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News & Salento

Guerra agli ombrelloni segnaposto in spiaggia

Sequestrati altri 7 ombrelloni. In azione Polizia Locale e Guardie Ecologiche Volontarie

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Così come annunciato, nella notte di Ferragosto la Polizia Locale ha effettuato un altro intervento finalizzato al contrasto del fenomeno dei cosiddetti ombrelloni “segnaposto”.


Dopo il sequestro di 11 ombrelloni a Sant’Isidoro e Santa Maria al Bagno la notte dell’11 agosto, gli agenti di Polizia Locale e le Guardie Ecologiche Volontarie del gruppo Endas sono tornate in azione, stavolta in località Torre Squillace, individuando e sequestrando altri 7 ombrelloni e altra attrezzatura (basi e funi).


I controlli, sempre nel corso della notte di Ferragosto, sono stati estesi ad altri tratti di litorale, ma non sono state rilevate altre situazioni di abuso.

Quella dell’ombrellone “segnaposto” è un malcostume che si è diffuso anche sulla costa neretina e che si sta cercando di contrastare senza indugi, a tutela del decoro del litorale e della possibilità di accesso al mare di tutti i bagnanti.


Una cattiva abitudine che consiste nel piazzare nottetempo (quando la spiaggia è libera) gli ombrelloni sull’arenile, “prenotando” dunque la postazione per la mattina seguente e anticipando sul tempo gli altri utenti della spiaggia. Dal Comando di Polizia Locale di via Crispi rammentano ancora una volta che si tratta di comportamenti espressamente vietati dal codice che sancisce in materia di prescrizioni sull’uso del demanio marittimo e relativi divieti: “È inoltre vietato lasciare sulle spiagge libere, oltre il tramonto del sole, ombrelloni, lettini, sedie sdraio, tende o altre attrezzature comunque denominate”.


Il tenore della disposizione, precisamente il riferimento a “oltre il tramonto del sole”, rende essenziale e tempestivo l’intervento degli agenti nelle ore notturne (e non all’alba del giorno dopo).



Attualità

Tangenziale Est, attivazione autovelox slitta al 1° ottobre

Sulla S.C. 243 di Lecce, meglio nota come Tangenziale Est, è in vigore il limite massimo di velocità di 90 km/h. Le due postazioni fisse che ne controllano il rispetto, volute dall’Amministrazione comunale per garantire una sempre…

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TANGENZIALE EST: L’ATTIVAZIONE DEGLI AUTOVELOX SLITTA AL PRIMO OTTOBRE
Durerà più a lungo il periodo di prova, che precede la messa in esercizio ordinario con rilevazione delle infrazioni delle due postazioni fisse di controllo della velocità sulla Tangenziale Est di Lecce.
Abbiamo deciso di far slittare di ulteriori quindici giorni la fase di piena operatività dei due autovelox in tangenziale per dare maggior tempo e possibilità agli automobilisti, che la percorrono, di prendere maggiore consapevolezza dei due nuovi strumenti di rilevazione elettronica delle violazioni per eccesso di velocità – fa sapere il Comandante della Polizia Locale Donato Zacheo, dirigente del Settore Mobilità e Viabilità – pertanto i due impianti entreranno in funzione in modalità ordinaria alle ore 00.00 del 1° ottobre 2024.
Ricordiamo che i dispositivi di controllo del traffico finalizzati al rilevamento a distanza della velocità, senza obbligo di contestazione immediata, autorizzati dalla Prefettura di Lecce e omologati da parte del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, sono stati collocati in entrambe le direzioni di marcia, uno sull’anello esterno a 100 metri dalla stazione di servizio “Sant’Oronzo Nord”, in direzione Brindisi; e uno sull’anello interno, uscita 7B San Cataldo, in direzione Maglie.
Sulla S.C. 243 di Lecce, meglio nota come Tangenziale Est, è in vigore il limite massimo di velocità di 90 km/h. Le due postazioni fisse che ne controllano il rispetto, volute dall’Amministrazione comunale per garantire una sempre maggiore sicurezza stradale e ridurre il numero di incidenti, sono adeguatamente presegnalate, con congruo anticipo, in modo ben visibile e ripetuto lungo i tratti interessati dalle rilevazioni elettroniche, come previsto dalla normativa vigente.
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News & Salento

“Una madre contro la ‘Ndrangheta” a Castro

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Riceviamo e pubblichiamo

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Cronaca

Morto il 58enne coinvolto in esplosione di bombola di gas

L’impianto del bilocale di Porto Cesareo, alimentato da una bombola, da cui sarebbe partita la fuga di gas, è stato posto sotto sequestro e il magistrato di turno ha disposto una perizia…

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Giuseppe Agostinacchio, di Gravina, 58enne, rimasto ferito insieme a altre due persone la notte tra il 14 e il 15 agosto, a causa dell’esplosione  di una bombola di gas, nella casa di Porto Cesareo dove l’uomo soggiornava, non ce l’ha fatta.

L’uomo aveva riportato ustioni su oltre il 60% del corpo.

La figlia 23enne versa in condizioni gravissime, mentre per il fidanzato, 24enne, le condizioni non sarebbero critiche.

Giuseppe Agostinacchio, era un dentista.

Con la figlia Irene e il ragazzo di quest’ultima, era stato investito dal fuoco provocato dalla fuga di gas da una bombola.

Erano in vacanza in Salento, come detto, ma provenivano da Gravina di Puglia, in provincia di Bari.

L’impianto del bilocale di Porto Cesareo, alimentato da una bombola, da cui sarebbe partita la fuga di gas, è stato posto sotto sequestro e il magistrato di turno ha disposto una perizia.

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