasticcio, laboratorio artistico-espressivo per i più piccoli.
Dalle bancarelle collocate nel parchetto della Chiesa di Santa Eufemia, sarà possibile acquistare dei manufatti artigianali e gustare dei prodotti tipici agroalimen-tari dallo stand gastronomico.
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A Tricase “PROXIMA”: il cibo racconta il territorio
Domani, presso l’ex Mattatoio comunale di Tricase, oggi sede del Laboratorio di Comunità

Sabato 5 luglio, l’ex Mattatoio comunale di Tricase – oggi sede del Laboratorio di Comunità (in foto durante un precedente Open day) – apre le sue porte per ospitare “PROXIMA – Diffondiamo produzioni di prossimità”, un evento dedicato al cibo sano, locale e accessibile, organizzato nell’ambito del progetto europeo FOOD4HEALTH.
Promosso dal Laboratorio di Comunità di Tricase, in collaborazione con il Comune di Tricase e il CIHEAM Bari, PROXIMA non sarà un semplice open day, ma un’occasione concreta per riflettere – e assaporare – il legame profondo tra alimentazione, territorio, sostenibilità e comunità.
Il programma si apre alle 18:30 con un talk pubblico dedicato alle politiche del cibo, che vedrà la partecipazione di esperti, amministratori locali, rappresentanti di reti e associazioni del territorio. Un confronto aperto su salute, produzione etica, scelte alimentari consapevoli e promozione delle economie locali.
Dalle 19:00, spazio al gusto e alla scoperta:
– Mercato agricolo e artigianale con i produttori locali
– Mostra pomologica dedicata alla biodiversità
– Visite guidate ai laboratori del centro rigenerato
A seguire, dalle 20:00, si terranno laboratori tematici e show cooking, pensati per adulti e bambini, con momenti esperienziali e didattici.
La serata si concluderà alle 21:00 con le degustazioni a base di prodotti locali e a km zero, seguite dall’esibizione del cantautore P40, per chiudere in musica un evento che unisce cultura, cibo e partecipazione.
“Un momento di festa, ma anche di consapevolezza – spiegano gli organizzatori – per far conoscere un luogo rinato e un modello di sviluppo possibile, che parte dalle persone, dalle reti e dai territori”.
L’iniziativa è aperta a tutti: cittadini, famiglie, produttori, curiosi e appassionati di buon cibo. Un invito a scoprire, attraverso il gusto e il dialogo, le potenzialità di una comunità che crede nell’innovazione sociale e nella prossimità come valore.
📍 Info utili
🗓️ Sabato 5 luglio, dalle ore 18:30
📌 Laboratorio di Comunità – Ex Mattatoio, via Marina Serra 53, Tricase
🎟️ Ingresso libero
Approfondimenti
Nchiana scindi a Tuglie
Domenica gara podistica 250 atleti correre lungo un percorso cittadino di 9 km. Si svolgerà anche una passeggiata solidale di 4km, a cura dell’associazione donatori di sangue Fidas con il ricavato devoluto in beneficenza

Terza edizione della ’nchiana scindi, la gara podistica organizzata dall’associazione sportiva dilettantistica podistica Tuglie, che vedrà oltre 250 atleti correre lungo un percorso cittadino di 9 km.
Appuntamento domenica 6 luglio, a partire dalle 19,30.
Insieme alla gara competitiva si svolgerà anche una passeggiata solidale di 4km, a cura dell’associazione donatori di sangue Fidas.
«L’intero ricavato di questa camminata sarà devoluto in beneficenza», dichiara il presidente dell’ asd podistica, Francesco Caputo, «crediamo che lo sport debba anche essere uno strumento di solidarietà e vicinanza concreta. La nostra associazione è anche amicizia, divertimento, armonia: questo è lo spirito che ci unisce e guida in tutte le manifestazioni che organizziamo, a cui partecipiamo con entusiasmo e dedizione».
Ritrovo per la partenza in piazza Garibaldi; il percorso di 9 km si snoderà tra le strade principali di Tuglie e comprenderà alcune arterie che collegano la collina di Montegrappa, particolarmente suggestive all’ora del tramonto per il panorama di cui si potrà godere.
«La nchiana scindi non è solo una gara, è anche la celebrazione della forza, della resilienza e dell’amore per lo sport», afferma Chiara Boellis, assessora allo sport di Tuglie, «ogni passo fatto sarà una testimonianza dell’impegno, della preparazione e della capacità di superare i propri limiti».
Al termine del percorso saranno premiati: il primo atleta giunto al traguardo maschile e femminile, i primi cinque atleti di tutte le categorie FIDAL previste M/F) per le categorie allievi, juniores e promesse: unico gruppo), gli atleti che raggiungeranno il traguardo nelle posizioni: 50ª, 100ª, 150ª, e così via, fino alla fine della classifica e le prime tre società con il maggior numero di arrivati, sia maschili che femminili.
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