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Alezio

Usura a Taviano: i particolari

Imprenditori hanno ricevuto prestiti sui quali venivano applicati tassi di interesse usurari che oscillavano tra il 60% ed il 212%.

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I finanzieri della Compagnia di Gallipoli hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo “per sproporzione” di quote sociali, disponibilità finanziarie e beni immobili per un valore complessivo di circa 10 milioni e 400mila euro, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Lecce – dott.ssa Simona Panzera – su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica – dott. Giuseppe Capoccia – nei confronti di un imprenditore del settore immobiliare, un 76enne di Taviano, ritenuto responsabile dei reati di usura e abusivo esercizio di attività creditizia.


L’attività di indagine, iniziata nel giugno 2011 a seguito della denuncia presentata da un imprenditore di Gallipoli presso gli uffici della Procura della Repubblica di Lecce, ha consentito di ipotizzare almeno dieci fatti di usura ed esercizio abusivo del credito nei confronti di altrettante vittime che hanno confermato di aver ricevuto prestiti di denaro sui quali venivano applicati tassi di interesse usurari che oscillavano tra il 60% ed il 212%.


In alcuni casi, al fine di occultare la reale natura dei rapporti intercorsi, il settantaseienne ha simulato la vendita di terreni agricoli alle sue vittime, cui ha fatto seguito il pagamento del prezzo fissato nell’atto a mezzo di assegni; di fatto, si è trattato del sistema escogitato per attribuire un’apparente lecita causa economico-giuridica alla restituzione dell’intero prestito ricevuto, comprensivo degli interessi ultra-legali, poiché i terreni son rimasti nella piena disponibilità dell’imprenditore tavianese.


In un altro caso, a fronte di un prestito in assegni bancari di 51mila euro, il presunto usuraio ha preteso in garanzia il conferimento di una procura irrevocabile a vendere in relazione alle quote di una società di proprietà della vittima, con pieni poteri, fino alla completa estinzione del debito.


Quando si è reso conto delle difficoltà della vittima a restituire il prestito comprensivo degli interessi usurari, poco prima della scadenza di validità della procura a vendere, ha ceduto l’azienda a sua moglie, impossessandosi così di un compendio industriale del valore di oltre 105mila euro, operazione usuraria al tasso del 212%.


Quest’ultimo fatto illecito viene definito “usura reale”, in quanto, a fronte di un prestito in denaro, l’usuraio riceve in cambio un bene di diversa natura, in questo caso un’azienda.

Complessivamente, il provvedimento eseguito oggi dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Gallipoli, ha portato al sequestro preventivo di: 3 società di capitali operanti nel settore della compravendita immobiliare; 9 rapporti finanziari di conto corrente per un saldo complessivo pari ad oltre 211mila euro;   53 fabbricati siti a Taviano; 29 terreni agricoli siti in agro di Taviano ed Alezio. Il valore complessivo del sequestro è pari a 10 milioni 400mila euro.


Il sequestro “per sproporzione” è disciplinato dalla normativa antimafia e consente, anche per il reato di usura, di sottoporre a sequestro il patrimonio del presunto responsabile, nel caso in cui, a seguito delle indagini economico-patrimoniali, risulti una sproporzione tra i redditi dichiarati o l’attività economica svolta e le possidenze patrimoniali di cui l’usuraio ha la disponibilità, anche per interposta persona, di cui non sia in grado di giustificare la lecita provenienza.


In questo caso, è significativo come il presunto usuraio abbia dichiarato al Fisco nel 2011 solo 340 euro, mentre, negli anni 2008, 2009 e 2010 rispettivamente 19, 28 e 108 euro.


Inoltre, al fine di evitare la riconducibilità a sé dell’ingente patrimonio accumulato, l’indagato, fatta eccezione per un conto corrente di circa 2mila euro, risulta sostanzialmente nullatenente posto che quanto sequestrato risulta di proprietà della moglie e dei suoi tre figli, sebbene di fatto ne curasse l’amministrazione.


Alezio

Serravezza della Lilt: “Bisogna cambiare paradigma, tornate in campagna, coltivate sano”

Nonostante le cure, i passi da gigante fatti dalla ricerca, le morti sono in leggera crescita rispetto a 40 anni fa. E parliamo dei tumori al seno, perché se tocchiamo altre neoplasie, come quelle allo stomaco, al pancreas, ed altre è un’ira di Dio: sono tutte in aumento!

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intervista esclusiva

Giuseppe Serravezza della LILT: “Qui si muore più che altrove”

di Luigi Zito

«Sono stanco di ripetere sempre le stesse cose, diciamoci la verità, fuori dai denti: il mercato vuole i malati!».
Questa la risposta, laconica, ricevuta dal dott. Giuseppe Serravezza, 73 anni, a commento di una trasmissione televisiva, andata in onda la sera prima, che affrontava il tema delle dipendenze, della malattia e dei tumori e che la dice lunga sul pensiero critico dello stesso.

Sempre pronto, disponibile all’ascolto, gentile ma prone alla lotta contro il cancro, (battaglia che conduce da decenni con discreto successo), Serravezza, ci accoglie nella sede della Lilt di Casarano, pronto a difendere con vigore quella che, da 31 anni, è la sua creatura ed i suoi malati: l’associazione provinciale Lilt di Lecce.
«È uno sconforto vedere, sentire che l’OMS, il Ministero della Salute e tutti gli attori deputati sono pronti a denunciare, a parlare di questi scottanti temi. Il risultato finale qual è? Non se ne fa nulla».

Ci scatta una foto della situazione nel Salento?

«Siamo in controtendenza: nella nostra provincia, nel 2021, si sono registrati 2.482 decessi per tutti i tipi di tumore, contro i 2.360 dell’anno precedente; tradotto si ha un tasso ‘grezzo’, per 10mila abitanti, pari al 31,99%, nettamente superiore rispetto alla percentuale nazionale, che si attesta sul 29,43%, ed a quello pugliese del 27,36%».

È un triste ritornello: “Qui si muore più che altrove”.

«Gli ultimi dati Istat disponibili ci rivelano che la “strage silenziosa” continua. Allarmante è il dato del primato nazionale per mortalità del tumore del polmone in provincia. In salita anche i tumori della vescica (in entrambi i sessi), e del tumore al seno per le donne. Pensa, solo nel 2021 sono morte, per il cancro alla mammella, 162 donne».

Vogliamo parlare di politica?

«Parliamo delle scelte scellerate di certi politici. Proprio qualche sera fa ho avuto modo di parlare alla gente di Lequile, a proposito della costruenda centrale a biometano che sarebbe dovuta nascere nel territorio, sulla strada per Copertino, e dicevo loro: “È ora di aprire gli occhi, nulla si muove per caso, dietro ci sono sempre convenienze e accordi politici”.

Questi signori (le aziende), vengono a bussare dove sanno che qualcuno gli aprirà. Vengono a raccontarci frottole, a proporre follie. Ci stanno prendendo per i fondelli: coltivare mais, colza, ecc. per poi bruciare e produrre biometano… ma di cosa stiamo parlando? Con la desertificazione in atto, non potrà mai funzionare.
Noi dobbiamo ritornare al passato, invertire la tendenza, praticare una agricoltura sana, quella dei nostri nonni, senza utilizzare concimi, fosfati e quant’altro!».

Anche nel Salento sono in aumento i casi di tumore tra i giovani?

«Certo, tutti i dati lo dimostrano: la generazione X (nati fra il 1965 ed il 1980) e i millennials (metà anni ottanta e i primi anni 2000), hanno un rischio maggiore di ammalarsi, rispetto alle generazioni precedenti, di 17 tipi di tumore.
Mi lasci precisare, dopo questi numeri da Cassandra, e dare speranza: oggi nel Salento l’80% delle donne che si ammalano al seno guarisce!
Tanto più guarisce se vi è una diagnosi precoce, che non è fare prevenzione: la prevenzione la possiamo fare ai bambini o a quelli ancora nel grembo materno, il nostro destino è già segnato.
Oggi su 60mila donne che si ammalano di cancro al seno in Italia, l’80% guarisce, mentre, 40 anni fa, su 20mila che si ammalavano, il 50% moriva».

Lo reputa un successo questo?

«Certo, per la scienza! Di fatto, però, è una sconfitta per noi medici. Perché, nonostante le cure, i passi da gigante fatti dalla ricerca, le morti sono in leggera crescita rispetto a 40 anni fa. E parliamo dei tumori al seno, perché se tocchiamo altre neoplasie, come quelle allo stomaco, al pancreas, ed altre è un’ira di Dio: sono tutte in aumento!
Bisogna cambiare la strategia, fare prevenzione seria, concreta, indire una battaglia alle cause, chiedersi: perché mi sono ammalato? Che tipo di vita conduco? Bandire il fumo, l’alcool, la cattiva alimentazione che provoca obesità, le diete ricche di grassi».

Ci spiega cosa è il Centro Ilma?

«È una sfida del Salento al cancro. Un Istituto polifunzionale per la ricerca e la prevenzione dei tumori (e si trova sulla provinciale Gallipoli-Alezio). È un progetto di iniziativa popolare, preciso, senza soldi pubblici, che costa all’incirca 10 milioni di euro. Si farà prevenzione e ricerca. è un ospedale per sani e, speriamo, sarà in funzione dal 2025 ».

Diceva del fattore ambientale.

«Il fattore ambientale è determinante, al di là della genetica. Sappiamo che un 3-4% dei tumori può essere ereditario, è provato, ma il continuo aumento della malattia coincide soprattutto con l’aggravamento dal contesto in cui viviamo.
Infatti, ciò che faremo in quella struttura, sarà anche cercare di capire le cause e monitorare, paese per paese, ogni tre anni con dei dati, lo stato di salute dei cittadini.
Vivo quotidianamente con pazienti che hanno il cancro al seno e sapete cosa mi dicono? Maledetto il giorno che sono guarita!».

Come mai, dottore?

«Perché e una vita di m… mi rispondono, non è più vivere! Noi siamo responsabili del destino dei nostri bambini, sappiatelo: è nelle nostre mani. Non fare nulla è un crimine! Stiamo offrendo loro un futuro malato.
L’epigenetica oggi ci dice che fattori come l’età, l’esposizione a contaminati ambientali chimici e fisici, la dieta, ecc., possono cambiare dei geni senza modificare la sequenza del DNA.
L’ambiente agisce sui nostri geni in diversi modi, attraverso ciò che mangiamo, che respiriamo, che viviamo. Il luogo in cui abitiamo, la qualità del cibo, le esperienze di vita, la qualità delle cure materne, il supporto sociale, le emozioni che proviamo, influenzano la nostra biologia».

Cosa fare per chi è in difficoltà?

«Informarsi. Oggi abbiamo tutti i mezzi. Possibilmente parlare con il contadino che abbiamo nelle vicinanze e assimilare le sue abitudini. Non entrare mai in nessun supermercato! Specialmente le mamme con i bambini, tenersi alla larga dalla grande distribuzione: li c’è tutto, cibi processati e confezionati con veleni, da paura!
La pizza surgelata, mai!
Tu mamma devi fare una pizza genuina ai tuoi figli! Non la sai fare?! Fatti aiutare dalla nonna, dalla zia, da chi ha conoscenze. Purtroppo, siamo diventati una società di edonisti ed egoisti, drogati di benessere e così stiamo uccidendo le generazioni future: ci preoccupiamo più della nostra salute (anche a 90 anni) di quella dei nostri nipoti!
Tornate in campagna, coltivate in modo sano, genuino, come si faceva una volta, praticate il buon senso ed informatevi, questo vuol dire ambiente e salute».

Quanti sono i Lilt Point nel Salento?

«Siamo presenti in 34 centri del Salento, oltre ad una pletora di medici che contribuiscono a diffondere il verbo. Trovate tutto sul sito www.legatumorilecce.org.
Ci vogliono politici illuminati, che abbiano il coraggio di cambiare. Ad esempio, nelle mense, negli asili, nelle scuole basta con questi pranzi precotti. Bisognerebbe tornare alla natura, comprare da chi produce biologicamente come si faceva una volta, anche se i risultati non sarebbero immediati ma li vedremmo fra 10-15 anni».

Un messaggio di speranza?

«Bisogna crescere culturalmente, fare una rivoluzione culturale, informarsi. Siamo noi che cambiamo il mondo. Come mai nei Paesi del nord, in Germania, nei Paesi Scandinavi, in Francia, ecc. non si possono vendere prodotti contenenti ciclammato, aspartame, ecc. mentre si vendono da noi, in Bulgaria, in Grecia? Questo grida vendetta a Dio. Bisogna conoscere ed informarsi, la conoscenza scientifica deve viaggiare di pari passo con il buon senso del contadino, solo così scorgo un futuro».

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Alezio

“L’amore necessario” a Tuglie

Marcello Veneziani,ospite affezionato della rassegna culturale Anno Zero organizzata dalla neo Sindaca Silvia Romano, mercoledì sera

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Mercoledì 4 settembre ritorna a Tuglie Marcello Veneziani,ospite affezionato della rassegna culturale Anno Zero organizzata dalla neo Sindaca Silvia Romano, presenterà “L’amore necessario”.

La rassegna di arte, teatro, cultura e spettacolo ha visto, nel corso dei mesi estivi, protagonisti bambini, famiglie, amanti del teatro, del rock e proprio giorni fa, anche della musica Jazz con lo straordinario concerto del grande Gegè Telesforo che ha incantato il pubblico presente in piazza.

Sarà ancora una volta Piazza Garibaldi, con la sua bellezza, l’atmosfera intima ed accogliente, l’agorà che ospiterà la presentazione del libro di Marcello Veneziani “L’amore necessario” (da Marsilio editori), dialogherà con lui la sindaca Silvia Romano e l’avvocato Luciano De Francesco dell’associazione Idee a Sud Est partner del progetto.

“L’amore necessario”: nella società del disamore, del narcisismo e dei desideri egoistici illimitati, in cui «Io ama Io» e contano solo la tecnica e il mercato, non resta che ricominciare dall’amore, oltre se stessi. Veneziani dopo aver affrontato la disperazione assumendola come punto di partenza anziché d’arrivo, dopo aver smascherato la cappa che incombe sulla nostra società, soffoca la libertà, la dignità e l’intelligenza e ci rende scontenti, approda alla sfida più ardua: indicare una via d’uscita dalla solitudine e dal nichilismo, che faccia ritrovare la gioia di vivere e di essere al mondo, in armonia con l’universo e la nostra anima. Nel suo ultimo libro al lettore offre pagine vitali e suggestive, in cui si intrecciano esperienze, storie e riflessioni, con intelletto d’amore. «Quando avverti che tutto sta crollando, non resta che ripartire da ciò che salva, che genera, che unisce, che origina. Dall’amore necessario. «Amare è prediligere, aver cura, volere il bene, per sempre. Amare persone, mondi, natura, principi e visioni. Amore dell’essere, rispetto a chi insegue la tentazione del non essere».

Marcello Veneziani originario di Bisceglie vive tra Roma e Talamone, giornalista ha collaborato con i più importanti quotidiani e settimanali, ha creato e diretto diverse riviste, ha scritto a lungo su Il Giornale, chiamato da Montanelli e poi da Feltri, attualmente è editorialista de La Verità e di Panorama ecommentatore della Rai. 

Autore di vari saggi di filosofia, letteratura e cultura politica negli ultimi anni ha affrontato temi più esistenziali. A Tuglie presenterà la sua ultima fatica letteraria “L’amore necessario”, libropubblicato da Nodi Marsilio Editori a gennaio 2024.

Il prossimo appuntamento è per giovedì 5 settembre con Franco Chiarello e la presentazione del suo volume “Franco Cassano a passeggio sui confini”. Franco Chiarello, ordinario di sociologia dei processi economici e del lavoro all’Università di Bari,illustrerà il suo saggio su Franco Cassano, instancabile esploratore di territori di confine, di quelle linee che separano e al tempo stesso connettono popoli, nazioni e culture. A partire dal confine a lui più prossimo, il lungomare di Bari, luogo principe delle sue lunghe passeggiate, dove terra e mare si incontrano e si toccano.

«Sono onorata –dichiara la sindaca Silvia Romano- di concludere la rassegna culturale Anno Zero, che mi vede per la prima volta nella carica di sindaca del mio comune, con la presenza nella nostra cittadina di personaggi di spessore culturale molto alto e nomi altisonanti come Marcello Veneziani e Franco Chiarello. Ildibattito sarà affrontato nel nuovo spazio “Agorà”, messo a disposizione di tutti i cittadini dall’amministrazione comunale, per ritornare a vivere la nostra Piazza come luogo di scambio culturale e di condivisione».

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Alessano

Autovelox di settembre

I calendari dei controlli sulle strade provinciali che saranno effettuati dalla Polizia provinciale, tramite autovelox, telelaser e postazioni fisse, nel prossimo mese

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Piano di prevenzione con autovelox, telelaser e postazioni fisse: i calendari del mese di settembre sulle strade provinciali.

AUTOVELOX

01-09-2024

S.P. 297 MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO

07,00 -19,00

02-09-2024

S.P. 362, LECCE – GALATINA

07,00 – 19,00 e 03-09-2024

S.P. 72, CASARANO – UGENTO

07,00 – 19,00 e 04-09-2024

S.P. 18, GALATINA – COPERTINO

07,00 – 19,00

05-09-2024

S.P. 297, MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO 

07,00 -19,00 e 06-09-2024

S.P. 7, CASARANO – UGENTO

07,00 – 19,00 e 07-09-2024

S.P. 362, LECCE – GALATINA

07,00 – 19,00

08-09-2024

S.P. 18, GALATINA – COPERTINO

07,00 – 19,00

09-09-2024

S.P. 297, MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO

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29-09-2024

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30-09-2024

S.P. 362, LECCE – GALATINA

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POSTAZIONI FISSE DI CONTROLLO DELLA VELOCITÀ

Tutti i giorni, festivi compresi

S.P. 04, LECCE – NOVOLI, KM 5+760 in direzione Lecce

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CALENDARIO TELELASER

01-09-2024

S.P. 21, LEVERANO – PORTO CESAREO

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07,00 – 19,00

04-09-2024

S.P. 366, OTRANTO – SAN CATALDO

07,00 – 19,00

05-09-2024

S.P. 41, GALATINA – NOHA – COLLEPASSO

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06-09-2024

S.P. 21, LEVERANO – PORTO CESAREO

07,00 – 19,00

07-09-2024

S.P. 21, LEVERANO – PORTO CESAREO

07,00 – 19,00

08-09-2024

S.P. 21, LEVERANO – PORTO CESAREO

07,00 – 19,00

09-09-2024

S.P. 87 e 358, OTRANTO – SANTA CESAREA T.

07,00 – 19,00

10-09-2024

S.P. 48, MARTANO – SOLETO

07,00 – 19,00

11-09-2024

S.P. 90, GALATONE – SANTA MARIA AL BAGNO

07,00 – 19,00

12-09-2024

S.P. 21, LEVERANO – PORTO CESAREO

07,00 – 19,00

13-09-2024

S.P. 193, PRESICCE – LIDO MARINI

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14-09-2024

S.P. 361, MAGLIE – COLLEPASSO

07,00 – 19,00

15-09-2024

S.P. 87 e 358, OTRANTO – SANTA CESAREA T.

07,00 – 19,00

16-09-2024

S.P. 21, LEVERANO – PORTO CESAREO

07,00 – 19,00

17-09-2024

S.P. 90, GALATONE S. M. AL BAGNO

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18-09-2024

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19-09-2024

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20-09-2024

S.P. 358, OTRANTO – SANTA MARIA DI LEUCA

07,00 – 19,00

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S.P. 21, LEVERANO – PORTO CESAREO

07,00 – 19,00

22-09-2024

S.P. 21, LEVERANO – PORTO CESAREO

07,00 – 19,00

23-09-2024

S.P. 87 e 358, OTRANTO – SANTA CESAREA T.

07,00 – 19,00

24-09-2024

S.P. 367, MEDIANA DEL SALENTO

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25-09-2024

S.P. 90, GALATONE S. M. AL BAGNO

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26-09-2024

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27-09-2024

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07,00 – 19,00

 

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