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Tricase

Ferragosto a Tricase Porto, un grande evento…ma non per tutti

Grande successo per la serata, ma flop totale del servizio navetta verso la marina

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Una notte di Ferragosto che senz’altro verrà ricordata negli anni, quella appena trascorsa a Tricase Porto. Nel bene e nel male.

Un evento che nel riproporre la formula già vincente in passato della musica dal vivo a bordo del Caicco, con nuovi apprezzatissimi ospiti, ha saputo cullare ed emozionare i presenti. Un susseguirsi di momenti memorabili con la punta di diamante, Giuliano Sangiorgi, che ha deliziato tutti con la sua voce.

Peccato però che al ricco programma della serata abbia fatto da contraltare una gestione logistica fallimentare. Il piano di accesso alternativo alla marina di Tricase, con la chiusura totale al traffico e l’attivazione di servizio navetta, ha lasciato a terra decine e decine di persone che hanno trascorso la notte di Ferragosto ad attendere invano alle fermate.

L’afflusso, prevedibile e previsto, è stato copioso. La decisione dell’amministrazione di predisporre 4 punti di scambio con parcheggio auto e fermata navetta sembrava esser diretta conseguenza e risposta al numero di persone che sarebbero arrivate. Il tutto sembrava preludere ad un servizio di trasporto adeguato ma la realtà è stata invece altra. Già attorno alle 21 la coda di persone alle fermate ha iniziato a infoltirsi. L’attesa si è moltiplicata. Il servizio si è rivelato immediatamente fallimentare: i mezzi messi a disposizione sono stati del tutto insufficienti. I punti di scambio si sono popolati al punto che se vi si fosse organizzato un angolo ristoro ed un momento di intrattenimento, ne sarebbero nati degli eventi satellite.

Nel giro di poche mezzore Tricase era divisa in due. Chi era riuscito a raggiungere il porto (e stava godendosi la serata in tutta la sua bellezza) e chi invece il porto non lo avrebbe raggiunto mai. Dopo un’ora abbondante di attesa (qualcuno giura addirittura 2) in tanti hanno desistito tornando a casa. I più tenaci, hanno scelto la terza via: si sono incamminati per raggiungere a piedi la destinazione (mica due passi…).

Facebook si è fatto portavoce e termometro della rabbia degli abbandonati alle fermate. Foto su foto hanno restituito la situazione live ai punti di scambio. Dozzine di post, tra bacheche personali e gruppi, hanno scatenato centinaia e centinaia di commenti.

Il tutto, in attesa delle poche navette che intanto si barcamenavano su e giù per il tragitto mare-centro abitato.

La serata attorno al Caicco è trascorsa serenamente. Il successo dell’evento sarà senz’altro un punto di partenza per migliorare, al prossimo giro, le modalità di accesso. Perché non c’è Caicco senza navetta.


Lor. Z.



La folla in attesa alla fermata del Liceo Comi


La fila al punto di scambio della zona 167


Morciano

Bocce, campionati regionali: trionfa La Morcianese

Terminata la fase regionale dei campionati nazionali di terza categoria. Seconda classificata la “Bocciofila Tricase” Tra le donne vince “La Specchiese”

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Terminata la fase eliminatoria regionale del campionato nazionale di terza categoria FIB al quale hanno partecipato 10 squadre pugliesi.

Dopo aver disputato le semifinali presso il bocciodromo di Calimera si è giunti alle finali presso il bocciodromo di Minervino di Lecce.

Si sono aggiudicato il titolo di campioni regionali i bocciofili de “La Morcianese” (foto in alto), allenati da Salvatore Schiavano.

In finale hanno battuto “La Bocciofila Tricase”, diretta da Pasquale De Rinaldis.

Nella stessa giornata si sono disputati anche le finali dei campionati femminili che hanno viste vincitrici le donne de “La Specchiese”, allenate da Antonio Puce.

Giornata intensa per il presidente regionale della federazione italiana Bocce Cristian Vitto, il quale si è detto soddisfatto della larga partecipazione del pubblico e dall’entusiasmo degli atleti di ogni età e genere che  fanno grande in Puglia lo sport delle Bocce.

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Cronaca

Mancata precedenza e incidente: un’auto ko a Tricase

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Incidente in serata a Tricase all’incrocio tra via Pirandello e via Vittorio Emanuele II, snodo cittadino già noto per altri sinistri verificatisi in passato.

Questa sera, intorno alle 22, un Fiat Doblò e una Fiat 500X si sono scontrati a causa di una mancata precedenza.

Nonostante la violenza dell’impatto, fortunatamente nessuno dei coinvolti ha riportato ferite gravi tali da richiedere il trasporto d’urgenza in ospedale.

L’urto è stato tuttavia violento, al punto che il Doblò ha subito danni tali da risultare inutilizzabile ed è stato necessario l’intervento di un carro attrezzi per la sua rimozione. Meno compromessa, invece, la Fiat 500X, allontanatasi autonomamente a margine delle operazioni di rito.

Alle forze dell’ordine l’onere di ricostruire la responsabilità dell’accaduto.

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Approfondimenti

Il nuovo lavoro di Cavallera: “Essere e tempo in Ugo Spirito”

Una riflessione su un filosofo al quale egli è stato personalmente legato, tra i primi a cogliere l’avvento del postmoderno e le contraddizioni della globalizzazione già negli anni ’60 e ’70 del secolo scorso…

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In questi giorni è uscito l’ennesimo lavoro, del nostro collaboratore il prof. Hervé Cavallera dell’Università del Salento, il volume Essere e tempo in Ugo Spirito.

Il libro, pubblicato dalle Edizioni Grifo di Lecce, raccoglie la riflessione del professor Cavallera su un filosofo al quale egli è stato personalmente assai legato e che è stato tra i primi a cogliere l’avvento del postmoderno e le contraddizioni della globalizzazione già negli anni ’60 e ’70 del secolo scorso. 

Ugo Spirito (Arezzo 1896 – Roma 1979), è stato uno dei maggiori filosofi italiani del Novecento. Ha insegnato nelle università di Pisa, Messina, Genova e Roma.

Accademico linceo, allievo di Giovanni Gentile, fu teorico del corporativismo ed elaborò il problematicismo. Tra le sue opere: I fondamenti dell’economia corporativa (1932); La vita come arte (1941); Il problematicismo (1948); La vita come amore (1953); Dal mito alla scienza (1966); Memorie di un incosciente (1977).

In coedizione con la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, Luni Editrice ha già pubblicato anche Filosofia della grande civilizzazione.

La “rivoluzione bianca” dello Scià, a cura di Gianni Scipione Rossi, con postfazione di Hervé A. Cavallera (2019); La vita come ricerca, con prefazione di Francesco Perfetti e introduzione di Hervé A. Cavallera (2020); e Critica della democrazia, con prefazione di Francesco Perfetti (2020).

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