Appuntamenti
Cortili aperti: una domenica speciale a Ruffano
Musica, eventi, visite guidate nel borgo antico del paese
Oggi a Ruffano è il giorno di Cortili Aperti. Un appuntamento con le bellezze del centro storico del paese che accoglierà i visitatori con musica, eventi, locali aperti e le storiche dimore del borgo antico da visitare con dedicate guide.
Il programma
In ordine di orario:
Ore 17:00/21:00 estemporanea di pittura – a cura di Stefano Tanisi ed Antonio Margiotta.
Centro Storico.
Ore 17:30/20:30 SCACCO AL RE, partita a scacchi con personaggi viventi – a cura dell’Ass. Culturale “La Giara”.
Piazza IV Novembre.
Ore 17:30 Giorgia Persico – pianoforte.
Piazza del Popolo.
Ore 18:00 Lucio Margiotta – chitarra.
Chiesa dell’Annunziata, Piazzetta Giangreco.
Ore 18:15 Antonio Bellucci – violino.
Piazza N. Sauro.
Ore 18:15 proiezione del film “I Mostri” (commedia del 1963, diretta da Dino Risi, con Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman) – a cura di Antonio Manzo. Durante la visione degustazione gratuita del vino della cantina “Dei Agre”.
Casa Ferrari dei Duchi di Parabita (oggi Vergaro), corso Umberto I.
Ore 18:30 Vittorio Ciurlia – violino
Vico Piccinni II.
Ore 18:30 Laura Cantando – pianoforte.
Piazza del Popolo.
Ore 18:45 “Corde in Canto” di Roberto Nuzzo (chitarra e voce).
Palazzo Licci – Ferrari (oggi De Vitis), Corso Umberto I.
Ore 19:00 presentazione del libro “Chiome” di Roberta Apos e con la giornalista Ada Martella. Degustazione gratuita dell’olio extravergine di oliva “Oliolocale”.
Palazzo Viva (oggi Nuzzo/Gabrieli), Corso
Umberto I.
Ore 19:00/23:00 Teatro di Strada, a cura di Gianluca Marra: Il Grande Lebuski con lo spettacolo “BikeMan”; Compagnia Baracca dei Buffoni con lo spettacolo “Tra Nuvole”; Dely De Marzo con lo spettacolo di fuoco “Dely De Marzo Fire Show”; Ilaria Fonte e Teresa D’Ippolito in “New Moon Tales” – installazioni artistiche di acrobate aeree.
Piazza San Francesco e itinerante.
Ore 19:30 Danza Accademica – a cura di La Fabbrica dello Spettacolo
Vico Piccinni II.
Ore 19:30 Antonio Bellucci – violino.
Palazzo Riccardo (oggi De Vitis), via Monsignor D’Urso.
Ore 20:00 Donatello Magnolo – sassofono.
Piazzetta Giangreco.
Ore 20:00 Danza Accademica – a cura di “La Fabbrica dello Spettacolo”.
Palazzo Ottocentesco (oggi Preite), Corso Umberto I.
Ore 20:30 “Canzoni” di Mino De Santis (chitarra e voce) e con Pantaleo Colazzo (fisarmonica).
Vico Piccinni II.
0re 21:00 Crazy Roll Band – rock’n’roll, swing, R&B.
Piazza del Popolo.
Ore 21:30 Andrea Maggino dj (con Adriano Martella – sax).
Piazzetta Giangreco.
Gli espositori
Nelle meravigliose dimore storiche e tra gli affascinanti vicoli del borgo antico, la rassegna 𝗖𝗼𝗿𝘁𝗶𝗹𝗶 𝗔𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶 sarà dinamica, viva e coinvolgente grazie a 𝟰𝟱 𝗲𝘀𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶 tra artigiani e imprenditori, che rappresenteranno il cuore pulsante delle nostre attività tradizionali.
In ordine alfabetico:
- ADaMé jewels – gioielli artigianali
- Ortensia Ameri – uncinetto
- Azienda agricola Attanasio – olio EVO
- Azienda Agricola Stesi – sottoli e sottaceti
- Giulia Bisanti Art – dipinti
- Rocco Luca – La bottega del tamburello di Torrepaduli – tamburelli
- Sergio Crudo – dipinti e cornici
- Elisabetta Dassisti – flower designer
- Nadia De Donatis – sfizi, ricami e merletti
- De Micheli Antonio – dipinti
- Elena Della Rocca Atelier Ruffano – abiti da sposa
- Caccia Pesca & Sport – Emozioniinfiore-Frisco – addobbi floreali
- Ferrari Valerio – intreccio cesti e cestini
- Fili d’arte – bigiotteria artistica
- Fiordalisi Alba – dipinti
- Floraugusto – addobbi floreali
- Forno Campanella – prodotti tipici salentini
- Frisullo Vincenzo – intreccio cesti e cestini
- Giannotta Fabio – sculture
- Flowers – Giardini in Fiore di Davide Stefano – addobbi floreali
- GiOr – opere originali stampate su t-shirt
- Alessio Gravante – interior designer
- Koko’s gin – gin artigianale
- L’atelier Della Creatività – idee fatte a mano
- La Bottega del Cinema di Mario Scarlino
- La gatta Coco’ – idee fatte a mano
- La Valle dei Fiori – addobbi floreali
- Lucio Aretano – Liquorificio Villantica
- Pamela Maglie design – ceramica e gioielli artigianali
- Manco Simonetta – ricamo e uncinetto
- Antonio Margiotta – dipinti
- MARU – Il Peperoncino in Festa – conserve
- Más amor – abbigliamento
- Massafra Stella – gioielli artigianali
- Betty Melissano – disegni
- Motocicli d’epoca (Ass. It. Motocicli d’epoca – Ruffano)
- Torquato Parisi – luminarie d’arredo
- Rizzo Stefania – dipinti
- Santo Giovanna – dipinti
- SoleLuna Gioielli – gioielli artigianali
- Rame Rossa Pappadà – rame
- Salento Chips – food
- Spirito Daniela – gioielli artigianali
- Ceramiche Terrecotte Fernando Falcone – ceramica
- Anna Vincenti – merletto e tombolo
Scacco al Re
Un meraviglioso tuffo nel passato, un salto nel Medioevo tra sbandieratori, falconieri e figuranti in costumi d’epoca da non perdere a Ruffano, domenica 22 maggio, in occasione di Cortili Aperti, grazie alla seconda edizione della manifestazione “Scacco al Re”, una vera partita a scacchi realizzata con personaggi viventi, promossa dall’Associazione Salotto Culturale “La Giara”, presieduta da Elvia De Benedetto, partendo da un’idea della socia Gioconda Chetta.
La kermesse, patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Ruffano, avrà inizio alle 17.30 con un Corteo Medievale composto da settantacinque partecipanti, tra sbandieratori, figuranti in costume e personaggi degli scacchi.
Il corteo parte dalla sede sociale dell’Associazione in via Liborio Romano 15 e percorre le vie P. D’Urso, Vittorio Veneto, p.tta Monsignor Fiorito, via Corsica, via Santa Maria della Finita, largo D’Annunzio, il sagrato Chiesa Santa Chiara, piazza della Libertà e corso Margherita di Savoia, fino ad arrivare in piazza IV Novembre, circondata dalle mura di antichi palazzi addobbati dai vessilli di storiche famiglie, dove prende il via il suggestivo evento.
Su una scacchiera gigante di otto metri per otto si gioca la partita di scacchi viventi, che rievoca il conflitto tra cristiani e saraceni, durante l’invasione di quest’ultimi in territorio salentino, dopo il loro sbarco attraverso i porti di Otranto e Gallipoli, negli anni tra il 1480 e il 1500, quando fecero razzie e seminarono morte e distruzione. Si potrà assistere anche allo spettacolo del Gruppo Sbandieratori e Musici della città di Oria “Rione Lama”, del poeta Mario Morroi e del gruppo Bitmovies Falconeria.
I personaggi degli scacchi sono rappresentati dalla danzatrice di pizzica Serena D’Amato nelle vesti della regina cristiana e dal suo corpo di ballo, mentre la realizzazione della partita è curata dai Maestri dell’Accademia Salentina degli Scacchi di Pisignano di Vernole. I vestiti dei figuranti sono forniti da MGHY Costumes d’Epoque di Mesagne.
Finita la partita con a seguire la premiazione, il corteo rientra nella sede sociale dell’Associazione in via Liborio Romano attraverso piazza San Francesco, piazza del Popolo, via C. Battisti, piazzetta Nazario Sauro, via Verdi, via V. Veneto, piazzetta Monsignor Fiorito e via C. Del Prete
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Disconnettersi per vivere l’autenticità: torna Audaus OffLine
A Gagliano del Capo tante novità per il progetto esperienziale ideato da Silvio Ippati, che trasforma l’incontro con l’arte in un percorso sensoriale partecipativo, lontano dal caos digitale e vicino all’essenza delle relazioni umane
Disconnettersi per riconnettersi a se stessi e agli altri. Il 27 e 28 dicembre 2025, il Chiostrodella Biblioteca Comunale, Vincenzo Ciardo, di Gagliano del Capo ospiterà la quarta edizione di Audaus OffLine, il progetto esperienziale ideato dall’artista e designer Silvio Ippati, che trasforma l’incontro con l’arte in un percorso sensoriale partecipativo, lontano dal caos digitale e vicino all’essenza delle relazioni umane.
Come da tradizione, per accedere all’evento sarà richiesto un gesto semplice e simbolico:
lasciare il proprio telefono all’ingresso. Da qui il nome OffLine, un luogo temporaneo in
cui il digitale si spegne per lasciare spazio all’autenticità dell’esperienza da vivere.
Realizzato in collaborazione con il Comune di Gagliano del Capo, il progetto è curato da
Audaus Design & Hospitality con il project management di Elena Emi Gilardi.
Un percorso che evolve: arte, territorio e partecipazione

Dopo il successo della tappa di Tricase, OffLine arricchisce ulteriormente la sua forma.
Anche in questa edizione, Ippati guiderà i visitatori attraverso la mostra delle sue opere
realizzate con la china su legno, in un allestimento che racconta l’evoluzione del suo stile: un linguaggio accessibile e intimo, capace di dialogare con gli spazi storici del Chiostro.
L’artista, inoltre, si esibirà in una nuova sessione di live drawing, durante la quale i
partecipanti potranno osservare da vicino il processo creativo e dialogare con lui.
OffLine non è una semplice mostra: è un ambiente in cui le persone diventano parte attiva dell’esperienza. In ogni edizione, Ippati coinvolge di volta in volta diversi creativi ospiti capaci di ampliare le dimensioni espressive del progetto, offrendo nuove prospettive e stimoli sensoriali.
Le novità della quarta edizione
Questa tappa introduce elementi completamente nuovi:
● la mini-mostra fotografica di Jackson Casagrande, fotografo di eccezione
specializzato nella fotografia istantanea per la restituzione di opere uniche, che
presenterà una selezione di scatti artistici e architettonici dedicati al centro storico di
Gagliano del Capo.
Le immagini realizzate appositamente per OffLine, saranno donate al Comune al
termine dell’evento;
● face painting creativo, grazie alla presenza dell’artista poliedrico Lorenzo Sparascio
che realizzerà dettagli creativi sul volto dei partecipanti che lo desiderano;
● Premio Castel di Salve: i visitatori potranno cimentarsi nel disegno su legno
all’interno dell’area partecipativa. Le opere realizzate concorreranno all’assegnazione
di un premio speciale messo in palio da Castel di Salve.
A conclusione dell’evento, inoltre, ogni partecipante potrà portare con sé un ricordo concreto dell’esperienza: una Polaroid personalizzata, simbolo di un momento vissuto a pieno, senza schermi.
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I fratelli Mancuso e La Foresta chiudono “Ogni altro suono”
A Kora – Centro del Contemporaneo, di Castrignano de’ Greci, si chiude la rassegna di arte e musica organizzata da Ramdom con la direzione artistica di Donato Epiro
Sabato 20, a Kora – Centro del Contemporaneo, si chiude il viaggio di Ogni Altro Suono, la rassegna di arte e musica organizzata da Ramdom con la direzione artistica di Donato Epiro.
Un percorso che, appuntamento dopo appuntamento, ha portato sul palco voci, sperimentazioni e geografie sonore diverse, costruendo una comunità attenta e curiosa. Per l’ultimo incontro, la scena sarà affidata ai Fratelli Mancuso e a Riccardo La Foresta, due approcci differenti ma complementari che sigilleranno questa edizione con un dialogo musicale inedito e profondamente evocativo.
Riccardo La Foresta è un percussionista e sound artist la cui produzione degli ultimi anni ha rivelato una varietà di pratiche differenti legate al suono. Dal 2015 si dedica allo sviluppo del Drummophone, uno strumento aerofono ricavato dal tamburo capace di creare melodie ancestrali e armonie microtonali, mettendo in discussione il ruolo del tamburo come strumento percussivo.
Allo stesso tempo, crea performance site-specific, sculture sonore ed installazioni senza limitare il suo lavoro alle percussioni. Ha suonato musica sperimentale e presentando installazioni sonore in festival come: Unsound, CTM (Berghain), Terraforma, Sonica, OSA, Skanu Mesz, Sacrum Profanum, LisboaSoa, LOST, Robot, AngelicA, Tempo Reale, La Digestion e Romaeuropa tra gli altri.
La Foresta è stato artista di Shape Platform nel 2021. Parallelamente, cura un programma di residenze artistiche presso il Centro Musica di Modena.
Riccardo La Foresta presenta un nuovo set per Drummophone. Da un tamburo a cornice affiorano melodie, arpeggi e voci sommerse. Una musica fragile che spinge i limiti del corpo attraverso l’uso estensivo di respirazione circolare.
E ancora, a completare il mosaico di Ogni Altro Suono, i Fratelli Mancuso. Nelle voci intense e riconoscibilissime di Enzo e Lorenzo risuona il respiro profondo della Sicilia, con le sue stratificazioni culturali, le sue ferite antiche e la sua inesauribile creatività. Dai loro timbri arcaici e modernissimi insieme riaffiora una terra che non smette di generare racconti e memoria.
Polistrumentisti e compositori, Enzo e Lorenzo Mancuso sono protagonisti di un percorso artistico che ha trasformato la tradizione in un linguaggio personale ed essenziale. Emigrati negli anni Settanta a Londra, lavorano in fabbrica per quasi un decennio prima di affermarsi sulla scena musicale europea con il loro primo album, Nesci Maria (1986). Da allora intrecciano musica, teatro e cinema: collaborano stabilmente con Emma Dante – ottenendo, per Via Castellana Bandiera, candidature al Globo d’Oro e al Nastro d’Argento per la migliore colonna sonora – e firmano musiche per Marco Martinelli, Roberto Andò, Pasquale Scimeca, Leandro Picarella, Victoria Musci e altri registi. Tra i riconoscimenti ricevuti figurano il Premio Lo Straniero e il Premio SoundTrack Stars alla 70ª Mostra del Cinema di Venezia.
Autori di dischi fondamentali come Sutera, Cantu, Requiem e Manzamà – quest’ultimo insignito della Targa Tenco per il migliore disco in dialetto e del Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale – hanno condiviso il loro percorso con musicisti quali Franco Battiato, Marco Betta, German Diaz, Ferruccio Spinetti, Giovanni Sollima e molti altri. Continuano a portare nel mondo nuove creazioni: colonne sonore, libri d’arte, concerti, performance. Nel 2024 presentano il loro terzo libro-leporello, Cumu è sula la strata, con disegni di Mimmo Paladino. In equilibrio costante tra poesia e canto, tra memoria arcaica e inquietudini contemporanee, i Fratelli Mancuso rinnovano in ogni opera un antico grido di umanità. Attraverso i loro versi e le loro armonie polivocali, le vicende del nostro tempo trovano un luogo di ascolto, di compassione e di resistenza civile.
Il concerto di sabato 20 affida alla nudità della voce e a una scelta attenta degli strumenti il compito di guidare il pubblico attraverso le tappe più significative del percorso umano e musicale dei Fratelli Mancuso. Canzoni, canti sacri a cappella, narrazioni, poesia, insieme formano l’ordito di una trama dove musica e vita si intrecciano in una armonica figura di espressività e passione. Teatro di questo viaggio, oggi come in passato, è la Sicilia, bussola della loro ricerca continua e ponte tra le opposte sponde del mare Mediterraneo, da cui lanciare lo sguardo su affinità e accordi di poesia e di musica.
Ancora una volta l’isola, l’intima isola, incandescente come un meteorite caduto sul cuore; anche quando lontana fa tremare la voce, si fa sussurrare e gridare e cantare, nelle mille e mille modulazioni di accenti, cadenze, melismi: un alfabeto che risuona e di volta in volta si fa memoria. Si percorrono i suoi sentieri attraversando, con il canto, paesi e lingue: siciliano, arabo, spagnolo, latino, greco, la lingua immaginata dei migranti in viaggio sul Canale di Sicilia, con l’anima sospesa su un barcone, come sul ciglio di un nero precipizio, nella ormai quotidiana lotta della vita contro la morte.
Enzo Mancuso: canto, chitarra. Saz baglama , saz divan, ghironda, violino, sipsy.
Lorenzo Mancuso: canto, chitarra. Harmonuim, percussioni
Ogni Altro Suono, diretta da Donato Epiro e prodotta da Ramdom con il sostegno del Ministero
della Cultura – FNSV, si conferma così come un progetto multidisciplinare di concerti, residenze e performance, un luogo d’incontro di suoni, linguaggi e identità differenti.
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Carnevale Corsano e Capo di Leuca: i temi scelti dai gruppi in gara
Le sfilate della 42esima edizione si svolgeranno nei grandi viali della zona industriale cittadina nelle giornate dell’8, del 15 e del 17 febbraio prossimi
Quattro storiche scuole di carristi, centinaia di volontari, quintali di carta, ferro, colla e colori, un’infinita immaginazione.
Sono questi i primi numeri della 42ma edizione del «Carnevale di Corsano e del Capo di Leuca», la cui macchina organizzativa si è messa in moto nelle scorse settimane, con i cartapestai che stanno lavorando a pieno ritmo all’interno dei capannoni della zona industriale di Corsano (Lecce).
A contendersi l’ambito trofeo messo in palio dalla Pro Loco presieduta da Salvo Bleve saranno quattro gruppi. Le sfilate si svolgeranno nei grandi viali della zona industriale cittadina nelle giornate dell’8, del 15 e del 17 febbraio prossimi.
I nomi dei carri in gara ancora non vengono svelati, intanto trapelano le tematiche affrontate, in quello che viene definito “il più bel Carnevale del Salento”, dove la maestosità delle opere fa competere a pieno titolo questa kermesse con altri carnevali storici pugliesi e non solo.
Il gruppo “Quelli che il Macello” di Corsano, guidato dal capocarrista Carlo Morrone, si presenterà con una squadra ampliata e una costruzione ancora più grande rispetto a quella che ha concorso l’anno passato, proponendo come soggetto il vaso di pandora con fiamme che si aprono e chiudono. Dal vaso usciranno i mali come l’indifferenza, la sofferenza, la malattia e la morte, ma anche la speranza.
Il gruppo “Picca ma boni” di Patù, capitanato dai capicarristi Francesco De Nuccio e Sergio Abaterusso, punta sul coinvolgimento dei giovani e presenterà la magia del Carnevale ambientata a Venezia, città delle maschere per eccellenza, dove un gondoliere accompagna un bambino che fotografa le meraviglie su un ponte. Il messaggio lanciato è quello di voler insegnare lo spirito costruttivo del Carnevale, ricco di fantasia, dove i ragazzi raccolgono il testimone dai più grandi per continuare questa meravigliosa avventura.
Il gruppo “Mare di guai”, coordinato dal capocarrista Marco Chiarello, affronterà il tema della stessa festa del Carnevale, interpretandola e leggendola come un vettore per il divertimento, approfondendo proprio sui preparativi necessari a sviluppare un grande avvenimento, accostando una riflessione su ciò che resta al termine dell’evento.
Il gruppo “Mir”, diretto dal capocarrista Roberto Buccarello, si presenterà con una giostra dove i principali protagonisti saranno i bambini, liberi di divertirsi nel pieno spirito del Carnevale. Non mancheranno gli elementi ironici e la satira, con due figure politiche che verranno rappresentate come i mali e i simboli di una situazione da “Paese dei balocchi”.
In questi giorni i volontari cartapestai sono impegnati giorno e notte per l’allestimento delle gigantesche strutture. Lo fanno all’interno dei capannoni comunali messi a disposizione dell’amministrazione comunale, che quest’anno ha stanziato circa 13mila euro per alcuni lavori di adeguamento delle strutture.
«Il Carnevale di Corsano e del Capo di Leuca rappresenta oggi una delle espressioni più vive e significative della nostra comunità – le parole del sindaco Francesco Caracciolo – negli anni questa manifestazione ha superato i confini locali, assumendo una dimensione territoriale più ampia e diventando un appuntamento riconosciuto e atteso in tutto il Capo di Leuca. Un ruolo centrale in questo percorso è svolto dai nostri carristi – sottolinea – donne e uomini che, con dedizione, creatività e una straordinaria abilità artigianale, danno vita ai meravigliosi carri in cartapesta che ogni anno emozionano cittadini e visitatori. Il loro lavoro non è soltanto espressione artistica, ma un vero patrimonio culturale che valorizza tradizioni e saperi che meritano di essere custoditi e tramandati. Come Amministrazione – evidenzia – abbiamo sempre creduto in questo progetto e abbiamo investito energie e risorse per sostenere chi, con passione e sacrificio, si impegna nella realizzazione di opere che sono autentici capolavori. Lo sforzo compiuto è il segno concreto della nostra volontà di accompagnare e far crescere un evento che, oltre a unire e divertire, racconta la storia, l’identità e l’ingegno del nostro territorio. Il Carnevale di Corsano è una festa della comunità, costruita dalla comunità. Sarà sempre nostro impegno – assicura – continuare a valorizzarla e sostenerla, perché rappresenta ciò che siamo e ciò che vogliamo promuovere ben oltre i confini del nostro paese»

«Dall’anno scorso il Carnevale è scresciuto e ora vogliamo che ognuna delle quattro scuole di cartapesta abbia i suoi spazi – spiega l’assessore alla cultura Paola Orlando – abbiamo demolito un muro ad un capannone della zona industriale creando un ingresso con il montaggio di un grande cancello. Abbiamo valutato positivamente l’impegno della Pro Loco a voler proseguire la manifestazione nei grandi spazi della zona industriale e abbiamo dato ascolto ai carristi per non ridurre la maestosità dei carri che verranno presentati in gara. Speriamo di entrare nel circuito dei carnevali storici – è il suo auspicio – vogliamo crescere e partiamo dalla grande volontà dimostrata da tutti. Sono orgogliosa per l’amore e la passione che si percepiscono – conclude – e che rinforzano lo spirito di comunità».
«Dopo la straordinaria prova dello scorso anno, in cui sperimentammo il percorso nella sona industriale – è l’intervento del presidente della Pro Loco, Salvo Bleve – siamo impegnati a pieno regime nella preparazione di uno degli eventi di maggiore attrazione in Puglia, capace di richiamare sul nostro territorio migliaia di visitatori. Certamente lo sforzo organizzativo è enorme – aggiunge – ma grazie all’impegno dell’intero direttivo della Pro Loco e dei tantissimi soci volontari che mi onoro di rappresentare – rimarca – puntiamo ad ampliare ancora di più gli orizzonti, cercando di coinvolgere le nuove generazioni in un progetto straordinario».
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