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Attualità

Belt bomb children

I bambini come bombe umane: fenomenologia del terrorismo contemporaneo. I corsi antiterrorismo di Cerchio Blu (con offerta per i lettori de “il Gallo” che volessero partecipare alle  date dell’offerta formativa a Firenze)

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Il terrorismo viene definito per lo più come “l’uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti di aerei e simili” (Treccani). In realtà dare una definizione esaudiente di terrorismo non è affatto semplice per via della sua natura estremamente complessa: essa stessa è oggetto di studio, ma possiamo affermare che il terrorismo è compreso tra quei comportamenti individuali gravemente lesivi dei diritti umani fondamentali.


L’Associazione fiorentina Cerchio Blu, divenuta con il tempo focal point di riferimento nazionale per l’approfondimento di tematiche specifiche, quali la gestione delle emergenze, la sicurezza, le competenze tecniche, operative e di analisi, lo stress degli operatori di Polizia e dei soccorritori, il loro supporto psicologico e sociale, il fenomeno del suicidio all’interno delle suddette categorie, la comunicazione del decesso ai familiari delle vittime di eventi traumatici, la gestione delle situazioni critiche in emergenza, propone un percorso formativo sulla fenomenologia del terrorismo contemporaneo, un percorso di alta formazione suddiviso in moduli caratterizzati da aspetti specifici della materia.


Graziano Lori

Graziano Lori


“Comprendere la fenomenologia del terrorismo jihadista è importante. Questo ci pone davanti alla necessità di analizzarne ogni singolo aspetto, capirne l’evoluzione anche prendendo in esame ciò che si riversa sotto il nome di Lupi solitari, Foreign Fighters, Returnees, ecc.”, afferma Graziano Lori, presidente dell’associazione il cui nome “Cerchio Blu” richiama un simbolo che indica unione, sostegno, protezione e il colore delle uniformi degli operatori di polizia. Durante il percorso formativo del Cerchio blu verranno inoltre discusse e approfondite tematiche di tragica attualità come l’uso di bambini imbottiti di esplosivo da parte di organizzazioni terroristiche jihadiste.


I tragici attacchi suicidi degli ultimi tempi, tra i quali quelli organizzati dal gruppo Boko Haram, che hanno scosso la Nigeria e le nostre coscienze perché commessi da bambine dall’apparente età di dieci e quindici anni”, aggiunge Lori, “non sono da considerarsi delle novità. Il gruppo Boko Haram ha commesso dal 2011 al 2014 ventuno attacchi suicidi, tutti localizzati in Nigeria, uccidendo 201 persone e ferendone 690. Rispetto al genere e all’età dei terroristi suicidi non si hanno dati certi data la scarsità di informazioni specifiche”.

Certamente l’uso di bambini come belt bomb non è una novità purtroppo”, prosegue il presidente di Cerchio Blu, “l’uso di bambini in attacchi suicidi lo si era registrato in Iraq dopo la reazione militare agli attacchi dell’undici settembre, durante la seconda intifada, in Afganistan e in Pakistan. Proprio in Pakistan un ruolo fondamentale nel reclutamento e indottrinamento dei bambini alla jihad lo rivestono le Madrasse, soprattutto quelle presenti nel nord est del paese, scuole islamiche spesso sotto il controllo dei talebani. In questi centri di indottrinamento questi bambini sono spesso lasciati da famiglie povere oppure perché orfani. Sono bambini analfabeti, insicuri, senza alcun affetto, a volte già affetti da dipendenza di droga o alcol. Risultano quindi molto vulnerabili da parte dei Mullah. Molte associazioni attive su questi temi hanno denunciato processi di compravendita di bambini tra famiglie e talebani. Questi gruppi poi rivendono i bambini ad altri gruppi per un costo variabile tra i 6 mila ed i 12 mila dollari l’uno. E’ stato accertato dall’intelligence, che durante un vero e proprio lavaggio del cervello, gli indottrinatori li convincono che facendosi esplodere loro non moriranno perché dio li proteggerà dal fuoco e dalle schegge. A volte prima di ogni azione suicida viene loro consegnato un amuleto o un ciondolo che funge da protezione contro la morte. È chiaro che l’uso dei bambini ha l’intento di eludere i controlli e usare quelle che sono state definite smarter bomb (Anat Berk, 2012) oltre che ad amplificare il senso di paura e vulnerabilità nella popolazione colpita. È stato accertato proprio dai programmi di recupero che sono stati messi in atto dai governi coinvolti”, conclude Lori, “che l’età di reclutamento dei bambini si è notevolmente abbassata in questi dieci anni, arrivando a bambini di sei, sette anni. Molti sono i casi di bambini fatti esplodere quindi, spesso consapevoli di mettere in atto il gesto, ma come può esserlo un bambino”.


Nelle prossime date dell’offerta formativa di Cerchio Blu, verranno proposte disamine sugli aspetti sociologici del terrorismo (domani venerdì 11 marzo), le nuove armi del bioterrorismo (24 marzo), la gestione dell’emergenza post-attacco terroristico (8 aprile).


Per info o per eventuali collaborazioni o organizzare i corsi di Cerchio Blu in Salento scrivere a: temicontemporanei@libero.it. Per i lettori de “il Gallo” che volessero seguire i corsi di Cerchio Blu presso la sede di Firenze, è previsto uno sconto del 20% sul prezzo del corso. Basta contattare la mail suindicata e chiedere come usufruire dell’offerta. Per tutte le altre informazioni vi rinviamo al sito www.cerchioblu.org.


Antonella Marchisella


Attualità

Seconda Giornata della Legalità a Marittima

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Riceviamo e pubblichiamo

🎗 2^ GIORNATA DELLA LEGALITÀ 🎗
📍 Presso il giardino della Bottega Equo-Solidale Marittima
📅 18 Luglio 2025
🕣 Ore 20:30

Ci ritroviamo insieme per ricordare la Strage di Via D’Amelio e per rinnovare il nostro impegno collettivo per la giustizia, la memoria e la legalità.

🌱 Interverranno: 🔹 Avv. Francesco Capezza – Responsabile presidio Libera di Casarano
🔹 Nadia Rizzello – Presidente Associazione Angelica Pirtoli

✨ Al termine della serata, condivideremo un piccolo rinfresco con prodotti provenienti dalle terre confiscate alla mafia – un gesto semplice, ma potente, che parla di riscatto e speranza.

Vi aspettiamo per fare memoria, costruire coscienza, e tessere insieme una comunità più libera.

📬 Info: esmarittima@libero.it
📞 338 7768095

Con il patrocinio della Pro Loco Acquaviva Marittima, del Comune di Diso e del Coordinamento Libera Lecce.

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Attualità

Terzo Settore, c’è la legge regionale

Ritenuta una delle più evolute d’Italia per principi e valori. Gli oltre 8.600 enti, 45mila operatori e 250mila volontari, hanno ottenuto il riconoscimento di attori primari nella programmazione e definizione di politiche, strategie e azioni

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Giornata storica quella di ieri per il Terzo Settore pugliese!

Con l’approvazione della Legge regionale, a detta di molti, una delle più evolute d’Italia per i principi e i valori che in essa sono inverati, il Terzo Settore, con i suoi oltre 8.600 enti, gli oltre 45mila operatori e 250mila volontari, ha ottenuto il riconoscimento di attore primario nella programmazione e definizione di politiche, strategie e azioni.

Si potranno, finalmente, superare approcci emergenziali e categorizzanti e restituire centralità alle persone, ai loro affetti, alle reti di riferimento, e soprattutto al diritto di progettare la vita di individui e comunità, secondo i propri tempi, desideri e condizioni.

Questa legge proietta il Terzo Settore dentro una più ampia dimensione del welfare.

Esso diventa principio attivo nel legare le relazioni tra cittadini, istituzioni, attori economici e territori in un’alleanza generativa, fondata sulla corresponsabilità e sull’amministrazione condivisa.

Il Forum del Terzo Settore Puglia esprime profonda soddisfazione per un traguardo che impegna i volontari a contribuire con ancora maggiore convinzione alla definizione delle linee guida sull’amministrazione condivisa, quale strumento fondamentale per rendere la legge pienamente attuativa e realmente trasformativa.

Perché, insomma, non resti solo una delle tante buone intenzioni o promessa non mantenuta.

Al Forum del Terzo Settore della Puglia aderiscono: ACLI, A.D.A., Adiconsum,  AGESCI, AICS, ANFFAS,  ANOLF, ANPAS, ANSPI, ANTEAS, ARCI, ASC, ASI, AUSER, AVO, CNCA, Comunità Emmanuel, Confcooperative Federsolidarietà, Consorzio Opus, CRI Croce Rossa Puglia, CSAIN, CSEN, CSI, ENDAS, Fidas, GRUPPI Vincenziano, Italia Nostra, Legacoop Sociali, Legambiente, MCL Movimento Cristiano Lavoratori, MODAVI, UISP, Uneba, UNPLI Pro Loco Puglia.

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Lavoro, domande e offerte

Arpal Puglia: 690 posizioni aperte nel leccese, risultati dei Recruiting Day a Galatina e a Boncuri e nuove tappe per il Camper del Lavoro

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RISULTATI RECRUITING DAY CON MCDONALD’S A GALATINA E AZIENDE AGRICOLE A BONCURI

Ben 159 candidature112 colloqui in presenza e – nell’ambito della strategia regionale #mareAsinistra – anche due colloqui a distanza con candidati residenti a Palermo e Cagliari: l’apertura del nuovo ristorante McDonald’s Galatina ha convinto tanti a presentarsi al recruiting day organizzato da ARPAL Puglia.

Le selezioni riservate a giovani under 35, si sono tenute mercoledì scorso e hanno visto impegnati istruttori e specialisti del mercato del lavoro del Centro per l’ impiego di Galatina insieme ai recruiter di RistoSì Srl. Quaranta, in totale, le figure ricercate, tra addetti alla sala e alla cucina.

Il 26 giugno, invece, è stata la volta di Nardò: durante “Boncuri, un’altra storia”, l’iniziativa di presentazione dei servizi anticaporalato, all’interno della foresteria sono state raccolte 83 candidature, si sono tenuti 38 colloqui in presenza con sei aziende agricole e si è proceduto a 17 iscrizioni alle liste agricole.

IL CAMPER DEL LAVORO, SPORTELLO MOBILE DEI CENTRI PER L’IMPIEGO

Il Camper del Lavoro di ARPAL Puglia prosegue il suo viaggio nei comuni del sud della provincia, facendo tappa dal 30 giugno al 4 luglio a Gagliano del Capo, Melpignano, Morciano di Leuca, Nardò, Santa Maria di Leuca, Presicce – Acquarica, Castrignano dè Greci, Castrignano del Capo.

L’obiettivo è portare i servizi dei Centri per l’Impiego direttamente nei territori, avvicinando le politiche attive del lavoro anche alle comunità più periferiche. L’iniziativa realizzata in collaborazione con Cefas, Consorzio Mestieri Puglia e Sale della Terra, prevede un supporto concreto e personalizzato per cittadini e imprese: orientamento professionale, aiuto nella stesura e aggiornamento del CV, consulenza su offerte di lavoro e percorsi formativi, accesso ai servizi digitali e informazioni utili anche per chi assume.

Il progetto si inserisce anche nel quadro delle azioni contro il caporalato, promuovendo legalità e inclusione.

I DATI DEL 22° REPORT

Il 22° Report settimanale di ARPAL Puglia restituisce un’immagine dinamica del mercato del lavoro nell’Ambito di Lecce, con 690 posizioni aperte suddivise in 223 annunci.

Il settore turistico si conferma trainante con 154 posizioni disponibili che testimoniano la centralità del comparto in questa fase dell’anno.

Segue il settore delle costruzioni, in espansione, con 123 posizioni disponibili. Al terzo posto si colloca il comparto agroalimentare che raccoglie 78 opportunità, mentre il comparto sanitario offre 62 inserimenti.

Il settore industriale e metalmeccanico segue con 47 inserimenti, poco sopra quello dei trasporti e riparazione veicoli che ne conta 37.

Il tessile, abbigliamento e calzature (TAC) registra 25 opportunità al pari del settore delle telecomunicazioni, mentre il settore bellezza e benessere ne propone undici.

Anche se con numeri più contenuti, il settore delle pulizie offre comunque dodici opportunità.

Chiudono il quadro i comparti amministrativo-informatico con dieci inserimenti e il settore pedagogico con quello dello spettacolo e organizzazione eventi con due offerte disponibili.

A completare il panorama occupazionale vi sono 16 posizioni riservate agli iscritti alle categorie protette secondo la legge 68/99 e altre nove destinate a persone con disabilità.

l report segnala inoltre sei tirocini formativi attivi e una serie di proposte di lavoro e formazione all’estero, promosse attraverso la rete EURES che sostiene la mobilità professionale a livello europeo.

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.itdal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.

Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego.

Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

PER LEGGERE IL 22° REPORT ARPAL CLICCA QUI

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