Appuntamenti
Danzare La Terra Pro a Corsano
Fino al 30 maggio il Lug Centro Culturale ex Macello di Corsano ospita la residenza artistica, ideata e realizzata da Tarantarte con il sostegno del Ministero della cultura e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”: stage intensivi, attività didattiche e performative con Maristella Martella e le insegnanti di Tarantarte, Roberto Castello e Vincenzo Santoro. Sabato 29 e domenica 30 maggio la “restituzione finale”
Francesco Bax, Francesca Chiatante, Riccardo Cananiello, Silvia Ciardo, Lucrezia Gabrieli, Umberto Gesi, Monia L’Abbate, Claudia Sarcinella sono le danzatrici e i danzatori under 35 protagonisti di Danzare la terra Pro.
Da oggi e fino a domenica 30 maggio gli spazi esterni e interni del LUG Centro Culturale Ex Macello di Corsano, in provincia di Lecce, ospiteranno “in presenza” le attività della residenza artistica ideata da Tarantarte, diretta da Maristella Martella e Roberto Castello, realizzata con il sostegno del Ministero della cultura e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.
Roberto Castello (Foto RobySchirer)
Maristella Martella
Durante la residenza gli otto partecipanti – selezionati dopo l’analisi dei curricula e delle esperienze maturate delle oltre quaranta candidature giunte alla open call – seguiranno stage intensivi, attività didattiche e performative guidate da Manuela Rorro e Silvia De Ronzo, insegnanti della scuola Tarantarte, da Maristella Martella, direttrice artistica e coreografa della compagnia, e da Roberto Castello, fondatore di ALDES (associazione di artisti che dal 1993 produce e promuove opere di sperimentazione coreografica, muovendosi tra danza, teatro e arti visive), tra i massimi esponenti e sperimentatori della danza contemporanea in Italia e coreografo del Concertone de La Notte della Taranta nel 2015. Un incontro di approfondimento sarà tenuto invece da Vincenzo Santoro, responsabile del Dipartimento Cultura e Turismo delll’Anci – Associazione nazionale dei Comuni italiani, apprezzato studioso di musica popolare e curatore di un archivio multimediale della musica salentina (libri, cd, tesi di laurea, articoli, dvd) con un’attenzione particolare al vasto movimento di folk-revival che ha caratterizzato il territorio pugliese negli ultimi anni, ospitato dal 2019 proprio dal Lug di Corsano.
Sabato 29 e domenica 30 maggio (programma ancora in via di definizione) Danzare la terra si concluderà con due appuntamenti di “restituzione” del lavoro svolto durante la residenza che intende offrire strumenti teorici e pratici a coloro che si avvicinano allo studio e alla interpretazione dei riti del Mediterraneo attraverso il linguaggio coreutico al fine di supportare la creatività dei giovani artisti. Il progetto, dedicato alla creazione e ricerca coreografica, vuole recuperare l’importanza del rito che da sempre è presente nelle comunità del sud Italia e del Mediterraneo. La ritualità che crea legami e costruisce ricchezza sociale in un territorio che di sé ha ancora tanto da scoprire.
«Da tanti anni portiamo avanti Danzare la terra, un laboratorio residenziale nel quale invitiamo a Corsano e nel sud Salento artisti da ogni parte d’Italia e del mondo per conoscere il territorio, le sue tradizioni e lavorare con noi all’interno della nostra ricerca sulle danze popolari che portiamo avanti da una ventina d’anni», sottolinea Maristella Martella.
«Grazie invece a questo progetto riservato agli Under 35 e sostenuto dal Ministero della Cultura e da Siae abbiamo voluto invitare Roberto Castello, con il quale abbiamo avuto modo di lavorare nel 2015 per il Concertone della Notte della Taranta, un’edizione speciale e impegnativa dal punto di vista emotivo che arrivava a pochi mesi dalla scomparsa di Sergio Torsello, direttore artistico del festival e grande amico di tutte noi. Con Sergio, ragionavamo spesso sulla commistione tra danza popolare e danza contemporanea, cercando nuove vie e contaminazioni», prosegue. «In quell’occasione, con la guida di Roberto riuscimmo in poco tempo a togliere di mezzo una serie di cliché e luoghi comuni, sia estetici che coreutici. Avere Roberto qui per una settimana è dunque per noi e per tutti i partecipanti una grande opportunità. Perché potremmo interrogarlo e interrogarci su tante questioni e sul perché ha ancora senso portare in scena i vecchi riti. Durante la prima settimana i partecipanti e le partecipanti – che provengono sia dal tradizionale sia dal contemporaneo – avranno modo di approfondire con noi passi e coreografie delle danza popolari di tutto il Sud Italia e non solo. E poi dopo si “ricomincerà” con Roberto».
«Per me è un grande piacere tornare nel Salento dove, sei anni fa, è partito un percorso rilevante per la mia riflessione sulla danza», esordisce Roberto Castello. «Per me, l’incontro con La Notte della Taranta e con la pizzica è arrivato in concomitanza con altri eventi che mi hanno portato a guardare con altri occhi alle danze popolari. Alcune riflessioni sul senso anche sociale del danzare sono ancora molto presenti nel mio lavoro. In questi anni ho guardato alle altre forme il ballo, cercando di costruire varianti rispetto alla mia formazione. Io credo che esitano ancora spazi da esplorare per ripensare e rimettere in gioco alcune dinamiche delle danze popolari e per trovare un senso nuovo».
«L’incontro valorizzerà questo piccolo tesoretto dell’archivio multimediale custodito a Corsano. Partendo da questa grande narrazione che riguarda il Salento e la sua storia culturale cercheremo di rappresentare la complessità di questi argomenti che i partecipanti dovranno fare propri per darne una interpretazione personale» evidenzia Vincenzo Santoro. «Il bello della tradizione popolare è che è molto densa e che è fortemente imperniata sulla storia culturale del territorio. E poi c’è il tema del tarantismo che ha una storia di riflessioni molto colte e di documentazioni antiche. L’idea è quella di dare un racconto sintetico di questo sentiero in modo che i ragazzi possano rendersi conto che quello che stanno manipolando è una cosa significativa e possano trarre alcune spunti per approfondire».
Appuntamenti
Carnevale Corsano e Capo di Leuca: i temi scelti dai gruppi in gara
Le sfilate della 42esima edizione si svolgeranno nei grandi viali della zona industriale cittadina nelle giornate dell’8, del 15 e del 17 febbraio prossimi
Quattro storiche scuole di carristi, centinaia di volontari, quintali di carta, ferro, colla e colori, un’infinita immaginazione.
Sono questi i primi numeri della 42ma edizione del «Carnevale di Corsano e del Capo di Leuca», la cui macchina organizzativa si è messa in moto nelle scorse settimane, con i cartapestai che stanno lavorando a pieno ritmo all’interno dei capannoni della zona industriale di Corsano (Lecce).
A contendersi l’ambito trofeo messo in palio dalla Pro Loco presieduta da Salvo Bleve saranno quattro gruppi. Le sfilate si svolgeranno nei grandi viali della zona industriale cittadina nelle giornate dell’8, del 15 e del 17 febbraio prossimi.
I nomi dei carri in gara ancora non vengono svelati, intanto trapelano le tematiche affrontate, in quello che viene definito “il più bel Carnevale del Salento”, dove la maestosità delle opere fa competere a pieno titolo questa kermesse con altri carnevali storici pugliesi e non solo.
Il gruppo “Quelli che il Macello” di Corsano, guidato dal capocarrista Carlo Morrone, si presenterà con una squadra ampliata e una costruzione ancora più grande rispetto a quella che ha concorso l’anno passato, proponendo come soggetto il vaso di pandora con fiamme che si aprono e chiudono. Dal vaso usciranno i mali come l’indifferenza, la sofferenza, la malattia e la morte, ma anche la speranza.
Il gruppo “Picca ma boni” di Patù, capitanato dai capicarristi Francesco De Nuccio e Sergio Abaterusso, punta sul coinvolgimento dei giovani e presenterà la magia del Carnevale ambientata a Venezia, città delle maschere per eccellenza, dove un gondoliere accompagna un bambino che fotografa le meraviglie su un ponte. Il messaggio lanciato è quello di voler insegnare lo spirito costruttivo del Carnevale, ricco di fantasia, dove i ragazzi raccolgono il testimone dai più grandi per continuare questa meravigliosa avventura.
Il gruppo “Mare di guai”, coordinato dal capocarrista Marco Chiarello, affronterà il tema della stessa festa del Carnevale, interpretandola e leggendola come un vettore per il divertimento, approfondendo proprio sui preparativi necessari a sviluppare un grande avvenimento, accostando una riflessione su ciò che resta al termine dell’evento.
Il gruppo “Mir”, diretto dal capocarrista Roberto Buccarello, si presenterà con una giostra dove i principali protagonisti saranno i bambini, liberi di divertirsi nel pieno spirito del Carnevale. Non mancheranno gli elementi ironici e la satira, con due figure politiche che verranno rappresentate come i mali e i simboli di una situazione da “Paese dei balocchi”.
In questi giorni i volontari cartapestai sono impegnati giorno e notte per l’allestimento delle gigantesche strutture. Lo fanno all’interno dei capannoni comunali messi a disposizione dell’amministrazione comunale, che quest’anno ha stanziato circa 13mila euro per alcuni lavori di adeguamento delle strutture.
«Il Carnevale di Corsano e del Capo di Leuca rappresenta oggi una delle espressioni più vive e significative della nostra comunità – le parole del sindaco Francesco Caracciolo – negli anni questa manifestazione ha superato i confini locali, assumendo una dimensione territoriale più ampia e diventando un appuntamento riconosciuto e atteso in tutto il Capo di Leuca. Un ruolo centrale in questo percorso è svolto dai nostri carristi – sottolinea – donne e uomini che, con dedizione, creatività e una straordinaria abilità artigianale, danno vita ai meravigliosi carri in cartapesta che ogni anno emozionano cittadini e visitatori. Il loro lavoro non è soltanto espressione artistica, ma un vero patrimonio culturale che valorizza tradizioni e saperi che meritano di essere custoditi e tramandati. Come Amministrazione – evidenzia – abbiamo sempre creduto in questo progetto e abbiamo investito energie e risorse per sostenere chi, con passione e sacrificio, si impegna nella realizzazione di opere che sono autentici capolavori. Lo sforzo compiuto è il segno concreto della nostra volontà di accompagnare e far crescere un evento che, oltre a unire e divertire, racconta la storia, l’identità e l’ingegno del nostro territorio. Il Carnevale di Corsano è una festa della comunità, costruita dalla comunità. Sarà sempre nostro impegno – assicura – continuare a valorizzarla e sostenerla, perché rappresenta ciò che siamo e ciò che vogliamo promuovere ben oltre i confini del nostro paese»

«Dall’anno scorso il Carnevale è scresciuto e ora vogliamo che ognuna delle quattro scuole di cartapesta abbia i suoi spazi – spiega l’assessore alla cultura Paola Orlando – abbiamo demolito un muro ad un capannone della zona industriale creando un ingresso con il montaggio di un grande cancello. Abbiamo valutato positivamente l’impegno della Pro Loco a voler proseguire la manifestazione nei grandi spazi della zona industriale e abbiamo dato ascolto ai carristi per non ridurre la maestosità dei carri che verranno presentati in gara. Speriamo di entrare nel circuito dei carnevali storici – è il suo auspicio – vogliamo crescere e partiamo dalla grande volontà dimostrata da tutti. Sono orgogliosa per l’amore e la passione che si percepiscono – conclude – e che rinforzano lo spirito di comunità».
«Dopo la straordinaria prova dello scorso anno, in cui sperimentammo il percorso nella sona industriale – è l’intervento del presidente della Pro Loco, Salvo Bleve – siamo impegnati a pieno regime nella preparazione di uno degli eventi di maggiore attrazione in Puglia, capace di richiamare sul nostro territorio migliaia di visitatori. Certamente lo sforzo organizzativo è enorme – aggiunge – ma grazie all’impegno dell’intero direttivo della Pro Loco e dei tantissimi soci volontari che mi onoro di rappresentare – rimarca – puntiamo ad ampliare ancora di più gli orizzonti, cercando di coinvolgere le nuove generazioni in un progetto straordinario».
Appuntamenti
La Festa di Santa Lucia a Tricase
“Restituire a questo luogo la vitalità e la socialità che merita, trasformandola in un vero luogo d’incontro, non solo di passaggio”
Mercatini natalizi, musica, giochi per bambini, prodotti tipici locali, dalle 18:30 in Piazza Santa Lucia a Tricase.
Quest’anno, dopo l’importante riqualificazione di Piazza Santa Lucia, i commercianti del rione hanno sentito forte la volontà di animarla anche dal punto di vista sociale. Insieme all’Amministrazione Comunale, il GAL (Gruppo di Azione Locale), l’Associazione Commercianti, la ProLoco e la Parrocchia, è nata “La Festa di Santa Lucia”, un evento nell’evento.
Dopo la tradizionale Fiera mattutina, il 13 dicembre dalle ore 18:30 la piazza si trasformerà in un angolo natalizio: si potranno esplorare i mercatini con artigianato e regali, ascoltare musica e spettacoli culturali, e i più piccoli saranno intrattenuti da giostrine e animazione. Non mancherà lo street food a km 0.
“Il nostro obiettivo è restituire a Piazza Santa Lucia la vitalità e la socialità che merita, trasformandola in un vero luogo d’incontro, non solo di passaggio“, scrivono in una nota i commercianti.
Tutti i cittadini sono invitati a partecipare, per assaggiare i nostri prodotti, godere dell’atmosfera natalizia e condividere momenti spensierati.
Appuntamenti
A Marittima un incontro che profuma di buono
Un pomeriggio speciale dedicato a un abbinamento che scalda cuore e sensi: cioccolata di Modica e rum presso la Bottega Equo e Solidale di Marittima
Il 14 dicembre un pomeriggio speciale dedicato a un abbinamento che scalda cuore e sensi: CIOCCOLATA DI MODICA e RUM presso la Bottega Equo e Solidale di Marittima (Diso).
La cioccolata arriva dal Laboratorio Don Puglisi, una realtà che unisce tradizione e solidarietà. Qui la cioccolata viene ancora lavorata a freddo, secondo l’antica tecnica modicana: questo permette di mantenere intatti aroma, consistenza granulosa e proprietà delle materie prime. Ogni tavoletta è frutto di un lavoro che sostiene percorsi di autonomia e dignità per persone in difficoltà. Una dolcezza che fa bene due volte: al palato e al cuore.
🕯️ Atmosfera rilassante, luci soffuse, musica soft e il calore di un incontro che profuma di buono.
⏰ Dalle 17:00 alle 20:30
📍 Presso la Bottega Equo-Solidale Marittima – Via Conciliazione, 11
📞 Info: 338 7768095
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