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Dai Comuni

Il Presepe Vivente di Tricase si ferma causa Covid

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Come sarà il primo Natale al tempo del Covid ancora nessuno può immaginarlo. Ma il primo amaro assaggio inizia già ad arrivare dal calendario.





Uno storico appuntamento salta proprio a causa del coronavirus: è quello col presepe vivente di Tricase.




Presente annualmente dal 1976 e giunta l’anno scorso alla 40esima edizione, la natività tricasina ha dovuto rimandare il 41esimo appuntamento all’anno prossimo.





Troppe le presenze, che di anno in anno toccano quota centomila, per poter sperare di riuscire a rispettare la normativa anticovid. Motivo per cui il comitato ha già stabilito la non apertura per il 2020.


Attualità

Kissing Gorbaciov

Al cinema: andata e ritorno dal 1988, quando da Melpignano partì il tour che squarciò la cortina di ferro tra Occidente e Urss, a suon di rock e punk. l racconto di quel viaggio fino ad oggi, con chi quel concerto lo creò e gli diede vita

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Arriva sul grande schermo Kissing Gorbaciov, il nuovo progetto firmato dalla casa di produzione indipendente SMK Factory, per la regia di Andrea Paco Mariani e Luigi D’Alife, in collaborazione con AAMOD – Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico.

In anteprima assoluta al 64.  Festival dei Popoli (Firenze, 4-12 novembre), Kissing Gorbaciov da fine novembre inizierà il suo viaggio nei cinema di tutta Italia distribuito da OpenDDB.

Tutto inizia nel 1988 nel Salento, a Melpignano.

Qui per la prima volta dei gruppi rock sovietici si esibiscono oltre cortina in quello che la critica musicale ha definito “il primo sbarco ufficiale della nuova armata musicale sovietica”. Gorbaciov era stato eletto nel marzo dell’85 come presidente del PCUS e, all’alba della prossima caduta del muro di Berlino, ci si trovava in un momento in cui, sia la Storia che le storie di chi era sul palco, stavano cambiando per sempre.

Nasce così il progetto “Idi di Marzo”: saranno sei le band sovietiche ad arrivare in Salento per una due giorni di concerti il 23 e 24 luglio del 1988.

Ma il concerto di Melpignano sarà solo un antipasto di quanto sarebbe accaduto da lì a pochi mesi, quando una folta delegazione formata dalle band CCCP – Fedeli alla Linea (nella foto grande in alto), Litfiba, RATS, Mista & Missis, i giornalisti Alba Solaro, Gino Castaldo, Francesco Costantini e gli organizzatori Sergio Blasi e Antonio Princigalli, si reca all’aeroporto di Roma per imbarcarsi su un pericolante Aereoflot e raggiungere l’Unione Sovietica per una settimana di concerti tra Mosca e Leningrado.

Kissing Gorbaciov ripercorre questa storia, avvenuta in un momento di smottamenti epocali, che pochissimi conoscono e di cui esistono rarissime testimonianze d’archivio.

Attraverso le testimonianze dei diretti protagonisti, i racconti, gli archivi inediti ed esclusivi e la ricostruzione di quegli incredibili giorni, il documentario copre più di 3.500 km tra Melpignano e San Pietroburgo, passando per la rossa Emilia e Mosca, per scoprire l’incredibile storia del tour che riuscì a creare un ponte tra due mondi, fino ad allora divisi, attraverso una lingua che non ha bisogno di interpreti: la musica, la forza del rock, il linguaggio del punk.

 

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Castrignano del Capo

Imbarcazione in difficoltà, salvati 83 migranti al largo di Castro

Nonostante le cattive condizioni meteo e il mare tutt’altro che calmo, grazie all’intervento della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto tutti sono stati tratti in salvo

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Fiamme Gialle e della Guardia Costiera, allertati dalla sala operativa del Roan di Bari, in azione nella notte per salvare le persone a bordo di un’imbarcazione in difficoltà nell’Adriatico meridionale, al largo di Castro.

Operazioni concluse alle 5,30 con lo sbarco e l’accoglienza per 83 persone migranti provenienti da Iran, Iraq e Afghanistan giunti a bordo del motoveliero portato nel porto di Leuca dai militari.

Gli operatori di Protezione Civile e Croce Rossa hanno subito prestato aiuto a donne e bambini e messo al riparo tutti i profughi.

Nonostante le cattive condizioni meteo e il mare tutt’altro che calmo, grazie all’intervento della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto tutti sono stati tratti in salvo e in breve tempo si è potuto procedere al trasferimento presso il centro di prima accoglienza.

 

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Alessano

Sea and Rivers, via la plastica anche dal Salento

Volontari Plastic Free in azione nel fine settimana ad Alessano, Surano, Casarano, Cutrofiano, Gallipoli, Minervino di Lecce e Taurisano. L’invito ai cittadini a partecipare: «Un gesto concreto per l’ambiente in cui viviamo»

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La presenza di rifiuti plastici nei mari e negli oceani è indubbiamente uno dei più pressanti problemi a scala globale del nostro tempo.

Ridurla rappresenta una delle principali sfide e, secondo i ricercatori scientifici, basterebbe migliorare la gestione dei corsi d’acqua per ridurre drasticamente l’inquinamento, addirittura del 50%.

Con questo scopo, il prossimo fine settimana 15mila volontari di Plastic Free Onlus, l’organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, saranno in azione in oltre 200 località in contemporanea in tutta Italia.

L’obiettivo sarà liberare la natura da 200mila chilogrammi di plastica e rifiuti abbandonati.

Protagonista anche la Puglia con quattordici appuntamenti di pulizia ambientale.

In particolare, nel Salento, sabato 30 settembre Plastic Free sarà ad Alessano e Surano, mentre domenica 1° ottobrei volontari saranno all’opera a Casarano, Cutrofiano, Gallipoli, Minervino di Lecce e Taurisano.

«Invitiamo i cittadini a partecipare agli appuntamenti di pulizia ambientale», l’appello di Luigi Schifano, referente regionale Plastic Free Puglia, «per compiere un gesto concreto per l’ambiente in cui viviamo. Liberarlo dalla plastica non significa solo preservare il Pianeta ma anche la nostra salute».

«Nano e microplastiche, infatti», conclude Schifano, «sono penetrate nel nostro organismo, anche dal latte materno oltre che dalle vie respiratorie. La scienza ci dice che nel 2050 nei mari ci sarà più plastica che pesci: per invertire la rotta, dobbiamo agire da ora!».

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