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Sport

Calcio di B: non sorridono Lecce e Gallipoli

La 27^ giornata del torneo cadetto, non porta vittorie alle formazioni salentine: i giallorossi leccesi si fanno bloccare in casa dalla Triestina pur restando in vetta, mentre gli ionici di Giannini perdono 3-1 ad Ancona. Nello “Sport” tutto il preview del week end calcistico salentino!

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Qui Lecce. Altra frenata, terzo pareggio consecutivo. Il Lecce capolista deve nuovamente rimandare l’appuntamento con la vittoria, bloccato fra le mura amiche, sull’1-1, dalla sbarazzina Triestina. Gli alabardati tengono in scacco i salentini, restano quanto più compatti possibili e colpiscono in contropiede. Il gol di Pasquato al 65′ gela il Via del Mare, ormai inviolato dall’inizio di settembre, poi il gol di Baclet (inzuccata perentoria su corner battuto da Mesbah) evita quantomeno lo scivolone. Spesso è mancato il guizzo decisivo alla formazione giallorossa, apparsa mai troppo pimpante, evidenziando (a tratti) la mancanza di quel brio che caratterizzava le prestazioni di qualche periodo fa: il dodicesimo risultato utile casalingo di fila non può bastare, il vantaggio sul secondo posto sale a tre punti, ma il Brescia ora inizia a fare veramente paura. A Mantova, fra sette giorni, conterà solamente vincere.


Qui Gallipoli. Niente da fare per la formazione ionica, che sul campo dell’Ancona incassa la decima sconfitta stagionale. Non basta la grinta, il coraggio e anche un pizzico in più di sfrontatezza per uscire col sorriso dal “Del Conero”. Non pagano la voglia di riscatto e gli azzardi tattici di mister Giannini, che ha schierato tre attaccanti e due terzini (Daino e Scaglia, entrambi ex) dediti alla spinta sugli esterni. Ha avuto la meglio la formazione di casa, in grado di sbloccare il punteggio dopo 26′ con Schiattarella, capace di “monetizzare” l’assist di Colacone, senza lasciare scampo a Sciarrone. La strada s’è così messa in discesa per i marchigiani, mentre era piena notte fonda per la formazione gallipolina, colpita per la seconda volta (Mastronunzio al 48′) e rimasta in inferiorità numerica per la doppia ammonizione di Lazzari e il rosso rimediato da Tagliani per fallo da ultimo uomo. Doccia anticipata anche per Daino (altro rosso estratto dal barese Nasca), tris siglato da Surraco al 60′ e gol della bandiera per gli ionici al minuto 80′, con la bella e vincente punizione di Artistico. Un gol che ha ugualmente il forte sapore dell’amarezza.


Giorgio Coluccia


I risultati della 27^ giornata:


Venerdì 26 febbraio, ore 20,45:

Vicenza-Cittadella 0-2


Sabato 27 febbraio, ore 14:

Ancona-Gallipoli 3-1

Grosseto-Crotone 0-4

Lecce-Triestina 1-1

Salernitana-Piacenza 1-0  (a porte chiuse)


Sabato 27 febbraio, ore 16,15:

Albinoleffe-Mantova 1-0

Cesena-Ascoli 1-0

Empoli-Modena 3-0

Padova-Torino 0-1

Sassuolo-Brescia 0-2


Domenica 28 febbraio, ore 12:

Reggina-Frosinone


Classifica: Lecce 48, Brescia, Sassuolo 45; Cesena, Ancona 44; Grosseto 43; Empoli 40; Torino, Frosinone 38; Cittadella, Modena 36; Crotone, Albinoleffe, Vicenza 35; Gallipoli, Ascoli 33; Triestina 32; Piacenza 30; Mantova, Reggina 29; Padova 28; Salernitana 21.

* Crotone penalizzato di 2 punti ** Ancona penalizzato di 1 punto

– Reggina e Frosinone una gara in meno (posticipo)


Il programma della 28^ giornata, sabato 6 marzo, ore 15,30:


Crotone-Albinoleffe

Modena-Ancona

Cittadella-Empoli

Torino-Frosinone

Brescia-Grosseto

Mantova-Lecce

Gallipoli-Padova

Piacenza-Reggina (lunedì 8, ore 20,45)

Ascoli-Salernitana

Cesena-Sassuolo (venerdì 5, ore 20,45)

Triestina-Vicenza


Ruffano

Volley femminile: Ruffano sogna la Serie C

A margine di una stagione da incorniciare, anche con la finale di Coppa Puglia, domani la sfida al Matera che può valere la promozione

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di Lorenzo Zito

Il Volley Ruffano femminile scrive una delle pagine più belle della sua storia sportiva. Un gruppo che, negli anni, è rimasto unito e coeso, trasformandosi da squadra di adolescenti appassionate a collettivo maturo e vincente.

Una crescita lenta ma costante, alimentata da una passione incrollabile per la pallavolo e da una determinazione che non è mai venuta meno, neanche nei momenti più difficili.

«Siamo una squadra che non si è mai modificata negli anni – racconta Michela Nuzzo, capitana della MB Volley – e questo è il nostro punto di forza. Anche quando sembrava tutto perduto, ci siamo sempre rialzate, sorprendendo gli avversari e spesso anche noi stesse».

La stagione appena conclusa ha superato ogni aspettativa: il Ruffano ha chiuso il campionato al primo posto, conquistando l’accesso ai playoff per la promozione in Serie C. Un traguardo importante, ma non l’unico. Le ragazze hanno infatti raggiunto per la prima volta nella loro storia la finale della Coppa Puglia, portando a casa un sorprendente secondo posto che ha lasciato il segno.

«È stato un anno duro, pieno di ostacoli – prosegue la capitana – ma ci siamo sempre rialzate, affrontando a testa alta ogni sfida».

Ora l’attenzione è tutta rivolta ai playoff, dove il Ruffano vuole giocarsi al meglio le sue carte: «Affronteremo questi playoff con concentrazione e determinazione, consapevoli del percorso fatto. Il duro lavoro ci ha portate fin qui, e continueremo a guardare in alto».

La prima dei play off sarà domani alle ore 18:30 in via dello Sport a Ruffano, nel locale palazzetto, contro il Matera. Il paese, da decenni grande amante del volley, sarà al loro fianco.

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Casarano

Passerella d’onore per il Casarano

Sconfitta indolore a Gravina per i rossoazzurri già promossi. All’ingresso in campo “pasillo de honor” dei baresi che hanno reso omaggio ai vincitori del campionato. Domenica prossima festa al “Capozza” e poi la poule scudetto

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GRAVINA- CASARANO 4-2

Reti: pt 5′ Stauciuc (G), 11′ e 32′ Santoro (G); st 28′ Perez (C), 32′ Santoro (G), 41′ rig. Malcore (C)

Accoglienza d’eccezione per il Casarano, fresco vincitore del girone H e promosso nei professionisti: i calciatori rossoazzurri fanno il loro ingresso in campo fra gli applausi dei gravinesi schierati in due file all’uscita dallo spogliatoio.

Ma, iniziato l’incontro le cose cambiano decisamente: nessun timore reverenziale e pronto e servito un sonoro tre a zero già poco dopo la mezz’ora.

Si spreca l’ironia: Casarano già in vacanza, in ciabatte, reduce dallo champagne.

In realtà, accade che Di Bari, per coerenza con quanto sostenuto circa la vittoria di tutto il gruppo-squadra e per alcune assenze rilevanti, schiera una formazione del tutto inedita e per questo di scarsa intesa.

Poi vengono anche l’ardore e la decisa volontà del Gravina di assicurarsi la salvezza anticipata, traguardo meritato e conseguito.

Mister Di Bari ammette in sala-stampa che “le motivazioni del Gravina erano superiori, avevano più fame”.

Ordunque, non resta altro che prepararsi per bene alla domenica finale del prestigioso percorso, con una prestazione consona alla festa attesa al Capozza, gremito come non mai.

Da non dimenticare, inoltre, le successive fasi della poule scudetto tra le vincitrici dei nove gironi di serie D, cui la Società tiene molto.

Giuseppe Lagna

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Cronaca

Lecce da applausi. Lezione all’Italia pallonara

Sulle linee guida dettate dal presidente Saverio Sticchi Damiani giallorossi campioni di comportamento e stile. Anche nella difficoltà estrema, tra il devastante dolore per l’improvvisa e tragica scomparsa del fisioterapista Graziano Fiorita e l’imbarazzo di dover andare a giocare una partita con la morte nel cuore…

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Il lunedì è costume molto italiano discutere delle partite del fine settimana, celebrare la vittoria della propria squadra, sfottere chi tifa per una squadra diversa dalla tua o prendersela con l’arbitro di turno.

Oggi ci accodiamo anche noi, ma l’argomento seppur sempre calcistico, è molto diverso.

Vogliamo rendere onore al Lecce del presidente Saverio Sticchi Damiani.

Il presidente, un Signore, che sicuramente ha poco a che vedere con certi personaggi che gravitano (e comandano) nel mondo del calcio, ha sempre detto che il suo Lecce deve essere portabandiera dell’intero Salento anche nel comportamento e nello stile.

Ed è stato di parola!

Anche nella difficoltà estrema, tra il lutto che devasta per l’improvvisa e tragica scomparsa del fisioterapista Graziano Fiorita e l’imbarazzo di dover andare a giocare una partita con la morte nel cuore.

Morte non certo sportiva, perché anche salvezza e retrocessione sono termini che, davanti alla vita umana, perdono di significato.

Pur nelle difficoltà di cui sopra, il presidente, la società e la squadra hanno messo in piedi un capolavoro.

E non ci riferiamo certo al pareggio di Bergamo, che pure rimane un risultato straordinario.

Ci riferiamo alla protesta civile messa in atto senza violare le regole, senza sceneggiate ed isterie.

Il Lecce ieri sera ha indossato una maglia bianca senza loghi e con la scritta “Nessun valore. Nessun colore“.

Decisione preannunciata da un comunicato stampa della società che dovrebbe far riflettere tanta gente: «Ad una grave ingiustizia non si risponde violando platealmente le regole, come se per onorare Graziano si debba intraprendere una gara, tra noi e la Lega, a chi fa peggio. Giocheremo la partita “dei valori calpestati”», annunciava il Lecce, «ma lo faremo indossando una anonima casacca bianca, che non ci rappresenta, senza colori, stemmi e loghi. Torneremo a vestire la nostra maglia quando Graziano ritornerà a casa e sarà omaggiato, come merita, dalla sua gente».

I ragazzi in campo hanno mostrato orgoglio e umanità, così come anche il pubblico presente, gli ultrà bergamaschi, hanno applaudito a lungo i giallorossi all’arrivo allo stadio, durante la partita e alla fine.

Non hanno esposto striscioni e, per usare un termine in voga in questo periodo, hanno tifato in modo sobrio, per rispetto della vita umana e di chi tutto avrebbe voluto fare tranne che giocare una partita di pallone.

Ieri il calcio doveva fermarsi, doveva chinare la testa, farsi piccolo davanti alla vita vera.

Non si gioca sopra le lacrime, non si corre sopra il cuore spezzato di una squadra che aveva solo voglia di piangere.

Invece, la Lega ha deciso: si è giocato.

Come se il dolore si potesse mettere da parte.

Come se un uomo fosse solo un numero da sostituire.

Ne possono bastare un minuto di silenzio o una fascia nera al braccio.

La gente comune, le tifoserie, gli appassionati di calcio di tutta Italia si sono schierati senza esitazioni al fianco dei giallorossi e contro chi non conosce più il significato di rispetto, di umanità.

La Lega ha mostrato di avere interesse solo per sponsor e televisioni.

Ha perso l’ultimo briciolo di dignità ed ha tradito chi ama il calcio con il cuore.

Attenzione, però!

Anche un amore incondizionato, come quello di noi italiani per il calcio, potrebbe improvvisamente finire.

Giuseppe Cerfeda

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