Appuntamenti
Giornata del Contemporaneo nel Parco Paduli
Il museo Miab di San Cassiano stimola una riflessione sul paesaggio pugliese, seguendo i segni lasciati dalle attività di cavatura. Sabato 12 ottobre, dalle 17,30, in via Monticelli 1 a San Cassiano

Il museo Miab (Museo Iconografico di Arte Bizantina) di San Cassiano aderisce alla 15esima edizione della Giornata del Contemporaneo indetta per domani, sabato 12 ottobre.
Dal 2005 infatti, AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani) dedica all’arte contemporanea e al suo pubblico “La Giornata del Contemporaneo”.
I musei associati ad AMACI, accanto a tutte le istituzioni del Paese che liberamente decidono di aderire all’iniziativa, aprono le loro porte per un’iniziativa ricca di eventi, mostre, conferenze e laboratori.
Per l’occasione, il museo Miab presenta Villaggio Cavatrulli, il recente lavoro dell’artista Fabrizio Bellomo che traccia una mappatura delle cave della regione.
L’artista mette in connessione quest’insieme di elementi isolati e residuali individuati dopo attente esplorazioni.
La Puglia, dal Salento alla terra di Bari, è vista come una grande scultura cavata nella pietra, un “arcipelago architettonico di scarto, un insieme di architetture di risulta, scarti della produzione e della messa a valore che diventano un paradigma di riflessione”.
Nel giugno del 2019, Villaggio Cavatrulli è stato scelto per rappresentare la Puglia nel secondo volume della collana “XXI. Guide d’artista”, curata da Giacomo Zaganelli e Alberto Salvadori per CentroDi.
La collana ha l’intenzione di costruire un percorso di esplorazione e conoscenza alternativo agli itinerari turistici tradizionali.
Essa è una ricerca sul territorio, compiuta da artisti che, attraverso il loro lavoro, creano una inusuale e ripensata visione del Bel Paese
IL PROGRAMMA DI SABATO 12
Ore 17,30: apertura del museo Miab (via Monticelli n°1 a San Cassiano); esposizione dell’opera “Villaggio Cavatrulli” di Fabrizio Bellomo.
Ore 19, presso la chiesa rupestre Madonna della Consolazione, sottostante il museo Miab, LibrInScatola nel Parco Paduli: presentazione del volume di Fabrizio Bellomo, “XXI. Guide d’artista. 2. Villaggio Cavatrulli“; l’autore dialoga con l’architetto Laura Basco.
La partecipazione alle iniziative è gratuita.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra le associazioni LUA, Abitare i Paduli e La Scatola di Latta, con il patrocinio dell’Unione dei Comuni delle Terre di Mezzo.
Il MIAB (Acronimo di Museo Iconografico dell’Arte Bizantina è luogo esperienziale e archivio fotografico che cataloga, documenta e rende consultabile il patrimonio iconografico delle numerose chiese, rupestri e non, presenti nel territorio dei Comuni del Parco dei Paduli e del Sistema Ambientale e Culturale delle Serre Salentine.
Il MIAB è un piccolo museo in divenire, un cantiere di ricerca in continua evoluzione per fornire ai propri visitatori strumenti utili alla fruizione di questo complesso patrimonio culturale.
LibrInScatola nel Parco Paduli
Dalle piazzette alle chiese, dalle corti ai palazzi storici, ai megaliti, fino in aperta campagna.
Infiniti posti nel Parco Paduli si rivelano adatti per promuovere la cultura.
E infiniti modi si possono sperimentare per diffondere produzioni culturali e favorire il sapere, stimolare il rispetto per la cultura dei luoghi, nello spirito della relazione e del confronto.
Da questa considerazione nasce la rassegna civico – culturale “LibrInScatola nel Parco Paduli”, ideata da La Scatola di Latta e da Abitare i Paduli per creare una piattaforma condivisa di conoscenza.
Link evento fbook: La giornata del contemporaneo nel Parco Paduli.
Per info: 3775341053
Appuntamenti
Voci, volti, immagini per ricordare via D’Amelio
Tricase, a distanza di 33 anni dalla strage che strappò alla vita il giudice Paolo Borsellino e 5 agenti della sua scorta, accoglie un momento d’incontro che mira non solo a tenere viva la memoria, ma anche a pretendere da ciascuno, come singolo e come comunità, uno sforzo quotidiano nel contrastare la violenza criminale

A distanza di 33 anni, la strage di via D’Amelio continua a farci riflettere.
La morte del giudice Paolo Borsellino e di cinque agenti della sua scorta ha colpito nel profondo l’anima dell’intero Paese, che ancora attende che sia raccontata tutta la verità su quanto accadde.
Responsabilità, impegno, coraggio di costruire una società più libera e giusta: sono questi i valori fondamentali che sgorgano dal ricordo di quella strage e dal sacrificio di servitori e servitrici dello Stato.
Ciascuno, negli anni, ha maturato un racconto personale di quel triste giorno della nostra Repubblica, che dipende dalla propria sensibilità, dalle esperienze vissute e dall’orizzonte che ci troviamo davanti.
Nasce da qui l’idea di un evento per ricordare quel triste giorno e le sue vittime. Il Comune di Tricase con Pari associazione culturale organizza per sabato 19 luglio un incontro in cui amministratori e amministratrici; operatori e operatrici culturali; artisti e artiste, leggeranno un proprio pensiero originale su via D’Amelio e sull’eredità culturale di Paolo Borsellino, dando luogo a un incontro e a uno scambio di riflessioni che aiuti non solo a tenere viva la memoria, ma anche a pretendere da noi, come singoli e come comunità, uno sforzo quotidiano nel contrastare la violenza criminale.
Gli scritti, le suggestioni e le immagini saranno poi raccolti in un unico taccuino, che sarà successivamente messo a disposizione di tutti e tutte.
Durante la serata, Elena Sansò curerà una performance artistica sul tema.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Antonio De Donno e della vicesindaca Francesca Longo, parteciperanno alla serata: Dario Melissano, già componente della scorta di Giovanni Falcone; Monica Accogli, sindacalista FILCAMS-CGIL; Matteo Cosi, consigliere comunale di Montesano Salentino; Sandra Musarò, docente del Comprensivo “Via Apulia” di Tricase (che accompagnerà una delegazione di studentesse e studenti); Lucia Ricchiuto, con una delegazione del Kitri Ballet; Federica Francesca Ricchiuto, Presidente del Consiglio Comunale di Specchia; Luigi Cossa, Presidente Kairos ODV; una rappresentanza di Gynnika Sport di Miggiano.
Appuntamento presso l’atrio di Palazzo Gallone, a partire dalle ore 20.
Appuntamenti
L’Albero della Via Crucis di Matino
In mostra i lavori preparatori dell’imponente Via Crucis realizzata da De Filippi per il muro perimetrale del locale cimitero nuovo. Il sindaco Toma: «Segno della continuità tra arte, spiritualità e identità del territorio»

“L’Albero della Via Crucis” è la mostra di Fernando De Filippi, artista di rilievo internazionale e protagonista della scena contemporanea italiana.
De Filippi esporrà le suggestive sale del palazzo marchesale Del Tufo di Matino da domani (inaugurazione dalle ore 20) e saranno visitabili fino al 2 agosto.
La mostra, curata da Salvatore Luperto e Anna Panareo, propone i lavori preparatori dell’imponente Via Crucis realizzata da De Filippi per il muro perimetrale del cimitero nuovo di Matino.
Un ciclo di quattordici stazioni in ceramica invetriata con lunetta a tutto sesto (di 240 cm x 120) completate da due lastre quadrate raffiguranti Cristo risorto. Il progetto nasce da una riflessione profonda sui temi del sacrificio, della rinascita e della memoria collettiva, utilizzando il linguaggio grafico e simbolico dell’albero come elemento centrale.
Le opere esposte, caratterizzate da una raffinata tecnica incisoria e da una potente carica emotiva, saranno ospitate fino al 2 agosto al MACMa (Museo d’Arte Contemporanea di Matino), che torna oggi ad abitare lo spazio urbano e culturale del paese in una nuova veste espositiva.
Il sindaco Giorgio Salvatore Toma sottoline l’importanza dell’iniziativa: «Accogliere ancora una volta Fernando De Filippi a Matino è per noi motivo di orgoglio e segno della continuità tra arte, spiritualità e identità del territorio. “L’Albero della Via Crucis” è un’opera che parla alla coscienza collettiva e restituisce al nostro palazzo marchesale il ruolo di luogo vivo di cultura e riflessione. Invito tutta la cittadinanza e i visitatori a lasciarsi coinvolgere dalla forza simbolica di questo progetto».
L’iniziativa del Comune di Matino intende offrire al pubblico un’occasione di riflessione sul senso della sofferenza, della redenzione e dell’identità culturale, attraverso l’esperienza estetica dell’arte contemporanea.
Alessano
Alessano: è stata una esibizione di cavalli e cavalieri ricca ed emozionante
L’esibizione degli Amici del Murgese ASD, di Alessano, si è svolta con successo e ha registrato una buona affluenza di pubblico…

Le aziende raccontano (pubbliredazionale)
L’esibizione del 13 luglio scorso, degli Amici del Murgese ASD, di Alessano, si è svolta con successo e ha registrato una buona affluenza di pubblico.
L’evento si è aperto con un numero emozionante: gli allievi più piccoli, affiancati dai più esperti, hanno dato vita a una coreografia con slalom, dimostrando affiatamento e spirito di squadra.
La seconda esibizione ha visto protagonisti quattro allievi recenti, che si sono espressi con eleganza seguendo il ritmo della musica. A sorprendere il pubblico è stata anche l’entrata scenica di quattro allievi più esperti, che sono intervenuti al galoppo, arricchendo il numero con energia e dinamismo.
Subito dopo, una giovane puledra di soli due anni, che ha seguito la sua addestratrice in completa libertà. Insieme, hanno eseguito una serie di esercizi pensati per mostrare quanto un cavallo, anche in giovane età, possa sviluppare fiducia e serenità grazie a un legame autentico con chi lo guida.
La quarta esibizione è stata presentata dal presidente dell’associazione insieme a sua figlia: entrambi hanno montato due imponenti stalloni, dimostrando perfetta sintonia e capacità di lavoro congiunto. La quinta esibizione ha avuto come protagonista un giovane stallone alla sua prima esperienza davanti al pubblico.
Nonostante ciò il cavallo ha dimostrato grande sicurezza e affiatamento con il suo cavaliere, confermando la bravura del binomio e il lavoro svolto insieme fino a questo momento. Nella sesta esibizione, due sorelle hanno conquistato il pubblico con una sequenza precisa e armonica di esercizi, tra barriere, circoli e stop, muovendosi in perfetta coordinazione.
A seguire, un momento più leggero con l’asinello Pippo che, sulle note di Lo chiamavano Trinità, ha ricreato la celebre scena del film, strappando sorrisi e applausi a grandi e piccoli.
Tra i momenti più particolari, una coreografia con sette cavalieri: un cavallo, inizialmente montato a pelo, è stato successivamente lasciato completamente solo e libero al centro del campo, rimanendo perfettamente immobile mentre gli altri, a tempo di musica, si muovevano armoniosamente intorno a lui. A chiudere l’evento in bellezza i cavalieri più esperti, che hanno portato tutta la loro esperienza e passione.
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