Appuntamenti
LecceArredo Design a Miggiano
Dal 22 al 25 aprile il Quartiere fieristico ospiterà la 32esima edizione di LecceArredo Design, il Salone nazionale dell’Arredamento. Il sindaco Michele Sperti: «Quella di LecceArredo potrebbe essere la prima di tante altre pregevoli… ospitate. Stiamo lavorando perché Miggiano diventi il centro di gravità dell’Expo nel Salento»

Non solo Expo 2000. Miggiano raccoglie i primi risultati delle sue politiche espansive legate alla mission di Expo ed i cui effetti già si erano visti con Exporienta ed Expoturismo.
Così il suo Quartiere fieristico è pronto ad ospitare la 32esima edizione di LecceArredo Design.
Dal 22 al 25 aprile, dunque si svolerà proprio a Miggiano la prima edizione post pandemia del Salone nazionale dell’Arredamento.
I visitatori potranno tornare finalmente ad apprezzare le aziende dal vivo, toccando con mano le innovazioni del settore design e arredamento, indoor e outdoor, respirandone l’atmosfera di fermento e vitalità che porta con sé ogni anno questa prestigiosa vetrina.
Pronti quindi ad immergersi tra arredi, architettura d’interni, progettazione e design, impianti, tessile, rivestimenti, pavimenti e infissi, sistemi di illuminazione e sicurezza e arredo per esterni, con un rinnovato entusiasmo dettato dalla ventata di novità e dalla nuova location che ospita l’evento.
Nella tre giorni di Miggiano ci sarà l’occasione di entrare in contatto con le migliori aziende e i più autorevoli produttori e distributori di marchi leader del settore che si affacceranno, così, ad un territorio in forte espansione, opportunità considerevole per le aziende e nuova linfa per il territorio stesso.
«LecceArredo rappresenta ormai uno degli appuntamenti fieristici più attesi della regione e siamo fieri quest’anno di portarlo in una comunità così operosa come quella di Miggiano, dove siamo stati accolti a braccia aperte», ha commentato Mauro Nardelli della Emme Plus, organizzatrice del Salone, «con questo spostamento vogliamo dimostrare ancora una volta il nostro appeal col territorio e con le persone andando a creare un evento che sia anche importante nell’ottica del turismo fieristico e della destagionalizzazione dei nostri luoghi».
Soddisfatto della scelta anche il sindaco di Miggiano, Michele Sperti: «L’interesse dell’amministrazione è quello di aprire i cancelli del quartiere fieristico, nostro fiore all’occhiello, per dare visibilità alle iniziative private e pubbliche, facendo nostra la responsabilità di supportare tali eventi nell’interesse di tutto il territorio. LecceArredo, in particolare, ci pone nelle condizioni di assolvere a quanto ci siamo prefissati e siamo quindi ben lieti di ospitarla quest’anno e ci auguriamo anche che possa avere un seguito nei prossimi anni, così come per altre manifestazioni che possono trovare un’infrastruttura più che valida nel nostro quartiere fieristico».
Pur senza entrare nei particolari il sindaco Sperti svela che «sono in corso altri colloqui con società che organizzano rinomate fiere per ospitarle qui a Miggiano e dare ulteriore corpo alla mission di Expo. Quella di LecceArredo potrebbe essere la prima di tante altre pregevoli… ospitate. Stiamo lavorando perché Miggiano diventi il centro di gravità dell’Expo nel Salento».
Appuntamenti
Voci, volti, immagini per ricordare via D’Amelio
Tricase, a distanza di 33 anni dalla strage che strappò alla vita il giudice Paolo Borsellino e 5 agenti della sua scorta, accoglie un momento d’incontro che mira non solo a tenere viva la memoria, ma anche a pretendere da ciascuno, come singolo e come comunità, uno sforzo quotidiano nel contrastare la violenza criminale

A distanza di 33 anni, la strage di via D’Amelio continua a farci riflettere.
La morte del giudice Paolo Borsellino e di cinque agenti della sua scorta ha colpito nel profondo l’anima dell’intero Paese, che ancora attende che sia raccontata tutta la verità su quanto accadde.
Responsabilità, impegno, coraggio di costruire una società più libera e giusta: sono questi i valori fondamentali che sgorgano dal ricordo di quella strage e dal sacrificio di servitori e servitrici dello Stato.
Ciascuno, negli anni, ha maturato un racconto personale di quel triste giorno della nostra Repubblica, che dipende dalla propria sensibilità, dalle esperienze vissute e dall’orizzonte che ci troviamo davanti.
Nasce da qui l’idea di un evento per ricordare quel triste giorno e le sue vittime. Il Comune di Tricase con Pari associazione culturale organizza per sabato 19 luglio un incontro in cui amministratori e amministratrici; operatori e operatrici culturali; artisti e artiste, leggeranno un proprio pensiero originale su via D’Amelio e sull’eredità culturale di Paolo Borsellino, dando luogo a un incontro e a uno scambio di riflessioni che aiuti non solo a tenere viva la memoria, ma anche a pretendere da noi, come singoli e come comunità, uno sforzo quotidiano nel contrastare la violenza criminale.
Gli scritti, le suggestioni e le immagini saranno poi raccolti in un unico taccuino, che sarà successivamente messo a disposizione di tutti e tutte.
Durante la serata, Elena Sansò curerà una performance artistica sul tema.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Antonio De Donno e della vicesindaca Francesca Longo, parteciperanno alla serata: Dario Melissano, già componente della scorta di Giovanni Falcone; Monica Accogli, sindacalista FILCAMS-CGIL; Matteo Cosi, consigliere comunale di Montesano Salentino; Sandra Musarò, docente del Comprensivo “Via Apulia” di Tricase (che accompagnerà una delegazione di studentesse e studenti); Lucia Ricchiuto, con una delegazione del Kitri Ballet; Federica Francesca Ricchiuto, Presidente del Consiglio Comunale di Specchia; Luigi Cossa, Presidente Kairos ODV; una rappresentanza di Gynnika Sport di Miggiano.
Appuntamento presso l’atrio di Palazzo Gallone, a partire dalle ore 20.
Appuntamenti
L’Albero della Via Crucis di Matino
In mostra i lavori preparatori dell’imponente Via Crucis realizzata da De Filippi per il muro perimetrale del locale cimitero nuovo. Il sindaco Toma: «Segno della continuità tra arte, spiritualità e identità del territorio»

“L’Albero della Via Crucis” è la mostra di Fernando De Filippi, artista di rilievo internazionale e protagonista della scena contemporanea italiana.
De Filippi esporrà le suggestive sale del palazzo marchesale Del Tufo di Matino da domani (inaugurazione dalle ore 20) e saranno visitabili fino al 2 agosto.
La mostra, curata da Salvatore Luperto e Anna Panareo, propone i lavori preparatori dell’imponente Via Crucis realizzata da De Filippi per il muro perimetrale del cimitero nuovo di Matino.
Un ciclo di quattordici stazioni in ceramica invetriata con lunetta a tutto sesto (di 240 cm x 120) completate da due lastre quadrate raffiguranti Cristo risorto. Il progetto nasce da una riflessione profonda sui temi del sacrificio, della rinascita e della memoria collettiva, utilizzando il linguaggio grafico e simbolico dell’albero come elemento centrale.
Le opere esposte, caratterizzate da una raffinata tecnica incisoria e da una potente carica emotiva, saranno ospitate fino al 2 agosto al MACMa (Museo d’Arte Contemporanea di Matino), che torna oggi ad abitare lo spazio urbano e culturale del paese in una nuova veste espositiva.
Il sindaco Giorgio Salvatore Toma sottoline l’importanza dell’iniziativa: «Accogliere ancora una volta Fernando De Filippi a Matino è per noi motivo di orgoglio e segno della continuità tra arte, spiritualità e identità del territorio. “L’Albero della Via Crucis” è un’opera che parla alla coscienza collettiva e restituisce al nostro palazzo marchesale il ruolo di luogo vivo di cultura e riflessione. Invito tutta la cittadinanza e i visitatori a lasciarsi coinvolgere dalla forza simbolica di questo progetto».
L’iniziativa del Comune di Matino intende offrire al pubblico un’occasione di riflessione sul senso della sofferenza, della redenzione e dell’identità culturale, attraverso l’esperienza estetica dell’arte contemporanea.
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Alessano
Alessano: è stata una esibizione di cavalli e cavalieri ricca ed emozionante
L’esibizione degli Amici del Murgese ASD, di Alessano, si è svolta con successo e ha registrato una buona affluenza di pubblico…

Le aziende raccontano (pubbliredazionale)
L’esibizione del 13 luglio scorso, degli Amici del Murgese ASD, di Alessano, si è svolta con successo e ha registrato una buona affluenza di pubblico.
L’evento si è aperto con un numero emozionante: gli allievi più piccoli, affiancati dai più esperti, hanno dato vita a una coreografia con slalom, dimostrando affiatamento e spirito di squadra.
La seconda esibizione ha visto protagonisti quattro allievi recenti, che si sono espressi con eleganza seguendo il ritmo della musica. A sorprendere il pubblico è stata anche l’entrata scenica di quattro allievi più esperti, che sono intervenuti al galoppo, arricchendo il numero con energia e dinamismo.
Subito dopo, una giovane puledra di soli due anni, che ha seguito la sua addestratrice in completa libertà. Insieme, hanno eseguito una serie di esercizi pensati per mostrare quanto un cavallo, anche in giovane età, possa sviluppare fiducia e serenità grazie a un legame autentico con chi lo guida.
La quarta esibizione è stata presentata dal presidente dell’associazione insieme a sua figlia: entrambi hanno montato due imponenti stalloni, dimostrando perfetta sintonia e capacità di lavoro congiunto. La quinta esibizione ha avuto come protagonista un giovane stallone alla sua prima esperienza davanti al pubblico.
Nonostante ciò il cavallo ha dimostrato grande sicurezza e affiatamento con il suo cavaliere, confermando la bravura del binomio e il lavoro svolto insieme fino a questo momento. Nella sesta esibizione, due sorelle hanno conquistato il pubblico con una sequenza precisa e armonica di esercizi, tra barriere, circoli e stop, muovendosi in perfetta coordinazione.
A seguire, un momento più leggero con l’asinello Pippo che, sulle note di Lo chiamavano Trinità, ha ricreato la celebre scena del film, strappando sorrisi e applausi a grandi e piccoli.
Tra i momenti più particolari, una coreografia con sette cavalieri: un cavallo, inizialmente montato a pelo, è stato successivamente lasciato completamente solo e libero al centro del campo, rimanendo perfettamente immobile mentre gli altri, a tempo di musica, si muovevano armoniosamente intorno a lui. A chiudere l’evento in bellezza i cavalieri più esperti, che hanno portato tutta la loro esperienza e passione.
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