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Appuntamenti

A Maglie scende in strada lo “street food”

Ultimo imperdibile appuntamento con le passeggiate urbane di “Trek on the clock” organizzate da Gli Econauti nell’ambito del progetto Discovering Salento sostenuto da Puglia Promozione

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Si chiude domani, sabato 3 gennaio a partire dalle ore 16 da Piazza Santi Medici a Maglie, il fortunato esperimento di “Trek on the clock. Esperienze di turismo sostenibile, sensoriale e accessibile”, il ciclo di passeggiate urbane realizzate da Gli Econauti nell’ambito del progetto di Puglia Promozione “Discovering Salento”.


La passeggiata svelerà gli angoli nascosti del centro storico alla scoperta di palazzi e ville nobiliari, della Collegiata, la Conceria Lamarque, di corti e di piazze che rivelano la storia civile e religiosa di Maglie e del frantoio Ipogeo, accompagnati dai racconti dell’archeologa Valentina Pagano.


Protagonista d’eccezione di questo appuntamento è il gusto: la cittadina che d’estate ospita il Mercatino del gusto di Slow Food, ospiterà a conclusione del trekking urbano una reinterpretazione del cibo di strada nel cuore della città vecchia, sotto i portici del Municipio in piazza Moro. Un modo gustoso e innovativo per scoprire Maglie attraverso lo “street food” nello stile della tradizione culinaria popolare a cura di Alessandra Ferramosca di My Cool Kitchen. Ai celiaci, Gli Econauti offriranno una degustazione dedicata. Sarà garantita la presenza di accompagnatori in lingua francese, inglese, spagnolo e, su prenotazione, in tedesco, russo, cinese e giapponese e di un interprete LIS.

Una collaborazione già rodata quella con My Cool Kitchen che lo scorso autunno ha collaborato alla realizzazione di “Meet&Eat”, il nuovo format ideato e sviluppato da Gli Econauti che unisce la scoperta del territorio alla tradizione culinaria salentina. Il progetto nasce dalla volontà di creare un momento di condivisione e partecipazione attiva dei fruitori i quali, seduti attorno alla stessa tavola, possono godere di una vasta gamma di piatti preparati con prodotti biologici e a km 0, nel pieno rispetto della stagionalità, scelti in maniera accurata. Il clima familiare che crea fa da sfondo all’estro creativo dello chef che mescola sapientemente tradizione e innovazione, rendendo i partecipanti gli attori principali del processo di selezione, ideazione e realizzazione delle portate. Valore aggiunto di Meet&Eat è rappresentato dal trekking urbano e rurale che conduce gli ospiti alla scoperta delle tradizioni, delle storie e delle bellezze del paese ospitante. Il format de Gli Econauti si propone come un evento itinerante atto a far rivivere luoghi ancora poco conosciuti ma ricchi di fascino e potenziale. Paesi, cittadine, borghi sono protagonisti indiscussi di Meet&Eat, dove, ancora una volta, sostenibilità e responsabilità sono degli imperativi categorici assolutamente rispettati.


Il format sarà riproposto l’ultimo giorno dell’anno insieme ad alcuni turisti che sono in zona per gustare ed aspettare insieme la mezzanotte. La cena di Capodanno sarà allestita a casa di Cristine, parigina di nascita e salentina d’adozione, tra le campagne galatinesi. È proprio questo il punto di forza di Meet&Eat: vivere i luoghi, intesi essi come case, masserie, borghi e paesi con la gente del posto, in linea con le tradizioni locali.


Appuntamenti

Voci, volti, immagini per ricordare via D’Amelio

Tricase, a distanza di 33 anni dalla strage che strappò alla vita il giudice Paolo Borsellino e 5 agenti della sua scorta, accoglie un momento d’incontro che mira non solo a tenere viva la memoria, ma anche a pretendere da ciascuno, come singolo e come comunità, uno sforzo quotidiano nel contrastare la violenza criminale

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A distanza di 33 anni, la strage di via D’Amelio continua a farci riflettere.
La morte del giudice
Paolo Borsellino e di cinque agenti della sua scorta ha colpito nel profondo l’anima dell’intero Paese, che ancora attende che sia raccontata tutta la verità su quanto accadde.
Responsabilità, impegno, coraggio di costruire una società più libera e giusta: sono questi i valori fondamentali che sgorgano dal ricordo di quella strage e dal sacrificio di servitori e servitrici dello Stato.

Ciascuno, negli anni, ha maturato un racconto personale di quel triste giorno della nostra Repubblica, che dipende dalla propria sensibilità, dalle esperienze vissute e dall’orizzonte che ci troviamo davanti.

Nasce da qui l’idea di un evento per ricordare quel triste giorno e le sue vittime. Il Comune di Tricase con Pari associazione culturale organizza per sabato 19 luglio un incontro in cui amministratori e amministratrici; operatori e operatrici culturali; artisti e artiste, leggeranno un proprio pensiero originale su via D’Amelio e sull’eredità culturale di Paolo Borsellino, dando luogo a un incontro e a uno scambio di riflessioni che aiuti non solo a tenere viva la memoria, ma anche a pretendere da noi, come singoli e come comunità, uno sforzo quotidiano nel contrastare la violenza criminale.

Gli scritti, le suggestioni e le immagini saranno poi raccolti in un unico taccuino, che sarà successivamente messo a disposizione di tutti e tutte.

Durante la serata, Elena Sansò curerà una performance artistica sul tema.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Antonio De Donno e della vicesindaca Francesca Longo, parteciperanno alla serata: Dario Melissano, già componente della scorta di Giovanni Falcone; Monica Accogli, sindacalista FILCAMS-CGIL; Matteo Cosi, consigliere comunale di Montesano Salentino; Sandra Musarò, docente del Comprensivo “Via Apulia” di Tricase (che accompagnerà una delegazione di studentesse e studenti); Lucia Ricchiuto, con una delegazione del Kitri Ballet; Federica Francesca Ricchiuto, Presidente del Consiglio Comunale di Specchia; Luigi Cossa, Presidente Kairos ODV; una rappresentanza di Gynnika Sport di Miggiano.

Appuntamento presso l’atrio di Palazzo Gallone, a partire dalle ore 20.

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L’Albero della Via Crucis di Matino

In mostra i lavori preparatori dell’imponente Via Crucis realizzata da De Filippi per il muro perimetrale del locale cimitero nuovo. Il sindaco Toma: «Segno della continuità tra arte, spiritualità e identità del territorio»

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L’Albero della Via Crucis” è la mostra di Fernando De Filippi, artista di rilievo internazionale e protagonista della scena contemporanea italiana.

De Filippi esporrà le suggestive sale del palazzo marchesale Del Tufo di Matino da domani (inaugurazione dalle ore 20) e saranno visitabili fino al 2 agosto.

La mostra, curata da Salvatore Luperto e Anna Panareo, propone i lavori preparatori dell’imponente Via Crucis realizzata da De Filippi per il muro perimetrale del cimitero nuovo di Matino.

Un ciclo di quattordici stazioni in ceramica invetriata con lunetta a tutto sesto (di 240 cm x 120) completate da due lastre quadrate raffiguranti Cristo risorto. Il progetto nasce da una riflessione profonda sui temi del sacrificio, della rinascita e della memoria collettiva, utilizzando il linguaggio grafico e simbolico dell’albero come elemento centrale.

Le opere esposte, caratterizzate da una raffinata tecnica incisoria e da una potente carica emotiva, saranno ospitate fino al 2 agosto al MACMa (Museo d’Arte Contemporanea di Matino), che torna oggi ad abitare lo spazio urbano e culturale del paese in una nuova veste espositiva.

Il sindaco Giorgio Salvatore Toma sottoline l’importanza dell’iniziativa: «Accogliere ancora una volta Fernando De Filippi a Matino è per noi motivo di orgoglio e segno della continuità tra arte, spiritualità e identità del territorio. “L’Albero della Via Crucis” è un’opera che parla alla coscienza collettiva e restituisce al nostro palazzo marchesale il ruolo di luogo vivo di cultura e riflessione. Invito tutta la cittadinanza e i visitatori a lasciarsi coinvolgere dalla forza simbolica di questo progetto».

L’iniziativa del Comune di Matino intende offrire al pubblico un’occasione di riflessione sul senso della sofferenza, della redenzione e dell’identità culturale, attraverso l’esperienza estetica dell’arte contemporanea.

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Alessano

Alessano: è stata una esibizione di cavalli e cavalieri ricca ed emozionante

L’esibizione degli Amici del Murgese ASD, di Alessano, si è svolta con successo e ha registrato una buona affluenza di pubblico…

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Le aziende raccontano (pubbliredazionale)

L’esibizione del 13 luglio scorso, degli Amici del Murgese ASD, di Alessano, si è svolta con successo e ha registrato una buona affluenza di pubblico.

L’evento si è aperto con un numero emozionante: gli allievi più piccoli, affiancati dai più esperti, hanno dato vita a una coreografia con slalom, dimostrando affiatamento e spirito di squadra.

La seconda esibizione ha visto protagonisti quattro allievi recenti, che si sono espressi con eleganza seguendo il ritmo della musica. A sorprendere il pubblico è stata anche l’entrata scenica di quattro allievi più esperti, che sono intervenuti al galoppo, arricchendo il numero con energia e dinamismo.

Subito dopo, una giovane puledra di soli due anni, che ha seguito la sua addestratrice in completa libertà. Insieme, hanno eseguito una serie di esercizi pensati per mostrare quanto un cavallo, anche in giovane età, possa sviluppare fiducia e serenità grazie a un legame autentico con chi lo guida.

La quarta esibizione è stata presentata dal presidente dell’associazione insieme a sua figlia: entrambi hanno montato due imponenti stalloni, dimostrando perfetta sintonia e capacità di lavoro congiunto. La quinta esibizione ha avuto come protagonista un giovane stallone alla sua prima esperienza davanti al pubblico. 

Nonostante ciò il cavallo ha dimostrato grande sicurezza e affiatamento con il suo cavaliere, confermando la bravura del binomio e il lavoro svolto insieme fino a questo momento. Nella sesta esibizione, due sorelle hanno conquistato il pubblico con una sequenza precisa e armonica di esercizi, tra barriere, circoli e stop, muovendosi in perfetta coordinazione.

A seguire, un momento più leggero con l’asinello Pippo che, sulle note di Lo chiamavano Trinità, ha ricreato la celebre scena del film, strappando sorrisi e applausi a grandi e piccoli.

Tra i momenti più particolari, una coreografia con sette cavalieri: un cavallo, inizialmente montato a pelo, è stato successivamente lasciato completamente solo e libero al centro del campo, rimanendo perfettamente immobile mentre gli altri, a tempo di musica, si muovevano armoniosamente intorno a lui. A chiudere l’evento in bellezza i cavalieri più esperti, che hanno portato tutta la loro esperienza e passione.

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