Connect with us

Attualità

Casarano, polemiche continue sui lavori e il Sindaco risponde per le rime

il commento di Antonio Memmi: “A pagarne le conseguenze peggiori, i commercianti che, in un periodo storico ritenuto di rilancio (favorito anche da un’economia industriale che sembra viaggiare sempre più sicura e da turisti in grado di portare nuovi capitali), si son visti precludere ogni speranza dall’impossibilità fisica di raggiungere i propri esercizi commerciali”…

Pubblicato

il


Ottavio De Nuccio: «Minoranze assetate di commenti acchiappa-like sui social»


Dei cantieri senza fine di Casarano abbiamo chiesto conto al sindaco Ottavio De Nuccio che rassicura: «Con la fine di questa torrida estate ripartono a vele spiegate i lavori programmati per la riqualificazione di Piazza San Domenico e delle strade del Borgo Antico («dopo l’intervento sulla condotta idrica da parte di Acquedotto Pugliese»); procedono i lavori di ristrutturazione complessiva dei Giardini “William Ingrosso” e di realizzazione della rotatoria in Piazza Umberto I, insieme ai cantieri avviati per l’efficientamento energetico del Mercato Coperto e per la costruzione del nuovo Asilo Nido comunale in Zona Industriale».


Il primo cittadino ricorda come siano «decine i cantieri avviati, grazie ai finanziamenti ottenuti dalla mia amministrazione dagli avvisi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dei Fondi Europei di Sviluppo e Coesione».


«Quella che stiamo mettendo in atto a Casarano», sottolinea, «è la più consistente opera di rigenerazione urbana dal dopoguerra ad oggi: negli ultimi dieci anni sono state riqualificate tutte le piazze cittadine ed il centro storico sta cambiando volto: grazie a questo lungimirante lavoro, compresa la ristrutturazione dei maestosi palazzi storici e la ribasolatura delle stradine del borgo antico, Casarano dal punto di vista urbanistico ed architettonico, sarà finalmente al passo con tante altre cittadine».


Sui ritardi ammette: «Come in ogni situazione in cui si interviene per lavori di ristrutturazione e riqualificazione i disagi sono inevitabili: l’amministrazione però, insieme ai tecnici, e alla disponibilità dell’Acquedotto Pugliese, ha anticipato i lavori di sostituzione delle condotte idriche delle principali arterie cittadine, impedendo così di effettuare nuovi scavi e altri lavori dopo la rigenerazione. 

Un’amministrazione che programma fa anche questo: preserva il patrimonio nel tempo, a maggior ragione se riqualificato».


Il sindaco poi annuncia: «Al termine dei cantieri, nei prossimi mesi, potremmo programmare una serie di interventi per la promozione del territorio, il ripopolamento del centro storico, e dare forte impulso alle attività connesse al turismo, oltre ad attuare una politica di detassazione per incentivare lo sviluppo economico del centro urbano. Intanto, negli ultimi mesi abbiamo dato avvio alle attività per l’apertura della nuova biblioteca comunale che si insedierà a Palazzo D’Elia. Dopo tanti anni di assenza, anche Casarano avrà una biblioteca a disposizione di tutti. Questi sono solo alcuni degli interventi in corso d’opera, che una volta ultimati faranno di Casarano una cittadina all’avanguardia».


Sulle polemiche deflagrate in questi giorni taglia, infine Ottavio De Nuccio taglia corto: «Siamo impegnati a programmare i lavori ed il futuro, non rispondiamo alle critiche pretestuose delle minoranze, assetate di commenti acchiappa-like sui social, nella consapevolezza che al termine dei lavori tutta la comunità apprezzerà i risultati degli sforzi di oggi».



———————————————————————————————————————————————————————–

CASARANO COME LA FABBRICA DI SAN PIETRO


di Antonio Memmi


Vergogna, imbarazzo, rabbia, sdegno… apri i social cercando notizie da Casarano e le parole che più frequentemente incontri sono queste.

Mai come in questo periodo, infatti, i commenti sullo stato in cui versa questa città sembrano essere unanimi e ampiamente ripetuti. Protagonista, questa volta, è “progetto Casarano” (una delle tante associazioni politiche che nascono, tanto a destra, quanto a sinistra, quando cominciano le grandi manovre propedeutiche alle elezioni) ed imputa all’amministrazione in carica lo stato di ristagno economico e commerciale casaranese.


Certo, i toni sono forti: parla appunto di “vergogna”, di “pressappochismo”, di “incapacità ed incompetenza” e chiude con la chiara minaccia (dai toni non certo violenti ma assolutamente di confronto politico) di una fine certa alle prossime elezioni.

Fermandoci a questa semplice lettura potrebbe quindi apparire come uno dei primi proclami elettorali. Una più attenta analisi dei contenuti, invece, porta alla luce tutta una serie di verità che sono, purtroppo per questa città, semplicemente innegabili.



Qualsiasi lavoro pubblico di abbellimento urbano è positivo ed è normale che, come quando si hanno le maestranze in casa, ci siano momenti di disagio che, però, preludono al risultato finale di un lavoro migliorativo. Questi benedetti lavori, però, devono anche necessariamente avere dei tempi razionalmente accettabili, altrimenti ognuno di noi quelle maestranze le caccerebbe a pedate da dentro casa anche a lavori non ultimati.


Il cuore di Casarano è letteralmente paralizzato da oltre un anno per dei lavori di basolatura della pavimentazione mentre, anche se avessero piazzato almeno 5 basoli al giorno, oggi avrebbero dovuto terminare.

In via Pellegrino ed in via Ugo Bassi (pieno centro storico) i residenti hanno terminato anche gli appellativi da utilizzare: gli hanno divelto la strada togliendo i vecchi basoli e li hanno lasciati così… senza una strada percorribile e con le prime piogge che hanno peggiorato la situazione.





A pagarne le conseguenze peggiori, i commercianti che, in un periodo storico ritenuto di rilancio (favorito anche da un’economia industriale che sembra viaggiare sempre più sicura e da turisti in grado di portare nuovi capitali), si son visti precludere ogni speranza dall’impossibilità fisica di raggiungere i propri esercizi commerciali.


A completare il poco lusinghiero quadro il riavvio delle scuole e tutto il caos a contorno dovuto all’impossibilità della circolazione stradale. Si sa, fare l’amministratore seduto sul divano di casa è facile come fare il critico sportivo al bar, ma qualche considerazione è d’obbligo. Quando ho ristrutturato casa mia, ho pattuito con mesciu Luigi l’importo ed i tempi di realizzo e, nonostante fossi sicuro della sua professionalità, nel contrattino semplice semplice, fu messa la clausola di una cifra di penale per ogni giorno di ritardo dei lavori.




Sicuramente un bando pubblico è più complesso ma… un qualcosa di simile è stato mai pensato? Ancora: che senso ha mettere dei costosissimi basoli in un’area non destinata a diventare isola pedonale?

Non avremmo fatto prima a rifare (in due giorni) l’intero manto stradale con un’economica e veloce colata di asfalto? Qual è la progettualità che c’è dietro questi lavori degni ormai della fabbrica di San Pietro?

La stessa che ha portato a realizzare qualche metro di pista ciclabile, restringendo una delle rare strade larghe disponibili?O quella che smuove quelle (tristissime e rinsecchite) fioriere in centro, utili solo a confondere gli automobilisti?




Non sappiamo ancora quando questi lavori realmente termineranno, ma sarebbe bello vivere almeno il Natale in un ambiente che non sia un cantiere e magari con degli addobbi e delle iniziative, da parte dell’amministrazione, in grado di attirare gente e ripagare (almeno in minima parte) le perdite economiche dei commercianti e di fiducia di tutti i casaranesi.


Un gesto per chiedere scusa alla cittadinanza, perché forse è davvero arrivato il momento.

Appuntamenti

Santa Cesarea: 18 milioni per il Polo Termale Sportivo

Finanziamento stanziato dal Ministero degli esteri nell’ambito de il “Turismo delle Radici”. Domattina la conferenza stampa di presentazione

Pubblicato

il

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Una conferenza stampa per illustrare il finanziamento di 18 milioni di euro stanziato dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale, rientrante nella strategia nazionale per promuovere il “Turismo delle Radici”.

Il finanziamento è destinato al recupero e alla riqualificazione del Polo Termale Sportivo di Santa Cesarea Terme.
Alla Conferenza, in programma domani, a partire dalle ore 10,30, presso la sala consiliare del Comune di Santa Cesarea Terme (via Roma, 159), interverranno il sindaco di Santa Cesarea Terme Pasquale Bleve e l’on. Andrea Caroppo.

Continua a Leggere

Attualità

Natale di disagi in 20 uffici postali

Comunità senza sportelli e Atm, lavoratori sotto stress. Tra novembre e aprile si succederanno ben 14 chiusure nel Salento: ma le difficoltà saranno ben più diffuse. La Cgil chiede l’intervento del Prefetto. Ristrutturazioni in contemporanea per il progetto Polis, alle quali si sommano le chiusure per eventi criminosi. Cgil, Slc e Spi chiedono un tavolo prefettizio e fanno appello ai sindaci per pretendere l’apertura di uffici mobili. 

Pubblicato

il

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Si preannuncia un Natale… di passione per utenti e lavoratori degli uffici postali salentini.

Nel periodo festivo e in quello prenatalizio Poste Italiane chiuderà undici uffici postali, il cui carico di lavoro sarà riversato su sei sedi extra comunali (oltre che in due container ed in altri uffici nel medesimo Comune).

La nuova organizzazione riguarderà complessivamente 20 uffici postali.

I disagi si avvertiranno in 18 centri abitati.

Le chiusure sono disposte quasi tutte nell’ambito di “Polis”, progetto finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che ha come obiettivi ammodernamento e digitalizzazione degli uffici postali nei piccoli centri abitati d’Italia.

In provincia di Lecce i disagi provocati da questi lavori di ristrutturazione vanno però a sommarsi a quelli prodotti dagli assalti ai postamat degli ultimi mesi, che hanno causato lunghi lavori di ristrutturazione e l’attivazione degli Atm solo nell’orario di apertura degli uffici.

Cgil, Slc e Spi chiedono la convocazione di un tavolo al Prefetto e fanno appello ai sindaci affinché pretendano l’apertura di uffici mobili nei comuni interessati dalle chiusure.

 LE CHIUSURE

Nelle prossime settimane Poste Italiane, nel solco del completamento del progetto Polis, procederà, dunque, alla totale chiusura dei seguenti uffici postali (tra parentesi il periodo di chiusura e l’ufficio postale che prenderà in carico l’attività): Acquarica del Capo (dal 20 novembre al 7 aprile, con appoggio su Presicce), Castro (fino al 7 aprile, su Vignacastrisi), Galatina 1 (fino al 10 dicembre, su Galatina), Leverano (fino al 29 dicembre per evento criminoso, su container), Melendugno (dal 17 novembre al 7 gennaio, su Calimera), Sanarica (dal 26 novembre al 13 aprile, su Minervino), Spongano (dal 4 novembre al 15 dicembre, su Diso), Squinzano (dal 9 dicembre al 28 gennaio, su Campi Salentina), Surbo (fino all’11 dicembre, su un container nella stessa Surbo in piazza Aldo Moro), Trepuzzi (dal 24 novembre al 13 gennaio, su Novoli), Vernole (dal 25 novembre al 13 aprile, su Castrì di Lecce).

A queste chiusure, che attraversano il periodo natalizio o lo sfiorano, si aggiungono anche quelle di Tiggiano (fino al 17 novembre, su Alessano), Sogliano (fino al 26 novembre, su Cutrofiano).

DANNI A COMUNITÀ, ANZIANI E LAVORATORI

Le comunità servite dagli uffici chiusi (tranne dove è stato attivato l’ufficio mobile nel container) per utilizzare i servizi postali e per i prelievi dagli Atm dovranno spostarsi, perciò, in altri comuni.

Dal canto loro le comunità che ospiteranno il carico derivante dalle chiusure dovranno sicuramente fronteggiare rallentamenti ed attese finora sconosciute.

Come evidenziano i segretari generali Tommaso Moscara (Cgil Lecce), Monia Rosato (Slc Cgil Lecce) e Fernanda Cosi (Spi Cgil Lecce), «L’impatto sarà forte soprattutto sulla popolazione più anziana, a lungo sensibilizzata a rivolgersi agli sportelli per evitare scippi e furti, e che ora devono fare i conti con un’oggettiva difficoltà a spostarsi da un comune all’altro. Il tutto avviene nell’ambito dell’accordo Polis, firmato da Slp Cisl, ConfsalCom, UglCom e Failp Cisal, ma non sottoscritto da Slc Cgil e UilPost. Soprattutto avviene senza tenere in alcuna considerazione i disagi causati a cittadini e dipendenti, quando di norma Poste Italiane dovrebbe prevedere l’installazione di appositi container che suppliscono alla chiusura temporanea dell’ufficio».

«Siamo consapevoli che il completamento del progetto Polis serva a migliorare i servizi nelle piccole comunità», spiegano i segretari generali territoriali di Cgil, Slc e Spi. «esprimiamo, però, dissenso su una programmazione dei lavori calata piramidalmente dalla Direzione Lavori di Poste Italiane. Un modus operandi che viola la normativa e che non tiene il polso della situazione locale, soprattutto in un periodo di per sé critico come quello prenatalizio, in cui è facilmente prevedibile un vero e proprio assalto dei cittadini per le scadenze di fine anno, per gli invii dei pacchi postali o ancora per il pagamento delle mensilità e delle tredicesime ai pensionati. Il tutto aggravato dalle limitazioni sull’uso degli Atm per disposizioni di ordine pubblico. Chiediamo al prefetto l’apertura di un tavolo alla presenza delle organizzazioni sindacali e si fa appello ai sindaci di pretendere l’installazione di un ufficio mobile».

 CONSEGUENZE SUL LAVORO

«Da non sottovalutare inoltre le ripercussioni sul benessere del personale, come sottolinea Monia Rosato: «La nuova organizzazione del lavoro crea una serie di conseguenze di carattere logistico e di trasporto. Questa situazione rende precaria la condizione lavorativa dei lavoratori postali interessati. Oltre a subire le crescenti pressioni commerciali dall’azienda, nelle prossime settimane saranno sottoposti anche ad un evidente e pesante carico di lavoro aggiuntivo, allo stress lavorativo costante, alla mobilità sul territorio e ad una flessibilità operativa dovuta alla mancanza di spazi»

 

Continua a Leggere

Appuntamenti

Io Non Mollo Day: domenica a pranzo, a Martano

Domenica alle 13, in Largo Primo Maggio, oltre 1700 persone sedute a tavola con un solo grande obiettivo: partecipare alla grande gara di solidarietà organizzata dell’associazione Io non Mollo – Amici di Paolo Aps

Pubblicato

il

Presentata Io Non Mollo Day 2025, la grande giornata di solidarietà promossa dall’associazione Io Non Mollo – Amici di Paolo Aps, con il patrocinio della Provincia di Lecce e del Comune di Martano, e la collaborazione di tutte le associazioni locali.

L’appuntamento, in programma domenica 9 novembre, dalle ore 13, in Largo Primo Maggio a Martano, si conferma molto atteso e partecipato.

Paola Masciullo, presidente dell’Associazione Io Non Mollo – Amici di Paolo APS, ha raccontato la storia e la missione dell’associazione, nata per volontà del compianto Paolo Perrotta e di un gruppo di amici uniti nella battaglia contro il cancro.

Paola ha ricordato come l’associazione continui a rappresentare un punto di riferimento per pazienti oncologici, famiglie e caregiver, grazie ai progetti di ascolto e sostegno psicologico attivati negli ultimi anni.

Giovanna Petrachi, responsabile dei progetti Io Non Mollo, ha illustrato le attività realizzate nel 2025 e i nuovi obiettivi in cantiere, sottolineando «l’importanza di fare rete sul territorio per fare sempre di più», in sinergia con istituzioni, enti sanitari e associazioni.

Roberta Perrotta, membro del direttivo dell’associazione, ha annunciato «con emozione» che «sono già 1700 le persone prenotate per il grande Pranzo di Beneficenza, cuore pulsante della giornata del 9 novembre, un momento di condivisione e solidarietà che trasforma Martano in un’unica, grande tavolata di amicizia e speranza».

RADICI E CUORE, UN ULIVO PER RICORDARE

Valentina Turi dell’associazione Olivami, partner dell’edizione 2025, ha presentato il progetto “Radici e Cuore”, un’iniziativa dedicata alla rigenerazione del territorio attraverso la cura degli ulivi.

Valori che accomunano e hanno fatto incontrare in un progetto virtuoso, le due associazioni.

Olivami ha donato un terreno piantumato con 360 ulivi, ognuno dei quali sarà dedicato a chi ha combattuto o combatte contro una patologia oncologica.

Il primo ulivo è stato intitolato a Paolo Perrotta, fondatore dell’Associazione, e il secondo albero piantumato, all’attuale presidente, Paola Masciullo.

IO NON MOLLO, PIÙ DI UN MOTTO

Durante il pranzo di beneficenza sarà possibile acquistare l’olio di Olivami; il ricavato sarà interamente devoluto all’ Associazione Io Non Mollo – Amici di Paolo APS.

L’invito corale resta quello di partecipare e a sostenere la causa: «“Io non molloè molto più di un motto, è un messaggio di forza, di amore e di vita condivisa».

«SOLIDARIETÀ, CULTURA E IMPEGNO CIVILE»

Fabio Tarantinopresidente facente funzioni della Provincia di Lecce e sindaco di Martano, ha sottolineato il valore di una comunità che sa farsi rete: «Io Non Mollo Day è la dimostrazione più autentica di cosa significhi fare comunità. Martano e tutto il Salento si stringono ogni anno attorno a un messaggio di forza e di speranza che va oltre i confini del nostro territorio. La Provincia di Lecce è orgogliosa di sostenere un’iniziativa che unisce solidarietà, cultura e impegno civile, in memoria di Paolo e nel segno di un bene condiviso».

MUSICA, ENERGIA E CUORE

Largo Primo Maggio si trasformerà in un grande palcoscenico a cielo aperto dove la musica sarà protagonista e motore di solidarietà.

Sul palco si alterneranno i Li Vasapiedi & Friends, pronti a infiammare il pubblico; i Taranta Project & Marmo, che porterà l’energia della pizzica contaminata da sonorità contemporanee; e Mattia Mazzotta, voce intensa e autentica del nuovo cantautorato pugliese.

Un concerto collettivo che farà aggiungerà ritmo alle emozioni e che renderà Io Non Mollo Day 2025 un grande abbraccio di musica e solidarietà.

L’ASSOCIAZIONE

L’associazione Io Non Mollo – Amici Di Paolo Aps nasce dalla volontà del compianto Paolo Perrotta e di un gruppo di amici, accomunati dalla battaglia contro il cancro, di dare sostegno a chi è colpito dalla malattia.

esperienze condivise di paure, di ansie e di speranze, di domande indugiate e di risposte attese; su queste esperienze si realizza l’esigenza di testimoniare quanto sia importante il supporto psicologico non solo per i malati ma anche per le loro famiglie.

Una diagnosi di cancro, infatti, sconvolge la vita del paziente e quella dei suoi cari. Il percorso di cura interessa emotivamente entrambi.

Le informazioni sulla malattia, l’accettazione e l’elaborazione della stessa, le cure lunghe e talvolta invalidanti, necessitano indubbiamente di un supporto psicologico appropriato.

Parola d’ordine per l’associazione Io Non Mollo – Amici Di Paolo: fare rete sul territorio per fare sempre di più.

Tra i traguardi raggiunti insieme ai partner quali le ASL con i suoi Dirigenti Medici, le istituzioni locali rappresentate ai massimi livelli e altre associazioni locali, Io Non Mollo – Amici Di Paolo annovera l’apertura di un punto d’ascolto a Martano e nel 2022 l’Ora del Caffè (questo il nome del punto d’ascolto e di sostegno psicologico) è stato inaugurato presso l’Oncologico dell’Ospedale Sacro Cuore di Gallipoli oltre ai punti di ascolto dell’Istituto Trinchese, di Zollino, Martignano e del punto di ascolto aperto presso i medici di base di Martano.

L’associazione Io Non Mollo ha dotato, inoltre, sia l’Oncologico Giovanni Paolo II di Lecce che l’Oncologico dell’Ospedale Sacro Cuore di Gallipoli di una postazione con un casco refrigerante per le pazienti sottoposte a trattamenti chemioterapici.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti