Appuntamenti
La festa di San Giorgio a Matino
Il sindaco Giorgio Salvatore Toma: «Vivere la tradizione della Festa patronale è un momento importante per tutti noi, un’occasione per riscoprire i legami e gli affetti»

Ritorna, dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia, l’appuntamento più sentito da parte dell’intera comunità di Matino.
Matino dal 1867 festeggia San Giorgio, eroico cavaliere che dimostrò la sua prodezza sconfiggendo un tremendo drago.
La leggenda del Santo giunge da lontano, non solo per l’epoca d’ambientazione, ma anche per il luogo in cui si svolge: si racconta, infatti, che in una città libica vi fosse un grande stagno abitato da un tremendo drago e che il drago fosse solito uccidere tutti gli abitanti della città, emettendo raffiche di fuoco dalle narici.
Per placare la furia della bestia la popolazione ogni giorno era solita donargli due pecore, fino a che il bestiame iniziò a scarseggiare e la gente si vide costretta a sacrificare dei giovani estratti a sorte per placare l’ira funesta del terribile drago.
Un giorno, tra i giovani da sacrificare, venne estratta la figlia del sovrano, ma nel mentre la bella principessa si accingeva a raggiungere la bestia per placare la sua fame, giunse Giorgio, un valoroso guerriero che, sprezzante del pericolo, trafisse il drago con la sua spada, tramortendolo e promise alla città di porre fine alla vita della bestia in cambio della conversione al Cristianesimo di tutti gli abitanti. E così avvenne.
San Giorgio è, dunque, l’icona del bene che sconfigge il male.
La leggenda del valoroso San Giorgio fece, ovviamente, il giro del mondo, approdando anche a Matino dove gli abitanti devoti vi si affidarono in un momento di forte crisi dovuta alla epidemia di peste che sconvolse il borgo.
Si narra che nel 1867, in piena epidemia, San Giorgio compì il miracolo, salvando da morte sicura una moltitudine di fedeli, tra i quali molti bambini.
Da quel momento gli abitanti di Matino ogni anno manifestano solennemente la propria devozione, organizzando celebrazioni religiose e manifestazioni di ogni genere.
Si svolgeranno da oggi fino al 25 aprile, i festeggiamenti civili in onore di San Giorgio, patrono della città, che quest’anno vedono la diretta partecipazione dell’amministrazione comunale nell’organizzazione.
«La celebrazione di San Giorgio Martire», precisa il sindaco Giorgio Salvatore Toma, «è un appuntamento atteso da tutta la Comunità nonché l’occasione per testimoniare la nostra adesione ai valori della fede e della tradizione. Quest’anno, in particolare, vede la nostra amministrazione coinvolta in prima persona nella realizzazione dell’evento. Ciò è stato reso possibile anche grazie alla collaborazione fattiva di numerose persone e aziende che, con grande spirito di sacrificio, devozione e senso di unità, hanno contribuito, a vari livelli, alla preparazione dei diversi appuntamenti. Per questo sono particolarmente grato a loro e a quanti vorranno ulteriormente aiutarci».
È stato messo a disposizione, infatti, un conto corrente sul quale è possibile effettuare una donazione per contribuire alle spese per la realizzazione della manifestazione con il seguente IBAN: IT E052 6279 748T 2099 000 331 BIC/SWIFT: BPPUIT33 intestato alla Tesoreria Comunale (per info contattare il numero di telefono 392/4079238).
Il programma della festa prevede numerosi appuntamenti.
Quest’oggi si terrà l’inaugurazione della biblioteca comunale presso il Palazzo Marchesale intitolata a Giuseppe Schiavano e l’apertura della mostra fotografica dedicata a S. Giorgio.
Domani, “Matino calls Music”: in piazza San Giorgio, dalle 22, i concerti di Sara Vita e Chiara, Mattune & Rockin’roots band,
Nutriazionisti.
Lunedì 25 è in programma previsto il concerto bandistico della Banda “Città di Bracigliano”; il divertimento scenderà in strada con la Salento Street Band; in serata il live della band Nessuna pretesa, cui seguirà il consueto spettacolo pirotecnico.
«Vivere la tradizione della Festa patronale è un momento importante per tutti noi, un’occasione per riscoprire i legami e gli affetti. L’augurio che faccio ai miei concittadini ed agli ospiti», conclude il Sindaco Toma, «è che l’esempio di San Giorgio possa infondere nei cuori delle persone il desiderio e il coraggio di vivere in serenità questo arduo presente e di non smarrire la speranza per un futuro migliore».
Appuntamenti
Ruffano verso il Venerdì Santo nel segno della tradizione
Il programma che quest’anno prevede anche una novità con il coinvolgimento dei bambini, in scia ad un’antica usanza

Da secoli immemorabili i ruffanesi si sono sempre distinti per i riti caratteristici della Settimana Santa, che fino a qualche decennio fa erano inaugurati dalla Processione del Perdono nella Domenica delle Palme, durante la quale i membri delle due Confraternite camminavano scalzi, incappucciati, coronati di spine e si scuotevano la schiena con le “discipline” o legavano al proprio corpo delle pietre pesanti, appunto, le “pisare”, come segno di penitenza.
Anche quest’anno si ripete l’appuntamento a partire dal Giovedì Santo con le celebrazioni in Coena Domini e la visita degli altari della reposizione detti impropriamente “sepolcri” nelle varie chiese e monumenti del Borgo fino a notte fonda.
Tra i riti della Settimana Santa la processione del Venerdì Santo è certamente quello più partecipato ed atteso. Ad aspettare insieme all’Addolorata la statua del Cristo Morto, sarà come ogni anno una folla silenziosa, schierata lungo i marciapiedi delle strade: un lungo e lento cammino con i confratelli incappucciati, alternato da preghiere, rumore delle “trozzule”, marce funebri e con i suggestivi Inni Ruffanesi a Gesù morto “O genti che passate” e alla Vergine Addolorata “Ai tuoi piedi” eseguiti da un coro di oltre 70 donne, custodi di un’antica tradizione orale.

Donne vestite di nero e col velo sul capo, simbolo di lutto, che oltre a raccontare la storia della Passione, sono donne che protestano, piangono, gridano per un mondo pieno di dolore, tragedie, ingiustizie e guerre.

La novità di quest’anno è la ripresa di una vecchia usanza: oltre 30 bambini indosseranno le vesti da angioletti ed accompagneranno il Cristo Morto, trasportando lentamente i Simboli della Passione.

Il programma della Solenne Processione: ore 21:30 partenza del simulacro dell’Addolorata dalla chiesa di San Francesco verso piazza N. Sauro. Accoglienza del Cristo Morto, esecuzione dell’antico inno e inizio della processione tra le strade del paese. A conclusione della processione, sosta in Chiesa Madre, con predicazione e benedizione. Segue il momento più suggestivo: il “saluto” che l’Addolorata rivolge a Gesù morto prima di incamminarsi per rientrare nella Confraternita.
Appuntamenti
Tricase: Brothers in Arms, la musica di Mark Knopfler
Serata dedicata a Mark Knopfler e alla sua musica giovedì 27 aprile al Cinema Moderno

Serata dedicata a Mark Knopfler al Cinema Moderno di Tricase.
L’appuntamento è per giovedì 27 aprile con ingresso alle ore 20.30 ed inizio in programma per le 21.
Per l’occasione si esibiranno dal palco: Rocco Mastrolia (voce e chitarra), Massimiliano Gaballo (batteria), Pasquale Chirivì (basso e cori), Marco Grendene (chitarra, lap steel e cori), Maurizio Mariano (tastiere e pianoforte), Gabriella Prinari (flauto traverso) e Mauro Esposito (sassofoni)
«La musica di Mark Knopfler, leader dei “mitici” Dire Straits le sue scelte, la vita stessa hanno sempre avuto per direzione», spiega Rocco Mastrolia, «l’uomo e la sua possibilità di essere migliore. Credo sia utile diffondere, al nostro meglio, l’opera di uomini e di donne che esistono e sono esistiti dediti al bene, con onestà e semplicità. Perciò, suono, la sua/mia musica».
Per info e biglietti: https://oooh.events/evento/themusicofmarkknopfler-biglietti/
Prezzo del biglietto Euro 12,50
Appuntamenti
Armi di Libertà: insieme contro ogni forma di violenza a Taurisano
Dibattito presso la sede consiliare sabato 1° aprile, in occasione in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Tra i partecipanti il parroco specchiese antimafia don Antonio Coluccia, Fondatore dell’Opera don Giustino e l’ex Procuratore Nazionale Antimafia, Francesco Mandoi. Il sindaco Guidano: «È bene che si parli con i cittadini, ed è bene che questo discorso si porti anche in altri luoghi, come nelle scuole. Conoscere le regole della comunità crea il presupposto per una convivenza civile»

Si svolgerà sabato 1° aprile, alle ore 17,30, presso la Sala Consiliare di Taurisano (Via A. De Gasperi) l’incontro dal titolo “Armi di Libertà: insieme contro ogni forma di violenza”.
Il dibattito, organizzato dal Comune di Taurisano, vuole sensibilizzare la cittadinanza all’importante tema della Legalità in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che Libera promuove ogni anno.
«Taurisano torna, con un dibattito pubblico, a parlare di Legalità», ha ricordato il sindaco di Taurisano Luigi Guidano, «esperienze importanti come questa sono state fatte anche dieci anni fa, quando a Taurisano abbiamo avuto presenze autorevoli ad affrontare questo tema. Parlare di legalità in una comunità è fondamentale: è evidente che le leggi servono perché nessuno è autonomo di ottemperare alle regole della società civile. È bene che si parli con i cittadini, ed è bene che questo discorso si porti anche in altri luoghi, come nelle scuole. Conoscere le regole della comunità crea il presupposto per una convivenza civile».
«L’Amministrazione Comunale ha voluto fortemente quest’incontro con un titolo particolare: “Armi di Libertà”», ha dichiarato l’assessore alle politiche giovanili Quintino Rizzello, «alla violenza vogliamo rispondere con delle armi più importanti: il ricordo, l’esempio e l’impegno. La forza di queste armi è molto più potente, perché sono espressione di un valore più alto, quale la Legalità, e di una società civile e comunità. Questo incontro serve a ricordare, perché dimenticare è la peggiore arma contro la libertà».
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Luigi Guidano e dell’Assessore alle politiche giovanili Quintino Rizzello, seguiranno gli interventi del Comandante della Polizia Locale, Bruno Manco; del responsabile dell’Associazione “Libera-Presidio di Casarano” Francesco Capezza; dell’ex Procuratore Nazionale Antimafia, Francesco Mandoi e del Fondatore dell’Opera don Giustino, don Antonio Coluccia.
“Quella di sabato sarà un’importante occasione per fermaci a riflettere sul tema della Legalità, un valore su cui anche 93 persone pugliesi hanno dato la loro vita. – ha commentato il responsabile di “Libera – Presidio di Casarano” Francesco Capezza – I loro nomi sono stati letti nell’evento di domenica scorsa a Casarano, alimentando ancora oggi una memoria “dinamica”, da cui ognuno di noi deve prendere la spunto per dire no ad ogni forma di violenza. È fondamentale vedere che dopo Casarano anche Taurisano ha risposto all’appello di creare una rete ancora più forte che possa trasformare quella possibilità di cambiamento in realtà”.
L’evento sarà trasmesso in diretta su Taurisano.online.
- Don Antonio Coluccia
- Procuratore Nazionale Antimafia, Francesco Mandoi
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