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Lecce

E sono 115! Buon Compleanno Lecce

Tutto ebbe inizio il 15  maggio 1908 quando si chiamava Sporting Club Lecce ed era una polisportiva comprensiva anche di ciclismo ed atletica leggera…

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Una storia d’amore, dalle radici profondamente lontane.


Era il 15 marzo del 1908, indelebile data in cui prese vita l’Unione Sportiva Lecce.


In origine, denominata Sporting Club Lecce, poiché polisportiva comprensiva anche di ciclismo ed atletica leggera.


Una pluricenteneria storia quella del Lecce, analogamente ad un immenso percorso a tappe. O più propriamente, fasi di vita calcistica.


Dalla sua genesi, il primo anno da segnare in rosso è il 1929/30, la prima stagione del Lecce disputata in cadetteria.


Il periodo immediatamente pre bellico, vede il Lecce stazionare in serie C, mentre nel primo dopoguerra, i giallorossi registrano tre partecipazioni in serie B, antecedenti al successivo declino, forse il più brutto nella storia della società, il buio della serie D.


Dagli anni ’60 sino alla metà dei ’70, il Lecce dimora stabilmente in serie C, dopodiché, esattamente nella stagione 1975/76, arriva la prima promozione in serie B.


Da lì, si avvia un ciclo fatto di successi, record e contentezza calcistica.


A tal proposito, la massima felicità esplode nell’anno 1985/86 relativamente alla prima e storica promozione in Serie A.


Da allora, si sussegue un’alternanza ciclica, un saliscendi dalla massima serie alla seconda (per ordine d’importanza) e viceversa.


Negli anni moderni, da segnalare la parentesi recessiva, in seguito alla caduta in Lega Pro, decretata dalla giustizia sportiva.


Un tunnel durato sette anni, terminato nella stagione 2017/2018.


UN trampolino di lancio, in virtù del quale il Lecce compie un duplice salto.


Dapprima la promozione in serie B, mentre nella stagione successiva, il festoso ritorno in serie A dove attualmente militano i salentini. In corso d’opera per costruire una salvezza, non troppo distante, visti i 27 punti in 26 partite.


La secolare storia dell’Unione Sportiva Lecce, ha conosciuto un’infinità di protagonisti.


Per cui, citarli tutti è impossibile.

A parte, menzione speciale per due eterni campioni, ossia Ciro Pezzella e Michele Lorusso.


Ve ne sono altri ancora, ad aver indossato con orgoglio, impegno, onorando la gloriosa maglia giallorossa, sino all’ultima goccia di sudore spesa in campo.


Scrivendo il proprio nome nella Hall of Fame della società, nonché nella mente e nel cuore dei tifosi.


Doveroso cenno, lo meritano anche coloro che non scendono in campo, ma lavorano dietro la scrivania per permettere di cullare ed accrescere questo sogno.


Tanto caro a tutto il popolo salentino ed agli amanti dello sport, la dirigenza: fra le poche nel mondo del calcio, a battagliare esclusivamente con professionalità, passione, sacrificio e la forza delle idee.


Uno staff dirigenziale unico, composto da fuoriclasse. Un motivo di vanto ed orgoglio per la globale tifoseria del Lecce. Dirigenti rari, che attraverso periodiche conferenze stampa, analizzano il percorso (di crescita) della squadra e non solo, fugando finanche qualsiasi dubbio e/o titubanze (ammesso che possano sorgere tra la tifoseria), in modo chiaro e trasparente.


Una società, diligente e fattiva, pronta a raccogliere i soddisfacenti frutti di una perspicace, lungimirante gestione e programmazione: bilanci sani, la patrimonializzazione dei giocatori, il sorprendente ed esaltante primato del Lecce Primavera, la Lecce Woman, interventi di riqualificazione dello stadio “Via del Mare”.


Sotto quest’ultimo aspetto, ulteriori previsti nell’ambito dei Giochi del Mediterraneo del 2026.


Dunque, U.S. Lecce hai mille e più motivi per festeggiare questo 115esimo anniversario.


Affinché il vento possa soffiare sulla tua bandiera, dai bellissimi colori, distintivi dell’incantevole Salento. Issata in alto, tra i grandi del calcio italiano, proiettandoti a vista di un orizzonte fatto di altrettanti anni di storia, da scrivere e da vivere in modo emozionante con entusiasmo coinvolgente come fosse il primo giorno.


Quando tutto ebbe inizio, il 15 marzo del 1908.


Tanti Auguri U.S. Lecce!


Francesco Bello



Attualità

Elodie, cuore salentino, in trionfo al Bif&st

Il grande affetto del pubblico per la bravissima cantante-attrice, rivelazione nel film di Pippo Mezzapesa “Ti mangio il cuore”. Intanto le canzoni della nuova icona sexy della musica italiana continuano a raccogliere consensi e dominano le classifiche

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Elodie sta vivendo un momento d’oro.

Al successo delle sue canzoni aggiunge quello ottenuto al cinema dov’è ha recitato da protagonista nel film “Ti mangio il cuore del regista Pippo Mezzapesa.

Interpretazione che le è valsa il premio come miglior esordiente, nel nome di Silvana Mangano al Bif&st di Bari.

Elodie e Pippo Mezzapesa con il premio ricevuto al Bif&st

Ad attenderla al teatro Petruzzelli numerosi fan e l’assalto degli ammiratori e della stampa è stato inevitabile.

«La Puglia mi porta sempre bene», dice Elodie, che confessa di non escludere una nuova esperienza come attrice: «Per il momento non ho progetti, ma spero di poterlo fare presto».

Elodie conosce molto bene la Puglia, «una terra che amo particolarmente».

La bellissima cantante e attrice ha anche un pezzo di cuore salentino perché, come lei stessa ha ricordato, «ho vissuto per anni in Salento», prima ancora che cominciasse la sua carriera artistica.

Elodie di Patrizi, infatti è nata nel 1990 a Roma da padre italiano e madre francese creola.

Il padre è un artista di strada mentre la madre è un ex cubista.

I genitori molto giovani si sono separati e la loro è stata una separazione turbolenta.

La madre è stata anche colpita da una terribile malattia.

Anche per questo, ed Elodie non lo ha mai nascosto, ha vissuto un’infanzia piuttosto difficile.

ELODIE E IL SALENTO

A 20 anni, Elodie si trasferisce a Lecce, per seguire il suo compagno di allora.

La loro relazione termina ma lei decide di rimanere in Salento dove lavora come vocalist e cubista nei locali leccesi e gallipolini.

In Salento Elodie finisce per lavorare al Samsara, il grande tempio del clubbing di Gallipoli.

Come la madre prima di lei, il cubo diventa il suo mestiere e nella stessa discoteca incontra Andrea Sylvestre, con cui parteciperà poi ad Amici 2015 (lei poi si classificherà dietro di lui, al secondo posto).

Il connubio Amici + Samsara Beach le permette di entrare in contatto con un’altra donna di successo salentina, Emma Marrone, che le produce due album: “Un’altra vita” (2016) e mentre l’altro, “Tutta colpa mia“, all’anno dopo.

Poi l’ingresso nella scuola di Amici e la scalata verso il successo che ne fa oggi una delle artiste più complete del panorama italiano.

La sua bellezza toglie il fiato tanto da farla divenire una vera e propria icona sexy.

Ciò però non mette in secondo piano la sua bravura.

LE SUE CANZONI

La sua fama si consolida definitivamente con Nero Bali, singolo che le vale un doppio platino.

Un altro paio di singoli niente male (“Pensare male” coi Kolors e “Rambla” con Ghemon) e poi un altro successo, Margarita.

A Sanremo 2020 porta il singolo Andromeda“, scritto da Mahmoood e Stardust.

L’anno dopo salirà di nuovo sul palco dell’Ariston questa volta nelle vesti di conduttrice ed anche in questo caso è un successo.

Sul piano musicale la sua ascesa non si ferma: arrivano “Non è la fine” (feat. Gemitaiz) e “Mal di testa” con Farbri Fibra che preludono il suo terzo album, “This is Elodie”.

A settembre 2021 viene pubblicato il singolo “Vertigine”, primo estratto dal quarto album dell’artista.

La FIMI ha certificato il brano disco di platino per le 100mila copie vendute e nella classifica radiofonica di fine anno si inserisce tra i cinquanta singoli più passati del 2021.

A dicembre ha pubblica insieme a Rkomi  il singolo “La coda del Diavolo” che ha raggiunto la vetta della della classifica dei singoli, segnando la prima numero uno in assoluto per la cantante.

Elodie in “Ti mangio il cuore”

Nel 2021 è stata scritturata per il ruolo di protagonista nel film “Ti mangio il cuore”, diretto da Pippo Mezzapesa che prelude all’uscita del singolo “Proiettili (Ti mangio il cuore)”  in collaborazione con Joan Thiele e scritto con Elisa, che viene pubblicato il 16 settembre 2022 e fa parte della colonna sonora del film.

Nel febbraio 2022 è stato pubblicato l’album di Elisa “Ritorno al futuro/Back to the future”), nel quale è presente il brano “Luglio”, al quale ha collaborato anche Elodie, insieme a Giorgia e Roshelle.

Un boom il secondo singolo tratto dal suo quarto album, ovvero “Bagno a mezzanotte”, scritto sempre da Elisa. Così come hanno avuto grande successo anche “Guaranà”, “Tribale”.

È la consacrazione definitiva fino al recente festival di Sanremo con “Due”, facente parte anch’esso della lista tracce del quarto album.

Quest’ultimo, intitolato “Ok. Respira”, tuttora in continua ascesa, è stato promosso dalla docu-serie “Sento la vertigine”, disponibile su Amazone Prime Video.

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Attualità

La vita che volevi: Salento protagonista su Netflix

Sono iniziate le riprese della nuova serie Tv ambientata tra Lecce, il Salento e Napoli con Vittoria Schisano protagonista

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Sono appena iniziate le riprese dei sei episodi di “La vita che volevi, prodotta da Banijay Studios Italy e che che sarà disponibile solo sulla piattaforma Netflix.

Sarà ambientata tra Lecce, il Salento e Napoli, la nuova serie creata e scritta da Ivan Cotroneo e da Monica Rametta e diretta dallo stesso Cotroneo, vede come protagonisti Vittoria Schisano (Gloria – nella foto in alto), Giuseppe Zeno (Sergio), Pina Turco (Marina), Alessio Lapice (Pietro) e Nicola Bello (Andrea).

Gloria sarà al centro di una storia di legami, amicizia e scoperta che racconta la felicità che crediamo di volere ma anche di quella che ci sorprende e che scombina la vita.

La vita che volevi parte, proprio, da Lecce, la città in cui Gloria si è trasferita e ha fondato una piccola agenzia turistica trovando anche l’amore grazie a Ernesto.

 

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Attualità

Edili in piazza

«Governo mette a rischio 2.500 posti di lavoro nel Salento». Cinque piazze in tutta Italia: da Lecce in partenza due pullman per raggiungere Napoli

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«Fare la cosa buona per il lavoro, per l’ambiente e per la sicurezza».

È per questo che Feneal Uil e Fillea Cgil scenderanno in piazza sabato 1° aprile.

I sindacati porteranno in piazza migliaia di lavoratori, distribuiti in cinque piazze d’Italia (Torino, Roma, Napoli, Cagliari e Palermo), per dire al Governo che «un’altra strada nelle politiche che toccano il settore delle costruzioni, rispetto a quella intrapresa dallo stesso Esecutivo, è possibile».

Dal Salento, partiranno per Napoli decine di edili e di studenti universitari (che hanno già manifestato il 28 marzo a Lecce), grazie ai pullman organizzati dalle segreterie territoriali di Feneal e Fillea.

«Le scelte di Palazzo Chigi su bonus edili e codice degli appalti mettono in pericolo 100mila posti di lavoro a livello nazionale», dicono Paola Esposito e Luca Toma, segretari generali provinciali di Feneal Uil e Fillea Cgil, «in provincia di Lecce rischiano di avere un effetto devastante e di azzerare i circa 2.500 posti di lavoro creati negli ultimi tre anni. A rischio poi anche la qualità del lavoro e la sicurezza nei cantieri. Scelte che impediscono ai redditi più bassi di avere case più sicure e con bollette meno care, perché l’efficientamento energetico potrà permetterselo solo chi avrà il denaro per anticipare il costo dei lavori».

Gli edili di Cgil e Uil credono che le scelte del Governo siano sbagliate, che sia possibile intraprendere un’altra strada: «Mantenere la cessione dei crediti per le famiglie con Isee fino a 30mila euro, per i condomini di periferia e per le case popolari, attuando politiche industriali stabili e strutturali per la rigenerazione delle città, a partire dalle periferie e per la riduzione degli sprechi energetici e l’inquinamento. Il tutto garantendo qualità del lavoro e delle imprese, rispettando il contratto nazionale edile e vietando l’abuso del ricorso al subappalto».

L’abolizione della cessione dei crediti e lo sconto in fattura per chi usufruisce delle detrazioni previste dai bonus edilizi, secondo i sindacalisti, «fa il paio con le scelte portate avanti sul codice degli appalti. Scelte sulle quali è stata presentata anche una interpellanza alla Giunta comunale di Lecce da parte del consigliere Pierpaolo Patti, che chiede al Comune di esprimere contrarietà alle politiche messe in atto dal Governo in tema di riforma dei bonus edilizi».

Esposito e Toma commentano anche le recenti disposizioni del Consiglio dei Ministri sul Codice degli Appalti, che rischia di segnare un brusco passo indietro in termini di legalità, trasparenza e tutela dei lavoratori: «Dopo i vari passaggi parlamentari, il Governo, da un lato conferma sulla carta principi e norme a tutela dei lavoratori, compresa l’esclusione dei costi della manodopera dai ribassi, la parità di trattamento tra lavoratori in appalto e lavoratori in subappalto, il Durc di Congruità, dall’altra però introduce un ampio ricorso all’affidamento diretto o senza gara pubblica, depotenzia gli strumenti per una maggiore qualificazione di impresa e liberalizza i livelli di subappalto».

«Rende cioè, nella pratica», chiariscono, «più difficile il rispetto dei contratti collettivi, l’applicazione e verifica delle tutele per salute e sicurezza, favorendo il dumping e il nanismo aziendale e rendendo più difficile verificare la concreta applicazione della parità di trattamento economico e normativo lungo la filiera. Scenderemo in piazza contro la liberalizzazione del subappalto e ci attrezzeremo nei prossimi mesi con tutti gli strumenti dell’azione sindacale, per ribadire ad un governo sordo di fare la cosa buona».

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