Approfondimenti
Regionali, i candidati: “Noi e il Salento”
Intervento dei papabili governatori sui temi “caldi” della provincia di Lecce

Con questa intervista abbiamo voluto conoscere la posizione dei candidati Presidente alla Regione Puglia in merito ad alcune questioni che riguardano da vicino il Salento: Lavoro e disoccupazione, turismo, i nostri ulivi messi a rischio dalla xylella, SS 275 Maglie-Leuca, impianti di compostaggio e isolamento della provincia di Lecce dal resto della regione. Ecco le risposte dei candidati Michele Emiliano (centrosinistra), Antonella Laricchia (MoVimento 5 Stelle) e Francesco Schittulli (I Ricostruttori di Fitto, NCD, Fratelli D’Italia).
Per questioni di tempistica non è stato possibile coinvolgere nel dibattito la quarta candidata (ancora incerta la sua candidatura al momento dell’intervista): Adriana Poli Bortone di Fratelli d’Italia, voluta da Forza Italia (quella ufficiale, facente capo al Commissario Luigi Vitali e quindi direttamente a Silvio Berlusconi), appoggiata da “Noi con Salvini”, ma mollata proprio dal suo partito che alla fine sosterrà Schittulli.
ULIVI A RISCHIO PER LA XYLELLA
Stato di salute dei nostri ulivi (e dei portafogli di tanti salentini) messi in pericolo dalla Xylella. E la Puglia rischia una sorta di embargo dagli altri Paesi e persino dalle altre regioni italiane. Qual è in proposito il suo orientamento?
MICHELE EMILIANO
“Chi è nato in Puglia considera l’ulivo alla pari di un essere umano. C’è una tale identificazione tra questi alberi e la nostra identità che la sola idea di vederli malati o tagliati è vissuta come la tragedia di una vita che si spezza.
La Xylella è una minaccia enorme per la nostra terra, ma è un problema che ci arriva da lontano e che deve riguardare a pieno titolo l’Italia e l’Unione Europea. Per prima cosa chiediamo con forza al Governo di spostare la sede di discussione sulla Xylella e sulle sue tremende conseguenze sociali ed economiche a Bruxelles, sollecitando, insieme ai nostri europarlamentari e al capo gruppo del PSE, un tavolo di discussione e negoziazione permanente sul tema. Chiediamo, inoltre, che il Governo acceleri le procedure necessarie per includere all’interno del D.Lgs n. 102/2004 in tema di “Esoneri per calamità alle aziende agricole” le Fitopatie. Il Decreto ha lo scopo di garantire le produzioni agricole e zootecniche, nonché le strutture ed infrastrutture aziendali, dai danni conseguenti a calamità naturali o ad eventi eccezionali, tramite azioni di prevenzione volte alla salvaguardia delle imprese agricole. L’inserimento tra le calamità delle fitopatie, come la Xylella, consentirebbe l’utilizzo degli strumenti previsti dal decreto, come la concessione di contributi pubblici, l’esonero parziale del pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali propri e per i lavoratori dipendenti, etc. Il riconoscimento dello stato di calamità consentirebbe, inoltre, di aprire tavoli di negoziazione con il sistema bancario per la rinegoziazione e/o la post-erogazione dei crediti delle imprese coinvolte.
Faccio inoltre mia la proposta che gli stessi salentini hanno lanciato dalla nostra “Sagra del Programma”: realizzare in Puglia, grazie alla ricerca, un grande distretto contro le fitopatologie e dunque provare a trasformare questa minaccia in un’opportunità, mantenendo un approccio che può rivelarsi fondamentale non solo per combattere la Xylella ma anche per affrontare altre gravi questioni che ci affliggono”.
ANTONELLA LARICCHIA
“Urge un piano olivicolo regionale che tenga conto delle caratteristiche delle nostre varietà di ulivo e che suggerisca le buone pratiche. Per risolvere il problema del disseccamento rapido, il M5S punterà sull’informazione delle buone pratiche agricole, sul finanziamento e sostegno alla ricerca affinché ci suggerisca al più presto le soluzioni e sulle compensazioni agli agricoltori che stanno subendo questo fenomeno.
Come affermato dall’ EFSA, e dallo stesso commissario Silletti, non è nota alcuna strategia precedente che abbia avuto successo nell’eradicazione della Xylella Fastidiosa, una volta insediatasi all’aperto. L’EFSA raccomanda pertanto che le strategie preventive per il controllo dei focolai si concentrino sulle due principali vie di infezione (piante da messa a dimora e insetti infetti presenti nelle partite di vegetali) e si fondino su un approccio basato su sistemi integrati. Quindi lo sradicamento degli alberi non garantisce il successo. Al momento, ci sono moltissimi suggerimenti che giungono dal mondo agricolo e scientifico che però Silletti non ha valutato, limitandosi ad affrontare il caso con la formazione di guardia forestale. Per questo occorreva ed occorre un coordinamento multidisciplinare, in fretta però”.
FRANCESCO SCHITTULLI
“Purtroppo gli ulivi interessati non sono solo più salentini. In questi giorni si stanno sradicando quelli nella zona al confine tra Lecce e Brindisi. E la speranza è che il Piano predisposto dal commissario Siletti possa fermare il contagio. Credo che vadano eseguiti determinati interventi per poter salvare gli ulivi sani. Espletata questa fase si potrà passare a quella dello studio scientifico: in questi giorni sento parlare di nuove ricerche e di utilizzo di droni. La verità è che non un solo euro è stato investito in questi anni nella ricerca da parte della Regione,unica colpevole di questo disastro quanto meno per aver sottovalutato il fenomeno che si era manifestato nell’autunno del 2011 e che poi ufficialmente certificato nell’autunno del 2013. Ma neppure di fronte a un decreto ministeriale del dicembre scorso la Regione si è resa conto di quello che stava accadendo. Tant’è che è stata commissariata.
Sono stato il primo a lanciare l’appello #iononcompromadeinfrance il cui messaggio aveva il sapore di attirare l’attenzione su quanto stava accadendo in Puglia. Insomma, una sorta di comunicazione pseudo provocatoria che attirasse l’attenzione del Governo nazionale e dell’Unione Europea”.
GIOVANI E LAVORO
Cresce il tasso di disoccupazione in Puglia e nel Salento ha raggiunto il 25,8% con aspettative pressoché uguali allo zero per i nostri giovani. Cosa potrebbe fare in merito la Regione?
ANTONELLA LARICCHIA
“Potrebbe smetterla di ostinarsi a puntare su modelli economici ottocenteschi e favorire attività che possano realizzare la vera vocazione territoriale della Puglia, il turismo ma in maniera sostenibile. Secondo uno studio del comitato d’indagine della Camera dei Deputati sulla Green Economy ad esempio, risulta che se una pubblica amministrazione sceglie di investire 1 miliardo di euro nelle grandi opere, sblocca appena 600 posti di lavoro. Se lo stesso miliardo di euro, lo investe invece nel settore dell’agricoltura biologica, sblocca 4.000 posti di lavoro. Se invece lo investe nel settore dell’efficientamento energetico degli edifici, ne sblocca addirittura 18.000.
Se volessimo trattenere i giovani, dovremmo investire in quei settori e non in altri. Ma per farlo, occorre una forza politica libera dalle grandi lobby e che non si lasci ammaliare dalle multinazionali: può farlo solo il MoVimento 5 Stelle”.
FRANCESCO SCHITTULLI
“Molto. Io non prometto posti di lavoro in campagna elettorale. Ma intendo offrire serie opportunità per chi intende crearlo. A cominciare proprio dai giovani, che se avranno voglia di “mettersi in proprio”, dovranno essere agevolati e aiutati sul territorio. Proprio il centrodestra in Regione Puglia aveva proposto di creare in ogni provincia un’Agenzia per lo Sviluppo del Territorio a costo zero che potesse a venire incontro alle esigenze dei giovani vede avviare una nuova attività commerciale o impresa. La proposta è stata inspiegabilmente bocciata e così i giovani pugliesi sono costretti a mettersi in viaggio al di fuori della Puglia. Alla fine molti si scoraggiano solo per questo e molti si affidano al politico regionale di turno per poter avere anche solo un appuntamento. Tutto questo non deve più accadere”.
MICHELE EMILIANO
“Stiamo scrivendo il nostro programma dal basso, attraverso degli eventi, le Sagre del Programma, che stanno coinvolgendo migliaia di persone. Tra i tanti spunti emersi sul tema sviluppo e occupazione c’è la valorizzazione della ricerca industriale, che sta già dando ottimi frutti. Sempre più le multinazionali stanno scegliendo la Puglia come punto di riferimento, perché qui trovano un elevato livello di competenze grazie a una rete universitaria e della ricerca ampiamente riconosciuta in ambito internazionale in numerosi settori. Dovremo insistere sulle azioni che possano incentivare le grandi aziende a scegliere la nostra regione per la ricerca e per le produzioni di qualità e a intensificare le delocalizzazioni in Puglia”.
TURISMO E INDOTTO: ULTIMO APPIGLIO?
Come si può valorizzare ulteriormente il settore senza metterne a rischio la sostenibilità?
FRANCESCO SCHITTULLI
MICHELE EMILIANO
“È mia intenzione far approvare una legge regionale sulla Bellezza (la cui proposta è stata già redatta insieme a Legambiente e sottoscritta da centinaia di sindaci italiani) al fine di tutelare il paesaggio anche attraverso forme innovative di premialità per quei privati che contribuiscano ad eliminare le brutture per ripristinare la bellezza autentica dei luoghi. Intitolerei una strada a tutti quegli amministratori che hanno custodito nel tempo l’integrità dei centri storici, dei tratti di costa, delle campagne, impedendo scempi urbanistici ed edilizi! Inoltre sarà fondamentale utilizzare la cultura come asset per migliorare l’offerta turistica, disponendo di un patrimonio di tradizioni, eventi e luoghi che tutto il mondo ci invidia. Dunque tutela dell’ambiente, marketing culturale e promozione turistica devono crescere insieme e in armonia”.
ANTONELLA LARICCHIA
“Promuovendo il diritto alla mobilità sostenibile, e quindi il trasporto su ferro e su biciclette, destagionalizzando l’offerta attraverso una promozione non soltanto del nostro splendido mare ma anche di centri storici, architetture e paesaggi e dei nostri riti religiosi, ormai fonti attrattive per i turisti. Aumentando i siti protetti in modo da incrementare l’attrattività del territorio e contestualmente la sua difesa. Favorendo il recupero dell’edilizia esistente piuttosto che la costruzione del nuovo ed infine con grandi campagne di sensibilizzazione ed educazione all’accoglienza e al rispetto delle regole”.
SS 275 MAGLIE-LEUCA: UTILE O DANNOSA?
Da trent’anni si discute di raddoppio della Maglie-Leuca (SS 275). L’opinione pubblica era e resta divisa sulla sua utilità e sulle modalità da seguire. Lei cosa ne pensa?
FRANCESCO SCHITTULLI
“E’ un’opera che è utile sia sotto il profilo della sicurezza , visto che sono tanti gli automobilisti che hanno perso la vita, sia per lo sviluppo del territorio, per non escludere un bacino di utenze aziendali che soffrono delle arterie viarie, e quello turistico, per tutti coloro che vogliono visitare l’entroterra leccese, addentrandosi in paesini unici per la loro bellezza. Chiaramente i lavori devono rispettare il paesaggio e l’ambiente”.
MICHELE EMILIANO
“Subito una premessa generale: non sempre la “velocità” si coniuga con la vocazione turistica di un luogo. A volte la lentezza, l’equilibrio fra tempi di percorrenza e ambiente circostante, rappresentano un valore aggiunto che viene ricercato a peso d’oro dai turisti. Nel caso della 275 bisogna fare lo sforzo di trovare la soluzione ottimale che garantisca condizioni di viabilità sicure, tempi di percorrenza ragionevoli, ma senza andare ad impattare in maniera pesante sull’ambiente, in particolare nell’ultimo tratto in prossimità della costa. Ascoltare le popolazioni che in quei luoghi ci vivono, consultarle, rispettare le loro indicazioni è comunque sempre una buona regola per evitare errori specie quando si tratta di avviare opere di grande impatto ambientale”.
ANTONELLA LARICCHIA
” Siamo contrari alla sua realizzazione tant’è vero che a febbraio, in Parlamento, abbiamo proposto una risoluzione che impegni il Governo a spostare i fondi stanziati per il progetto di raddoppio stradale sulla SS275, per mettere in sicurezza l’esistente e potenziare la linea ferroviaria che da Martina Franca porta a Gagliano del Capo, elettrificandone il tracciato. Siamo a favore della mobilità sostenibile non solo su ferro e tramite biciclette ma anche promuovendo il car sharing e il car pooling, riducendo la mobilità privata soprattutto su gomma”.
IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO
Tricase, Soleto e Cavallino saranno dotati di impianto di compostaggio dei rifiuti. Anche qui l’opinione pubblica pare divisa temendo a fronte dei vantaggi, ripercussioni ambientali e rischi per la salute. Lei è favorevole o contrario?
MICHELE EMILIANO
“Per prima cosa la regione deve pianificare l’intero ciclo dei rifiuti, che in Puglia non è ancora chiuso. Il compostaggio ha senso se si prevede la chiusura del ciclo. Il cambiamento del modello di gestione del rifiuto deve perseguire l’obiettivo del rifiuto zero. Trasformare i rifiuti in risorse, ovviamente nel pieno rispetto dell’ambiente e della tutela della salute delle persone, deve diventare un obiettivo delle istituzioni pubbliche che, in materia, dovranno giocare un ruolo ancor più di primo piano rispetto a quanto accaduto sino ad oggi”.
ANTONELLA LARICCHIA
“Senza una seria pianificazione della gestione dei rifiuti, nessun impianto di Compostaggio avrà mai senso. Bisogna analizzare e verificare quale sia l’apporto di organico che si potrebbe recuperare tramite compostaggio domestico e quello di quartiere, che nel Salento per via di molti piccoli Comuni, potrebbero togliere una parte consistente di organico da conferire in grandi impianti di compostaggio. Inoltre si dovrebbe procedere alla riconversione, con l’aumento delle percentuali di raccolta differenziata, degli attuali impianti di Trattamento Meccanico Biologico che trattano il residuo delle raccolte differenziate, in impianti di compostaggio che recuperano l’umido. Infine, se risultassero comunque necessari gli impianti di compostaggio, sarebbero sicuramente da preferire quelli a proprietà pubblica e aerobici, per togliere ai privati la possibilità di speculare sull’organico con impianti anaerobici per ottenere gli incentivi per la produzione di energia elettrica con il biogas. Inoltre le dimensioni degli eventuali impianti devono essere direttamente proporzionate al territorio servito senza permettere che rifiuti/risorse girino per tutta la Puglia in cerca dell’impianto idoneo. Come da altre parti in Puglia, ma soprattutto nel Salento, bisogna sottrarre ai soliti privati il business dell’indifferenziato che troppo spesso condiziona la politica a non attuare correttamente le direttive europee e le norme italiane sulla corretta gestione dei rifiuti che ricordo, mettono come priorità ed in sequenza la riduzione a monte dei rifiuti prodotti, la preparazione al riciclo, il riciclo e il recupero lasciando solo in fase residuale lo smaltimento in discariche ed inceneritori. Purtroppo in Puglia questa sequenza viene completamente invertita a danno dell’ambiente, della salute e delle tasche dei cittadini”.
FRANCESCO SCHITTULLI
“Anche qui analoga considerazione: i pugliesi non devono scegliere fra infrastrutture o ambiente o salute. Oggi esistono tutte le condizioni per coniugarle. E comunque non imponendo delle scelte dall’alto, ma concordandole con i territori che devono ospitare la struttura. E’ chiaro che gli impianti di compostaggio servono a chiudere il ciclo dei rifiuti. In questo caso bisogna garantire un sistema di compostaggio che si adegui al territorio e lo salvaguardi. E quindi non una mega centrale, ma un sistema a capacità ridotte”.
PUGLIA…BARICENTRICA
Tre candidati presidente sono del barese. Il Salento ha sempre lamentato di essere considerato una sorta di periferia della Puglia. Si sente di garantire che con lei non correrà questo rischio?
ANTONELLA LARICCHIA
“La periferia la creano gli altri partiti, invece per il M5S tutto il territorio è centrale perchè quando un cittadino diventa portavoce, lo diventa di tutto il territorio servito, proprio come afferma la Costituzione. Inoltre la rappresentanza di ben 4 portavoce salentini del M5S tra Camera e Senato dimostra che il salento è un territorio importante che consideriamo prioritario al pari di tutta la Puglia. Siamo dei portavoce e quindi obbligati dalle nostre regole ad ascoltare e rispondere alle richieste dei cittadini, ovunque essi abitino. “Uno vale uno” sia che sia barese sia che sia leccese”.
FRANCESCO SCHITTULLI
“Tutte le cinque province pugliesi e la città metropolitana non dovranno più soffrire di una accentuata baricentricità. Anzi proprio perché la Città metropolitana di Bari avrà un canale diretto con l’Unione Europea per quanto riguarda il recupero di fondi strutturali, sarà mia premura prendermi maggiormente “cura” di quelle realtà che sono in maggiore difficoltà e si sentono più emarginate”.
MICHELE EMILIANO
“Il Sindaco di Puglia” per me non è un semplice slogan elettorale, ma il modo con il quale interpreterò il ruolo di presidente in caso di vittoria: vicino alle persone, ai sindaci, a contatto con tutte le città e i territori. È mia intenzione far approvare dal prossimo Consiglio regionale una modifica statutaria che decentri la sede della presidenza della Regione Puglia. Non più solo a Bari, ma una in ciascun capoluogo di provincia, utilizzando magari proprio gli edifici delle Province come sede. In questa maniera sarà possibile dal Gargano al Salento avere un rapporto di prossimità con la futura giunta regionale, discutere di problemi e proposte specifiche direttamente nei luoghi interessati, far terminare i continui viaggi di delegazioni e amministratori verso Bari per incontrare i loro rappresentanti regionali. Per me la candidatura alla regione ha senso solo nella misura in cui potrò risolvere problemi concreti e trovare soluzioni insieme ai pugliesi”.
Approfondimenti
Dopo 15 anni torna Santa Fumìa
La Chiesa di Santa Eufemia, o Santa Fumìa come gli specchiesi la chiamano, è un piccolo luogo sacro, di origine bizantina, di circa 150 metri quadrati, situata nelle campagne tra Specchia e Miggiano….

Sono trascorsi più di 15 anni, da quando il rione specchiese di Santa Eufemia si è vestito a festa l’ultima volta per onorare la martire cristiana.
Nella serata di sabato 12 luglio ritorna La Festa di Santa Fumìa, evento organizzato, con il patrocinio del Comune, dall’associazione Santa Eufemia che ha ritenuto necessario ritornare alle radici della storia del luogo sacro simbolico con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico, artistico, culturale e spirituale del territorio.
La Chiesa di Santa Eufemia, o Santa Fumìa come gli specchiesi la chiamano, è un piccolo luogo sacro, di origine bizantina, di circa 150 metri quadrati, situata nelle campagne tra Specchia e Miggiano.
Come il culto della santa sia arrivato in Occidente e perché a Specchia, i libri di storia locale non lo riportano.
Nell’anno in corso del Giubileo, questo luogo sacro assume un significato storico, in quanto è poco distante dall’antica Via dei Pellegrini, l’itinerario che i fedeli dei secoli scorsi percorrevano per raggiungere il Santuario di S. Maria di Leuca, oppure in senso contrario, la città santa di Roma, eleggendo la chiesetta a luogo di riposo spirituale e fisico, come testimoniato dagli oggetti antichi ritrovati intorno.
Il programma della serata prevede, alle 19, la celebrazione della santa messa, presieduta da don Antonio Riva, parroco di Specchia. Alle 20, il “Kids Diy!” Creative workshop, a cura di Cicciopasticcio, laboratorio artistico-espressivo per i più piccoli.
Dalle bancarelle collocate nel parchetto della Chiesa di Santa Eufemia, sarà possibile acquistare dei manufatti artigianali e gustare dei prodotti tipici agroalimen-tari dallo stand gastronomico.
Approfondimenti
A Tricase “PROXIMA”: il cibo racconta il territorio
Domani, presso l’ex Mattatoio comunale di Tricase, oggi sede del Laboratorio di Comunità

Sabato 5 luglio, l’ex Mattatoio comunale di Tricase – oggi sede del Laboratorio di Comunità (in foto durante un precedente Open day) – apre le sue porte per ospitare “PROXIMA – Diffondiamo produzioni di prossimità”, un evento dedicato al cibo sano, locale e accessibile, organizzato nell’ambito del progetto europeo FOOD4HEALTH.
Promosso dal Laboratorio di Comunità di Tricase, in collaborazione con il Comune di Tricase e il CIHEAM Bari, PROXIMA non sarà un semplice open day, ma un’occasione concreta per riflettere – e assaporare – il legame profondo tra alimentazione, territorio, sostenibilità e comunità.
Il programma si apre alle 18:30 con un talk pubblico dedicato alle politiche del cibo, che vedrà la partecipazione di esperti, amministratori locali, rappresentanti di reti e associazioni del territorio. Un confronto aperto su salute, produzione etica, scelte alimentari consapevoli e promozione delle economie locali.
Dalle 19:00, spazio al gusto e alla scoperta:
– Mercato agricolo e artigianale con i produttori locali
– Mostra pomologica dedicata alla biodiversità
– Visite guidate ai laboratori del centro rigenerato
A seguire, dalle 20:00, si terranno laboratori tematici e show cooking, pensati per adulti e bambini, con momenti esperienziali e didattici.
La serata si concluderà alle 21:00 con le degustazioni a base di prodotti locali e a km zero, seguite dall’esibizione del cantautore P40, per chiudere in musica un evento che unisce cultura, cibo e partecipazione.
“Un momento di festa, ma anche di consapevolezza – spiegano gli organizzatori – per far conoscere un luogo rinato e un modello di sviluppo possibile, che parte dalle persone, dalle reti e dai territori”.
L’iniziativa è aperta a tutti: cittadini, famiglie, produttori, curiosi e appassionati di buon cibo. Un invito a scoprire, attraverso il gusto e il dialogo, le potenzialità di una comunità che crede nell’innovazione sociale e nella prossimità come valore.
📍 Info utili
🗓️ Sabato 5 luglio, dalle ore 18:30
📌 Laboratorio di Comunità – Ex Mattatoio, via Marina Serra 53, Tricase
🎟️ Ingresso libero
Approfondimenti
Nchiana scindi a Tuglie
Domenica gara podistica 250 atleti correre lungo un percorso cittadino di 9 km. Si svolgerà anche una passeggiata solidale di 4km, a cura dell’associazione donatori di sangue Fidas con il ricavato devoluto in beneficenza

Terza edizione della ’nchiana scindi, la gara podistica organizzata dall’associazione sportiva dilettantistica podistica Tuglie, che vedrà oltre 250 atleti correre lungo un percorso cittadino di 9 km.
Appuntamento domenica 6 luglio, a partire dalle 19,30.
Insieme alla gara competitiva si svolgerà anche una passeggiata solidale di 4km, a cura dell’associazione donatori di sangue Fidas.
«L’intero ricavato di questa camminata sarà devoluto in beneficenza», dichiara il presidente dell’ asd podistica, Francesco Caputo, «crediamo che lo sport debba anche essere uno strumento di solidarietà e vicinanza concreta. La nostra associazione è anche amicizia, divertimento, armonia: questo è lo spirito che ci unisce e guida in tutte le manifestazioni che organizziamo, a cui partecipiamo con entusiasmo e dedizione».
Ritrovo per la partenza in piazza Garibaldi; il percorso di 9 km si snoderà tra le strade principali di Tuglie e comprenderà alcune arterie che collegano la collina di Montegrappa, particolarmente suggestive all’ora del tramonto per il panorama di cui si potrà godere.
«La nchiana scindi non è solo una gara, è anche la celebrazione della forza, della resilienza e dell’amore per lo sport», afferma Chiara Boellis, assessora allo sport di Tuglie, «ogni passo fatto sarà una testimonianza dell’impegno, della preparazione e della capacità di superare i propri limiti».
Al termine del percorso saranno premiati: il primo atleta giunto al traguardo maschile e femminile, i primi cinque atleti di tutte le categorie FIDAL previste M/F) per le categorie allievi, juniores e promesse: unico gruppo), gli atleti che raggiungeranno il traguardo nelle posizioni: 50ª, 100ª, 150ª, e così via, fino alla fine della classifica e le prime tre società con il maggior numero di arrivati, sia maschili che femminili.
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