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Attualità

“Grotta dei Cervi, che vergogna”

Il consigliere regionale Sergio Blasi: “Versa in stato di abbandono, Regione e Assessorato al Turismo intervengano al più presto”

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Il consigliere regionale Sergio Blasi torna a puntare il dito sullo stato di abbandono in cui versa la Grotta dei Cervi di Porto Badisco, tra Otranto e Santa Cesarea Terme, “uno dei miei chiodi fissi“.

Da anni denuncio l’incuria in cui versa quel sito“, dice, “e la disarmante superficialità con cui le istituzioni competenti maneggiano un tesoro inestimabile come quello. Compresa la Regione Puglia e, in particolare, l’assessorato alla Cultura e al Turismo, che non ha mai ritenuto prioritario intervenire sulla valorizzazione della Grotta. Un luogo che in qualsiasi altra parte del mondo sarebbe un sito archeologico di livello internazionale, oltre che un pezzo forte dell’offerta turistica salentina attorno a cui costruire un pezzo di economia del territorio“.


Il consigliere regionale del PD Sergio Blasi


Quando durante l’ultima campagna elettorale“, ricorda il consigliere regionale, “ho proposto di valorizzare la Grotta dei Cervi sul modello di Lescaux, mi hanno fatto notare che una ricostruzione in 3D delle grotte è stata fatta e che è possibile apprezzarla recandosi al Castello di Otranto. Ottimo, dieci e lode. Ma chi lo sa? Quanti turisti visitano mediamente la mostra? E’ il miglior modo per connettere il territorio e il mondo alla conoscenza di quel patrimonio? Non credo“.




Parlare di Lescaux“, sottolinea, “significa parlare del primo museo internazionale di arte parietale, in pratica una riproduzione 1:1 in superficie degli affreschi risalenti al Paleolitico contenuti nelle grotte. Un sito che centinaia di migliaia di visitatori all’anno. Con questa operazione i francesi sono riusciti a tenere insieme due obiettivi apparentemente inconciliabili: mettere in sicurezza il sito archeologico originale e mettere in moto l’economia di un’intera regione“.



Noi, invece, che abbiamo a disposizione il complesso pittorico neolitico più importante d’Europa, la Cappella Sistina del Neolitico, non solo non sappiamo che farcene, ma facciamo finta di non conoscere lo stato di degrado in cui versa. E’ ora che la Regione, l’Assessorato di competenza e tutte le istituzioni interessate“, conclude Sergio Blasi, “si diano una mossa per porre fine a questo scempio“.



Attualità

Meteo, che succede?

Nei prossimi giorni temperatura sopra i 40°; tra venerdì e sabato della prossima settimana temperature in anche nel Salento. Gli esperti valutano la possibilità di discese dal nord che dovrebbero favorire aria fredda nel Mediterraneo proveniente dal Rodano

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Evoluzione sorprendente e non priva di elementi di preoccupazione quella dei modelli che i meteorologi stanno esaminando in questi giorni.

Nelle previsioni per il prosieguo dell’estate sta maturando una convinzione: si rischia davvero di passare da un estremo all’altro, soprattutto al sud, dove le temperature la settimana entrante potranno raggiungere i 44-45° C!

Le cose dovrebbero poi cambiare nel periodo immediatamente successivo; il modello europeo continua a vedere una raffica di temporali in arrivo, che dovrebbero colpire inizialmente il nord, con un primo violento passaggio già lunedì, in concomitanza con la grande onda calda al centrosud.

Un secondo importante passaggio ci dovrebbe essere tra venerdì e sabato della prossima settimana, questa volta con diminuzione delle temperature ovunque, anche nel Salento, oltre ai temporali al centronord.

Sempre il modello europeo continua a vedere con insistenza l’arrivo di una vera a propria saccatura ad alimentazione artica, che dovrebbe innescarsi a seguito di una poderosa rimonta altopressoria dell’anticiclone delle Azzorre in Atlantico, un assetto ATR (Atlantic Ridge).

Con tale assetto le discese fredde da nord sarebbero oltremodo favorite e l’aria fredda giungerebbe nel Mediterraneo dal Rodano, addirittura come nel semestre freddo!

Ancora è presto per una previsione così ardita ma, secondo gli esperti, molti tasselli iniziano a combaciare.

Staremo a vedere.

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Attualità

Ufficio postale a Tricase: dopo 15 mesi di inerzia la risposta di Poste Italiane

Abbiamo più volte abbiamo sollecitato Poste Italiane a ragguagliarci sui tempi e modi per il recupero dell’immobile sito in Piazza Cappuccini, a Tricase.

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A distanza distanza di 15 mesi dalla tremenda esplosione avvenuta presso l’ufficio postale di Tricase, abbiamo più volte sollecitato Poste Italiane a ragguagliarci sui tempi e modi per il recupero dell’immobile sito in Piazza Cappuccini, a Tricase.

Per questo abbiamo inviato loro alcune semplici domande:

Ci piacerebbe far sapere, a quanti ns lettori ci interrogano dopo una striminzita nota arrivata per bocca del sindaco vecchia di mesi, a che punto sono i lavori dell’ufficio postale di Tricase? 

Non sarebbero già dovuti partire da tempo?

L’immobile verrà abbattuto, rimesso a nuovo o recuperato?

C’è chi parla di un trasferimento dell’ufficio perché inutilizzabile, cosa c’è di vero?

Riuscite a darci una tempistica degli interventi, una tabella di marcia dei lavori, che indichi anche quando verranno rimossi gli scomodi container “appoggiati” alle spalle dell’edificio?”

Questa è la risposta inviataci per mezzo del loro addetto stampa:

“Poste Italiane precisa che presso l’ufficio postale di Tricase Centro sono attualmente in corso i necessari lavori di ripristino e messa in sicurezza dei locali.

La sede, come è noto, è stata oggetto di un assalto criminoso che ne ha imposto la chiusura. L’operatività è stata trasferita all’interno di una sede provvisoria, collocata nelle immediate vicinanze dell’ufficio postale, presso il quale sono in corso i citati interventi.

L’entità dei danni riportati dalla sede richiede interventi strutturali complessi che dovranno consentire il ripristino e l’erogazione dei servizi postali e finanziari in condizioni di piena sicurezza.

Si assicura che i lavori stanno procedendo con regolarità e che entro pochi mesi la sede di Piazza Cappuccini tornerà operativa”.

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Attualità

Scoperte sette officine abusive

Tra Cutrofiano, Corigliano d’Otranto, Scorrano e Soleto. Le attività di riparazione, alcune delle quali gestite da ex meccanici o carrozzieri in pensione, completamente sconosciute al fisco

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I finanzieri del Comando Provinciale di Lecce, nell’ambito dei servizi di polizia economico-finanziaria finalizzati a contrastare l’evasione tributaria, nonché a tutelare e salvaguardare l’ambiente, a seguito di mirate analisi di rischio, riscontri preliminari ed attività di controllo economico del territorio, hanno scoperto sette attività di riparazioni meccaniche di veicoli in genere e di carrozzeria, ubicate a Cutrofiano, Corigliano d’Otranto, Scorrano e Soleto, completamente sconosciute al fisco.

In particolare, le attività di riparazione, alcune delle quali gestite da ex meccanici o carrozzieri in pensione, avvenivano in mancanza delle prescritte autorizzazioni e in locali scarsamente idonei ai fini della sicurezza sul lavoro; per tale ragione si è proceduto al contestuale sequestro amministrativo delle attrezzature presenti nei locali adibiti ad officine e autocarrozzerie.

Al momento dell’intervento, in talune attività, i militari della Compagnia di Maglie hanno rinvenuto significative quantità di rifiuti pericolosi, tra i quali recipienti contenenti filtri e olio esausto per quasi 3mila litri (rifiuti speciali).

Pertanto, cinque persone sono state denunciate per reati ambientali e i rifiuti sono stati posti sotto sequestro.

Il servizio svolto dalle Fiamme Gialle a contrasto della criminalità economica, oltre a consentire lo sviluppo di ulteriori approfondimenti tesi ad accertare eventuali irregolarità di natura fiscale relative anche all’assolvimento dell’ecotassa, ha sicuramente contribuito a tutelare gli operatori economici onesti, preservando la sicurezza pubblica e l’equilibrio ambientale.

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