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Cronaca

Infermiera investita a Poggiardo: disposte due consulenze

Biologa riesaminerà il sangue del conducente dell’auto che ha investito la vittima e ingegnere stradale ricostruirà la dinamica del sinistro

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Prosegue il lavoro degli inquirenti volto a ricostruire la tragica dinamica dell’incidente che, lo scorso 29 novembre, ha strappato la vita a Tatiana Renna, 32enne infermiera travolta da un’auto a Poggiardo.


Come disposto nella giornata di ieri dal sostituto procuratore Paola Guglielmi, vi saranno due consulenze tecnico-scientifiche nei prossimi giorni.


La prima in mano alla biologa Maria Corbelli, alla quale spetta il compito di riesaminare il campione di sangue prelevato immediatamente dopo l’incidente a Fabian Palma, il conducente della Opel Corsa che ha travolto la vittima.


Dai primi rilievi, infatti, l’uomo è risultato positivo all’alcol test, facendo registrare un tasso di alcol nel sangue di molto superiore alla soglia concessa dalla legge. La difesa però era prontamente corsa ai ripari spiegando che il 44enne assume una terapia farmacologica che potrebbe aver falsato l’esame. Tesi che al momento non è valsa però la libertà all’uomo, cui il giudice ha confermato l’arresto in regime domiciliare.

La seconda consulenza sarà invece una perizia che l’ingegner Sergio Leo potrà effettuare, dal 18 dicembre, per ricostruire la dinamica dell’incidente, avvalendosi delle immagini delle telecamere di sorveglianza delle attività commerciali della zona. A lui il compito di appurare eventuali responsabilità della vittima e quello di confermare o smentire la ricostruzione dei carabinieri. Secondo quanto rilevato da questi ultimi, l’auto avrebbe proceduto a velocità sostenuta senza rallentare prima dello schianto. Mentre la donna, dopo essersi fermata a bordo della sua bicicletta per dare la precedenza allo stop, stava completando l’attraversamento dell’incrocio  quando è sopraggiunta l’Opel Corsa che l’ha travolta.



Attualità

Ufficio postale a Tricase: dopo 15 mesi di inerzia la risposta di Poste Italiane

Abbiamo più volte abbiamo sollecitato Poste Italiane a ragguagliarci sui tempi e modi per il recupero dell’immobile sito in Piazza Cappuccini, a Tricase.

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A distanza distanza di 15 mesi dalla tremenda esplosione avvenuta presso l’ufficio postale di Tricase, abbiamo più volte sollecitato Poste Italiane a ragguagliarci sui tempi e modi per il recupero dell’immobile sito in Piazza Cappuccini, a Tricase.

Per questo abbiamo inviato loro alcune semplici domande:

Ci piacerebbe far sapere, a quanti ns lettori ci interrogano dopo una striminzita nota arrivata per bocca del sindaco vecchia di mesi, a che punto sono i lavori dell’ufficio postale di Tricase? 

Non sarebbero già dovuti partire da tempo?

L’immobile verrà abbattuto, rimesso a nuovo o recuperato?

C’è chi parla di un trasferimento dell’ufficio perché inutilizzabile, cosa c’è di vero?

Riuscite a darci una tempistica degli interventi, una tabella di marcia dei lavori, che indichi anche quando verranno rimossi gli scomodi container “appoggiati” alle spalle dell’edificio?”

Questa è la risposta inviataci per mezzo del loro addetto stampa:

“Poste Italiane precisa che presso l’ufficio postale di Tricase Centro sono attualmente in corso i necessari lavori di ripristino e messa in sicurezza dei locali.

La sede, come è noto, è stata oggetto di un assalto criminoso che ne ha imposto la chiusura. L’operatività è stata trasferita all’interno di una sede provvisoria, collocata nelle immediate vicinanze dell’ufficio postale, presso il quale sono in corso i citati interventi.

L’entità dei danni riportati dalla sede richiede interventi strutturali complessi che dovranno consentire il ripristino e l’erogazione dei servizi postali e finanziari in condizioni di piena sicurezza.

Si assicura che i lavori stanno procedendo con regolarità e che entro pochi mesi la sede di Piazza Cappuccini tornerà operativa”.

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Cronaca

Ladro d’auto inseguito e arrestato

Tenta di rubare un’auto in una via del centro di Porto Cesareo e fugge con un complice: i carabinieri lo arrestano dopo un inseguimento. Rinvenuti strumenti da scasso e centraline elettroniche

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I carabinieri della Stazione di Porto Cesareo hanno tratto in arresto uomo responsabile, in concorso con un complice, di tentato furto aggravato.

I militari dell’Arma, impegnati in un mirato servizio di controllo del territorio, lo hanno sorpreso in via dei Bacini dove era giunto a bordo di uno scooter insieme a un compare, poi datosi alla fuga, e aveva tentato di portare via un’autovettura di proprietà di un cittadino residente nella provincia di Rieti.

Alla vista dei carabinieri, l’uomo ha tentato la fuga a piedi, a è stato prontamente inseguito, raggiunto e bloccato. Sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di chiavini (chiavi alterate) e centraline elettroniche, strumenti comunemente utilizzati per l’avviamento forzato di veicoli.

Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro.

L’arrestato, un uomo di 23 anni originario di Oria (BR), è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Lecce che coordina le indagini, tutt’ora in corso al fine di identificare il complice e accertare eventuali collegamenti con altri furti nella zona.

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Cronaca

Lutto nel mondo del giornalismo salentino

Carmelo Dimitri, Lino per gli amici, stroncato da una malattia a 40 anni, aveva iniziato a lavorare in una redazione collaborando con la testata online Leccenews24

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Lutto nel mondo del giornalismo salentino per la prematura scomparsa del giornalista Carmelo Dimitri, Lino per gli amici, stroncato da una malattia a 40 anni, aveva iniziato a lavorare in una redazione collaborando con la testata online Leccenews24. 

Per dieci anni ha lavorato con la redazione del sito.

Altruista, disponibile, generoso, sognava di poter diventare una penna affermata nel mondo del giornalismo.

Come redattore della testata online aveva conseguito il tesserino di giornalista pubblicista.

Ha lavorato fino alla fine, o almeno fino a quando le forze glielo hanno consentito, cercando di condurre una vita normale facendo quello che più amava.

Struggenti i messaggi affidati ai social: “Noi tutti te ne vogliamo e te ne vorremo sempre, perché i ragazzi speciali e meravigliosi come te non muoiono mai. Restano con noi sempre, nei nostri cuori, nei nostri gesti, nei nostri sorrisi e nelle nostre lacrime”.

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