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Attualità

Mons. Beniamino Nuzzo: “Un cammino solidale che non sappiamo dove ci condurrà”

Sinodo: un cammino con Dio, con Cristo, tra fratelli aperto da monsignor Vito Angiuli il percorso diocesano del Sinodo dei vescovi

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Anche la chiesa ugentina, domenica 17 ottobre, nel corso di una solenne concelebrazione eucaristica, presieduta dal Vescovo Mons. Vito Angiuli, nella Chiesa Cattedrale, ha dato inizio al cammino sinodale insieme a tutta la Chiesa italiana e in sintonia con il Sinodo dei Vescovi.


Papa Francesco, a partire dal Discorso al Convegno nazionale di Firenze del 10 novembre 2015, ha indicato all’Italia lo stile sinodale come metodo per vivere un’esperienza ecclesiale umile e disinteressata, nella logica delle Beatitudini. Se la Chiesa, infatti, non assume i sentimenti di Gesù, si disorienta, perde il senso.


Se al contrario li assume, sa essere all’altezza della sua missione e sulla via delle beatitudini ha la certezza di camminare sul sentiero giusto.


Nell’incontro con i fedeli della Diocesi di Roma, il 18 settembre 2021, il Pontefice ha detto, tra l’altro, che “la sinodalità esprime la natura della Chiesa, la sua forma, il suo stile, la sua missione”.


L’esperienza sinodale delle Chiese che sono in Italia, di cui sono già state delineate le ragioni, finalità e modalità di fondo si inserirà, in questo primo anno 2021‐22, nel percorso tracciato dal Sinodo universale, facendo suoi i testi elaborati dalla Segreteria Generale della CEI: il Documento Preparatorio e il Vademecum metodologico.


In concreto si intende attuare un ascolto «dal basso», attraverso la consultazione capillare del Popolo di Dio, per intercettarne il «senso di fede», in un dialogo costante con il Magistero.


Ascolto della Parola di Dio e ascolto dei fratelli e delle sorelle vanno di pari passo. L’ascolto degli ultimi, poi, è nella Chiesa particolarmente prezioso, poiché ripropone lo stile di Gesù, che prestava ascolto ai piccoli, agli ammalati, alle donne, ai peccatori, ai poveri, agli esclusi.


Per essere pieno di frutti”, ha detto il Vescovo Angiuli nell’omelia, “il cammino sinodale deve essere guidato dallo Spirito Santo. La crisi religiosa del nostro tempo consiste soprattutto nella mancanza di una vera e intensa “esperienza dello Spirito”.


Ed ha proseguito: “Guidati dallo Spirito, è possibile superare tre tentazioni che possono rallentare o addirittura mortificare il nostro percorso sinodale. La prima tentazione consiste nel lasciarci sopraffare dalla stanchezza, provocata dalle molteplici difficoltà che incontriamo nell’azione pastorale; difficoltà determinate dal profondo cambiamento culturale e dalla particolare situazione che si è creata con il diffondersi della pandemia.


La seconda tentazione, nella quale possiamo incorrere, consiste nel lento, inesorabile e progressivo scivolamento in una deriva di tipo sociologico, annacquando il vino buono del Vangelo che è forza liberante per tutto l’uomo, limitandoci a venire incontro ai bisogni materiali, trascurando quelli spirituali.


La terza tentazione più insidiosa e pervasiva, da cui stare in guardia, come ci ha ricordato Papa Francesco nell’esortazione “Gaudete et exultate” consiste nel ridurre la fede a pura prassi o a esperienza esoterica. Se, infatti, il pelagianesimo considera la natura umana non affetta dal peccato originale, cosicché l’uomo è in grado di salvarsi senza il soccorso della grazia divina, lo gnosticismo èquell’orientamento di pensiero volto alla valutazione esclusiva di una forma di conoscenza spiritualistica e misticheggiante”.


Alla luce della parola di Dio proposta dalla liturgia della XXIX domenica del T.O., il Vescovo ha indicato le disposizioni interiori con le quali affrontare questo itinerario spirituale e pastorale e che sono sinteticamente espresse nella preghiera di colletta: cercare la volontà di Dio, servirlo con cuore sincero e dare la vita per amore dei nostri fratelli.


Il cammino sinodale, vissuto sotto la guida dello Spirito, deve aiutarci ad assumere la forma cristica e mariana della vita cristiana, e modellarsi su Cristo, servo del Signore, e sugli atteggiamenti della Vergine Maria, serva del Signore.Concludendo l’omelia il Vescovo ha esortato a vivere il percorso ecclesiale “non con l’intento di rinnovare le strutture, ma di educarci a cambiare l’intimo del cuore perché solo un cuore risanato potrà operare il cambiamento del mondo, delle sue strutture e della sua storia”.

Concretamente il cammino inizierà con il biennio dell’ascolto (2021-2023), ovvero con una fase narrativa che raccoglierà in un primo anno i racconti, i desideri, le sofferenze e le risorse di tutti coloro che vorranno intervenire, sulla base delle domande preparate dal Sinodo dei Vescovi su “partecipazione, comunione e missione”; nell’anno seguente si concentrerà invece su alcune priorità pastorali, per approfondirle.


Sarà un coinvolgimento ampio non solo dei praticanti, ma anche di coloro che si sentono ai margini o al di fuori dell’esperienza ecclesiale.


Seguirà una fase sapienziale, nella quale l’intero Popolo di Dio, con il supporto dei teologi e dei pastori, leggerà in profondità quanto sarà emerso nelle consultazioni capillari (2023- 24). Un momento assembleare successivo cercherà di assumere alcuni orientamenti profetici e coraggiosi, da riconsegnare alle Chiese nella seconda metà del decennio.


Non sappiamo dove ci condurrà questo cammino sinodale. Ci anima comunque la certezza che se ci lasceremo condurre umilmente dal Signore risorto, a poco a poco rinunceremo alle nostre singole vedute e rivendicazioni e convergeremo verso “ciò che lo Spirito dice alle Chiese”.





Mons. Beniamino Nuzzo (Vicario Generale)








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Surbo: Cataldi (M5S) entra in consiglio comunale

Come primo dei non eletti alle amministrative della scorsa primavera subentra ad un consigliere dimissionario

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Salvatore Cataldi, (nella foto con il presidente Giuseppe Conte) «militare, classe 1979, pentastellato storico del MoVimento 5 Stelle di Surbo, è stato chiamato, come primo dei non eletti alle amministrative della scorsa primavera, a subentrare in Consiglio comunale ad un consigliere dimissionario. La proclamazione avverrà nel primo Consiglio utile, verosimilmente mercoledì 24 aprile».

Lo dichiara in una nota il Coordinatore M5S per la Provincia di Lecce e già senatore, Iunio Valerio Romano che aggiunge: «Salvatore e tutta la comunità pentastellata di Surbo hanno sempre lavorato bene e quest’opportunità consentirà loro di essere direttamente incisivi nell’amministrazione di Surbo e Giorgilorio sui temi più identitari, quali il welfare e la transizione ecologica».

«Sono estremamente motivato a fare del mio meglio e l’impegno sarà massimo, unitamente al Gruppo M5S di Surbo e Giorgilorio, che ringrazio per il costante supporto, al fine di portare le nostre idee e i nostri progetti in Comune, al servizio dei nostri concittadini», le prime parole di Cataldi, «ringrazio, altresì, il MoVimento 5 Stelle, la mia casa da altre dieci anni, che mi ha consentito di crescere, prima di tutto come persona, rappresentando sempre un luogo di confronto e condivisione».

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Depressa di Tricase: lavori al Calvario

La vice sindaco Francesca Longo: «Luogo di interesse religioso, oltreché culturale e identitario della nostra Città per questo abbiamo deciso di investire centomila euro utilizzando fondi del bilancio comunale»

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Avviati i lavori per la riqualificazione del Calvario a Depressa di Tricase.

Ne ha dato annuncio la vice sindaco di Tricase Francesca Longo: «Il Calvario, sito nella zona denominata “Largo Dei Pozzi Messapici”», la premessa, «venne costruito nel 1885 e abbellito nel 1973, su progetto e disegni di G. Villani, con le terracotte della prestigiosa ditta Garrisi di Galatina».

Ne consegue che «rappresenta un luogo di interesse religioso, oltreché culturale e identitario della nostra Città».

Per questa ragione, «l’amministrazione comunale ha deciso di investire centomila euro utilizzando fondi del bilancio comunale, per riqualificare l’intera area».

 

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Il piano antincendi per l’estate

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 Il Prefetto Luca Rotondi ha presieduto una riunione finalizzata a fare il punto sulle misure e strutture messe in campo per la previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia e per la gestione delle emergenze.

All’incontro hanno partecipato i vertici delle Forze di Polizia, i comandanti di Vigili del Fuoco, Polizia Stradale, Polizia Provinciale, Gruppo Carabinieri Forestale, Capitaneria di Porto, Aeronautica militare, nonché i rappresentanti della Regione Puglia e del Coordinamento Provinciale del Volontariato di Protezione Civile e, in collegamento da remoto, i referenti dei comuni della provincia, di A.R.I.F. ed i soggetti gestori della rete viaria e ferroviaria.

In avvio dell’incontro, si è proceduto all’analisi dei dati relativi alla decorsa stagione estiva, che ha registrato un incremento degli incendi di vegetazione e sterpaglie in numerose aree del territorio provinciale, come risulta dalla mappa tematica elaborata dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco (foto a fine articolo).

In tale quadro, anche per quest’anno il sistema messo a punto dalla Regione Puglia, competente per la pianificazione e il coordinamento, mette a regime tutte le risorse disponibili, grazie alle diverse convenzioni in via di redazione e sottoscrizione con Vigili del Fuoco, A.R.I.F., Volontariato di Protezione Civile e altri soggetti competenti, nonché grazie all’intercettazione di fondi, anche di derivazione europea, per l’acquisto di ulteriori mezzi aerei e di altri mezzi che saranno in uso ad ARIF.

Inoltre, nell’ottica di implementare l’attività di monitoraggio e di segnalazione tempestiva di eventuali focolai d’incendio, l’ARIF metterà a disposizione su tutto il territorio regionale 60 droni con telecamere, anche termiche, tecnologicamente avanzate, mentre l’Arma dei Carabinieri garantirà la possibilità di utilizzo di un elicottero.

È stato altresì dato atto dell’impegno delle competenti articolazioni regionali ai fini del supporto agli Enti locali, anche con risorse economiche finalizzate alla promozione di progettualità in tema di monitoraggio, allertamento e avvistamento precoce, con il finanziamento di 7 comuni costieri della provincia per importi tra 50mila e 100mila euro, oltre ai consueti avvisi pubblici con cadenza annuale per il finanziamento di piccole attività di prevenzione, formazione ed informazione della popolazione.

È stato quindi rivolto un forte invito agli amministratori locali, nell’ambito delle attività di prevenzione, ai fini della sensibilizzazione dei privati circa la necessità di porre in essere le necessarie opere preventive sui terreni, al fine di evitare di incorrere in responsabilità amministrative e penali.

È stata inoltre ribadita la necessità di una immediata segnalazione di possibili focolai d’incendio, nella consapevolezza che la tempestività dell’intervento appare fondamentale ai fini della tutela del patrimonio paesaggistico ed ambientale e della pubblica incolumità.

Il Prefetto Luca Rotondi ha rivolto un ringraziamento a tutte le componenti del sistema di prevenzione e lotta agli incendi boschivi e di interfaccia riservandosi la convocazione di ulteriori incontri operativi in caso di necessità ed assicurando che, attesa la rilevanza del fenomeno nel contesto provinciale in particolare nei mesi estivi, saranno avviate interlocuzioni con il Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Ministero dell’Interno ai fini della valutazione di un eventuale potenziamento di uomini e mezzi nel periodo di maggiore pericolosità.

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