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Alla scoperta della Specchia del Corno

Domani dalle 16,30 nel Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento con le guide di Avanguardie. Ultimo appuntamento con “Esplorando”, trekking guidato offerto da Lido Pineta

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Ultima escursione di Esplorando 2024, il progetto di ecoturismo nel Salento ideato da Lido Pineta, sulla costa ionica tra Torre San Giovanni e Torre Mozza.


Da 11 anni lo stabilimento balneare eco-friendly, in località Fontanelle, offre trekking gratuiti alla scoperta del Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento, in compagnia delle guide ambientali professioniste di Avanguardie (avanguardie.net).


Ogni giovedì pomeriggio, da giugno ad agosto, partenza da Lido Pineta (lidopineta.it) in compagnia di Totò Inguscio o Emanuela Rossi e percorso di un paio di ore, ogni volta esplorando una zona diversa


Si cammina lentamente sulla sabbia, lungo i canali, intorno ai bacini, sui gradoni rocciosi delle serre di Ugento, con soste per ascoltare i racconti e osservare le peculiarità dell’area protetta che copre 1600 ettari, lungo 12 chilometri di costa, con una sorprendente ricchezza di specie e ambienti. Dai campi recintati con i muretti a secco alle zone umide con bacini artificiali e canali, dalla pineta e macchia mediterranea fino alle dune costiere.


Domani, giovedì 29 agosto sarà bello concedersi una lunga giornata di mare a Lido Pineta, portandosi dietro le scarpe da trekking per partecipare, dalle 16,30, all’escursione lungo il costone delle Serre Salentine (prenotazione indispensabile al 347.9527701-349.3788738).


Si camminerà per 5 chilometri e mezzo su un dislivello di circa 65 metri su per la collina ricoperta di macchia mediterranea, che profuma di erbe mediterranee: rosmarino, mirto e lentisco.


Si percorreranno i canaloni scavati nella roccia dall’acqua nel tragitto dall’entroterra al mare, che sull’ultimo gradone roccioso, prima della costa, regala la suggestiva Specchia del Corno.


Si ascolteranno i racconti interessanti e gli aneddoti su questa zona dal punto di vista storico e naturalistico.


Lido Pineta da sempre valorizza l’ambiente, offre servizi di qualità e un’alimentazione sana con specialità salentine, tra cui frise, pucce, pitta di patate, purea di fave da gustare nel ristorante à la carte e bar-caffetteria self service.


Si parcheggia comodamente, si percorrono pochi metri attraverso una pineta secolare, che regala ombra e canto delle cicale con panchine e tavoli da picnic, un parco giochi per bambini e il campo di beach volley e si arriva in spiaggia, dove si può oziare sotto ombrelloni in tessuto o in canne d’Africa ben distanziati nell’area relax, cullati dal rumore delle onde.


Dall’escursione si rientrerà al tramonto, quando il sole si tuffa in acqua, con la possibilità di fare la doccia a Lido Pineta e magari proseguire la serata a Gemini appena fuori Ugento, a 5 km dalla spiaggia, per cenare nel suggestivo ristorante Farnari Unconventional Locanda (farnari.it), con due sale interne, di cui una ipogea ricavata nell’ex cantina del palazzo arcivescovile seicentesco e un bel dehors.


Un luogo suggestivo, che mescola storia, artigianato, design e l’ottima cucina tradizionale, ma non convenzionale dello chef Eugenio Pindinello, con prodotti del territorio, tecniche di cucina moderna e impronta fusion: ottima la pasta mischiata, così come la salsa di polpo in pignata, spuma di patate alla soia (leggermente affumicata) e polvere di olive nere.






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Tricase: all’Aurora Art Space arriva Popoff

Sabato 21 settembre Graziano Gala presenterà il suo nuovo libro. Nel corso della serata letture di Pasquale Santoro e musiche di Luigi Nicolardi

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Un appuntamento pieno di sorprese, musica e parole quello in programma all’Aurora Art Space di Tricase.

Nel corso della serata Graziano Gala presenterà il suo nuovo libro Popoff.

Nel corso della serata letture di Pasquale Santoro e musiche di Luigi Nicolardi. Modererà Lucia D’Aversa.

IL LIBRO

È notte fonda quando alla porta di Cimino, un vecchietto strambo e un po’ smemorato, bussa un bambino che nessuno ha mai visto prima e che sembra essersi materializzato dal nulla. Con il viso protetto da una sciarpa, e imbacuccato in vari strati di giubbotti, ha una sola domanda per Cimino: «Mi scusi, signore, ha visto per caso mio padre?».

In paese il cibo scarseggia, vecchi rancori mai sopiti sono sempre sul punto di eruttare in tragedia, antiche ingiustizie attendono di essere vendicate e gli abitanti diminuiscono giorno dopo giorno a causa di misteriose lettere di espulsione.

Senza un nome e senza una casa, il bambino – ribattezzato Popoff – sa che i genitori sono lì da qualche parte e con l’aiuto dei pochi disposti a dargli una mano è determinato a trovarli.

Con la stessa commistione di comico e tragico, realismo e fiaba, lingua letteraria e dialetto che ha fatto di Sangue di Giuda uno degli esordi più apprezzati degli ultimi anni, Graziano Gala racconta con incredibile delicatezza la storia del piccolo Popoff, che in un paesaggio umano vecchio di secoli si innamora delle candele votive, segue una dolce ninna nanna cantata nel cuore della notte dalle casse del supermercato, assiste impotente al terribile spettacolo della crudeltà umana.

Senza mai stancarsi di ripetere la stessa, disperata domanda: «Ha visto per caso mio padre?».

«L’HO ASPETTATO TANTO»

«Io Popoff l’ho aspettato tanto e ho sperato non arrivasse mai», ha postato l’autore, «e quando l’ho visto sono scappato ad altissime gambe: nelle stanze piene di gente, in tutti i posti pieni di rumore, in tutte le strade affollate che più solo dentro è impossibile essere. Lui però mi ha seguito ovunque e ha aspettato sempre, ché quello che voleva poteva valere una vita e che il tempo necessario importava niente.

Mi ha stretto la mano, mi ha portato a bussare ad ogni porta del paese, coi capelli zuppi di lana, col vestito come viene, coi giubbotti così tanti da poterci fare casa a cercare una sola, tremendissima cosa: nostro papà.

Con Cimino che ha il vento in testa, con le lettere di Ilda Farsi, con la rabbia di Poliure Tano e con tutto lo sciroppo e con tutta quella broda che solo a pensarla ci affoghi. Con la Liuc-ce a intermittenza, che a vederla non puoi non innamorarti. Col nome che non teniamo, e che abbiamo sperato ovunque, che vai a spiegarlo, che cerchi tuo padre, se neppure sanno come ti chiami.

Popoff l’ho aspettato tanto tempo e ora sono tanto felice sia arrivato, ché bimbo e sporco mi ha insegnato una cosa importante: c’è solo un modo di dimenticare le cose – affrontarle».

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Leuca: «Ogni albero ha un’anima, noi la teniamo in vita»

Nelle ottocentesche scuderie di Villa La Meridiana, uno dei simboli della nota marina, la mostra collettiva degli artisti Carlo Nicoletti, Amato Apruzzese e Fabrizio Mastrogiovanni

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Ogni albero ha un’anima, noi la teniamo in vita: è il tema della collettiva dei maestri del legno d’ulivo (in corso di svolgimento fino al 30 settembre orario di apertura dalle 9 alle 17) degli artisti Carlo Nicoletti, Amato Apruzzese e Fabrizio Mastrogiovanni.

Carlo Nicoletti nasce a Casarano e dopo gli studi presso l’Istituto Statale d’ Arte di Parabita e aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Lecce nel 1999 apre il suo laboratorio seguendo le orme del padre “Mesciu Pippi” maestro ebanista fin dagli anni ’50. Produce quadri e pannelli a intarsio con soggetti classici salentini e realizza opere anche moderne e contemporanee.

Fabrizio Mastrogiovanni ha a cuore il suo territorio, tende a valorizzare la tutela ambientale coinvolgendo artigiani e imprenditori che credono nel recupero del legno d’ ulivo.  Con il suo progetto “Ulivi Monumentali del Salento” ha voluto valorizzare il legno d’ulivo dissociato realizzando gioielli e complementi d’arredo che raccontano lo stato d’animo e rappresentano il frutto dell’immaginazione.

Amato Apruzzese, con la sua esperienza trentennale, è orgoglioso di portare le sue opere in tutto il mondo. Ogni sua creazione è esclusiva in quanto ognuna di esse è lavorata tenendo conto delle singolari forme del legno e delle reali possibilità che portano a realizzare un lavoro unico.

Progettata dall’ingegnere Giuseppe Ruggeri nel 1874, Villa La Meridiana, infine, si affaccia sul lungomare di Santa Maria di Leuca e festeggia quest’anno i 150 anni dalla sua costruzione. È una raffinata dimora di charme ottocentesca dall’inconfondibile facciata a strisce giallo ocra e rosso pompeiano. Location ideale, luogo incantevole, ricco di storia e di memorie che riscaldano il cuore.

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Reveal: a Ruffano un percorso artistico narrante sulle disparità di genere

Con il progetto “Mettiamoci in Agenda”, un’installazione di Pamela Maglie per stimolare una riflessione sul Goal 5 dell’Agenda 2030 (partendo dal fenomeno social dei “gender reveal party”) ed un’ospite speciale: la poetessa Alessandra Carnaroli

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I “Goal” dell’Agenda 2030 che diventano realtà anche nei piccoli centri: continua a Ruffano il percorso di “Mettiamoci in Agenda”. Un progetto dell’associazione Made in Soap aps, finanziato dalla Regione Pubblica nell’ambito dell’avviso “Puglia Capitale Sociale 3.0”, che lavora all’attuazione degli obiettivi del documento internazionale per lo sviluppo sostenibile.

Il mese di settembre sarà dedicato all’Obiettivo 5, che si propone di eliminare ogni forma di discriminazione e violenza nei confronti di tutte le donne e punta alla parità di genere nei diritti e nell’accesso alle risorse economiche, naturali e tecnologiche, nonché alla piena ed efficace partecipazione delle donne a tutti i livelli decisionali politici ed economici.

Per sensibilizzare su questi temi, il progetto “Mettiamoci in Agenda” ha dato vita ad una mostra a cura di Pamela Maglie, artista di Ruffano nota per la sua abilità nella lavorazione della cartapesta e della ceramica, nonché per essere curatrice di eventi e corsi didattici creativi che contribuiscono alla promozione ed alla valorizzazione del territorio salentino.

Pamela Maglie durante l’allestimento

L’installazione si intitola “Reveal”, in inglese svelare, rivelare. Si tratta di un percorso finalizzato a stimolare nei visitatori e nelle visitatrici una riflessione sulla disparità di genere, partendo proprio dall’attualissimo fenomeno social che dà il nome alla mostra: quello dei gender reveal party. Feste diventate tappa obbligatoria delle gravidanze di tantissime famiglie di tutto il mondo (diffusissime anche alle nostre latitudini), per svelare a parenti ed amici (social ed in carne e ossa) il sesso del nascituro o della nascitura. 

“Reveal” accompagnerà gli utenti e le utenti attraverso un percorso immersivo, per poi farli giungere dinanzi ad un catalogo artistico, realizzato dall’artista Pamela Maglie, contenente una serie di “regali” che la società italiana riserva alle donne in diversi momenti della loro vita, “scartando” i quali si rivelano pregiudizi, discriminazioni, violenze. 

L’idea che ha supportato la nascita di “Reveal” giunge anche da alcuni preoccupanti dati, recentemente pubblicati. La quinta edizione dello Europe Sustainable Development Report 2023/24, pubblicato dalle Nazioni Unite, ha purtroppo rivelato che nessuno dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030 è sulla buona strada per essere raggiunto.

E tali criticità sono ancora più evidenti per il Goal 5, in ogni parte del mondo. Il Rapporto, per quanto riguarda nello specifico l’Italia, segnala “moderati miglioramenti” rispetto all’obiettivo, che sono però inferiori allo score medio nazionale e, soprattutto, insufficienti a garantire il raggiungimento del target entro il 2030. 

Per questo la mostra “Reveal”, che rappresenta una parte integrante del progetto “Mettiamoci in Agenda”, è un passaggio determinante per dare un input a livello locale a quel processo che deve guidare il cambiamento in Italia, rendendo tutte e tutti consapevoli sul tema.

Alessandra Carnaroli a Ruffano

Alessandra Carnaroli

Per dare ancora più rilievo ai temi proposti, l’esposizione di “Reveal”, che durerà una settimana da sabato 21 settembre, si chiuderà con un’ospite speciale. Per il progetto “Mettiamoci in Agenda” sarà a Ruffano, venerdì 27 settembre alle ore 19:30, la scrittrice e poetessa Alessandra Carnaroli, con il suo libro “La Furia”.

Alessandra Carnaroli, definita autrice dal taglio neo-sperimentale, ha pubblicato diversi lavori incentrati sulla situazione femminile ed orientati a mettere in risalto la disparità di genere nel nostro Paese e nel mondo.

Conosciuta per le sue pubblicazioni, l’autrice è anche molto seguita sui social dove, quotidianamente, è in grado di stimolare riflessioni su tematiche d’attualità con le sue pungenti ed originali pubblicazioni in versi.

L’inaugurazione di Reveal

“Reveal” sarà inaugurata sabato 21 settembre alle ore 18 presso la Pinacoteca comunale di Ruffano, in piazza Libertà, con la partecipazione di: Angela Rita Bruno, assessora alle Pari Opportunità del Comune di Ruffano; Paola Medici, formatrice del Gruppo Umana Solidarietà; Pamela Maglie, curatrice del percorso artistico; Roberto Molentino, progettista di “Mettiamoci in Agenda”.

L’ingresso alla mostra sarà gratuito. Sarà possibile visitare la mostra da sabato 21 a venerdì 27 settembre dalle ore 18 alle ore 22.

Le dichiarazioni

Nel nostro Paese, le politiche e i programmi per l’empowerment di genere si scontrano con una ancora diffusa cultura patriarcale che rallenta il cammino verso il pieno riconoscimento dei diritti”, ha affermato il presidente di Made in Soap, Marco Nicolì. “Ma il superamento dell’eteronormatività e del binarismo di genere è un pezzo irrinunciabile della rivoluzione culturale necessaria per garantire a tutte le persone il pieno godimento dei diritti, con particolare riferimento a quelli delle donne. Per questo abbiamo deciso di dedicare un importante passaggio delle attività di “Mettiamoci in Agenda” proprio al Goal 5”.

Il progetto “Mettiamoci in Agenda”

Libertà, diritti umani, sviluppo sostenibile, sono questi i punti cardine del progetto presentato per la prima volta al pubblico lo scorso febbraio e nato da un chiaro gioco di parole: un invito ad impegnarsi e mettersi in gioco per raggiungere gli obiettivi (i cosiddetti Goal appunto) del documento internazionale che fissa il 2030 come anno per la loro piena attuazione. 

“Mettiamoci in Agenda” ha già messo in atto una serie di attività che hanno permesso di sviluppare una rete di volontariato attivo, efficace, competente e fondato sulle “cinque P” dell’Agenda 2030 (Persone, Prosperità, Pace, Partnership, Pianeta), sfociando anche nella partecipazione ad eventi pubblici, ultimi dei quali quest’estate l’evento conclusivo del percorso sulla cittadinanza attiva promosso dal Nodo Galattica di Ruffano (e conclusosi con la Giornata dell’Arte del Comune di Ruffano) e “Maru”, la festa del peperoncino, che ha promosso una serie di azioni sulla sostenibilità.

Partner di Made in Soap in questa esperienza sono: il Comune di Ruffano, l’Istituto Comprensivo Statale di Ruffano, Pari Associazione Culturale ed il Centro Antiviolenza Il Melograno.

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