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Casarano

Calcio: Casarano, l’ambiente si compatta

La sconfitta di Fasano ha immediatamente allertato la Società. Il presidente Maci: «La vittoria inizia a mancare da troppo tempo ma Rimaniamo ottimisti per il prosieguo del campionato». Il main sponsor Antonio Filograna Sergio: «Qualcosa da rivedere»

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Per convenzione diffusa e condivisa, in particolare nel caso del girone H di serie D (quest’anno a diciotto squadre), la decima giornata di campionato viene ritenuta il primo terrazzo-osservatorio abbastanza utile e credibile, per una prima verifica intorno al valore reale delle compagini impegnate nel torneo.


Pertanto, giunti a poco meno di un terzo della stagione agonistica, è il caso di tracciare un primo ritratto del Casarano, edizione 2022/23, la quarta partecipazione consecutiva alla serie D nazionale, conquistata nel 2018/”19 con lo splendido “triplete” sotto la conduzione di mister Pasquale De Candia.


Nel tragitto finora compiuto dagli uomini del tecnico Giovanni Costantino balzano in chiara evidenza due fasi molto distanti tra loro per quanto concerne i numeri: la prima, dopo sole tre giornate, a punteggio pieno (primi con due punti di vantaggio sulle seconde) e le restanti sette giornate con otto punti conquistati su ventuno disponibili (sesti a sei punti dalla capolista Cavese).


Da sottolineare che in questa seconda fase i Rossoazzurri hanno infilato ben cinque pareggi, una vittoria e una sconfitta, anche se non va dimenticato lo strano calendario affrontato, composto da sei incontri in trasferta e quattro in casa.


Altre cifre utili all’esaminatore possono essere le 17 reti realizzate (terzo attacco) e le 12 subite (quintultima difesa), la maggior parte prese nelle prime fasi della partita, con la necessità poi di recuperare lo svantaggio, impegno sempre riuscito tranne che in quel di Fasano.


Va fatta una bella ricognizione da parte di tutti gli addetti ai lavori, in quanto urge invertire la rotta, poiché, se è vero che nessuno obbliga le Serpi a vincere il campionato, nemmeno è esaltante che si continui con questo andazzo, forse da salvezza tranquilla (e neanche tanto), a fronte di una campagna acquisti sontuosa e con ingenti risorse investite.


La tifoseria e il pubblico, ritornati in buona quantità a sostenere i calciatori al Capozza (oltre al nutrito gruppo presente costantemente in trasferta), sono oltremodo consapevoli dell’assoluto equilibrio insito nel girone (quasi una serie C “in fieri”), ma proprio per questo manifestano il desiderio di assistere ad un gioco più sicuro e coeso tra i reparti, con minori distrazioni e maggiore peso a centrocampo.


Lo stesso presidente Giampiero Maci, in un comunicato-stampa afferma che «sono necessari degli accorgimenti che lo staff sta già adottando» e che «la vittoria inizia a mancare da troppo tempo, una situazione che una squadra come la nostra non può permettersi».

«Rimaniamo ottimisti per il prosieguo del campionato», conclude «certi di poter contare sul grande sostegno della nostra città».


Anche il main-sponsor Antonio Filograna Sergio, ai microfoni di una radioweb ha affermato che «sicuramente c’è qualcosa che bisogna rivedere, c’è qualcosa che bisogna far attentamente analizzare, perché c’è stata evidentemente proprio un’involuzione tecnico-tattica e questo è un dato di fatto».


Insomma, la sconfitta di Fasano ha immediatamente allertato la Società, consapevole di dover apportare le revisioni più opportune al motore alquanto grippato della squadra, affinché non si perda ulteriore terreno nei confronti delle prime cinque in classifica, ma si tenti subito la risalita alla vetta.


Diversamente stanno andando le cose nel settore giovanile, dove la formazione Juniores di mister Franco Sardelli conduce a punteggio pieno la classifica del girone I dopo sette giornate, una marcia davvero eccellente, che fa ben sperare per il futuro foriero di eventuali innesti dal vivaio, come da tradizione della Società, sin dai tempi del mitico Pantaleo Corvino.


Per il resto, è felicemente ripreso, dopo l’interruzione dovuta all’epidemia, il progetto “Il Casarano entra nelle scuole” che prevede la visita di calciatori nelle scuole della città e l’ingresso in campo di ragazze e ragazzi con apposite magliette al fianco dei calciatori di ambedue le squadre prima della partita.


Nella foto in alto: l’ingresso in campo dei ragazzi nell’ambito del progetto “Il Casarano entra nelle scuole”


Giuseppe Lagna


Casarano

Ospedale di Casarano: medico preso a calci

Urologo colpito violentemente con un calcio da un paziente mentre effettuava esame strumentale

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Un medico nell’unità operativa di Urologia dell’ospedale Francesco Ferrari di Casarano è stato colpito violentemente con un calcio da un paziente, nei riguardi del quale stava effettuando un esame strumentale.

È accaduto questa mattina, intorno alle 10, al “Ferrari” di Casarano.

È stato necessario l’intervento dei carabinieri che hanno provveduto a identificare e denunciare l’uomo.

Nota del del Segretario Generale Cisl Medici Lecce, Fernando Monteforte

Gli episodi di aggressione contro i medici e gli operatori sanitari in genere sono sempre più frequenti e bisogna porre un rimedio efficace e soprattutto tempestivo per tutelare tutti coloro che quotidianamente con professionalità e senso di responsabilità sono pronti a intervenire per curare e salvare la vita altrui. 
Non possono più essere tollerabili azioni violente di questo tipo. 
Ormai le aggressioni negli ospedali sono un’ emergenza pubblica e richiedono un intervento immediato delle istituzioni e delle autorità. Bisogna fare prevenzione individuando i fattori di rischio per gli operatori sanitari e attuare le strategie ritenute più opportune da parte dei servizi interessati. 
È fondamentale sensibilizzare i cittadini a riflettere sull’importanza del lavoro dei medici. La Cisl Medici esprime la propria posizione favorevole nell’ inasprimento della pena a carico degli aggressori. Tutto ciò non deve più accadere. 
Esprimiamo la nostra solidarietà e la nostra vicinanza all’ urologo di Casarano aggredito e a tutto il personale sanitario.
Fernando Monteforte
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Casarano

Calcio, Serie D: buona la prima nel caldo infernale del “Capozza”

Vittoria di misura sul Costa d’Amalfi. Vantaggio nel primo tempo e Rossoazzurri protesi a lungo nella ricerca del raddoppio. Poi, tra un colloing break e l’altro, bravi a tenere il risultato senza correre rischi

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CASARANO-COSTA D’AMALFI 1-0

Rete: 9′ pt Loiodice (rig.)

Nella “pentola a pressione” dello stadio Capozza alle ore 15, imposte dalla LND, il Casarano di  Laterza sfodera la prima prestazione di campionato contro i neopromossi del Costa d’Amalfi, aggiudicandosi i primi tre punti, grazie a un magistrale calcio di rigore del matador Loiodice, per atterramento dello stesso.

La Curva Nord, finalmente ricompattata in un muro di torsi nudi e braccia in alto, non ha mai smesso di incitare i Rossoazzurri alal ricerca del raddoppio.

E le occasioni (tante, specie nel primo tempo) non sono mancate; nella ripresa sempre meno, poiché il caldo opprimente (numerosi i “cooling break” indetti dall’arbitro) ha rallentato di brutto le operazioni di gioco.

Insomma, le Serpi al 60 per cento delle proprie potenzialità battono un volenteroso e grintoso Costa d’Amalfi, dimostratosi in effetti solo questo.

Ci sarà da rivedere il Casarano domenica in casa del Real Acerrana, altra neopromossa di terra campana, dove recarsi sempre col massimo impegno.

In sala-stampa contento Laterza per la “buona prestazione, anche se il caldo ha tolto lucidità” e il difensore Giovanni Pinto, praticamente un treno sulla fascia sinistra, che “son contento di essere a Casarano, dove son venuto per vincere” dichiara serenamente.

Giuseppe Lagna

*Nella foto in alto  la formazione iniziale del Casarano: Fernandes, Guastamacchia, Logoluso, Malcore, Morales, Pinto, Martinenko, Opoola, Cerutti, Loiodice, Ferrara
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Casarano

In giro con coltello e banconote false. 36enne arrestato

La successiva perquisizione domiciliare, con l’ausilio degli agenti del Commissariato di Taurisano, ha permesso di rinvenire in una stanza dell’abitazione, altre due banconote da 50 euro che presentavano elementi e caratteristiche tali da poterli ricondurre a banconote contraffatte…

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Gli agenti della Questura di Lecce hanno notato due soggetti che camminavano a piedi nel centro storico, uno dei due uomini, alla vista della Volante, ha aumento l’andatura e ha cercato di defilarsi dietro le autovetture in sosta.

Questo ha insospettito gli agenti che hanno deciso di procedere al controllo.

Uno si è dimostrato collaborativo e spontaneamente ha estratto dalle tasche il contenuto, l’altro ha cercato di eludere le richieste, tergiversando e accampando motivazioni varie riguardo al fatto che il controllo gli avrebbe fatto perdere il treno per rientrare al proprio paese di residenza. 

Tenuto conto del suo comportamento insofferente e agitato, i poliziotti, sospettando che il fermato potesse occultare qualcosa addosso o nel borsello in suo possesso, decidevano di procedere a una perquisizione personale.

L’accertamento ha permesso di riscontrare nella tasca destra dei pantaloncini del soggetto controllato, un coltello a serramanico, della lunghezza totale di 21 cm, e 20 banconote da 50 euro, che presentavano elementi e numeri di serie identici e ripetuti tali da poter ritenere le banconote contraffatte.

Il soggetto, un uomo di 36 anni, nato a Massafra ma residente a Casarano, aveva fornito generalità false e che, a suo carico, risultavano numerosi precedenti penali in materia di reati contro il patrimonio e armi, e in atto, la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno per anni due nel comune di residenza.

La successiva perquisizione domiciliare, con l’ausilio degli agenti del Commissariato di Taurisano, ha permesso di rinvenire in una stanza dell’abitazione, altre due banconote da 50 euro che presentavano elementi e caratteristiche tali da poterli ricondurre a banconote contraffatte.

Tutto il materiale rinvenuto sulla persona e presso l’abitazione veniva sottoposto a sequestro penale e repertato.

Alla luce di quanto esposto, l’uomo veniva accompagnato presso il domicilio dichiarato e sottoposto al regime degli arresti domiciliari.

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