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Traffico internazionale di anabolizzanti: arrestati anche tre salentini

Sgominata organizzazione che vendeva online sostanze dopanti: individuate in tutta Italia spedizioni postali per un valore complessivo di circa un milione di euro

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All’alba di questa mattina, il Reparto Operativo dEl Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma, coadiuvato da oltre 200 militari dell’Arma dei Carabinieri in Provincia di Enna e in tutto il territorio nazionale, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa su richiesta della Procura della Repubblica di Enna, dal GIP del Tribunale di Enna, Luisa Maria Bruno, a carico di 12 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti o come precursori di droghe e  produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti o psicotrope.


Tre 3 delle 12 persone raggiunte da provvedimenti restrittive sono state arrestate in provincia di Lecce: Daniele Morello, 32 anni di Alezio; Alessia Esposito, 28 anni di Gallipoli; Stefano Nunziato, 33 anni, nato a Savigliano (Cuneo) ma residente a Melissano.


I tre erano stati già coinvolti nel maxi sequestro di sostanze anabolizzanti e dopanti, del valore di più un milione di euro operato a luglio scorso (CLICCA QUI) dai carabinieri di Lecce.


L’indagine, brillantemente diretta per oltre due anni dal giovane Sostituto Procuratore Giovanni Romano (da poco prematuramente scomparso), scaturita dal monitoraggio dei social network e dei siti web (piattaforme di e-commerce) utilizzati anche per la vendita ..on line di sostanze anabolizzanti e stupefacenti, ha consentito di individuare una fitta rete di soggetti persone dedite alla distribuzione sul territorio nazionale di tali sostanze.


Gli indagati sono risultati essere utilizzatori massivi di mezzi  di comunicazione telematici, nonché di strumenti di pagamento digitali, anche mediante identità artefatte, allo scopo di eludere eventuali controlli. Gli stessi, inoltre, erano in diretto contatto con centri di distribuzione nelle provincie di Salerno, Lecce e Modena, nonché con altr pregiudicati attivi nel medesimo traffico illegale.


Gli approfondimenti sui canali di vendita hanno consentito di individuare anche collegamenti tra gli indagati e titolari o gestori di palestre, negozi di articoli per “body builder” e, in alcuni casi, giovani atleti non professionisti, quali utilizzatori ultimi delle pericolose sostanze anabolizzanti.


Per tale motivo sono stati emessi anche 57 decreti di perquisizione domiciliare e personale, a carico di altrettante persone.

I numerosi sequestri operati su tutto il territorio nazionale, e le successive analisi chimico­ tossicologiche effettuate sui campioni in parola nei laboratori dei Carabinieri delle Investigazione Scientifiche (RJS) di Roma e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, hanno consentito di riscontrare la produzione clandestina delle sostanze sequestrate, per la maggior parte di provenienza estera.


L’analisi dei flussi finanziari ha permesso, inoltre, di tracciare  transazioni internazionali verso la Bulgaria , la Slovacchia, la Polonia, la Romania e la Serbia, e di attivare i canali di cooperazione Internazionale, ottenendo risultati estremamente positivi in termini di individuazione di  persone  note agli organi di polizia collaterali, ed attivi nel traffico di anabolizzanti.


I sequestri, eseguiti nel corso di due anni di attività investigativa, hanno consentito di sottrarre dal commercio illecito circa 18mila confezioni (flaconi/ blister/ compresse) di sostanze dopanti e stupefacenti, di cui circa 300 flaconi di sostanze stupefacenti (nandrolone), rinvenute all’interno di spedizioni postali individuate in tutta Italia, per un valore complessivo stimato ammontante a circa un milione di euro.


I venditori, nell’ambito del loro e-commerce illecito, dispensavano consigli e terapie su come assumere i farmaci vietati, redigendo veri e propri planning terapici, pur non avendo alcun titolo accademico o competenza in materia.


È stato riscontrato che l’età media degli assuntori di tali pericolose sostanze oscillasse tra i 20 ed i 40 anni, con rari casi di ultra sessantenni utilizzatori di sostanze dopanti per migliorare la loro forma fisica in previsione delle vacanze estive.


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Il trucco è amarsi

Il progetto della make-up artist Miriam Imbrogno, di Alezio: «Il trucco non discrimina ma personalizza, il trucco è un gesto intimo che non fa distinzione d’età, né di genere, né di forma o di colore. Il trucco può strapparti un sorriso se la vita ti porta ad affrontare una malattia. Finché una donna sarà felice di guardarsi allo specchio, varrà la pena continuare questo mestiere»

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Il trucco è amarsi” è lo slogan programmatico della ventinovenne salentina Miriam Imbrogno, di Alezio, con una pluriennale esperienza nel campo del make-up e del trucco cinematografico.

Con un temperamento artistico a 360° e una creatività fuori dagli schemi, la make-up artist ha costruito un suo personale percorso professionale che annovera collaborazioni in produzioni di Rai cinema, Mediaset, Sky, Netflix e la partecipazione a eventi come Effec Tus, fiera degli effetti speciali di Roma, e Apulia Horror International Film Festival, oltre a videoclip, pubblicità e shootings fotografici.

Il suo focus, tuttavia, rimane sul soggetto da truccare, la sua personalità e fisicità, in una parola la sua singolarità, che sia una sposa, un’attrice, un musicista o una persona che in un giorno qualunque voglia essere aiutata non ad “accettarsi”, ma ad “apprezzarsi” nelle caratteristiche che la rendono unica.

Miriam mette a disposizione di tutte queste persone la propria sensibilità, frutto di un vissuto e di profonde considerazioni sull’importanza di amare sé stessi per stare bene nel mondo e con gli altri.

Ecco così lo scopo del suo progetto “Il trucco è amarsi”: rifiutare il make-up come strumento di omologazione e produzione di stereotipi e farlo diventare un atto di riflessione creativa che liberi ed esalti la personalità di chi lo riceve.

Nel manifesto della foto (ad Alezio) Miriam ha raggruppato persone che provengono da varie situazioni, dalla ragazza con disabilità alla signora in età avanzata a chi combatte contro un brutto male, ecc.

Il messaggio in sintesi è: il make-up, non inteso come omologazione, può diventare affermazione della propria personalità.

Miriam Imbrogno

«Se, qualche anno fa, qualcuno mi avesse chiesto di posare per uno scatto pubblicato su un 6×3, probabilmente mi sarei sentita in imbarazzo», ha postato Miriam Imbrogno, «perché il mio posto, per scelta e per professione, è sempre stato dietro le quinte.

Questa volta, ho deciso di “metterci la faccia” per raccontare la mia storia intrecciata a quella di tante donne. Negli anni mi sono chiesta più volte perché avessi deciso di intraprendere questo mestiere.

La risposta è sempre stata la stessa, la stessa che mi spinge ad andare avanti con ciò che faccio.

Da una forte passione per i colori, per il mondo dell’arte e della bellezza, è nato un obiettivo, quello di trasmettere emozioni e di riceverle a mia volta».

«Questo progetto si intitola “il trucco è amarsi”», spiega la  make-up artist , «una frase dal duplice significato, in cui lascio intendere che il segreto sta nell’amore per se stessi, qualsiasi esperienza affrontiamo; dall’altro lato, la frase dimostra come il trucco sia un gesto d’amore se fatto nel rispetto della propria natura».

«Per questo progetto», aggiunge, «mi sono circondata di donne, tutte diverse, ma ugualmente belle, belle perché vere, belle perché in armonia con sé stesse. Ho conosciuto le loro verità e le ho raccontate attraverso i pennelli. Nonostante il lungo lavoro di preparazione, mi sono divertita e commossa, portando a casa il ricordo di una giornata piena di umanità».

«Il trucco non è vanità», conclude Miriam, «ma identità, non vuol dire nascondere i difetti, ma mostrare con orgoglio i propri tratti distintivi. Il trucco non discrimina ma personalizza, il trucco è un gesto intimo che non fa distinzione d’età, né di genere, né di forma o di colore. Il trucco può strapparti un sorriso se la vita ti porta ad affrontare una malattia. Finché una donna sarà felice di guardarsi allo specchio, varrà la pena continuare questo mestiere».

 

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Casarano: oggi l’intitolazione di una piazzetta a don Antonio Minerba

«È stata una persona sempre disponibile verso il prossimo, in special modo verso i giovani e i più deboli», sottolinea il primo cittadino, «una testimonianza concreta del suo pieno sacerdozio, anche al di là della sua parrocchia».

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Nonostante siano trascorsi soltanto tre anni dalla scomparsa dell’amato sacerdote don Antonio Minerba, l’amministrazione comunale di Casarano si è prodigata ad ottenere una deroga alle disposizioni di legge in materia di intitolazione di toponimi a personaggi deceduti.

«Sin dal primo momento di quel luttuoso evento del 22 ottobre 2020», ricorda il sindaco Ottavio De Nuzzo, «abbiamo sempre avuto in animo di porre in essere un’iniziativa mirata a far ricordare perennemente ai casaranesi la stupenda figura di don Antonio senza necessariamente attendere i dieci anni prescritti».

«È stata una persona sempre disponibile verso il prossimo, in special modo verso i giovani e i più deboli», sottolinea il primo cittadino, «una testimonianza concreta del suo pieno sacerdozio, anche al di là della sua parrocchia».

Infine l’annuncio: «La Prefettura di Lecce ha concesso la richiesta autorizzazione per l’intitolazione al nostro sacerdote di un sito cittadino, pertanto, sono lieto di invitare tutti alla cerimonia di intitolazione a suo nome».

Cerimonia che avrà luogo in via Corsica, in quella che diventerà “piazzetta don Antonio Minerba”, sabato 9 dicembre, a partire dalle ore 10.

Don Antonio fu ritrovato senza vita il 22 ottobre 2020, nella sua abitazione in via Garibaldi ad Alezio.

La scoperta nella tarda mattinata, mentre i genitori lo attendevano per pranzo ad Aradeo, suo paese d’origine.
Il sacerdote, in seguito ad un malore, un infarto, è caduto sbattendo il capo.

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“Una Stella per la Speranza” 

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Dal 7 al 10 dicembre nelle principali piazze del Salento si celebra la 32esima “Giornata della Speranza”, campagna di solidarietà promossa dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt) di Lecce per sostenere con la vendita delle “Stelle di Natale” i numerosi progetti di educazione alla Salute e i servizi gratuiti di Prevenzione ed Assistenza oncologica erogati nella nostra provincia. Il contributo richiesto per le piantine è di 10 euro.

«Era il 1992 quando furono vendute le prime 5mila Stelle di Natale LILT Lecce», ricorda il presidente Carmine Cerullo, «per finanziare l’assistenza domiciliare ai pazienti oncologici salentini e l’attivazione del Registro Tumori di Lecce. L’idea fu subito riconosciuta e apprezzata, così nel giro di pochi anni sono nate delegazioni LILT in tutta la provincia e le piantine distribuite ormai superano la soglia delle 30mila. Si tratta di un contributo fondamentale, che ci consente di continuare a svolgere la nostra attività in maniera sempre libera ed indipendente dalle logiche di mercato», sottolinea, «assicurando con rigore e serietà ai salentini i nostri servizi gratuiti, in particolare le visite di prevenzione (oncologia, senologia, ginecologia con pap-test, dermatologia, urologia, ecc.) nei 33 Ambulatori LILT attivi in tutta la provincia, l’assistenza ed il sostegno socio-psicologico ai pazienti ed alle loro famiglie, il servizio di trasporto pazienti per la radioterapia ed il prezioso impegno presso i C.Or.O (Centri di Orientamento oncologico) ospedalieri. Tutto questo avviene solo grazie all’opera di decine di medici, infermieri, psicologi e cittadini volontari, dei quali abbiamo sempre più bisogno, nell’interesse precipuo dei pazienti, spesso disorientati e bisognosi di supporto. Per questo la LILT di Lecce torna a fare appello ai Salentini affinché non facciano mancare il loro tradizionale sostegno alla nostra Associazione».

La LILT di Lecce è attiva da oltre 30 anni sul territorio provinciale ed assicura molti utili servizi alla popolazione.

Educazione sanitaria sulla prevenzione e lotta ai fattori di rischio ambientale, con incontri, conferenze, dibattiti e diffusione di materiale divulgativo. Oltre 50 scuole della provincia sono coinvolte nei progetti Lilt (“Prevenire è vivere” e “Guadagnare Salute con la Lilt”). Per le aziende, invece, è in corso la campagna “In-Vesti Salute” che prevede percorsi di prevenzione sui luoghi di lavoro con incontri informativi e visite di prevenzione.

Prevenzione clinica con visite e consulti specialistici gratuiti (Oncologia, Senologia, Ginecologia, Dermatologia, Urologia) in 33 Ambulatori (Casarano, Lecce, Alezio, Aradeo, Arnesano, Calimera, Cavallino, Carmiano/Magliano, Collemeto, Copertino, Corigliano d’Otranto, Cursi, Galatina, Galatone, Gallipoli, Leverano, Lizzanello, Maglie, Martano, Melendugno, Melissano, Monteroni, Montesano Salentino, Morciano di Leuca, Nardò, Ruffano, San Donato/Galugnano, Scorrano, Specchia, Strudà, Ugento, Uggiano La Chiesa, Veglie).

E ancora: sostegno psicologico a pazienti, familiari e caregiver; assistenza domiciliare oncologica ai pazienti terminali, con quattro équipe medico-infermieristiche (circa 400 sono le persone seguite annualmente); trasporto pazienti per radioterapia; attività di orientamento e accoglienza nei C.Or.O ospedalieri a Lecce, Casarano, Gallipoli e Tricase; ricerca ambientale (Progetto GENEO, ecc.); divulgazione scientifica.

La “Giornata della Speranza” serve a sostenere anche il completamento del Centro Ilma a Gallipoli, Istituto polivalente per la lotta al cancro, i cui lavori sono in fase di ultimazione.

All’interno del Centro Ilma, che appartiene ai tantissimi cittadini che lo hanno voluto e sostenuto, coesisteranno un Centro di Ricerca per la Prevenzione Primaria, un’Area per la Prevenzione Clinica, un’Area per la Riabilitazione, un Centro Studi e Biblioteca e una Sala Convegni per attività multimediali.

La prevendita delle “Stelle di Natale” LILT Lecce è già iniziata. Per ulteriori informazioni e per conoscere la piazza più vicina dove acquistare le Stelle di Natale si può contattare la sede provinciale LILT Lecce allo 0833512777 oppure rivolgersi alla delegazione LILT più vicina (www.legatumorilecce.org).

 

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