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Dai Comuni

Ruffano, querelle sull’asfalto: il sindaco risponde

Le precisazioni di Carlo Russo sui lavori sul nuovo asfalto sollevata dagli attivisti 5 stelle

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Il sindaco di Ruffano, Carlo Russo, risponde alla lettera di indignazione degli attivisti 5 stelle per i lavori in corso in paese su strade appena rifatte, con asfalto o piastrellazione nuova.


“Colgo il disappunto”, ammette, “dei Concittadini che hanno voluto segnalare l’intervento che è stato attuato su un tratto di Via Galliano (il cui manto stradale era stato rifatto da poco) da parte della ditta che sta eseguendo i lavori di interramento della fibra per la banda ultra larga.


Centrale Biomasse Casarano - Carlo Russo sindaco Ruffano

Il sindaco Carlo Russo


A questo proposito, volevo esplicitare alcune considerazioni. Innanzitutto, l’intervento è stato eseguito per dotare delle nuove tecnologie l’edificio scolastico di Torrepaduli, che altrimenti ne sarebbe rimasto sprovvisto. In secondo luogo, vorrei precisare che abbiamo avuto ampie garanzie da parte dell’impresa affidataria che il manto stradale verrà ripristinato secondo tutti i crismi, limitando le conseguenze dell’intervento stesso.

Volevo approfittare della circostanza per puntualizzare che questa Amministrazione, pur avendo già da tempo stanziato 150mila euro per il rifacimento del manto di asfalto di alcune strade principali del paese (l’elenco delle quali è stato comunicato con pubblico manifesto), ha atteso e sta attendendo che si completino i lavori di scavo per la fogna bianca, la fogna nera, l’acquedotto, la fibra ottica e quant’altro per poi eseguire gli interventi sulle strade stesse”.


“Credo di poter affermare che un’Amministrazione disattenta”, aggiunge il primo cittadino, “non si sarebbe data questa programmazione circa l’organizzazione e sequenzialità degli interventi da attuare, se non avesse ben chiaro gli obiettivi da perseguire ed il cronoprogramma degli stessi”.


“Restando in argomento, credo infine”, conclude, “sia mio dovere ringraziare i Concittadini per aver tollerato con pazienza i disagi provocati dai lavori eseguiti per dotare il paese delle nuove condotte di fogna, idriche, ecc. che sono ormai in dirittura d’arrivo e consentiranno, come già detto, di mettere mano al manto stradale, per una migliore e sicura fruizione delle strade stesse”.


Cronaca

Incendio nella marina, intervenuti due Canadair

Sul posto stanno intervenendo anche le squadre dei Vigili del Fuoco di Lecce ed è stata attivata una pattuglia dei Carabinieri Forestali…

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È in corso, dalla tarda mattinata, un incendio boschivo di chioma nella zona di San Cataldo, in provincia di Lecce.

L’intervento, particolarmente complesso, vede impegnata la Sala Operativa Integrata regionale di protezione civile che ha disposto l’invio di una squadra di Volontari e un ulteriore mezzo AIB “Unimog” da 3000 litri insieme ad una Squadra ARIF.

Sul posto stanno intervenendo anche le squadre dei Vigili del Fuoco di Lecce ed è stata attivata una pattuglia dei Carabinieri Forestali.
Tutte le squadre a terra sono coordinate dal DOS (direttore operazioni di spegnimento) dei Vigili del Fuoco, in raccordo con la Sala operativa regionale. La Prefettura di Lecce è stata informata prontamente sulla situazione in atto.

Le fiamme, alimentate da un vento sostenuto che agevola innesco e propagazione, stanno interessando un’area di macchia mediterranea prossima a diversi complessi turistici e abitativi, che sono tuttavia in sicurezza. Non si registrano situazioni di pericolo per la popolazione al momento.

Alle squadre a terra si sono affiancati due Canadair del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco attivati dalla Sala Operativa Regionale su indicazione del DOS, che stanno effettuando lanci d’acqua per contenere il fronte del fuoco e favorire le operazioni di bonifica.

La Sezione Protezione Civile, attraverso la Sala Operativa, continuerà a monitorare costantemente l’evoluzione della situazione, assicurando il massimo coordinamento delle forze impegnate sul campo.

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Cronaca

Irregolari e pericolosi: espulsi

La Polizia di Stato opera cinque espulsioni con accompagnamento in frontiera di altrettanti cittadini extracomunitari irregolari ritenuti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica

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La Polizia di Stato ha eseguito l’espulsione di due cittadini extracomunitari, gravati da diversi precedenti penali, oggetto di indagini eseguite dalla polizia giudiziaria durante la loro permanenza in Salento.

Si tratta di un cittadino di nazionalità albanese e di uno di nazionalità tunisina.

Il primo tratto in arresto il 30 settembre scorso, dopo 19 anni di latitanza e una condanna mai espiata a 10 anni di reclusione per sfruttamento della prostituzione, immediatamente scarcerato per prescrizione del reato.

Il secondo, più volte denunciato dal commissariato di Nardò, per reati contro il patrimonio e destinatario di avviso orale emesso dal Questore di Lecce. Ques’ultimo è stato colto il 1° ottobre scorso in flagranza del reato di ricettazione, cui è seguita una perquisizione domiciliare, nel corso della quale sono stati rinvenuti svariati monili in oro, ciotole, piatti in argento e orologi.

Nelle settimane appena precedenti erano stati espulsi, con accompagnamento in frontiera, altri tre cittadini irregolari pericolosi per l’ordine e la sicurezza collettiva, nello specifico: un cittadino americano, un cittadino albanese ed una cittadina moldava.

I provvedimenti espulsivi emessi dal Sig. Prefetto della provincia di Lecce, e sottoposti a convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria, sono stati messi in esecuzione coattiva dal Questore Lionetti, stante la necessità di garantire in maniera certa l’abbandono del territorio nazionale da parte dei cittadini extracomunitari colpiti dai provvedimenti di espulsione.

Le espulsioni con accompagnamento alla frontiera di soggetti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica sono il risultato di un iter procedurale scandito dalla collaborazione tra i diversi uffici della Polizia di Stato, tra i quali la Divisione Immigrazione che, oltre alla quotidiana e consueta valutazione della posizione dei cittadini stranieri sul territorio nazionale, “chiude il cerchio” delle attività della polizia giudiziaria che riguardano i cittadini extracomunitari irregolari pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Le espulsioni sono state accompagnate, così come previsto dalle norme vigenti in materia di immigrazione, dal divieto di reingresso sul territorio nazionale per un periodo di tempo non inferiore a 5 anni ma che, talora, giunge sino ai 10 anni.

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Appuntamenti

Presicce – Acquarica: Legalità e sicurezza sui luoghi di lavoro

Confronto tra Rizzo, Bisanti, Vadrucci, Minerva, Blasi, Abaterusso e Moscara. In provincia di Lecce si sono registrati oltre 11mila infortuni sul lavoro nei primi otto mesi dell’anno (5 mortali). Incontro organizzato da Cgil e Confartigianato. Appuntamento domani, alle 18,30, nel Palazzo Ducale di Presicce

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A Presicce – Acquarica si parla di “Legalità e sicurezza sui luoghi di lavoro”.

Appuntamento al Palazzo Ducale di Presicce domani, giovedì 9 ottobre, alle ore 18,30.

Il confronto su un tema sempre attuale è organizzato da Cgil Lecce e Confartigianato Lecce, con il patrocinio del Comune di Presicce-Acquarica e la collaborazione di AccogliSalento.

Nei primi 8 mesi del 2025 (ultima rilevazione ufficiale di Inail) in provincia di Lecce si sono registrati 11.191 incidenti sul lavoro, 5 dei quali purtroppo sono stati mortali

Il bilancio è però parziale ed in continuo aggiornamento.

Solo pochi giorni fa, infatti, si è registrata l’ultima tragedia in provincia di Lecce, con la morte di Antonio Marsano, operaio edile di 58 anni, di Matino, caduto da tre metri per il crollo di un solaio, mentre lavorava a Corsano per la realizzazione di una vasca di raccolta delle acque reflue.

Domani pomeriggio, dopo i saluti del sindaco di Presicce-Acquarica Paolo Rizzo e l’introduzione di Andrea Bisanti, in programma gli interventi di: Salvatore Vadrucci, vicesegretario di Confartigianato Imprese Lecce; Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce; Sergio Blasi, consigliere regionale; Gabriele Abaterusso, presidente dell’Unione dei Comuni del Capo di Leuca.

Le conclusioni saranno affidate a Tommaso Moscara, segretario generale della Cgil Lecce.

Modererà il dibattito il referente della Camera del Lavoro comunale di Presicce-Acquarica, Tommaso Pizzolante.

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