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Lecce, 2 milioni di euro per la scuola nazionale di cinema

L’accordo tra Regione Puglia, Fondazione Apulia Film Commission, Provincia di Lecce e CSC è stato firmato stamattina nel corso di una conferenza…

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FIRMATO L’ACCORDO TRA REGIONE PUGLIA, APULIA FILM COMMISSION, PROVINCIA DI LECCE E CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA PER L’APERTURA IN PUGLIA DI UNA SEDE DELLA SCUOLA NAZIONALE DI CINEMA.


NASCE LA “CSC DIGITAL SCHOOL” DIRETTA DA PAOLO CHERCHI USAI. DA OTTOBRE IL PRIMO CORSO DI “ALTA FORMAZIONE PER LA CONSERVAZIONE E IL RESTAURO DEL PATRIMONIO CULTURALE CINEMATOGRAFICO E AUDIOVISIVO”


La nascita di una scuola è sempre un momento importante per la comunità che la accoglie. Sono felice di annunciarvi che stiamo aprendo in Puglia la nuova sede nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia. Chi vuole fare Cinema verrà qui da noi a formarsi. Rafforziamo la filiera dell’audiovisivo, diamo ai nostri ragazzi una straordinaria opportunità di coltivare il proprio talento in Puglia, attiriamo sempre più nella nostra regione nuovi progetti e occasioni di crescita legate al Cinema”. Le parole del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, ad annunciare l’apertura in Puglia di una nuova sede della Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale di Cinematografia (CSC), unica istituzione pubblica di alta formazione nel campo cinematografico. Una notizia molto attesa dal mondo del cinema, non solo pugliese, che colma un importante vuoto nel settore.


L’accordo tra Regione PugliaFondazione Apulia Film CommissionProvincia di Lecce e CSC è stato firmato stamattina nel corso di una conferenza stampa svoltasi al Museo Castromediano di Lecce alla presenza degli assessori regionali all’Industria Turistica e Culturale, Loredana Capone, all’Istruzione, Formazione e al Lavoro, Sebastiano Leo, al presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva e al presidente del CSC, Felice Laudadio. Un risultato straordinario per la Puglia che sul cinema ha scommesso e investito, solo nell’ultimo anno, oltre 15 milioni di euro.


Ammonta a due milioni di euro l’investimento regionale per l’avvio della “CSC Digital School”. Si chiamerà così la sede pugliese della Scuola Nazionale di Cinema del CSC che troverà casa negli spazi di Palazzo Argento e sarà dotata di laboratori digitali, strumentazioni e infrastrutture hardware e software all’avanguardia. L’obiettivo è duplice: formare operatori altamente specializzati nel campo specifico del restauro digitale del patrimonio cinematografico e audiovisivo e fornire supporto tecnologico per la post-produzione alle imprese già operanti sul territorio regionale ma anche nazionale.


L’accordo con il Centro Sperimentare di Cinematografia per realizzare in Puglia una sede della Scuola Nazionale di Cinema – ha detto l’assessore regionale Loredana Capone che ha fortemente voluto l’apertura di una sede in Puglia della più famosa scuola di cinema nazionale  mette le basi per assicurare un futuro all’industria dell’audiovisivo nella nostra regione e aumentare la sua competitività. La scelta di tenere insieme la conservazione e il restauro delle opere cinematografiche e l’innovazione nella post-produzione non è casuale, risponde a una precisa esigenza del mercato del lavoro e di completamento della filiera produttiva dell’audiovisivo. La collaborazione con la Provincia di Lecce è stata decisiva per il conseguimento dell’obiettivo e costituisce un ulteriore tassello nel percorso di valorizzazione del patrimonio di proprietà provinciale avviato con l’istituzione dei Poli Biblio Museali”.


La Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale di Cinematografia – ha aggiunto l’assessore Sebastiano Leo – è l’unica istituzione pubblica di alta formazione nel campo dell’audiovisivo. La sua reputazione e il suo prestigio travalicano i confini nazionali. Quella di Lecce sarà la quinta sede distaccata della Scuola, le altre sono a Torino, Milano, L’Aquila, Palermo. Questa, insieme alle Accademie di Belle Arti e ai Conservatori Musicali, colma così l’offerta nel campo dell’alta formazione artistica nella nostra Regione. Quello che auspichiamo è un coordinamento delle attività tra queste istituzioni formative e le università pugliesi”.


Aprire la nuova sede di Lecce – è intervenuto poi il presidente Felice Laudadio – è, per me e per tutto il CSC, un piacere, un onore e un traguardo di portata storica. La Scuola di Cinema del Centro Sperimentale, fra le più antiche e importanti del mondo, ha a Roma la sua sede centrale che ospita dieci corsi triennali più i quattro delle sedi distaccate. Con la nuova missione affidata alla scuola di cinema di Lecce si chiude un cerchio che è al tempo stesso culturale, teorico e produttivo. Siamo profondamente grati alla Regione Puglia per aver accolto il nostro indirizzo di studi e per darci l’opportunità non solo di formare nuove professionalità, ma di attivare una filiera che sarà insieme didattica e industriale. La nuova sede formerà specialisti del restauro filmico a livello di eccellenza. Da anni il recupero dei grandi classici del cinema muto e sonoro ha acquisito una forte centralità culturale e mediatica. Tutti i più importanti festival del cinema, da Cannes a Venezia, da Berlino a New York, hanno da anni sezioni dedicate a grandi film salvati dall’inevitabile deterioramento della pellicola e riportati all’originaria bellezza; e le proiezioni di questi classici ottengono, ovunque, sempre più successo. La funzione didattica della Scuola Nazionale del CSC si incrocia così con il lavoro di conservazione e diffusione del cinema italiano e internazionale che giusto da 70 anni, dal 1949, è compito istituzionale della Cineteca Nazionale, parte integrante del Centro. La nuova sede di Lecce è la sintesi virtuosa di queste due istituzioni. Non solo formerà i professionisti di questa difficile e affascinante tecnica, ma permetterà di realizzare, per così dire “in casa”, i restauri futuri, con un’integrazione industriale e un’ottimizzazione economica fondamentali per un ente sostenuto dal denaro pubblico”.


La sede di Lecce sarà diretta dal prof. Paolo Cherchi Usai, presente alla conferenza stampa con il direttore generale del CSC, Marcello Foti, e il preside della Scuola Nazionale di Cinema, Adriano De Santis. Paolo Cherchi Usai è tra i più qualificati e prestigiosi professionisti del settore a livello mondiale e tra i massimi esperti di conservazione e restauro dei film, nonché storico del cinema, docente universitario e organizzatore culturale di caratura internazionale.

La suggestione e la professionalità dell’industria cinematografica avranno una nuova “casa” in Puglia, che sarà abitata dai giovani salentini e non, che vorranno confrontarsi e cimentarsi con la formazione di eccellenza in questo settore”, ha dichiarato il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva. “Con questo accordo tra Provincia di Lecce, Regione Puglia, Fondazione Apulia Film Commission e Centro Sperimentale di Cinematografia, siamo certi di offrire al territorio nuove opportunità e occasioni di crescita, perché anche nella nostra Puglia, nel nostro Salento, possano formarsi direttamente operatori specializzati nel restauro digitale dell’audiovisivo e, contemporaneamente, anche le imprese che già operano nel campo della post produzione possano trovare maggiore supporto tecnologico. È una nuova sfida, con la quale le istituzioni vogliono proseguire ad accompagnare chi è motivato in un percorso competitivo e di qualità”.


Vogliamo portare l’Apulia Film Commission – ha concluso la neo presidente di AFC Simonetta Dellomonaco – a diventare sempre più competitiva non solo nel panorama nazionale, ma anche in quello internazionale. In questi ultimi due anni, infatti, si è lavorato alla clemente per raggiungere questo straordinario risultato. L’industria cinematografica pugliese conta su una filiera produttiva di tutto rispetto, che può, tuttavia, essere potenziata ed ulteriormente implementata. Con questo ulteriore tassello, oltre alla lavorazione e allo shooting, la Puglia potrà offrire un set di competenze e servizi tali da completare l’intera filiera dell’audiovisivo, compresa la formazione”.


Con l’apertura di una sede distaccata del CSC in Puglia – commenta il direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio Aldo Patruno -, si accende un’altra delle tessere fondamentali che vanno a comporre il mosaico del PiiiLCultura in Puglia, il Piano Strategico Regionale della Cultura 2017-2026. Una tessera importante che riguarda l’alta formazione specialistica nel settore dell’audiovisivo, indispensabile per sviluppare sul territorio una solida industria culturale e creativa. Mettendo a frutto gli straordinari risultati che l’Apulia Film Fund sta producendo in termini di attenzione delle produzioni cinematografiche e di promozione della Puglia nella sua interezza. Nel contempo, l’insediamento della Scuola Nazionale del Cinema a Lecce, con il suo corso di laurea breve in restauro digitale del patrimonio cinematografico e audiovisivo, contribuisce a completare la valorizzazione del Polo Biblio-Museale provinciale, incentrato sul Museo Sigismondo Castromediano che, tra qualche settimana, nel 150° della sua fondazione, tornerà a nuova vita, completamento ristrutturato, riallestito secondo i più moderni criteri di musealizzazione e arricchito con una offerta culturale e formativa di livello nazionale e internazionale”.


Nei prossimi mesi gli spazi saranno adeguati e attrezzati per le nuove esigenze di gestione mentre le attività avranno inizio già dal prossimo ottobre quando prenderà il via un Corso triennale di Alta formazione finalizzato alla formazione di tecnici specializzati nelle varie fasi del restauro di opere audiovisive. Dalla storia del cinema a quella della fotografia, dal restauro delle immagini e del suono alla legislazione sul patrimonio culturale, dalla catalogazione all’archiviazione e alla conservazione del patrimonio audiovisivo, fino alla post produzione, alla proiezione in sala e al broadcasting. Il corso, che ha ottenuto il riconoscimento di equipollenza a una laurea breve, prevede un bando d’ingresso ogni due anni, avrà un massimo di quindici allievi e sarà tenuto in lingua inglese. La scelta della doppia lingua consentirà ai partecipanti da un lato di acquisire le competenze e la terminologia utili nell’approccio alla manualistica specialistica sull’argomento, che è per la maggior parte dei testi in lingua inglese, dall’altro di cogliere opportunità professionali internazionali. Le attività si svolgeranno tra Lecce e Roma presso le sedi del Centro Sperimentale di Cinematografia e di Luce Cinecittà.


Un’occasione unica per gli operatori pugliesi in una materia viva, com’è quella cinematografica, che impone sia l’aggiornamento del sapere acquisito sia un livello di preparazione specialistico in grado di rispondere alle richieste di un mercato del lavoro in continua evoluzione. La Scuola Nazionale di Cinema, in questo senso, è la massima interprete delle nuove esigenze e propone corsi all’avanguardia: una formazione completa, tradizione e innovazione, sperimentazione e ricerca. Alla conferenza stampa, inoltre, sono intervenuti il direttore della Fondazione Apulia Film Commission, Antonio Parente, e il direttore del Polo Biblio Museale, Luigi De Luca.


IL DIRETTORE DELLA SEDE PUGLIESE


Cherchi Usai è nato a Rossiglione (Genova) l’8 novembre 1957. Laureato in Lettere e Filosofia, è tra i massimi esperti di conservazione e restauro dei film, nonché storico del cinema, docente universitario e organizzatore culturale di caratura internazionale. È il Senior Curator del George Eastman Museum di Rochester, New York, dove lavora dal 1994, e il co-fondatore della L. Jeffrey Selznick School of Film Preservation. Ha diretto il National Film and Sound Archive di Canberra, Australia. Ha fondato e diretto per varie edizioni le Giornate del Cinema Muto di Pordenone, il più importante festival mondiale dedicato al cinema delle origini. Tra le sue innumerevoli pubblicazioni si segnalano tre splendidi Castori Cinema dedicati a David W. Griffith, Georges Méliès e Giovanni Patrone. Nel 1990 ha ricevuto il Premio Jean Mitry, uno dei più prestigiosi del settore. Dal 1° luglio prossimo tornerà definitivamente in Italia dopo circa 30 anni per entrare a far parte dell’organico del CSC. Con il suo apporto determinante nei prossimi mesi gli spazi della sede di Lecce saranno adeguati e attrezzati per le nuove esigenze di gestione mentre le attività avranno inizio già dal prossimo ottobre quando prenderà il via il corso triennale finalizzato alla formazione d’eccellenza di tecnici specializzati nelle varie fasi del restauro di opere audiovisive: dalla storia del cinema a quella della fotografia, dal restauro delle immagini e del suono in digitale e in analogico alla legislazione sul patrimonio culturale, dalla catalogazione all’archiviazione e alla conservazione del patrimonio audiovisivo, fino alla post-produzione, alla proiezione in sala e al broadcasting. Il corso, il cui diploma è equipollente alla laurea breve triennale, prevede un bando d’ingresso ogni due anni, avrà un massimo di quindici allievi e sarà tenuto anche in lingua inglese. La scelta della doppia lingua consentirà ai partecipanti da un lato di acquisire le competenze e la terminologia utili nell’approccio alla manualistica specialistica sull’argomento, che per la maggior parte dei testi è in lingua inglese, dall’altro di cogliere opportunità professionali internazionali. Le attività si svolgeranno tra Lecce e Roma presso le sedi del CSC e di Cinecittà. I bandi d’ammissione verranno lanciati in maggio 2019.



Attualità

Bollette di gas e luce salate: procedimento istruttorio contro Enel Energia

Dopo i reclami di Adiconsum Lecce, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato vuole accertare l’eventuale pratica commerciale scorretta in merito alle modalità di comunicazione delle variazioni contrattuali

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Tutto aveva avuto inizio nel 2022 quando molti consumatori decisero di passare dal prezzo variabile al prezzo fisso con l’obiettivo di mettersi al riparo da repentine impennate delle tariffe.

I contratti erano a tempo indeterminato ma l’offerta era a tempo determinato e raramente superava i 12 mesi.

Già questa differenza, poco nota ai molti, ha contribuito ad ingenerare confusione e disattenzione.

Alla scadenza dell’offerta concordata, il consumatore doveva ricevere dal proprio gestore, una comunicazione di variazione della tariffa – se meno favorevole – almeno tre mesi prima dell’entrata in vigore della nuova tariffa informandolo della possibilità di poter recedere dal contratto.

Questa comunicazione, separata dalla bolletta, può essere inviata per posta ordinaria o per email qualora l’utente abbia scelto tale modalità in fase contrattuale e non sono previste altre modalità di invio.

La comunicazione è molto importante perché oltre a informare l’utente del cambio tariffario, contiene anche l’informazione che, qualora l’utente non sia d’accordo con la tariffa proposta, potrà recedere dal contratto e cambiare gestore.

Ed è qui che nel mese di gennaio molti utenti si sono visti recapitare bollette del gas esagerate e si sono rivolti ad Adiconsum LecceAssociazione per la difesa dei consumatori per contestare la bolletta, visto che l’unica risposta fornita dagli operatori di Enel energia è stata quella che la tariffa era variata.

L’analisi delle bollette attenzionate ha evidenziato che molte tariffe del gas erano variate a partire da luglio 2023 e che, con l’avvento della stagione estiva, gli utenti non hanno potuto rendersi conto dell’aumento subito.

La sorpresa si è avuta solo quando con l’inverno sono stati accesi i riscaldamenti ma le bollette sono arrivate quando ormai erano trascorsi i periodi per porvi rimedio.

La beffa maggiore è stata poi quella che a fronte delle lamentele avanzate dagli utenti, Enel energia si è dichiarata disponibile a variare il prezzo del gas per il futuro (all’arrivo della bella stagione) ma lasciando invariati i prezzi dell’inverno pregresso.

Moltissimi consumatori lamentano di non aver mai ricevuto una comunicazione di variazione tariffaria per cui si è provveduto a contestarlo a Enel energia.

«Purtroppo», fanno sapere da Adiconsum Lecce, «il codice di condotta commerciale approvato da Arera scarica sui clienti l’onere di dimostrare di non aver mai ricevuto la comunicazione. In pratica l’onere della prova ricade sulle spalle della parte più debole. Questo anche quando la nuova tariffa viene di fatto scoperta solo alla ricezione della bolletta. Inoltre il gestore gode di una presunzione di ricezione della comunicazione, trascorsi 10 giorni dall’invio, anche se il consumatore sostiene di non aver mai ricevuto nulla!».

A fronte delle «inaccettabili risposte fornite da Enel energia» ed ai reclami effettuati da Adiconsum Lecce, l’associazione ha provveduto a inviare le segnalazioni all’Autorità Garante della Concorrente e del Mercato e ad Arera «per i profili di comportamento commerciale che le stesse vorranno rilevare a salvaguardia dei consumatori» e invocando il recesso contrattuale ai sensi dell’art. 52 e 53 del Codice del consumo «non essendogli stato consentito preliminarmente di conoscere le condizioni economiche che sarebbero state applicate, né posto nelle condizioni di poter valutarne gli effetti e le decisioni da assumere consapevolmente e decidere se avvalersi del garantito diritto di recesso».

Ora, grazie alle segnalazioni effettuate anche da Adiconsum Lecce, l’autorità ha formalmente aperto un’istruttoria che potrebbe portare gli utenti a vedersi riconosciute le proprie ragioni ed ottenere qunato contestato da Adconusm Lecce.

 

 

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«Mi vien da ridere». Rimpasto in Regione, Maraschio amara

L’ex assessora: «Non accetterò l’incarico all’interno dello staff del presidente Emiliano, ipotesi che mi è stata prospettata e per la cui offerta ringrazio.  Tra galleggiare e navigare ho sempre scelto la seconda opzione nella mia vita, con il vento in poppa e libera da condizionamenti»

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«Quindi l’operazione moralità e legalità della giunta regionale pugliese si esaurisce, in sostanza, con la fuoriuscita della sottoscritta. Questo è il segnale di discontinuità che si vuole far passare. Rispondo con un sorriso».

Lo afferma l’ex assessora Anna Grazia Maraschio, riguardo il rimpasto della giunta regionale annunciato ieri sera.

«Ringrazio le centinaia di persone, di amministratori, di cittadini che mi stanno scrivendo attestati di solidarietà, messaggi di indignazione e puro sconcerto», prosegue Maraschio, «non accetterò l’incarico all’interno dello staff del presidente Emiliano, ipotesi che mi è stata prospettata e per la cui offerta ringrazio.  Tra galleggiare e navigare ho sempre scelto la seconda opzione nella mia vita, con il vento in poppa e libera da condizionamenti. Tutto quello che ho ottenuto è stato grazie alla cultura del lavoro, l’unica che mi permea e alla quale rispondo. La stessa cultura che ho portato all’interno dell’assessorato che mi sono onorata di guidare, formato da professioniste e professionisti che sento di ringraziare, insieme al mio staff tecnico sempre al mio fianco e ai dirigenti, ai funzionari che hanno seguito la mia visione politica. Non rinnego nulla e non nascondo che sono stati anni belli, intensi, ricchi di soddisfazioni ma anche duri. Spesso ho dovuto lottare in solitudine, sentendomi come una mosca bianca».

«In tutta questa vicenda, c’è solo un aspetto che mi lascia l’amaro in bocca», aggiunge, «la brusca interruzione di un percorso di programmazione e pianificazione dell’assessorato, che andava dalle misure di tutela dell’ambiente e del clima fino all’impostazione di una nuova politica abitativa che non considerasse solo le case ma anche le persone e il loro benessere. Una mole impressionante di provvedimenti, di politiche rivoluzionarie, che non basterebbero queste righe per essere elencate. Quando si interrompe un percorso così, il rischio è che il beneficio possa essere per pochissimi e il danno per molti, moltissimi cittadini pugliesi».

«Avverto anche un’altra convinzione», conclude Anna Grazia Maraschio, «chi semina bene raccoglie il giusto e i germogli non tarderanno ad arrivare».

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Una salentina tra i giovani leader che scriveranno proposte per il G7

È Margherita Zappatore, 27 anni, di Gallipoli, dottoranda di ricerca in Scienze Giuridiche per la sostenibilità, l’innovazione e la transizione ecologica

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C’è anche una salentina tra i giovani selezionati per partecipare al Global Youth Leaders Program, l’iniziativa della Young Ambassador Society che unisce giovani fino ai 35 anni per contribuire allo sviluppo di proposte politiche che saranno presentate alla presidenza del G7.

Margherita Zappatore, 27 anni, originaria di Gallipoli, è dottoranda di ricerca in Scienze Giuridiche per la sostenibilità, l’innovazione e la transizione ecologica ed è fondatrice e amministratrice di una società di consulenza nel settore della comunicazione politica, del legislativo e della progettazione.

Grazie alle sue esperienze formative e professionali, contribuirà a formulare proposte sul tema dell’innovazione e, in particolare, dell’intelligenza artificiale.

Assieme agli altri giovani provenienti da tutto il mondo, inoltre, prenderà parte ad incontri con esperti di organismi internazionali come l’ILO, l’UNDP, l’OECD, l’UNICEF, la FAO e Microsoft.

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