Dai Comuni
L’ugentino Carafa campione continentale pesi leggeri Ibo

Vittoria con verdetto unanime. E Giuseppe Carafa cinge alla cintura la corona Continentale Pesi Leggeri Ibo (International Boxing Organization).
Con una prova di grande qualità pugilistica, il 26enne pugile ugentino della Rosanna Conti Cavini Boxe ha sconfitto ai punti il coriaceo spagnolo Pablo Fuego e ha conquistato l’affermazione sin qui più importante della sua giovane carriera.
Un incontro di assoluto livello quello andato in scena ieri sera 21 maggio sul ring del Palaozan «Tiziano Manni» di Ugento (Lecce), match clou della riunione pugilistica organizzata dalla Rosanna Conti Cavini in collaborazione con la Città di Ugento e con l’Asd Boxe Terra d’Otranto.
Una vittoria netta quella di Carafa, certificata dai voti dei giudici a bordo ring i quali, alla fine delle 10 riprese in programma, hanno riconosciuto la netta superiorità del pugile salentino e gli hanno consegnato un titolo che sino a ieri sera era vacante.
Accompagnato all’angolo dallo storico maestro Francesco Stifani e dal papà – tecnico Salvatore Carafa, il neo campione continentale Ibo ha messo in scena un gran combattimento, così come lo aveva preparato nelle ultime intense settimane di allenamento.
Dopo un inizio equilibrato, Giuseppe Carafa ha messo in mostra con sempre maggiore frequenza le sue grandi qualità pugilistiche condite di tecnica e velocità. Diverse le sequenze messe a segno, tanti i colpi diretti e precisi portati al tronco e al viso dell’avversario, il quale da parte sua ha dimostrato una buona predisposizione pugilistica e atletica. Col passare delle riprese, il solco tra i due contendenti si è allargato a favore dell’enfant du pays: Carafa ha continuato con le sue serie intense e ha fatto scivolare il match dalla sua parte.
Il merito di Pablo Fuego è stato quello di mettere sul ring un grande orgoglio. Nonostante qualche momento di difficoltà, il pugile iberico è rimasto in piedi e negli ultimi round ha cercato il colpo singolo che fosse in grado di fare «girare» il match dalla sua parte.
Attenta la condotta di gara di Giuseppe Carafa sul finire di incontro e alla fine le braccia al cielo sono state quelle del pugile di casa. I giudici hanno premiato il vincitore con un verdetto unanime segnato da un triplice 97- 93.
«Sono molto felice per questo straordinario risultato, soprattutto per il mio staff e la mia scuderia e per tutte le persone che mi sono state vicine in questo periodo. A loro – le parole del neo campione continentale dei Leggeri Ibo – dedico la vittoria. Sapevamo di affrontare un avversario ben costruito e di livello, il nostro obiettivo è quello di incrociare i guantoni con boxeur importanti che possano alzare il livello di difficoltà. Continuerò a lavorare con impegno e sacrificio – conclude Giuseppe Carafa – per coronare i miei desideri di atleta e pugile. Coronare il sogno mondiale sarebbe il massimo».
Foto di Giorgio Lucatelli


Cronaca
Tricase: incendio a ridosso del rione di Caprarica
In fiamme macchia mediterranea e sterpaglie alle spalle del Castello, pericolosamente vicino ad alcune abitazioni

Altro giro altro incendio. A Tricase come in tanti luoghi del Salento.
Per i poveri (nel senso di sfiancati) vigili del fuoco la media, a Tricase, è di un incendio al giorno da domare.
Ieri erano impegnati a spegnere le fiamme nei pressi del nuovo cimitero, vicino al Cosimina, e a lungo una vasta cappa di funo aveva dominato la zona.
Questo pomeriggio le fiamme stanno divorando (proprio in queste ore) macchia mediterranea e sterpaglie proprio vicino al rione di Caprarica, alle spalle del Castello, pericolosamente vicino ad alcune abitazioni.
Tanto per cambiare caschi rossi (del locale distaccamento) in azione.
La situazione sembra progressivamente peggiorare, almeno a giudicare dalla frequenza degli incendi, e il caldo torrido non promette certo di migliorare le cose.
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Attualità
Forno crematorio a Caprarica di Lecce? «Si valutino benefici e costi»
Il consigliere regionale Basile (FdI), a margine della Commissione Ambiente: «Non esiste un’emergenza tumulazioni, quindi, non vedo benefici a fronte dei “costi” ambientali»

Continua a far discutere la possibile realizzazione di un forno crematorio a Caprarica di Lecce.
Questa volta registriamo l’intervento del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Dino Basile, a margine della riunione della Commissione Ambiente
«La scelta della cremazione è una scelta personale, a volte dettata anche da motivi economici», premette Basile, «quindi non si può essere a favore o contro la pratica funeraria, ma è evidente che la costruzione di un forno crematorio a Caprarica di Lecce, una comunità di poco più di 2.200 persone, qualche riflessione su costi e benefici la impone».
«Oggi in Commissione Ambiente», racconta, «non è stato neppure possibile entrare nel merito del possibile inquinamento, perché l’ARPA ha sostenuto di non aver ancora visionato il progetto, ma ci siamo soffermati sugli aspetti legislativi esistenti, ma mai attuati».
Nel 2008, infatti, il Consiglio regionale approvò una legge in in materia di attività funeraria, cremazione e dispersione delle ceneri, che prevedeva l’adozione di un programma che definiva anche la localizzazione dei forni crematori, in assenza di questa, però, e nonostante siano passati 17 anni, la richiesta di costruire nuovi impianti è andata avanti in molti centri pugliesi, un po’ a macchia di leopardo.
«Difficile, nel caso di Caprarica», aggiunge il consigliere regionale, «limitarsi a sollecitare l’attuazione di una legge regionale, che pure è necessaria. In questo caso ci sarebbe da chiedersi: se i costi di dover sopportare nelle vicinanze del centro abitato i fumi (anche controllati) della cremazione siano giustificati a fronte di una situazione dove non vi è un’emergenza tumulazione, visto che mi risulta che vi siano loculi a sufficienza per ospitare nuovi decessi».
Insomma, peer dirla come Basile, sarebbero giustificati solo laddove vi è un’emergenza: «Faccio un esempio: io non sono favorevole (tout-court) ai dissalatori, perché andrebbe fatta una programmazione ma, di fronte a un’emergenza, per alleviare la sete degli agricoltori, sarei favorevole anche alla costruzione. In questo caso, però, chiediamocelo: vi è un’emergenza?».
Appuntamenti
Storie di Vita e Museografia con Liquilab a Tricase
Aperta la call per la Residenza “Storie di vita come artefatti di una museografia interpretativa e partecipata”. La partecipazione è gratuita e rivolta a operatori culturali, artisti, antropologi, studenti, creativi e appassionati di musei, storie di vita e patrimonio immateriale

Vi siete mai chiesto come si possano raccontare le storie di vita attraverso l’arte, l’antropologia e la museografia partecipata?
Se la risposta è sì, questa è l’occasione che fa per voi. Liquilab – ONG UNESCO, con sede a Tricase, apre ufficialmente le iscrizioni alla residenza “Storie di vita come artefatti di una museografia interpretativa e partecipata”, che si terrà dal 23 al 27 luglio, con una giornata introduttiva in programma martedì 22 luglio.
La partecipazione è gratuita e rivolta a operatori culturali, artisti, antropologi, studenti, creativi e appassionati di musei, storie di vita e patrimonio immateriale.
La residenza si inserisce nella decima edizione della Scuola di Storia delle Tradizioni Popolari “Oltre il Mediterraneo tra storie di vita, comunità patrimoniali, archivi e musei narrativi”, promossa da Liquilab in collaborazione, con partner nazionali e internazionali, tra cui ICPI – Ministero della Cultura, Regione Puglia, Università del Salento, Accademia di Belle Arti di Lecce, ICOM Puglia, SIMBDEA, SIAC e altri.
Curata dal prof. Vincenzo Padiglione (nella foto in alto), tra i principali studiosi italiani di antropologia museale, la residenza propone un’esperienza teorico-pratica di alto profilo, fondata su un interrogativo attualissimo: come possono essere raccontate le storie di vita attraverso l’arte, l’antropologia e la museografia partecipata?
I partecipanti lavoreranno con materiali dell’Archivio Liquilab, intrecciandoli con i propri vissuti per realizzare una proposta di installazione etnografica che sarà presentata pubblicamente domenica 27 luglio.
La giornata conclusiva ospiterà inoltre il workshop “Approcci partecipativi e musei narrativi”, con la partecipazione di: Luigi De Luca, coordinatore Poli Biblio-museali Regione Puglia; Elisa Monsellato, coordinatrice ICOM Puglia; Vincenzo Padiglione, responsabile scientifico della Residenza; Eugenio Imbriani e Ornella Ricchiuto, della direzione scientifica della Scuola di Storia delle Tradizioni Popolari.
L’iniziativa rappresenta un’occasione unica di formazione e sperimentazione per chi opera – o desidera operare – nel campo della valorizzazione culturale attraverso approcci partecipativi e transdisciplinari.
Sede della residenza: Liquilab, in piazza dell’Abate 1, a Tricase
Info e iscrizioni: infoliquilab@gmail.com | +39 348 3467609
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