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Attualità

Angeli in corsia

Ospedale di Tricase: la lettera dei genitori di Stefano (di Corsano) che ringraziano il personale di Terapia Intensiva Neonatale e Pediatria, “per professionalità, dolcezza, disponibilità, attenzione e per il loro bacio dato con il cuore”

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Spesso e volentieri da queste colonne ospitiamo denunce, lamentele e delusione nei confronti una sanità che (troppo) speso delude le attese di chi si aspetta  professionalità, cortesia, buon cuore e un servizio decente. Allo stesso modo, però, quando ci sono situazioni diverse (attenzione, dovrebbero essere la normalità ma ormai non siamo più abituati a considerare come tali) abbiamo piacere a dargli spazio nella mai sopita speranza che l’ordinario non sia più straordinario.


Piacere che raddoppia, quando, come nel caso dei nostri lettori, medici, sanitari e tutti quelli che lavorano in corsia oltre ad essere professionisti impeccabili mostrano anche un grande cuore.


 


Carissima Redazione “il Gallo”,


siamo Maurizio e Paola Russo, una coppia di genitori che da giugno, dalla nascita prematura di nostro figlio Stefano, non ha un attimo di pace per la sua salute e, passando spesso dalla Terapia Intensiva Neonatale (TIN) e dalla Pediatria dell’Ospedale “Cardinale G. Panico” di Tricase, ci sentiamo in dovere di ringraziare.


Il nostro ringraziamento va a tutto i componenti del reparto di TIN e Pediatria per la loro dolcezza, per la loro disponibilità, per il loro bacio dato con il cuore e per le notevoli attenzioni.


Le cose belle e fatte bene devono essere evidenziate, è un reparto che merita ed è per questo che vengono genitori da tutta la provincia e oltre.


A noi dopo la nascita prematura di nostro figlio con 52 giorni di degenza in TIN ( Terapia Intensiva Neonatale) ci è caduto tutto addosso: tuo figlio è lì dentro,


da genitore in quel momento sei impotente,vorresti fare tutto ma non puoi fare nulla, mentre lui combatte minuto per minuto per la sua sopravvivenza!


Proprio in questi momenti vedi la generosità e la professionalità di tutto il personale.


Passata quella fase e quel lungo ricovero pensi che tutto sia finito, invece no!


Ti ritrovi dopo diversi mesi nuovamente in quel reparto per delle complicanze sopravvenute; questa vota non ci siamo sentiti come la prima, cioè spaventati, sconfortati perché sapevamo dove andava nostro figlio.

Certo il distacco è stato atroce (perché si entra in orari prestabiliti); da mamma è come se ti staccassero la pelle di dosso, ma la tranquillità nel cuore delle anime competenti di quel reparto ci ha fatto rivivere questa seconda e lunga degenza con molta serenità, sapendo che lì non lavorano, ma danno l’anima!


A partire dal Primario, L. Quartulli, sempre preciso, spontaneo e disponibile come tutta la sua meravigliosa equipe. Che non finiremo mai di ringraziare: sempre attenti sui bimbi, sorvegliandoli amorevolmente, dando estremo conforto ai genitori, preziosi consigli e qualsiasi tipo di informazione, bella o brutta che sia!


Prendono a cuore ogni vicenda perché dal momento in cui vedono il bambino per la prima volta già sono pronti a pensare e confrontarsi sul percorso che dovrà fare per la guarigione e, se in alcune circostanze non hanno i mezzi giusti e le competenze adatte, ti trovano comunque la strada più facile da raggiungere.


Poi c’è Suor Lina, responsabile del reparto, attenta su tutto, che ogni mattina passa per donare ad ogni neonato o bambino il suo amorevole buongiorno, pronta ad ascoltare ogni richiesta e a darti quel pizzico di conforto e vicinanza! La Caposala insieme alle Infermiere che diventano le seconde mamme di tuo figlio (noi le chiamiamo zie),prontissime a tutto pur di vedere sereno tuo figlio, come solo una mamma sa fare. Ringraziamo infinitamente; quelle donne che molte volte abbiamo viste scappare a destra e sinistra ad ogni esigenza e pianto di ogni bimbo e che finivano realmente distrutte a fine turno. In quel reparto che non ti puoi fermare un attimo, gli allarmi suonano, un bimbo si dispera; all’altro dev’essere fatta la terapia e  un’urgenza sta per arrivare…tante cose nello stesso momento.


Io, da mamma ci ho passato gran parte del tempo in T.I.N., ho potuto vedere e soppesare tutto.


Così come in pediatria: si corre continuamente avendo però anche il tempo di ascoltare ed è ciò che ti fa sentire al sicuro!


E per finire ci sono le O.S.S. e le ausiliari che, nonostante il loro impegno fosse quello di tener pulito e ordinato i reparti, appena potevano scappavano da Stefano per regalargli sorrisi e una carezza nei giorni non facili per nostro figlio.


E sono così cari con tutti i bambini, tutti indistintamente, perché hanno compreso come, mentre noi all’esterno viviamo di tante lamentele inutili, lì ci siano piccole anime che soffrono e passano giorni veramente difficili!


Scriviamo questa lettera perché speriamo che le nostre parole arrivino al cuore di ognuno e che possa essere d’aiuto ai tanti genitori che entrano impauriti in T.I.N, e spaventati in Pediatria; incoraggiandoli a non abbattersi mai, sperare tanto, avere tanta fiducia, armarsi di forza e pazienza, perché c’è sempre qualcuno pronto a porgere una mano, ci sono tanti medici generosi che lavorano con amore e dedizione sempre pronti ad ascoltare e a risolvere, c’è sempre un sorriso cui dovrai ricambiare e soprattutto c’è una soluzione per tutto se possibile! Consigliandovi  di vivere con serenità tutte le situazioni, anche se molte volte difficili, come noi stiamo facendo e abbiamo fatto per amore di nostro figlio, perché loro, i nostri piccoli, non dovranno mai vedere e percepire che siamo tristi.


Con immensa gratitudine.


Famiglia Russo e il piccolo Stefano


Attualità

La Puglia resta la più amata dello Stivale

Da un sondaggio di un noto tour operator: la nostra regione punta di diamante del Bel Paese. La Città più bella è Lecce, nota di merito anche per Gallipoli, Leuca ed Otranto. La Notte della Taranta l’evento più noto…

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Oggetto del desiderio per 3 vacanzieri su 4, la Puglia è stata eletta ancora una volta destinazione numero uno nella wish-list della community di Vamonos.

«L’82% degli intervistati l’ha già visitata, ma per il 65% di essi la Puglia rimane ancora in cima alla wish-list, probabile destinazione di viaggio anche per le prossime vacanze» spiegano gli analisti del tour operator italiano specializzato in viaggi di gruppo.

Terra di colori e di immagini intense, che per il 52% degli intervistati rievoca nella mente il profumo inconfondibile del mare, ma anche gli scorci pittoreschi delle campagne contornate dai trulli o, scendendo verso sud, dalle masserie (33%).

La città più bella ù

Il sondaggio di vede primeggiare Lecce, Alberobello e Gallipoli, come in ordine sul podio.

Seguono OstuniViesteSanta Maria di Leuca, Otranto, Castel del Monte e Peschici.

Il personaggio più rappresentativo

La maggior parte lo identifica nell’attore oggi ottantaseienne Lino Banfi, originario di Andria e cresciuto a Canosa, o con il quarantaseienne Checco Zalone, nato a Capurso, comune della città metropolitana di Bari.

Molti ricordano ancora il celebre cantautore Domenico Modugno che era originario di Polignano a Mare.

Gli eventi più attesi

L’appuntamento tipico per eccellenza è la Notte della Taranta (il concertone del 26 agosto a Melpignano) che scavalca per popolarità appuntamenti di primo piano come il Carnevale di Putignano, la Festa di San Nicola e la Fiera del Levante.

I luoghi preferiti

Da un punto di vista più turistico, al primo posto delle preferenze dei viaggiatori troviamo i trulli di Alberobello, riconosciuti tra i siti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, le Grotte di Castellana, il Duomo di Lecce e Castel del Monte, anche questo patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, fatto costruire nel XIII secolo da Federico II di Svevia sull’altopiano pugliese delle Murge occidentali.

A tavola

Last but not least, sono l’olio extra-vergine di oliva, le orecchiette alle cime di rapa ed i taralli a conquistare i viaggiatori. Anche le altre prelibatezze enogastronomiche della Puglia conquistano un riconoscimento: orecchiette e pane di Altamura sono tra i prodotti al top della buona tavola made in Italy, da apprezzare centellinando un buon calice di vinoPrimitivo o Negramaro.

Concludendo… il pasto con dolci alle mandorle, carteddate pugliesi e strufoli.

 

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Attualità

Green Game 2024: le scuole salentine in lizza per la vittoria

In finale classi dell’IISS “Amerigo Vespucci” di Gallipoli, dell’IISS “Nicola Moccia” di Nardò e dell’IISS Polo Tecnico del Mediterraneo “Aldo Moro” di Santa Cesarea Terme

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L’evento dell’anno in tema di sostenibilità e corrette modalità di raccolta differenziata sta per arrivare.

La Finalissima Nazionale del Green Game si svolgerà al Teatro Olimpico di Roma, mercoledì 22 maggio, alle ore 15, e vedrà protagonisti studenti degli Istituti Secondari di II grado provenienti da tutta Italia.

Il road show, partito ad ottobre, si è svolto “in presenza” nelle scuole della Liguria, e in modalità “digital” nelle Scuole di tutta Italia, suscitando grande entusiasmo e la partecipazione di oltre 37mila studenti.

Dopo aver superato una rigorosa fase eliminatoria, ecco le scuole che rappresenteranno la provincia di Lecce alla Finale Nazionale: le classi 1ATL e 2BTL dell’IISS Amerigo Vespucci di Gallipoli; le classi 1A SASS e 1C EOA dell’IISS Nicola Moccia di Nardò; la classe 2E dell’IISS Polo Tecnico del Mediterraneo “Aldo Moro” di Santa Cesarea Terme.

Le classi finaliste si contenderanno il titolo di Campione nazionale Green Game 2024, oltre ai premi in palio per le prime tre scuole classificate: un contributo per l’acquisto di materiale didattico di  750 euro per la prima classificata, 500 euro per la seconda e 250 euro per la terza.

All’evento al Teatro Olimpico saranno presenti i rappresentanti dei Consorzi Nazionali Biorepack, Cial, Comieco, Corepla, Coreve e Ricrea, promotori del format e pilastri del Green Game. Con il loro impegno costante rendono possibile ogni anno la realizzazione del format che promuove i valori della sostenibilità ambientale tra gli studenti.

«Il Green Game rappresenta un’eccellente opportunità per sensibilizzare e coinvolgere le studentesse e gli studenti sui temi della sostenibilità ambientale e della corretta gestione dei rifiuti, in modo stimolante e divertente», si legge in una nota congiunta dei Consorzi Biorepack, Cial, Comieco, Corepla, Coreve e Ricrea, «le scuole coinvolte hanno mostrato un impegno e un coinvolgimento straordinari. Rendiamo merito agli organizzatori, agli insegnanti e agli studenti che hanno reso possibile la realizzazione dell’undicesima edizione, nonché alle istituzioni che hanno fornito il patrocinio. Ci congratuliamo con le scuole finaliste, certi che questa esperienza possa ispirare e motivare ulteriormente le ragazze e i ragazzi a impegnarsi per un futuro sostenibile».

Quest’anno il Green Game celebra l’undicesima edizione, consolidando il suo successo dopo le edizioni nelle Marche, in Puglia, in Sicilia, nel Lazio, in Calabria, in Campania, in Abruzzo, in Molise, in Basilicata e tre edizioni digitali.

La metodologia innovativa e coinvolgente utilizzata dagli esperti formatori di Peaktime, Alvin Crescini e Stefano Leva, insieme alle tecnologie interattive impiegate durante la fase di verifica, hanno reso il Green Game estremamente efficace nel coinvolgere le nuove generazioni in temi di fondamentale importanza.

Green Game gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

 

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Castro: Dal Mare. Storie di Vite e di Eroi

Una stele in memoria dei finanzieri di mare Salvatore De Rosa e Daniele Zoccola caduti in servizio il 24 luglio del 2000

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Nell’ambito delle iniziative organizzate per il 250° Anniversario di Fondazione del Corpo, si è tenuta nella marina di Castro la cerimonia di inaugurazione della nuova stele che l’amministrazione comunale di Castro ha inteso realizzare per commemorare e valorizzare la figura dei Finanzieri di mare Salvatore De Rosa e Daniele Zoccola, scomparsi prematuramente il 24 luglio del 2000.

Tale iniziativa, promossa dal Comando Provinciale della Guardi di Finanza unitamente al Reparto Operativo Aeronavale di Bari, ha lo scopo di mantenere sempre vivo il ricordo di chi ha perso la vita durante l’espletamento del servizio, nonché di far conoscere alle nuove generazioni coloro che sono giunti all’estremo sacrificio per la collettività.

Alla cerimonia erano presenti: i genitori e i parenti più stretti delle due Medaglie d’Oro al Valor Civile; il sindaco di Castro Luigi Fersini; il Comandante Regionale Puglia Generale D. Fabrizio Toscano; una rappresentanza delle Sezioni A.N.F.I. della provincia di Lecce e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma; il Comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Bari, Generale B. Armando Franza; il Comandante Provinciale di Lecce, Colonnello Stefano Ciotti; la giudice Francesca Maria Mariano.

L’iniziativa, a cui hanno assistito anche le autorità provinciali e alcuni studenti delle scuole di Castro, è stata denominata “Dal Mare. Storie di Vite e di Eroi”.

L’evento, culminato con gli “onori ai Caduti”, è proseguito con una breve esibizione della Fanfara della Legione Allievi della Guardia di Finanza di Bari e si è concluso sulle note dell’Inno Nazionale.

Castro non dimentica

«La Città di Castro ha voluto rendere onore ai due ragazzi», ha postato il sindaco Lugi Fersini, «inaugurando una nuova stele disegnata dal maestro Raffaele Capraro e realizzata dal laboratorio di Mauro Capraro. Castro non dimentica chi ha donato la propria vita per la sicurezza di tutti noi!».

Quel 24 luglio 2000…

I Finanzieri di mare De Rosa e Zoccola, all’alba del 24 luglio 2000, imbarcati su una vedetta impegnata in un’operazione di contrasto al traffico di migranti nelle acque del Canale d’Otranto, si posero all’inseguimento di un gommone albanese dal quale erano appena sbarcate numerose persone.

Durante le concitate fasi dell’operazione, rese più rischiose in quanto svolte nottetempo, i finanzieri persero tragicamente la vita allorquando gli scafisti albanesi, per evitare la cattura, si gettarono in acqua e, bloccando i comandi, lanciarono deliberatamente la loro potente imbarcazione contro l’unità navale della Guardia di Finanza che, pertanto, fu speronata.

Gli efferati criminali furono poi catturati, processati e condannati con sentenza definitiva per omicidio volontario.

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