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Specchia

Camillo Placì trionfa anche in Bulgaria

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L’Hebar Pazardzhik, team guidato dal coach salentino Camillo Placì, ha vinto la Supercoppa bulgara, superando  per  3-1 il  Neftochimik Burgas.


Per altre due stagioni il tecnico di Specchia guiderà la squadra Campione di Bulgaria 2021, con la quale recentemente si è qualificato al secondo turno preliminare di Champions League, dove incontrerà la squadra bielorussa del Shakhtior Soligorsk.


Il team di Placì, così, prosegue nel migliore dei modi la stagione, mettendo in bacheca la seconda Supercoppa della sua storia. Al termine dell’evento sportivo, Jacopo Massari, pallavolista italiano della squadra bulgara, è stato nominato Most Valuable Player, MVP of the match.


La Supercoppa bulgara è un trofeo per squadre di club organizzato a partire dal 2016 dalla Federazione pallavolistica locale, dove si affrontano i club che hanno trionfato in Superliga e Coppa di Bulgaria, o la finalista di quest’ultima nel caso in cui una formazione abbia centrato nella stagione precedente il double conquistando sia campionato che coppa nazionale.





Camillo Placì, ha partecipato a due Olimpiadi: dal 2007 al 2008 è stato vice allenatore di Vladimir Alekno con la nazionale russa, conquistando la Medaglia di Bronzo alle Olimpiadi di Pechino 2008 e vinto la World League in Brasile. Ha partecipato alle Olimpiadi di Londra 2012 con la nazionale bulgara come vice di Radostin Stoytchev, sempre con la stessa nazionale, ma come assistente coach di Silvano Prandi, aveva conquistato la medaglia di bronzo al campionato europeo 2009.


Dal settembre 2012 al luglio 2014 è stato il Primo allenatore della Bulgaria ottenendo il quarto posto al Campionato Europeo 2013, alle Finali di World League 2013 in Argentina e alle Finali 2012 World League a Sofia.


Placì ha iniziato nel 1978 la sua prestigiosa carriera di allenatore, con la squadra della sua cittadina d’origine, la Volley Specchia, dopo aver ricoperto il ruolo di coach in Italia e all’estero, dal 2015 ha ricoperto questo ruolo, quasi esclusivamente all’estero: in Qatar al Al-Jaish Sport Club, dove ha conquistato il terzo posto, sia nel campionato nazionale che in quello degli Stati arabi.


Nel marzo 2015 è stato il vice di Nikola Grbić con la Serbia, conquistando la medaglia d’argento nella World League 2015. Nel luglio dello stesso anno, torna in Italia, diventando allenatore della Top Volley di Latina per il campionato 2015-2016, nella stagione successiva, allena Halk Bankası Spor Kulübü di Ankara (Turchia).


Dal 2017 al febbraio 2021 ha guidato la Volejbol’nyj klub Fakel in Superliga russa, conquistando la Challenge Cup 2016-17, la medaglia d’argento nella Coppa di Siberia, ha raggiunto una finale di Coppa di Russia e arrivando, inoltre, al terzo posto nel campionato nazionale e nel Mondiale per Club.


Nel febbraio scorso Placì aveva rinunciato all’incarico di capo allenatore del Fakel per motivi di salute, su consiglio dei medici russi, dopo la lunga battaglia contro il Covid-19 durata quasi un mese.


La società russa gli ha anche dedicato un emozionante ringraziamento “per il lavoro svolto, la dedizione e la professionalità. Ricorderemo sempre con calore gli anni trascorsi insieme”.


Cronaca

Auto si ribalta sulla Specchia – Lucugnano

L’incidente non ha coinvolto altre vetture e, fortunatamente non ci sono state conseguenze serie per le persone

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Nel primo pomeriggio un’auto, una Fiat Idea, si è ribaltata all’uscita di Specchia, subito dopo la rotatoria, sulla strada in direzione di Lucugnano.

L’incidente non ha coinvolto altre vetture e, fortunatamente non ci sono state conseguenze serie per le persone.

Sul posto è intervenuta una volante della Polizia prima per mettere in sucurezza il tratto stradeale e il carroattrezzi poi per liberare la via.

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Attualità

Specchia: la Polizia Locale contro truffe e raggiri

Un opuscolo per difendersi dai malintenzionati. Il sindaco Anna Lura Remigi: «Proteggere i nostri anziani è una priorità»; l’assessore Nicolina Placì: «Vogliamo educare e informare i cittadini sulle truffe più comuni»

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Nell’epoca sempre più digitalmente connessa, i rischi di truffe sono in costante aumento, con gli anziani che rappresentano una delle categorie più vulnerabili per i truffatori.

Per affrontare questa crescente minaccia, la Polizia Locale di Specchia, guidata dal comandante Andrea Zacà, ha preparato un opuscolo informativo destinato alla cittadinanza, attualmente in fase di distribuzione.

Le tattiche dei truffatori diventano sempre più sofisticate: possono fingere di essere corrieri, agenti di polizia o tecnici del gas, o agire attraverso chiamate telefoniche, messaggi e-mail ingannevoli.

L’obiettivo rimane costantemente il medesimo: sottrarre denaro, gioielli, codici bancari o informazioni personali.

«Proteggere i nostri anziani è una priorità, essendo particolarmente suscettibili a queste truffe, soprattutto quando si trovano soli a casa», ha sottolineato il sindaco di Specchia, Anna Laura Remigi, evidenziando l’importanza dell’iniziativa.

«L’obiettivo principale di questo progetto è educare e informare i cittadini sulle truffe più comuni, sviluppando maggiore consapevolezza e attenzione nelle situazioni dubbie», ha aggiunto l’assessore alla Polizia Locale di Specchia, Nicolina Placì che ha aggiunto: «Desideriamo dotare gli anziani degli strumenti necessari per riconoscere e evitare queste frodi».

Il comandante della Polizia Locale, Andrea Zacà, ha specificato come la prevenzione di tali crimini possa avvenire tramite iniziative informative mirate, che sensibilizzino la fascia di popolazione più a rischio, incoraggiandola ad adottare comportamenti protettivi.

In questo contesto, rientra l’opuscolo citato che contiene indicazioni e consigli chiari e comprensibili su come riconoscere una truffa e prevenirla.

I cittadini, pertanto, nell’evenienza di tali incresciosi situazioni sono invitati a chiamare, senza indugio, il numero unico emergenza 112 o recarsi nel più vicino presidio delle Forze di Polizia.

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Attualità

Spopolamento: c’è chi va ed anche chi… torna

«Abbiamo avuto il coraggio di partire, ma altrettanto coraggio è stato necessario per fare ritorno. Un ritorno carico di idee che hanno alimentato e continuano a alimentare la passione per il cambiamento ogni singolo giorno»

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A fronte dei tanti che decidono di andar via dal Mezzogiorno d’Italia, dal Salento in particolare c’è anche chi ad un certo punto decidono di tornare come Rosaria Scarcia e Pierfrancesco Ciurlia, nostri lettori che hanno inviato un’accorata lettera proprio per dare voce a questa categoria.

Categoria che ovviamente ha meno clamore mediatico anche per una mera questione di numeri perché, ci sarà anche chi torna, ma non basta certo ad attenuare il fenomeno dello spopolamento, causato dalla partenza di chi vuol provare ad avere un lavoro ed una vita dignitosa, oltre che dal calo demografico.

Chi come Rosaria e Pierfrancesco decide di tornare, però, merita tutta la nostra attenzione e quella di chi legge.

Di seguito la loro lettera.

A chi torna ci pensate mai?

«Leggiamo spesso articoli sui vari social e web journal di tutte quelle persone che lasciano l’Italia, il sud Italia in particolar modo, e vanno via.

Vanno via perché spesso accade che, nonostante tutta la voglia di fare che possa avere una persona, in Italia mancano un po’ gli input e le attrazioni lavorative che può avere una Londra qualsiasi in una Nazione X.

Nei pensieri la maggior parte dei tuoi averi, una sacca leggera e… ci vediamo per le vacanze.

Perché il sud è fatto solo per le vacanze, ciao a genitori, zii e cugini e sparisci in una nuvola di fumo nero del binario 4 della stazione di Lecce.

Da un posto all’altro, come l’ape da fiore in fiore, tanti i visi di passaggio, che gli addii non fanno più neanche effetto.

Poi passano gli anni; uno, due, tre, cinque… ti ritrovi spaesato.

Straniero all’estero, straniero a casa tua, tanto stai solo per le vacanze.

Questa riflessione ti colpisce lasciandoti senza fiato, uno schiaffo a cinque dita in pieno volto, rimorsi e rimpianti sopiti fanno sì che anche il presente sia vissuto male.

Per lasciare la propria terra ci vuole tantissimo coraggio.

Tuttavia, si parla troppo poco di coloro che, con pari coraggio e determinazione, scelgono di fare ritorno in patria dopo aver vissuto all’estero per un certo periodo di tempo.

In un posto dove manca tutto, l’esperienza all’estero serve per aprire la mente a 360 gradi e cercare di creare un innesto tra quello che hai acquisito fuori e quello che invece fa parte del tuo DNA natìo.

Allora, si cerca di dare un senso a tutto, provando nuove strade e nuove combinazioni, lasciando anche lavori importanti perché il richiamo di volerci provare a casa tua è talmente forte che come sei andato via… semplicemente ritorni.

Non si tratta solamente di un ritorno fisico, ma di un ritorno anche intellettuale e culturale.

Si tratta di volerci provare per forza perché solo così senti che tutto abbia un senso.

Eppure, su queste storie, sembra che non venga spesa nemmeno una parola.

Mi domando: perché?

Perché sembra che chi decide di fare ritorno non riceva mai alcuna attenzione?

Sarà forse perché generano meno click?

O forse perché siamo abituati a credere che nulla cambi, che non ci sia nulla di nuovo da scoprire?

Abbiamo avuto il coraggio di partire, ma altrettanto coraggio è stato necessario per fare ritorno.

Un ritorno carico di idee che hanno alimentato e continuano a alimentare la passione per il cambiamento ogni singolo giorno.

Idee che ci hanno portato ad aprire un piccolo atelier d’arte in un piccolo paese sperduto della provincia di Lecce.

Se ci dovessi chiedere adesso: Ci pensate mai ad andare via di nuovo?

La nostra risposta sarebbe ‘’No, stiamo cercando di fare crescere il nostro paese»

Rosaria Scarcia e Pierfrancesco Ciurlia

  • foto in alto di Simone Cirfera da ferrovie.it

 

 

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