Maglie
Maglie – Otranto: Cariddi preoccupato
Il Sindaco di Otranto: “È inammissibile dover assistere a lentezze, da parte di Anas e Regione, che rischiano di compromettere i risultati della stagione estiva ormai alle porte”
“Siamo fortemente preoccupati dalla tempistica relativa ai lavori di ampliamento della Statale 16 Maglie-Otranto”, così il sindaco di Otranto, Luciano Cariddi, che prosegue: “Da diversi mesi ormai, per raggiungere Otranto, si rende necessario un percorso alquanto articolato all’altezza dello svincolo di Maglie e reso ancor più tortuoso con il passaggio dallo svincolo di Muro Leccese, dove si attraversa un ponte mai riparato che rallenta, per via di un semaforo, ulteriormente i flussi di marcia. Eravamo stati rassicurati sulla conclusione dei lavori entro la stagione turistica”, sottolinea il Sindaco di Otranto, “ma a tutt’oggi ancora non vediamo riaperto il tratto di strada in questione. La preoccupazione è divenuta maggiore con le verifiche che abbiamo dovuto effettuare in questi giorni dei ponti primaverili in cui si sono riscontrati lunghissimi incolonnamenti di automezzi. È inammissibile”, attacca Cariddi, “dover assistere a lentezze, molte soprattutto burocratiche, da parte di Anas e Regione, che rischiano di compromettere ulteriormente i risultati della stagione estiva ormai alle porte e che già ci consegna qualche perplessità rispetto al numero di presenze turistiche previste. Ci auguriamo che si abbia il buonsenso necessario da parte dei responsabili di questo progetto affinché si riesca a rimuovere ogni disagio causato alla circolazione dei veicoli che vorranno raggiungere le nostre città, fermo restando che non siamo ancora stati messi nella condizione di sapere quale sarà il proseguo di tale progetto in ordine ai tempi e agli interventi definitivamente valutati e decisi per il tratto compreso tra Palmariggi ed Otranto. Non vorremmo dover temere, come purtroppo avviene in gran parte d’Italia”, conclude Cariddi, “il protrarsi di questo cantiere aperto vita natural durante a causa di indecisione politica e burocratica e complicazioni tecniche. Sarebbe un vero danno al nostro stupendo territorio”.
Attualità
Vice presidenza commissione europea: la nomina di Fitto diventa un caso
I progressisti non ci stanno: «Rafforzare il processo dello Spitzenkandidat, garantire l’equilibrio di genere, attenzione ai diritti sociali ed un’equa distribuzione delle posizioni di vice presidente esecutivo che rifletta la maggioranza del Parlamento europeo. Se questi parametri non saranno rispettati voteremo contro»
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C’era una volta l’Italia che esportava politici indiscutibili.
Oggi quanto meno, invece, i nostri politici, in Europa, vengono discussi.
È il caso del salentino Raffaele Fitto, intorno alla cui nomina nella nuova Commissione europea sta nascendo un vero e proprio caso.
Al punto che Ursula von der Leyen ha rinviato di una settimana la presentazione della nuova Commissione.
Se ne riparlerà il 17 settembre a Strasburgo.
A mettere un freno alla nomina dei commissari, tra cui l’attuale nostro Ministro per gli Affari europei è la resistenza dei socialisti europei:
Rafforzare il processo dello Spitzenkandidat (il candidato di punta), garantire l’equilibrio di genere, una forte attenzione ai diritti sociali supervisionata da una figura con l’esperienza necessaria ed un’equa distribuzione delle posizioni di vicepresidente esecutivo che rifletta la maggioranza del Parlamento europeo: queste sono le aspettative dei progressisti europei per la prossima Commissione.
Il gruppo dei Socialisti è stato chiaro: «Se queste aspettative non saranno soddisfatte, sarà molto difficile, se non impossibile, sostenere i commissari presentati da Ursula von der Leyen».
In pratica, come hanno spiegato all’ANSA fonti parlamentari dalla delegazione del Pd a Bruxelles, Fitto sarà valutato senza alcun pregiudizio ma è necessario che dia segnali ampiamente europeisti nella sua presentazione.
È stato anche chiarito che non è stata la delegazione italiana a porre il problema Fitto ma, a porre il tema del ruolo di vice presidente esecutivo da affidare al ministro, sono state le delegazioni francese e tedesca.
C’era una volta l’Italia che esportava politici indiscutibili…
Oggi, invece, si discute. Eccome!
Giuseppe Cerfeda
Attualità
Ristorazione, agricoltura ed edilizia: le offerte di lavoro
Ingegneri, infermieri, educatori, consulenti, sviluppatori e operatori specializzati: nel mese di settembre, al rientro dalla pausa estiva, crescono le offerte per personale altamente qualificato, presenti soprattutto nel settore amministrativo, informatico e pedagogico e in quello socio-sanitario
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Il 32° Report dell’Ambito di Lecce di Arpal Puglia conta 206 annunci per un totale di 767 posizioni aperte nella provincia di Lecce.
Il settore turistico è quello che presenta la maggiore richiesta, con 177 posizioni aperte, soprattutto lungo la costa ionica e nel capo di Leuca.
Seguono agricoltura e ambiente con 168 risorse ricercate e il comparto edile che registra la domanda di 130 professionisti.
Nel comparto socio-sanitario si contano 21 annunci per un totale di 93 posizioni.
Tra gli altri settori, il TAC (tessile-abbigliamento-calzaturiero) offre 37 posizioni, il settore commerciale 37, le telecomunicazioni 30, mentre il comparto trasporti e riparazione veicoli conta 22 opportunità.
Nel settore amministrativo, informatico ed educativo sono ricercate 42 figure professionali.
Altri settori includono l’industria metalmeccanica con 13 posizioni, il settore pulizie e multiservizi con 10 opportunità e il settore bellezza e benessere con 6 offerte. Sono inoltre disponibili cinque posizioni riservate a persone con disabilità e una per iscritti nelle categorie protette.
La sezione tirocini presenta 10 opportunità in vari ambiti.
Infine, numerose possibilità di lavoro e formazione all’estero, anche per personale altamente qualificato come medici, infermieri ed educatori, sono offerte dalla rete Eures, la rete europea dei servizi per l’impiego. Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it e sono diffuse anche sulla pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia“, sul portale Sintesi Lecce e sui profili Google di ogni centro per l’impiego.
Le candidature possono essere trasmesse tramite Spid, via mail o direttamente allo sportello presso gli uffici, aperti dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16,30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
PER CONSULTARE IL 32° REPORT ARPAL BACINO DI LECCE NELLA SUA VERSIONE INTEGRALE CLICCA QUI
Attualità
Scuola, le novità: il forum con i dirigenti scolastici/4
Roberta Longo, dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “Principe di Piemonte” di Maglie: «Telefonino, giusto intervenire. Anche per arginare il fenomeno dell’isolamento sociale volontario. Trend delle nascite in continuo ribasso. Da noi solo una lieve flessione degli iscritti»
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Abiamo coinvolto i dirigenti scolastici di alcuni Istituti comprensivi del territorio su cellulari vietati in classe (clicca qui per leggere l’approfondimento del prof. Hervé Cavallera), grembiule unisex, popolazione scolastica e PNNR alle scuole.
Dopo gli interventi dei dirigenti scolastici dell’I.c. di Taviano, Ivano De Luca, del comprensivo di Calimera (con sedi anche a Martignano e Caprarica di Lecce), Piera Ligori, e del Comprensivo Polo 3 di Galatina e Noha, Rosanna Lagna, la parola alla dirigente scolatica dell’I.c. “Principe di Piemonte” di Maglie, Roberta Longo.
Seguiranno quelli delle dirigenti dei comprensivi di Salve-Morciano-Patù e Taurisano.
In vista del nuovo anno scolastico, la novità annunciata da Valditara è lo stop al cellulare in classe anche per scopi didattici dalle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione (scuola media compresa). Qual è la sua opinione in merito?
«Sono pienamente d’accordo con la disposizione del Ministro Valditara in merito al divieto di utilizzo in classe del telefono cellulare, anche a fini educativi e didattici. Negli ultimi anni, infatti, stiamo assistendo ad un progressivo abbassamento del livello di concentrazione degli alunni in classe, fortemente distratti dall’uso del cellulare. La recente disposizione del Ministro Valditara mira a preservare il naturale sviluppo cognitivo dall’infanzia fino alla fase preadolescenziale, fortemente minato dall’uso continuo dei telefoni cellulari in grado di compromettere la memoria, la capacità dialettica e lo spirito critico. La Scuola, luogo deputato alla formazione ed alla crescita personale e sociale dei nostri alunni, ha il dovere di vigilare anche sul corretto sviluppo dei loro rapporti interpersonali, mettendo in atto tutte quelle strategie atte ad evitare che l’uso continuo del telefono cellulare possa sfociare nel triste fenomeno dell’isolamento sociale volontario, ossia il rifiuto dei nostri ragazzi di ogni rapporto con il mondo esterno, convinti che tutta la realtà sociale e vivibile possa essere contenuta in un telefono cellulare e dallo stesso surrogata».
La consigliera provinciale di pari opportunità, dopo l’adozione del grembiule neutro da parte dell’istituto comprensivo di Salice Salentino-Guagnano, ha dichiarato che chiederà a tutte le altre scuole di fare lo stesso. Lei che ne pensa?
«L’eventuale valutazione di aspetti inerenti alla vita didattica e scolastica degli Istituti trova la sua sede naturale tra le mura dell’autonomia scolastica ed a mio avviso ogni possibile decisione in tal senso dovrebbe essere lasciata alle competenze funzionali dei suoi organi collegiali».
Popolazione scolastica: qual è il trend degli iscritti nella sua scuola? Nell’ultimo anno sono aumentati o diminuiti? E in che numero?
«Le iscrizioni nel nostro Istituto risentono inevitabilmente del trend delle nascite in continuo ribasso negli ultimi anni, registrando però solo una lievissima inflessione degli iscritti nell’ordine di circa una trentina di unità».
Il PNRR sta offrendo nuove opportunità ma anche una mole di lavoro esagerata che rende difficile alle scuole, come già accaduto per i comuni, la programmazione. A quanto ammontano i finanziamenti a cui il suo Istituto è riuscito ad accedere? E cosa, fino ad oggi, siete riusciti a fare con quei soldi?
«I finanziamenti connessi al PNRR rappresentano linfa vitale per il nostro Istituto e sono fondamentali per consentire un rinnovamento delle strutture e delle strumentazioni didattiche e tecnologiche. Di sicuro l’impegno profuso nella gestione e nella rendicontazione dei fondi è davvero rilevante, tale da richiedere uno sforzo lavorativo ulteriore a tutto il personale coinvolto. Gli importi finora riconosciuti al nostro Istituto, relativi ai progetti finanziati dal PNRR, ammontano a circa 280 mila euro. Ad oggi sono stati realizzati i progetti relativi agli animatori digitali ed al Piano Scuola 4.0, mentre sono in fase di avvio i progetti per la formazione del personale scolastico per la transizione digitale nelle scuole statali (D.M. 66/2023), il progetto competenze STEM e multilinguistiche nelle scuole statali (D.M. 65/2023) ed il progetto riduzione dei divari negli apprendimenti e contrasto alla dispersione scolastica (D.M. 19/2024). In particolare, grazie al citato progetto Piano Scuola 4.0 è stato possibile trasformare la metà delle classi in ambienti di apprendimento innovativi con il consequenziale rinnovamento delle metodologie didattiche. L’acquisto di nuove tecnologie e di arredi flessibili hanno permesso di rinnovare i setting di aula e di favorire l’apprendimento attivo degli alunni, grazie ad una pluralità di approcci formativi differenti quali il cooperative learning, il peer learning, il problem solving, ecc… Pertanto, grazie ai finanziamenti pervenuti, il nostro Istituto ha raggiunto importanti obiettivi che sarebbero stati difficilmente realizzabili senza l’utilizzo dei fondi assegnati. Il nostro impegno proseguirà per la realizzazione ed attuazione dei nuovi progetti nell’interesse dell’intera comunità scolastica».
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