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Appuntamenti

Lo spettacolo che sostiene la ricerca

Melpignano 16-19 luglio: moda, cabaret, pizzica, food, musica live e dj-set per la quattro giorni dedicata al divertimento e alla beneficenza con ospiti d’eccezione. Raccolta fondi e sensibilizzazione per l’AIL

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Nasce quest’anno il Salento Tour Festival, un evento dedicato al divertimento e alla beneficenza grazie al lavoro congiunto dell’associazione Salentoemotion365 e dell’AIL (Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma ONLUS). La manifestazione nasce con l’intento di rafforzare l’impegno di tutti nella lotta contro le leucemie e i linfomi portata avanti ogni giorno dall’associazione AIL e dare, allo stesso tempo, impulso vitale al turismo locale. Salento Tour Festival è sponsorizzato da Framesi, ed è stato ideato con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico alle attività quotidiane dell’Ail, da sempre al fianco dei malati e delle loro famiglie e di fare, attraverso varie forme di performance artistiche, una raccolta fondi per sostenere la ricerca e la lotta delle malattie del sangue. La giovanissima associazione Salentoemotion365 nasce proprio con l’obiettivo di promuovere l’attenzione e l’informazione sulla cura delle malattie del sangue sempre con nuove iniziative ed eventi. Per tutti questi motivi il Salento Tour Festival non resterà un evento unico a sé ma, farà da apripista per una serie di manifestazioni che cresceranno sempre di più, in questo lungo viaggio per la vita.

I quattro giorni in piazza Avantaggiato a Melpignano saranno scanditi da diversi momenti di intrattenimento: moda con sfilate e concorso di Miss Chef con accesso diretto alle selezioni regionali di Miss Mondo, le modelle sfileranno con il beauty trend di Framesi (make up e acconciature); cabaret con comici locali e nazionali; giovani e musica con l’esibizione di noti rapper; pizzica con l’esibizione di orchestre e tamburellisti locali; food con performance acrobatica dei pizzaioli; premiazione finale a personalità che si sono distinte nelle attività di beneficenza

Si partirà domenica 16 luglio alle 19,30 con l’inaugurazione; alle 19,30 la musica de I Tamburellisti di Otranto. Alle 21 sfilata di moda e concorso di Miss Chef 2017. Le ragazze che sfileranno si contenderanno la fascia di Miss Chef, la vincitrice entrerà di diritto nelle selezioni di Miss Mondo. A seguire le esibizioni di Mariané (vero nome Mariangela De Santis, è stata una dei membri del team Pelù e si è esibita nel Live Show di The Voice of Italy 2015), di Elena Costa (ospite di Italia’s got talent in onda su TV8 e Sky Uno, la giovane di Collepasso ha impressionato tutti per la sua bravura con una performance strepitosa di mimo) e dei pizzaioli acrobatici. Da mezzanotte Dj Paolo Foresio

Lunedì 17 alle 20,30 I Tamburellisti di Otranto; a seguire l’esibizione del Party Zoo Salento (gruppo comico noto per le parodie youtube e le esilaranti performance al fianco del trasformista Pasquale Zonno) e quella dei rapper Mad Dopa, Fraz, Inoki e Anzia.

Martedì 18 dalle 20,30: l’Orchestra giovanile provinciale “Valente” di Casarano, i pizzaioli acrobatici, i Tamburellisti di Otranto e il noto comico romano Antonio Giuliani (Colorado Cafè). Da mezzanotte DJ Fabrizio Presicce

Si chiuderà mercoledì 19 dalle 20,30: I Tamburellisti di Otranto, Premiazione, Mariané, il comico salentino Andrea Baccassino, i ballerini Samuel Peròn e Samantha Togni (Ballando con le Stelle); da mezzanotte DJ Raffy.

Le quattro serate verranno condotte da Giampaolo Morelli del Party Zoo Salento.


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Voci, volti, immagini per ricordare via D’Amelio

Tricase, a distanza di 33 anni dalla strage che strappò alla vita il giudice Paolo Borsellino e 5 agenti della sua scorta, accoglie un momento d’incontro che mira non solo a tenere viva la memoria, ma anche a pretendere da ciascuno, come singolo e come comunità, uno sforzo quotidiano nel contrastare la violenza criminale

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A distanza di 33 anni, la strage di via D’Amelio continua a farci riflettere.
La morte del giudice
Paolo Borsellino e di cinque agenti della sua scorta ha colpito nel profondo l’anima dell’intero Paese, che ancora attende che sia raccontata tutta la verità su quanto accadde.
Responsabilità, impegno, coraggio di costruire una società più libera e giusta: sono questi i valori fondamentali che sgorgano dal ricordo di quella strage e dal sacrificio di servitori e servitrici dello Stato.

Ciascuno, negli anni, ha maturato un racconto personale di quel triste giorno della nostra Repubblica, che dipende dalla propria sensibilità, dalle esperienze vissute e dall’orizzonte che ci troviamo davanti.

Nasce da qui l’idea di un evento per ricordare quel triste giorno e le sue vittime. Il Comune di Tricase con Pari associazione culturale organizza per sabato 19 luglio un incontro in cui amministratori e amministratrici; operatori e operatrici culturali; artisti e artiste, leggeranno un proprio pensiero originale su via D’Amelio e sull’eredità culturale di Paolo Borsellino, dando luogo a un incontro e a uno scambio di riflessioni che aiuti non solo a tenere viva la memoria, ma anche a pretendere da noi, come singoli e come comunità, uno sforzo quotidiano nel contrastare la violenza criminale.

Gli scritti, le suggestioni e le immagini saranno poi raccolti in un unico taccuino, che sarà successivamente messo a disposizione di tutti e tutte.

Durante la serata, Elena Sansò curerà una performance artistica sul tema.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Antonio De Donno e della vicesindaca Francesca Longo, parteciperanno alla serata: Dario Melissano, già componente della scorta di Giovanni Falcone; Monica Accogli, sindacalista FILCAMS-CGIL; Matteo Cosi, consigliere comunale di Montesano Salentino; Sandra Musarò, docente del Comprensivo “Via Apulia” di Tricase (che accompagnerà una delegazione di studentesse e studenti); Lucia Ricchiuto, con una delegazione del Kitri Ballet; Federica Francesca Ricchiuto, Presidente del Consiglio Comunale di Specchia; Luigi Cossa, Presidente Kairos ODV; una rappresentanza di Gynnika Sport di Miggiano.

Appuntamento presso l’atrio di Palazzo Gallone, a partire dalle ore 20.

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L’Albero della Via Crucis di Matino

In mostra i lavori preparatori dell’imponente Via Crucis realizzata da De Filippi per il muro perimetrale del locale cimitero nuovo. Il sindaco Toma: «Segno della continuità tra arte, spiritualità e identità del territorio»

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L’Albero della Via Crucis” è la mostra di Fernando De Filippi, artista di rilievo internazionale e protagonista della scena contemporanea italiana.

De Filippi esporrà le suggestive sale del palazzo marchesale Del Tufo di Matino da domani (inaugurazione dalle ore 20) e saranno visitabili fino al 2 agosto.

La mostra, curata da Salvatore Luperto e Anna Panareo, propone i lavori preparatori dell’imponente Via Crucis realizzata da De Filippi per il muro perimetrale del cimitero nuovo di Matino.

Un ciclo di quattordici stazioni in ceramica invetriata con lunetta a tutto sesto (di 240 cm x 120) completate da due lastre quadrate raffiguranti Cristo risorto. Il progetto nasce da una riflessione profonda sui temi del sacrificio, della rinascita e della memoria collettiva, utilizzando il linguaggio grafico e simbolico dell’albero come elemento centrale.

Le opere esposte, caratterizzate da una raffinata tecnica incisoria e da una potente carica emotiva, saranno ospitate fino al 2 agosto al MACMa (Museo d’Arte Contemporanea di Matino), che torna oggi ad abitare lo spazio urbano e culturale del paese in una nuova veste espositiva.

Il sindaco Giorgio Salvatore Toma sottoline l’importanza dell’iniziativa: «Accogliere ancora una volta Fernando De Filippi a Matino è per noi motivo di orgoglio e segno della continuità tra arte, spiritualità e identità del territorio. “L’Albero della Via Crucis” è un’opera che parla alla coscienza collettiva e restituisce al nostro palazzo marchesale il ruolo di luogo vivo di cultura e riflessione. Invito tutta la cittadinanza e i visitatori a lasciarsi coinvolgere dalla forza simbolica di questo progetto».

L’iniziativa del Comune di Matino intende offrire al pubblico un’occasione di riflessione sul senso della sofferenza, della redenzione e dell’identità culturale, attraverso l’esperienza estetica dell’arte contemporanea.

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Alessano

Alessano: è stata una esibizione di cavalli e cavalieri ricca ed emozionante

L’esibizione degli Amici del Murgese ASD, di Alessano, si è svolta con successo e ha registrato una buona affluenza di pubblico…

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Le aziende raccontano (pubbliredazionale)

L’esibizione del 13 luglio scorso, degli Amici del Murgese ASD, di Alessano, si è svolta con successo e ha registrato una buona affluenza di pubblico.

L’evento si è aperto con un numero emozionante: gli allievi più piccoli, affiancati dai più esperti, hanno dato vita a una coreografia con slalom, dimostrando affiatamento e spirito di squadra.

La seconda esibizione ha visto protagonisti quattro allievi recenti, che si sono espressi con eleganza seguendo il ritmo della musica. A sorprendere il pubblico è stata anche l’entrata scenica di quattro allievi più esperti, che sono intervenuti al galoppo, arricchendo il numero con energia e dinamismo.

Subito dopo, una giovane puledra di soli due anni, che ha seguito la sua addestratrice in completa libertà. Insieme, hanno eseguito una serie di esercizi pensati per mostrare quanto un cavallo, anche in giovane età, possa sviluppare fiducia e serenità grazie a un legame autentico con chi lo guida.

La quarta esibizione è stata presentata dal presidente dell’associazione insieme a sua figlia: entrambi hanno montato due imponenti stalloni, dimostrando perfetta sintonia e capacità di lavoro congiunto. La quinta esibizione ha avuto come protagonista un giovane stallone alla sua prima esperienza davanti al pubblico. 

Nonostante ciò il cavallo ha dimostrato grande sicurezza e affiatamento con il suo cavaliere, confermando la bravura del binomio e il lavoro svolto insieme fino a questo momento. Nella sesta esibizione, due sorelle hanno conquistato il pubblico con una sequenza precisa e armonica di esercizi, tra barriere, circoli e stop, muovendosi in perfetta coordinazione.

A seguire, un momento più leggero con l’asinello Pippo che, sulle note di Lo chiamavano Trinità, ha ricreato la celebre scena del film, strappando sorrisi e applausi a grandi e piccoli.

Tra i momenti più particolari, una coreografia con sette cavalieri: un cavallo, inizialmente montato a pelo, è stato successivamente lasciato completamente solo e libero al centro del campo, rimanendo perfettamente immobile mentre gli altri, a tempo di musica, si muovevano armoniosamente intorno a lui. A chiudere l’evento in bellezza i cavalieri più esperti, che hanno portato tutta la loro esperienza e passione.

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